Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, 19 luglio 2024
[A] Premessa la natura e la ratio dell’istituto delle riserve in materia di appalti pubblici, sul procedimento da seguire per la corretta apposizione delle riserve, nella vigenza della l. 2248/1865 all. F e dei relativi regolamenti 350/1895 e 1063/1962, con particolare riguardo alla possibilità di iscrivere le riserve in documenti diversi da quelli contabili. [B] Sulla (im)possibilità di riconoscere all’appaltatore la rivalutazione monetaria sulle somme ad esso dovute dalla stazione appaltante a titolo di riserva in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Campobasso, 31 maggio 2024
[A] Sui casi in cui i contratti di servizio pubblico per la fornitura e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale devono essere qualificati come concessione di servizi, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui al reg. 2007/1370/CE, o come appalti pubblici, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e sulle differenze tra le due forme di affidamento alla luce della disciplina di cui al d.lgs. 422/1997. [B] Sull’applicabilità degli interessi di cui al d.lgs. 231/2002 al ritardo nei pagamenti in materia di trasporto pubblico locale e sulla (non) necessità di costituire in mora il debitore. [C] Sulla forma che devono rivestire i contratti, e le loro successive modifiche, di cui sia parte la p.a..
Tribunale di Bologna, 4 luglio 2024
[A] Sull’onere posto in capo alla p.a. committente di rilevare e contestare l’intempestività delle riserve apposte dall’appaltatore. [B] Sulla (im)possibilità di qualificare la sottoscrizione, da parte dell’appaltatore, di un atto di sottomissione alle varianti in corso d’opera pubblica quale rinuncia alle riserve già avanzate. [C] Premesso il principio generale di immodificabilità del prezzo di un contratto d’appalto pubblico a corpo indipendentemente dall’effettiva misura delle opere realizzate dall’appaltatore, sui casi in cui quest’ultimo ha diritto ad un compenso ulteriore per i lavori aggiuntivi eseguiti. [D] Sul momento da cui decorrono gli interessi dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore per le somme ad esso dovute per la maggior onerosità sopravvenuta della prestazione.
Tribunale di Palermo, 21 giugno 2024
[A] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che richieda il risarcimento del danno da mancato guadagno per le opere non eseguite e del danno curriculare in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della stazione applatante e sulla (im)possibilità per l’appaltatore di ottenere la liquidazione di siffatti danni in via equitativa. [B] Sull’obbligo della p.a. committente, in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della stazione appaltante, di corrispondere all’appaltatore il valore venale delle opere già eseguite e sul momento che deve essere preso a riferimento ai fini della valutazione del predetto valore venale. [C] Sulla (im)possibilità di ricomprendere nel valore dei lavori, ai fini del calcolo dell’importo dovuto dalla stazione appaltante all’appaltatore per le opere già eseguite in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente, il ribasso dell’offerta. [D] Sul momento da cui decorrono gli interessi legali dovuti dalla stazione appaltante sull’importo riconosciuto all’appaltatore per le opere già eseguite in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente. [E] Sulla (non) debenza all’appaltatore, in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente, delle ritenute effettuate dalla stazione appaltante sui certificati di pagamento a garanzia della corretta esecuzione, da parte dell’impresa, delle prestazioni contrattuali e degli obblighi previdenziali e assistenziali.
Tribunale di Roma, 12 aprile 2024
[A] Sugli atti, anche differenti dal registro di contabilità, sui quali l’appaltatore può iscrivere le riserve e sul momento a partire dal quale decorre il termine, a pena di decadenza, per l’iscrizione delle predette riserve anche nel caso in cui non sia ancora noto il quantum della pretesa. [B] Sulle conseguenze del ritardo nel collaudo da parte della stazione appaltante e sulle facoltà poste in capo all’appaltatore che intenda richiedere il pagamento del prezzo dell’appalto pubblico ed il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti. [C] Sulla disciplina ad hoc concernente la quantificazione degli interessi dovuti in caso di ritardo nei pagamenti degli appalti pubblici nella vigenza degli artt. 143 e 144 del d.p.r. 207/2010. [D] Sul momento da cui decorrono gli interessi al tasso legale per le riserve apposte dall’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico.
Tribunale di Trani, 1 maggio 2024
[A] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserva, con particolare riguardo agli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento da parte della stazione appaltante in materia di appalti pubblici. [B] Sulla rilevabilità in giudizio della decadenza o della rinuncia alla riserva in materia di appalti pubblici. [C] Sulle voci di danno risarcibili all’impresa appaltatrice in caso di ritardo nell’emissione del certificato del collaudo da parte della stazione appaltante e sull’onere probatorio in tal caso posto in capo all’appaltatore. [D] Sull’applicabilità della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi alla somma dovuta dalla p.a. committente all’appaltatore per i danni cagionati dal prolungarsi della polizza fideiussoria stipulata per un contratto d’appalto pubblico e determinati dal ritardo nell’emissione del certificato del collaudo da parte della stazione appaltante, con particolare riguardo all’onere probatorio posto in capo all’appaltatore.
Corte d’Appello di Firenze, 7 marzo 2024
[A] Sulla natura di mera ripartizione degli affari interni all’uffico giudiziario del rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata in materia d’impresa. [B] Sull’(in)applicabilità alle controversie insorte tra appaltatore e subappaltatore della competenza speciale delle sezioni specializzate prevista dall’art. 3, co. 2, lett. f) del d.lgs. 168/2003 per gli appalti pubblici di rilevanza comunitaria. [C] Sulla (im)possibilità, nell’appalto di opere pubbliche stipulato a mezzo di rappresentante, di realizzare la contemplatio domini mediante comportamento concludente e sulla sorte del subappalto stipulato nelle medesime forme. [D] Sulla facoltà delle imprese riunite in A.T.I. di prevedere pattiziamente specifiche modalità di gestione del mandato collettivo nei rapporti coi terzi, con particolare riguardo alla legittimità della clausola che autorizzi la mandataria capogruppo a stipulare direttamente contratti di subappalto efficaci nella sfera giuridica delle società mandanti. [E] Sull’idoneità della ricognizione del credito effettuata da solo uno dei condebitori in solido a costituire elemento di prova della sussistenza del debito nei confronti degli altri condebitori. [F] Sull’applicabilità ai contratti d’appalto di opere pubbliche della diciplina prevista dal d.lgs. 231/2002 in tema di interessi moratori per ritardato pagamento del prezzo. [G] Sul soggetto su cui ricadono le spese di giudizio sostenute dal terzo chiamato in garanzia in caso di rigetto della domanda principale.
Tribunale di Cagliari, 22 marzo 2024
[A] Sull’(in)applicabilità della prescrizione quinquennale prevista dall’art. 2948, n. 4 c.c. agli interessi moratori di fonte legale dovuti all’appaltatore per il ritardo nel pagamento dei compensi di un appalto pubblico. [B] Sull’imputazione agli interessi o al capitale del pagamento parziale effettuato dalla stazione appaltante all’appaltatore per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui l'amministrazione stessa abbia effettuato nel titolo di spesa l’imputazione al capitale e non agli interessi ed a quello in cui in tal caso il privato creditore abbia sottoscritto il titolo di spesa per quietanza. [C] Sulla (non) necessità di apporre riserva al fine di vedere applicato il criterio legale di imputazione dei pagamenti parziali effettuati da parte della stazione appaltante e sulla (ir)rilevanza dell’accettazione da parte dell’appaltatore dei mandati di pagamento emessi dalla stazione appaltante contenenti la determinazione della somma in conto capitale.
Tribunale di Matera, 5 marzo 2024
[A] Sul momento a partire dal quale, ai fini del calcolo del dies a quo della prescrizione decennale del diritto di credito, l’appaltatore, nell’ipotesi in cui il collaudo non venga effettuato, può pretendere il pagamento della rata di saldo dovuta dal committente per i lavori realizzati in esecuzione di un contratto d’appalto pubblico nella vigenza dell’art. 5 della l. 741/1981. [B] Sulle modalità con cui, ai fini dell’interruzione della prescrizione prevista dall’art. 2944 c.c., deve manifestarsi il riconoscimento del diritto da parte del soggetto contro il quale lo stesso può essere fatto valere. [C] Sul momento a partire dal quale decorre la prescrizione del credito relativo agli interessi dovuti all’appaltatore per il ritardato pagamento dei corrispettivi di un appalto pubblico nella vigenza della l. 741/1981. [D] Sull’onere probatorio posto a carico del soggetto che richieda il risarcimento per lesione dell’immagine.
Corte d’Appello di Venezia, 19 febbraio 2024
[A] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserve nella vigenza del r.d. 350/1895 e del d.p.r. 554/1999 e sui termini e modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscriverle a pena di decadenza. [B] Sulle pretese dell’appaltatore che non sono soggette all’onere di riserva in materia di appalti pubblici. [C] Premessa la finalità dell’istituto della riserva, sulle riserve che possono essere iscritte dall’appaltatore in sede di collaudo con particolare riguardo al caso di consegna anticipata delle opere. [D] Sull’(in)idoneità delle riserve a costituire messa in mora ai fini della decorrenza degli interessi dovuti all’appaltatore per le pretese scaturenti dall’esecuzione di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Siracusa, 26 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alle transazioni stipulate dalla p.a. del principio secondo cui è nullo il contratto pubblico in assenza di regolare impegno di spesa ed attestazione della copertura finanziaria. [B] Sull’onere dell’appaltatore di provare i fatti costitutivi della riserva tempestivamente iscritta e di quantificare le relative pretese, non potendo il giudice procedere alla liquidazione equitativa dell’importo richiesto. [C] Sull’(im)possibilità, in tema di giudicato, di considerare diverse due domande aventi diversa qualificazione giuridica ma riguardanti il medesimo fatto materiale e bene preteso. [D] Sugli elementi necessari ai fini del valido riconoscimento di un debito, con particolare riguardo all’espressione “al fine di pervenire alla definizione della questione” contenuta in una transazione tra p.a. e privato. [E] Sull’applicabilità agli atti della p.a. della disciplina della ricognizione di un debito ai sensi dell’art. 1988 c.c. e sugli effetti meramente probatori di quest’ultima. [F] Sulla (im)possibilità di attribuire una responsabilità alla p.a. per culpa in contrahendo ai sensi dell’art. 1338 c.c. ove l’invalidità del contratto pubblico sia determinata da una delibera adottata in violazione di una disposizione di legge, con particolare riguardo al caso della mancata assunzione dell’impegno di spesa. [G] Sui limiti entro cui, in tema di responsabilità precontrattuale ex art. 1338 c.c., va riconosciuto e quantificato il risarcimento, con particolare riguardo al danno emergente ed al lucro cessante. [H] Sulla valenza probatoria delle relazioni dei collaudatori formate ai sensi dell’art. 100 del r.d. n. 350/1895 e dell’art. 195 del D.P.R. n. 554/1999. [I] Sulla spettanza di rivalutazione ed interessi legali in caso di inadempimento agli obblighi contrattuali in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Trani, 23 febbraio 2024
[A] Premessa la disamina giuridica della consegna dei lavori all’appaltatore di opere pubbliche, sulla disciplina applicabile nell’ipotesi della mancata, tardiva o parziale consegna dei lavori da parte della p.a. con particolare riguardo ai rimedi esperibili dall’appaltatore per sciogliersi dal vincolo contrattuale ed ottenere il risarcimento del danno. [B] Sulla natura di debito di valore delle spese sostenute dall’appaltatore per il materiale di cantiere e per il mantenimento della polizza fideiussoria in caso di mancata, tardiva o parziale consegna dei lavori da parte della p.a.. [C] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che richieda gli interessi compensativi per il danno subito dalla mancata, tardiva o parziale consegna dei lavori da parte della p.a..
Corte d’Appello di Roma, 16 gennaio 2024
[A] Sulla competenza della Corte dei Conti in materia di spettanza delle somme riscosse dalla società cui un ente pubblico, in virtù di una concessione pubblica, abbia attribuito il servizio di riscossione delle imposte. [B] Sul riparto di giurisdizione in materia di quantum ed an debeatur della revisione dei prezzi di un appalto pubblico, con particolare riguardo alla distinzione tra il caso in cui la revisione sia normativamente prescritta e quello in cui essa abbia fonte negoziale. [C] Sugli elementi distintivi tra appalto di servizi pubblici e concessione di servizi pubblici. [D] Sulla natura del contratto pubblico con cui un Comune affida il servizio di igiene urbana ad un’impresa: appalto o concessione? [E] Sui casi in cui sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo in materia di indennità, canoni o altri corrispettivi afferenti ad un rapporto concessorio pubblico. [F] Sull’onere probatorio posto in capo al debitore in materia di inadempimento contrattuale. [G] Sul momento dal quale decorrono gli interessi dovuti dagli enti pubblici alle imprese per i ritardati pagamenti dei corrispettivi per la fornitura di beni o servizi. [H] Sull’applicabilità della disciplina degli interessi moratori prevista dal d.lgs. 231/2002 ai contratti d’appalto pubblico. [I] Sulla (im)possibilità di riconoscere ai privati il diritto di ottenere dall’ente pubblico il corrispettivo per le attività svolte extra-contratto. [L] Sui presupposti dell’azione ex art. 2041 c.c., con particolare riguardo alla necessità che la locupletazione sia avvenuta senza giusta causa.
Tribunale di Nuoro, 30 gennaio 2024
[A] Sul valore da prendere in considerazione ai fini dell’attribuzione della competenza per materia al Tribunale Ordinario o a quello delle Imprese per questioni sorte in relazione all’esecuzione di contratti d’appalto pubblici applicativi di un accordo quadro nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [B] Sull’(in)ammissibilità o (im)procedibilità della domanda proposta in sede ordinaria, anche in via riconvenzionale, dal creditore nei confronti del fallimento. [C] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserva e sulla natura giuridica dell’istituto. [D] Sui compensi, restituzioni e risarcimenti cui ha diritto l’appaltatore in caso di ritardo nell’esecuzione del collaudo, sulla natura di mera presunzione della responsabilità della stazione appaltante per il predetto ritardo e sulla necessità che l’appaltatore richieda espressamente nell’atto di collaudo i compensi, le restituzioni ed i risarcimenti dovutigli. [E] Sulla natura di obbligazione di valuta, con conseguente inapplicabilità della rivalutazione monetaria e decorrenza degli interessi legali da un’espressa messa in mora diversa dalla riserva, dell’equo compenso riconosciuto all’appaltatore per un appalto pubblico ai sensi dell’art. 1664, co. 2 c.c..
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Corte d’Appello di Roma, 5 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alla materia dell’appalto di opere pubbliche dell’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983 in tema di sospensione della decorrenza degli interessi dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore per il ritardo nel pagamento in caso di finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti e sulla (im)possibilità di estendere la predetta disciplina in via analogica nei confronti di altre forme di finanziamento erogate da altri istituti pubblici. [B] Sulla necessità che, in tema di appalto pubblico, ai fini dell’efficacia della deroga della mora del debitore prevista dall’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983, il predetto articolo sia espressamente menzionato nel bando di gara.
Tribunale di Viterbo, 3 gennaio 2024
[A] Sulla natura e sugli effetti della concessione pubblica e sulla giurisdizione in materia di pagamento di canoni ed altri corrispettivi riguardanti le concessioni amministrative di beni pubblici. [B] Sul riparto dell’onere probatorio tra creditore e debitore in materia di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla nozione di prevedibilità del danno ai sensi dell’art. 1225 c.c.. [D] Sulla rivalutazione e sugli interessi dovuti dall’impresa concessionaria inadempiente sulle somme che la stessa è condannata a pagare a titolo risarcitorio alla p.a. concedente per i danni derivanti all’amministrazione dall’anticipata cessazione del rapporto concessorio.
Tribunale di Udine, 8 gennaio 2024
[A] Sull’(in)applicabilità della rettifica del corrispettivo prevista dall’art. 1430 c.c. al caso in cui sia stato stipulato un contratto d’appalto pubblico a corpo e vi sia difformità tra il prezzo globale e quello ottenuto applicando i prezzi unitari alle quantità previste dal computo metrico. [B] Sulla necessità che l’intempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore sia espressamente rilevata dalla p.a. committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla ratio e sulle pretese che devono essere fatte valere, a pena di decadenza, mediante l’istituto delle riserve in materia di appalti pubblici. [D] Sull’applicabilità della disciplina delle varianti in corso d’opera agli appalti pubblici stipulati a corpo nella vigenza del d.lgs. 50/2016, con particolare riguardo al compenso dovuto all’appaltatore. [E] Sui presupposti idonei a fondare l’eccezione di inadempimento. [F] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico. [G] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di richiedere l’equo compenso per maggiore onerosità della prestazione ai sensi del co. 2 dell’art. 1664 c.c. ove essa sia derivata da disposizioni emanate dall’autorità sanitaria ai fini della prevenzione della diffusione di pandemie (COVID 19). [H] Sulla data da cui decorrono gli interessi legali dovuti all’appaltatore per le riserve validamente apposte in materia di appalti pubblici. [I] sulla rivalutazione monetaria e sulla decorrenza degli interessi legali dovuti dall’appaltatore al committente a titolo di penale contrattuale in materia di appalto.
Tribunale di Castrovillari, 9 novembre 2023
[A] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sulle modalità e sui presupposti pubblicistici necessari ai fini della validità dei contratti di diritto privato conclusi dalla pubblica amministrazione. [C] Sulle parti tra cui sorge il rapporto obbligatorio in caso di stipula di un contratto d’appalto pubblico tra i privati ed il personale di un ente locale in violazione delle regole contabili afferenti gli impegni di spesa. [D] Sui casi in cui, in tema di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore opposto può presentare domande nuove nella propria comparsa di costituzione pur non avendo l'opponente proposto una domanda o un'eccezione riconvenzionale. [E] Sull’onere della prova in materia di rivalutazione monetaria di un debito di valuta. [F] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della p.a. in relazione ai contratti stipulati in violazione delle regole contabili afferenti gli impegni di spesa, con particolare riguardo al mancato riconoscimento dell’utilità da parte della p.a..
Tribunale di Roma, 6 settembre 2023
[A] Sul principio di buona fede in materia di contratti pubblici. [B] Sulla debenza, da parte della stazione appaltante indempiente, della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in materia di appalti pubblici. [C] Sulla configurabilità del danno d’immagine nei confronti delle persone giuridiche e degli enti collettivi. [D] Sulla valutazione comparativa a cui è tenuto il giudice nel caso in cui venga sollevata eccezione di inadempimento.
Tribunale di Palermo, 28 settembre 2023
[A] Sulla qualificazione del rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata in materia d’imprese nel caso in cui entrambe le sezioni facciano parte del medesimo ufficio giudiziario. [B] Sui criteri di interpretazione del contratto. [C] Sulla facoltà del giudice di motivare la decisione rinviando integralmente alle valutazioni del CTU. [D] Sull’onere probatorio posto in capo all’impresa che intenda ottenere la rivalutazione monetaria del credito per le riserve apposte in relazione ad un appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 1 agosto 2023
[A] Sui documenti sui quali l’appaltatore è tenuto ad iscrivere tempestivamente le riserve, anche non immediatamente quantificabili, con particolare riguardo al caso in cui prima del registro di contabilità risultino altri atti relativi all’appalto pubblico. [B] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano la sospensione dei lavori di un appalto pubblico con particolare riguardo alla necessità di approvare una perizia di variante. [C] Sulla differenza dei rimedi e delle facoltà attribuite all’appaltatore nei casi di sospensione legittima ed illegittima dei lavori di un appalto pubblico, con particolare riguardo alla facoltà di richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità. [D] Sull’interpretazione dell’art. 240 bis del d.lgs. 163/2006 secondo cui l’importo complessivo delle riserve non può superare il 20% dell’importo contrattuale. [E] Sulla (im)possibilità di qualificare le riserve come atto di costituzione in mora ai fini della decorrenza degli interessi. [F] Sul momento da cui spetta la rivalutazione delle somme dovute a titolo di riserva.
Tribunale di Roma, 28 luglio 2023
[A] Sui documenti e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve ai fini della loro validità in materia di appalto pubblico. [B] Sulle pretese che possono essere oggetto di riserva in materia di appalto pubblico. [C] Sull’onere della stazione appaltante di eccepire in giudizio la mancata tempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore. [D] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di responsabilità per ritardata esecuzione del collaudo di un appalto pubblico. [E] Sul momento a partire dal quale, in caso di mancata esecuzione del collaudo delle opere eseguite in relazione ad un appalto pubblico, il credito diviene esigibile da parte dell’appaltatore ed inizia a decorrere la prescrizione. [F] Sull’onere probatorio in materia di rivalutazione della somma dovuta a titolo di debito di valuta. [G] Sull’individuazione dei maggiori oneri che vengono a determinarsi in capo all’appaltatore in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo, con particolare riguardo alle differenze tra il caso in cui la consegna delle opere all’amministrazione appaltante sia avvenuta prima o dopo l’emissione del certificato di collaudo. [H] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda richiedere alla p.a. committente gli interessi compensativi per il ritardato pagamento dei corrispettivi per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [I] Sulla debenza degli interessi moratori sulla somma liquidata in sentenza a titolo di corrispettivi per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico.
Corte d’Appello di Milano, 21 agosto 2023
[A] Sulla (im)possibilità di qualificare come domanda nuova in appello la variazione quantitativa del petitum e la modifica del titolo della pretesa, ove non venga alterato il petitum sostanziale. [B] Sul momento da cui far decorrere li calcolo degli interessi scaturenti dal ritardo nel pagamento delle opere eseguite dall’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico nella vigenza degli artt. 29 e 30 del d.m. 145/2000: data di ricezione della fattura o data di emissione del certificato di pagamento? [C] Sulla parte su cui ricade l’onere della prova, ai fini dell’imputabilità del ritardo nel pagamento e del conseguente calcolo della decorrenza degli interessi moratori, circa la data di effettiva ricezione delle fatture da parte della p.a. appaltatrice che abbia effettuato in ritardo i pagamenti dovuti all’appaltatore per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [D] Sulle conseguenze, in punto di spese di lite, della riforma anche parziale della sentenza impugnata.
Tribunale di Napoli, 24 luglio 2023
[A] Sull’importo da assumere a base del calcolo degli interessi nel caso di applicazione del regime dello split payment. [B] Sulla portata applicativa dell’art. 24 della l. 161/2014 con riferimento ai contratti d’appalto pubblici stipulati prima della sua entrata in vigore e regolati dal d.lgs. 163/2006.
Tribunale di Taranto, 18 maggio 2023
[A] Sulle modalità di corretta iscrizione delle riserve in materia di appalti pubblici. [B] Sulle modalità e sui termini entro cui, a pena di decadenza, l’amministrazione appaltante è tenuta a rilevare l’intempestività delle riserve. [C] Sull’(im)possibilità di far valere in un processo successivo circostanze sulle quali sia maturata una preclusione in un precedente processo. [D] Sul rapporto tra mancata costituzione del convenuto e tacito riconoscimento dei fatti allegati dall’attore. [E] Sugli obblighi di cooperazione posti a carico dell’amministrazione appaltante in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo agli adempimenti connessi alla disponibilità delle aree su cui devono essere eseguiti i lavori. [F] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore in tema di riserve. [G] Sulla debenza e sulla quantificazione delle spese generali dovute all’appaltatore in caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a. appaltante. [H] Sulla facoltà per il giudice di ridurre le spese generali dovute all’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a. appaltante ove la predetta sospensione si protragga per lunghi periodi. [I] Sulla decorrenza della rivalutazione e degli interessi sulle spese generali dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico causata dall’illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a.. [L] Sulla decorrenza della rivaluzione e degli interessi sulla somma dovuta all’appaltatore quale mancato guadagno derivante dalla risoluzione di contratto d’appalto pubblico per responsabilità della stazione appaltante. [M] Sugli effetti della sentenza pronunciata tra le parti originarie di un processo in caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso. [N] Sulla prova della legittimazione del cessionario, in assenza di contestazione del cedente e del ceduto, in materia di cessione di un credito verso la p.a..
Corte d’Appello di Napoli, 28 giugno 2023
[A] Sul momento in cui deve essere valutata la litispendenza in caso di contenziosi aventi ad oggetto la fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sull’onere dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dal committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (im)possibilità per il giudice di accogliere la richiesta di risarcimento dei danni e di dichiarare la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive in caso di inadempienze reciproche di pari gravità. [D] Sulla quadruplice condizioni necessaria affinché i lavori effettuati dall’appaltatore extra-contratto diano luogo al diritto al compenso in materia di appalto pubblico. [E] Sulla non equiparabilità, ai fini dell’integrazione di una delle quattro condizioni necessarie all’appaltatore per ottenere il diritto al compenso per i lavori effettuati extra-contratto, del riconoscimento dell’indispensabilità dei predetti lavori da parte del direttore dei lavori a quello effettuato dalla p.a. committente. [F] Sul diritto alla rivalutazione degli importi dovuti all’appaltatore per lavorazioni eseguite e non pagate in materia di appalto pubblico. [G] Sulla distinzione tra compensazione propria ed impropria con particolare riguardo alla loro rilevabilità.
Tribunale di Roma, 26 maggio 2023
[A] Sull’(in)idoneità del riconoscimento del debito ad integrare una fonte autonoma di obbligazione tale da sostenere la pretesa creditoria in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, anche con riguardo al caso in cui l’atto ricognitivo del debito provenga dalla p.a. appaltante per i debiti sorti per l’esecuzione di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze risarcitorie della violazione dell’obbligo di buona fede da parte della p.a. nei confronti del privato contraente, anche con specifico riguardo all’annullamento dell’aggiudicazione di una gara d’appalto. [C] Sulla (im)possibilità di configurare una violazione degli obblighi di buona fede, e la relativa responsabilità, da parte della p.a. nel caso in cui essa abbia omesso di far rilevare al privato l’invalidità del negozio stipulato tra le parti che derivi dalla violazione di una norma imperativa o proibitiva di legge, o di altre norme aventi efficacia di diritto obiettivo, con particolare riguardo ai casi in cui la forma scritta sia prescritta ad substantiam. [D] Sull’ammissibilità della domanda ex art. 2041 c.c. proposta dall’appaltatore in relazione ai lavori svolti in esecuzione di un appalto pubblico il cui titolo risulti nullo. [E] Sul valore probatorio delle prove acquisite in altri giudizi. [F] Sul dies a quo della rivalutazione monetaria e degli interessi dovuti per l’indennizzo ex art. 2041 c.c..
Tribunale di Roma, 25 maggio 2023
[A] Sull’onere probatorio posto in capo al giudice che intenda aderire al parere del c.t.u. concernente la fondatezza delle riserve apposte in un contratto d’appalto pubblico ove non siano state avanzate specifiche e circostanziate critiche da parte dei c.t.p. e dei difensori. [B] Sull’efficacia della rinuncia alla domanda avvenuta in sede di comparsa conclusionale mediante riformulazione delle conclusioni e limitazione dell’importo richiesto, con particolare riguardo alle riserve apposte dall’appaltatore per i lavori realizzati nell’esecuzione di un appalto pubblico. [C] Sul dies a quo della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle riserve regolarmente apposte dall’appaltatore in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Firenze, 16 giugno 2023
[A] Sulla (in)validità della clausola contrattuale che esclude l’applicazione degli interessi moratori in caso di ritardo nell’adempimento, con riguardo al periodo antecedente ed a quello susseguente alla riforma dell’art. 7 del d.lgs. 231/2002 intervenuta con il d.lgs. 192/2012. [B] Sulle conseguenze del mancato deposito in secondo grado di un documento regolarmente depositato in primo grado e di cui una parte abbia, in appello, puntualmente allegato il fatto rappresentato dal quel documento. [C] Sulla differenza tra promessa di pagamento e confessione stragiudiziale. [D] Sull’esigibilità degli interessi dovuti a partire dalla domanda giudiziale, ai sensi dell’art. 1284, co. 4 c.c., con particolare riferimento alla domanda che concerne la corresponsione degli interessi di mora contrattualmente pattuiti. [E] Sull’(in)ammissibilità della domanda di rivalutazione monetaria con riguardo alle pretese di natura restitutoria e sulla (im)possibilità per il Giudice di applicare d’ufficio l’art. 1224, co. 2 c.c..
Tribunale di Benevento, 3 luglio 2023
[A] Sull’onere probatorio in materia di entità usuraria degli interessi moratori contrattualmente pattuiti [B] Sulla (in)validità delle clausole di gara che prevedano deroghe agli artt. 4 e 5 del d.lgs. 231/2002 con riguardo ai termini di pagamento, alla decorrenza degli interessi moratori ed al saggio di interesse in materia di appalti pubblici.
Tribunale di Roma, 12 maggio 2023
Sui tassi di interesse, legali e moratori, applicabili sino al saldo, con riferimento al ritardato pagamento delle fatture dell’appaltatore dalla data di emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori
Tribunale di Roma, 7 aprile 2023
[A] Sui casi in cui possono essere proposte domande giudiziali relative all’esecuzione dell’appalto pubblico in difetto dell’approvazione del collaudo e sull’onere della prova in materia di imputabilità del ritardo all’amministrazione per il mancato compimento del collaudo. [B] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima in relazione ai danni derivanti all’appaltatore dalla ritardata effettuazione del collaudo per colpa della p.a. in materia di appalto pubblico. [C] Sulla natura, sulle voci di danno risarcibili all’impresa e sul soggetto su cui ricade l’onere probatorio in materia di danno subito dall’appaltatore a seguito di ritardata approvazione del collaudo per colpa della stazione appaltante. [D] Sulla natura dei debiti, e sulla conseguente diversa disciplina degli interessi, sorti in capo alla stazione appaltante con riferimento, da un lato, alle somme versate dall’appaltatore per mantenere attive le polizze fideiussorie in caso di ritardo nel collaudo delle opere per colpa della p.a. e, dall’altro lato, al ritardato pagamento di uno stato di avanzamento lavori.
Tribunale di Roma, 14 aprile 2023
Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi spettanti all’appaltatore in relazione al risarcimento del danno dovuto ad inadempimento della stazione appaltante ad un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Teramo, 3 aprile 2023
[A] Sull’(in)idoneità di una delibera di Giunta Comunale ad incidere sull’aggiudicazione di un appalto ove manchi un formale provvedimento di esercizio del potere di autotutela ed a determinare l’effetto privatistico del recesso da un contratto d’appalto. [B] Sulla distinzione tra sospensione legittima ed illegittima dei lavori in materia di appalto pubblico nella vigenza dell’art. 24 del d.m. 145/2000. [C] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di un contratto d'appalto pubblico. [D] Sulle condizioni necessarie ai fini della legittimità della sospensione dei lavori di un appalto pubblico disposta dalla p.a. per cause di forza maggiore a mente dell’art. 133 del d.p.r. 554/1999 e dell’art. 24 del d.m. 145/2000, con particolare riguardo alla durata della predetta sospensione. [E] Sulla natura e rilevabilità dell’eccezione di inadempimento. [F] Sull’onere dell’impresa appaltatrice di provare l’esistenza e la quantificazione del danno in materia di sospensione illegittima dei lavori di un appalto pubblico nella vigenza dell’art. 25, co. 2 del d.m. 145/2000. [G] Sulla facoltà del Giudice di diminuire d’ufficio il risarcimento relativo al danno subito dall’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori di un appalto pubblico. [H] Sull’onere probatorio in materia di interessi compensativi.
Tribunale di Roma, 28 marzo 2023
[A] Sullo svincolo della polizza fideiussoria da parte dell’Appaltatore nel caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti risarcitori e restitutori della risoluzione di contratto d’Appalto d’opera pubblica con particolare riferimento alle opere già realizzate. [C] Sui criteri di determinazione del valore delle opere già eseguite ai fini della quantificazione della somma che l’Appaltatore ha diritto di ottenere dal Committente in caso di risoluzione di contratto d’Appalto. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione del contratto d’Appalto pubblico e sulle modalità con cui l’Appaltatore può ottenere il risarcimento dei danni derivanti dai fatti esposti nelle suddette riserve. [E] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che richieda in giudizio il riconoscimento degli interessi compensativi relativi al danno da ritardo nell’adempimento, ulteriore e maggiore rispetto a quello risarcito con la rivalutazione.
Corte d’Appello di Milano, 26 aprile 2023
[A] Sull’interpretazione degli artt. 342 c.p.c. e 434 c.p.c. in tema di ammissibilità dell’appello in tema di appalto pubblico. [B] Sulla necessità di allegare il documento di identità ai documenti firmati digitalmente. [C] Sull’applicabilità della regola dell’anatocismo di cui all’art. 1283 c.c. agli interessi sorti su somme dovute in relazione ad un contratto d’Appalto pubblico, inclusi quelli di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962. [D] Sulla sorte delle statuizioni sulle spese di giudizio in primo grado in caso di riforma, anche parziale, della sentenza in appello.
Tribunale di Roma, 21 febbraio 2023
[A] Sui presupposti di operatività del giudicato sostanziale in materia di appalti pubblici. [B] Sulla sorte delle clausole contrattuali concernenti transazioni commerciali tra un privato e la P.A. ed aventi ad oggetto la pattuizione convenzionale di un tasso di interesse diverso da quello legale di mora ed un termine per il pagamento superiore ai 30 giorni.
Tribunale di Torino, 16 febbraio 2023
[A] Sulla facoltà dell’interveniente volontario in un giudizio di formulare domande nei confronti delle altre parti in ogni fase del processo. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda aderire alle conclusioni del CTU. [C] Sui presupposti della compensazione legale e giudiziale dei debiti ed in particolare su quelli che concernono la compensazione impropria. [D] Sul momento a partire dal quale decorrono gli interessi relativi alle somme dovute all’Appaltatore e riferibili alla vicenda contrattuale di un Appalto pubblico: in particolare, l’(in)idoneità delle riserve regolarmente iscritte dall’Appaltatore a costituire in mora la Stazione Appaltante.
Tribunale di Torino, 26 gennaio 2023
[A] Sui casi di modificabilità del prezzo di un contratto d’Appalto a corpo. [B] Sul momento a partire dal quale decorrono gli interessi relativi alle somme dovute all’Appaltatore e riferibili alla vicenda contrattuale di un Appalto pubblico: in particolare, l’(in)idoneità delle riserve regolarmente iscritte dall’Appaltatore a costituire in mora la Stazione Appaltante.
Tribunale di Roma, 26 gennaio 2023
[A] Sull’ambito di operatività dell’onere di iscrivere tempestivamente le riserve posto in capo all’Appaltatore: in particolare, le conseguenze della mancata eccezione di decadenza delle riserve da parte della Stazione Appaltante. [B] Sui presupposti e sull’onere probatorio posto in capo al soggetto che intenda richiedere il risarcimento del danno da perdita di chance in materia di Appalti. [C] Sul momento a partire dal quale decorrono gli interessi relativi alle somme dovute all’Appaltatore e riferibili alla vicenda contrattuale di un Appalto pubblico: in particolare, l’(in)idoneità delle riserve regolarmente iscritte dall’Appaltatore a costituire in mora la Stazione Appaltante.
Tribunale di Catanzaro, 13 febbraio 2023
[A] Sul rapporto tra azione di responsabilità per danno erariale ed azione di responsabilità per danno civile derivanti dai medesimi fatti materiali. [B] Sulla trasmissibilità agli eredi dell’obbligazione civile risarcitoria. [C] Sulla rilevabilità della decadenza prevista al co. 2 dell’art. 167 c.p.c.. [D] Sulla legittimazione del danneggiato ad agire nei confronti dell’assicuratore del responsabile civile del danno. [E] Sulla valutazione comparativa cui è tenuto il Giudice in caso di inadempienze reciproche in tema di contratti a prestazioni corrispettive. [F] Sull’(in)idoneità della mancata redazione del verbale di cantierabilità di cui all’art. 106 del d.p.r. 207/2010 a dar luogo, di per sé, alla nullità del contratto d’Appalto pubblico. [G] Sulla sorte, a seguito di risoluzione di un contratto per inadempimento, delle somme corrisposte nell’esecuzione del medesimo. [H] Sui limiti in cui può essere ottenuta la rivalutazione delle somme che devono essere restituite alla parte adempiente in caso di risoluzione di un contratto per inadempimento. [I] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore ai fini della risarcibilità del danno per l’inadempimento o per il ritardo ai sensi dell’art. 1223 c.c.. [L] Sulla (im)possibilità per la CTU di colmare le lacune probatorie in cui sia incorsa una delle parti.
Corte d’Appello di Messina, 11 gennaio 2023.
[A] Sugli oneri di allegazione e di prova posti in capo alla Stazione Appaltante che eccepisca l’intempestività delle riserve e sulla rilevabilità delle questioni attinenti la tempestività dell’iscrizione delle riserve in materia di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla decorrenza degli interessi dovuti per il risarcimento del danno da inadempimento di contratto d’Appalto pubblico, sul riconoscimento del cumulo della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi e sull’ulteriore liquidazione degli interessi al tasso legale successivamente al passaggio in giudicato della sentenza. [C] Sulla disciplina applicabile alla liquidazione delle spese di giudizio effettuata in appello nel caso in cui i parametri di liquidazione in vigore siano cambiati successivamente alla pronuncia di primo grado.
Tribunale di Latina, 16 gennaio 2023
[A] Sugli elementi necessari e sulla decorrenza del credito da interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 in relazione ai pagamenti dovuti all’appaltatore. [B] Sulla prescrizione degli interessi moratori di cui al d.lgs. 231/2002 e di quelli dovuti per ritardato pagamento del prezzo dell’Appalto ai sensi dell’art. 33 e ss. del d.p.r. 1063/1962 e sull’(in)applicabilità dell’art. 2948 c.c..
Corte d’Appello di Messina, 29 dicembre 2022
[A] Sulla ripartizione dell’onere della prova in materia di azioni di adempimento. [B] Sulla rilevabilità della tardività delle produzioni documentali successive alla scadenza dei termini delle preclusioni istruttorie. [C] Sugli oneri motivazionali posti in capo al Giudice che intenda disattendere le valutazioni svolte dal CTU. [D] Sulla portata del principio di non contestazione anteriormente alla modifica dell’art. 115 c.p.c.. [E] Sulla quantificazione del risarcimento dovuto all’Appaltatore in caso di andamento anomalo dell’Appalto ascrivibile alla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla debenza della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi in materia di risarcimento del danno da inadempimento. [G] Sulla decorrenza e sulla liquidazione degli interessi in materia di Appalto pubblico. [H] Sulla giurisdizione circa la domanda dell’Appaltatore volta all’ottenimento di una liquidazione diversa da quella riconosciutagli in sede di revisione del prezzo di Appalto pubblico. [I] Sui casi in cui la transazione assume efficacia novativa. [L] Sull’(in)validità delle deroghe convenzionali al regime legale in materia di revisione dei prezzi. in materia di Appalto pubblico. [M] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [N] Sul momento a partire dal quale spiega la propria efficacia la normativa civilistica delle garanzie ex artt. 1667 e 1669 c.c. in materia di Appalto pubblico. [O] Sul carattere che assumono gli atti del collaudatore precedenti all’approvazione del collaudo in materia di Appalto pubblico. [P] Sulla natura giuridica del certificato di collaudo, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità dell’Appaltatore per vizi e difformità dell’opera in materia di Appalto pubblico. [Q] Sull’(im)possibilità per il giudice di pronunciare la compensazione ove sia controversa in un altro giudizio l’esistenza del controcredito opposto dal debitore.
Corte d’Appello di Roma, 15 novembre 2022
Sulla sorte della domanda relativa agli interessi nel giudizio di opposizione a d.i., in materia di appalti pubblici, ove nel corso del giudizio venga revocato il d.i. o sia emessa condanna per un importo inferiore alla richiesta avanzata in via monitoria.
Tribunale di Roma, 15 novembre 2022
[A] Sul riparto di competenza tra Tribunale delle acque Pubbliche e Giudice ordinario in materia di concessioni di acqua pubblica. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1591 c.c. al caso della ritardata restituzione di un bene demaniale da parte di una società concessionaria.
Tribunale di Roma, 10 novembre 2022
Sull’(im)possibilità di richiedere la rivalutazione monetaria in relazione alle riserve riferite ad una prestazione di natura pecuniaria in materia di Appalti pubblici.
Tribunale di Catanzaro, 22 dicembre 2022
[A] Sull’idoneità della fattura a consentire l’emissione di un decreto ingiuntivo e sull’(in)idoneità della medesima a provare nel merito la fondatezza della pretesa in sede di opposizione. [B] Sulla disciplina degli interessi moratori dovuti in caso di ritardato pagamento di una fattura relativa ad un Appalto pubblico.
Tribunale di Torino, 2 agosto 2022
Sulla decorrenza automatica degli interessi moratori in assenza di costituzione in mora del debitore in materia di contratto d’Appalto pubblico e privato.
Corte d’Appello di Napoli, 16 settembre 2022
[A] Sul’interpretazione degli artt. 342 c.p.c. e 434 c.p.c. in tema di ammissibilità dell’appello. [B] Sull’applicabilità delle norme sull’inadempimento delle obbligazioni e sulla risoluzione del contratto in caso di sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione per fatto imputabile alla stessa Stazione Appaltante in materia di Appalto Pubblico. [C] Sugli interessi dovuti all’Appaltatore sulle somme oggetto di condanna in caso di risoluzione di contratto di Appalto Pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’Appalto Pubblico. [E] Sull’indennità dovuta all’Appaltatore in caso di recesso unilaterale dal contratto d’Appalto da parte della Stazione Appaltante nel corso dell’esecuzione dell’opera.
Tribunale di Napoli, 14 settembre 2022
[A] Sulle modalità di calcolo del lucro cessante subito dall’appaltatore per mancata tempestiva disponibilità delle somme dovute a titolo di risarcimento in caso di danno cagionato da illecito aquiliano o contrattuale, laddove vi sia ritardo nell’adempimento da parte della Stazione Appaltante. [B] Sull’applicabilità degli interessi legali alle somme liquidate in sentenza a titolo risarcitorio a partire dalla data di pubblicazione della sentenza medesima.
Tribunale di Napoli, 22 giugno 2022
[A] Sugli elementi che determinano la necessità di approvare una perizia in variante per l’esecuzione di lavori aggiuntivi in materia di Appalto pubblico: il potere del Direttore dei Lavori di valutare gli aggiustamenti progettuali occorrenti in corso d’opera, per i quali non sia necessaria l’approvazione di apposita perizia in variante, e la forma con cui il suddetto potere deve essere esercitato. [B] Sulla (in)sufficienza del solo elemento della non modifica dell’importo del contratto al fine di escludere la necessità di approvare apposita perizia in variante per l’esecuzione di lavori aggiuntivi in materia di Appalto pubblico. [C] Sugli effetti dell’accoglimento della domanda di risoluzione di un contratto d’Appalto con riferimento alle opere già eseguite. [D] Sulla decorrenza degli interessi legali dovuti in relazione ad un accertamento di responsabilità contrattuale in materia di contratto d’Appalto. [E] Sulla spettanza, a favore dell’Appaltatore, della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in caso di inadempimento dell’Amministrazione agli obblighi derivanti da un contratto d’Appalto pubblico.
Tribunale di Terni, 13 giugno 2022
[A] Sulle procedure necessarie affinché l’affito del ramo d’azienda, ed il conseguente subentro di un’altra società nel rapporto contrattuale, possa spiegare i propri effetti nei confronti della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della mancanza dei requisiti di qualificazione di cui all’art. 116 del d.lgs. 163/2006 in materia di Appalto pubblico. [C] Sulll’onere probatorio posto in capo al privato che agisca nei confronti della Pubblica Amministrazione ai sensi dell’art. 2041 c.c.. [D] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice di merito che ritenga di far proprie le conclusioni del C.T.U. [E] Sulla data dalla quale far decorrere gli interessi legali relativi alla somma liquidata a titolo di indennizzo ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Tribunale di Roma, 13 giugno 2022
[A] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori: in particolare, il caso della sopravvenuta necessità di approvare una perizia di variante. [B] Sui presupposti della richiesta dello scioglimento del contratto d’Appalto pubblico da parte dell’Appaltatore in caso di sospensione dei lavori per ragioni di pubblico interesse o necessità e sul diritto dell’Appaltatore stesso alla refusione dei maggiori oneri nel caso in cui la Stazione Appaltante si opponga allo scioglimento. [C] Sui limiti e sulla decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle somme dovute all’Appaltatore dalla Stazione Appaltante a titolo di risarcimento del danno.
Tribunale di Bologna, 11 aprile 2022
[A] Sulle voci del danno patrimoniale che la Stazione Appaltante è tenuta a risarcire all’Appaltatore danneggiato dall’inadempimento della stessa Stazione Appaltante. [B] Sulla debenza e sulla prova delle voci di danno patrimoniale per “spese generali” e per “mancato utile” che la Stazione Appaltante è tenuta a risarcire all’Appaltatore nel caso di illegittima protrazione dei lavori. [C] Sulla quantificazione delle voci di danno patrimoniale per “spese generali” e per “mancato utile” che la Stazione Appaltante è tenuta a risarcire all’Appaltatore nel caso di illegittima protrazione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [D] Sulla rilevabilità e sull’onere della prova della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve in materia di Appalto pubblico. [E] Sulla rivalutazione e sulla decorrenza degli interessi dovuti dalla Stazione Appaltante all’Appaltatore sulle somme dovute a titolo risarcitorio per le riserve.
Tribunale di Trento, 8 febbraio 2022
[A] Sulla possibilità o meno di considerare la riserva iscritta dall’appaltatore come atto di costituzione in mora al fine della maturazione degli interessi. [B] Sulla decorrenza degli interessi relativi agli importi oggetto di riserve apposte dall’Appaltatore.
Corte d’Appello di Messina, 24 dicembre 2021
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità della “causa di forza maggiore”, ai sensi dell’art. 30, co. 1 del d.p.r. 1063/1962, in caso di rinvenimento di reperti archeologici durante l’esecuzione di un Appalto pubblico. [C] Sulle “ragioni di pubblico interesse o necessità”, di cui all’art. 30, co. 2 del d.p.r. 1063/1962, che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicabilità del d.lgs. 231/2002 ai contratti d’Appalto stipulati ed eseguiti anteriormente all’entrata in vigore dello stesso. [E] Sulla quantificazione degli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento degli acconti e della rata di saldo in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla decorrenza degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento delle riserve dovute all’inadempimento della Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità della disciplina della revisione dei prezzi nel caso di ritardata esecuzione dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante che coincida con un periodo di prezzi crescenti in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 1° febbraio 2022
[A] Sull’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze dell’illegittima sospensione dei lavori dovuta a fatto imputabile all’Ente committente. [C] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [D] Sulla decorrenza degli interessi concernenti il ritardato pagamento delle riserve. [E] Sulla rivalutazione delle somme dovute a titolo di riserva.
Corte d’Appello di Roma, 24 dicembre 2021
[A] Sulla rivalutazione d’ufficio dell’obbligazione di valore e sul calcolo degli interessi compensativi. [B] Sul soggetto titolato ad appellare una sentenza riguardante il credito di un appaltatore dichiarato insolvente e posto in amministrazione straordinaria successivamente alla pubblicazione della stessa. [C] Sulla natura dell’autorizzazione prevista dall’art. 18 della l. 55/1990 e sugli obblighi di verifica dell’ANAS circa il rispetto, da parte del subappaltatore, della relativa disciplina.
Tribunale di Palermo, 29 novembre 2021
[A] Sull’onere dell’appaltatore di rilevare omissioni e carenze del progetto in fase di partecipazione alla gara e nella fase esecutiva. [B] Sulle obbligazioni restitutorie e risarcitorie a carico della P.A. in caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Committente. [C] Sull’applicabilità o meno del regime delle riserve nel caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sul ristoro risarcibile all’Appaltatore per le lavorazioni non più eseguibili in caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante: lucro cessante. [E] Sulla quantificazione del risarcimento da danno curriculare subito dall’Appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Committente.
Corte d’Appello di Palermo, 24 febbraio 2021
[A] Sulla possibilità o meno del Giudice di rilevare d’ufficio la decadenza dell’azione per tardività della denuncia di rovina e difetti di cose immobili, ai sensi dell’art. 1669, co. 1 c.c.. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1669 c.c. alle opere di ristrutturazione edilizia. [C] Sulla portata del concetto di “gravi difetti” di cui all’art. 1669 c.c.. [D] Sugli interessi legali e sulla rivalutazione delle somme liquidate a favore del Committente per l’eliminazione dei vizi e difformità dell’opera.
Corte d’Appello di Torino, 16 febbraio 2021
[A] Sui limiti alla possibilità di contestare il decreto di sostituzione del giudice istruttore nell’ambito di un procedimento giudiziario tra appaltatore e stazione appaltante. [B] Sui limiti all’onere di riproporre specificamente in Appello le domande e le eccezioni non accolte in primo grado: in particolare, le contestazioni degli elementi integrativi della domanda avversaria, le argomentazioni in fatto e diritto, le mere difese e le questioni rilevabili d’ufficio o indissolubilmente connesse con la domanda principale. [C] Sugli effetti della cessione del credito con riferimento agli interessi maturati prima della cessione dello stesso.
Tribunale di L’Aquila, 10 febbraio 2021
[A] Sulla mancata contestazione della tardività e dell’inefficacia delle riserve da parte della Stazione Appaltante. [B] Sui presupposti per il riconoscimento all’appaltatore del danno perdita di chance subito a causa dell’inadempimento della Stazione Appaltante, ovvero dell’emanazione di atti illegittimi. [C] Sui casi somma urgenza ove la stipulazione scritta del contratto d’Appalto pubblico segua l’esecuzione dei lavori: il momento in cui sorge l’obbligazione e le conseguenze anche in relazione agli interessi da ritardato pagamento. [D] Sulla configurabilità o meno della riserva quale atto di intimazione di pagamento, anche ai fini della decorrenza degli interessi.
Tribunale di Cosenza, 30 gennaio 2021
[A] Sull’istituto della riserva e sulle richieste dell’appaltatore che devono formare oggetto di specifica e puntuale riserva. [B] Sull’obbligo del Committente di cooperare all’adempimento dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di danno conseguente ad inadempimento da parte dell’Amministrazione Appaltante: il ruolo della formulazione delle riserve ai fini della messa in mora.
Tribunale di Reggio Calabria, 26 maggio 2021
Sulla prescrizione degli interessi moratori in materia di prestazioni periodiche e sul regime della prescrizione per i corrispettivi inerenti servizi con fatturazione periodica
Corte d’Appello di Genova, 11 gennaio 2021
[A] Sulle modalità di iscrizione delle riserve relative ai danni continuativi vantati dall’Appaltatore. [B] Sulla decorrenza degli interessi moratori dovuti dall’Appaltante in relazione alle riserve iscritte dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla possibilità o meno che la riserva possa rappresentare una costituzione in mora della Stazione Appaltante ai fini della decorrenza degli interesse moratori a favore dell’Appaltatore sulle riserve iscritte
Tribunale di Roma, 11 maggio 2021
[A] Sulla prova scritta ai fini della concessione del decreto ingiuntivo richiesto dall’Appaltatore: le fatture. [B] Sulla rilevanza probatoria delle fatture nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo promosso dall’Appaltatore. [C] Sulla rilevanza probatoria delle fatture accettate dal contraente destinatario della prestazione. [D] Sugli effetti del pagamento, anche parziale, del debito nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [E] Sulla quantificazione degli interessi dovuti in caso di ritardo nei pagamenti, in materia di Appalto di lavori in caso di contratto concluso prima del 19 aprile 2016
Corte d’Appello di Genova, 28 aprile 2021
[A] Sull’applicabilità o meno della disciplina prevista dalla parte II, Titolo I del d.lvo 163/2006 alle società che siano Contraenti Generali ai sensi dell’art 173 dello stesso Codice degli Appalti. [B] Sulla configurabilità della responsabilità illimitata e solidale in capo alle singole società di società consortile per le obbligazioni da questa assunte in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla distinzione tra A.T.I. orizzontale e verticale. [D] Sulla decorrenza degli interessi di mora nei confronti del debitore sottoposto a procedure concorsuali
Corte d’Appello di Palermo, 31 marzo 2021
[A] Sulla debenza degli interessi moratori sul saldo dei lavori per contratto d’Appalto in caso di mancata emissione della fattura a favore della Stazione Appaltante. [B] Sulla disponibilità del diritto dell’Amministrazione di rilevare la tardività o inammissibilità delle riserve. [C] Sulla prova in tema di risarcimento delle spese generali e degli utili non conseguiti in caso di illegittima sospensione dei lavori.
Tribunale di Torino, 13 gennaio 2021
[A] Sui termini e sulla rilevabilità dell’eccezione di prescrizione svolta dalla Stazione Appaltante sulle richieste dell’Appaltatore; [B] Sui termini e sulla rilevabilità dell’eccezione di tardiva apposizione delle Riserve; [C] Sulle conseguenze dell’inadeguatezza del progetto preliminare e del computo metrico predisposti dalla Stazione appaltante in Appalto pubblico a corpo ed i limiti del principio di immodificabilità del corrispettivo a corpo; [D] Sugli elementi costitutivi del divieto di esercizio abusivo di un diritto e sul ruolo del principio di buona fede all’interno dei negozi giuridici; [E] Sui limiti della motivazione della decisione del giudice che aderisce alle risultanze del CTU; [F] Sulla rilevanza o meno della assenza di risorse finanziarie dell’Ente locale ai fini dell’adempimento alle obbligazioni patrimoniali precedentemente assunte con contratto d’Appalto; [G] Sui termini per l’allegazione degli elementi costitutivi della domanda: l’integrazione degli stessi in sede di operazioni peritali; [H] Sull’onere della prova dei vizi dell’opera in materia di Appalto; [I] Sui requisiti necessari al fine di ottenere l’accoglimento della domanda di risarcimento dei danni d’immagine; [J] Sulla legittimità della richiesta degli interessi di mora e della rivalutazione da parte dell’Appaltatore in contratto d’Appalto pubblico. [K] Sulla determinazione della nozione di soccombenza reciproca
Tribunale di Pistoia, 9 febbraio 2021
[A] Sulle conseguenze dell’accettazione senza contestazioni da parte dell’Appaltatore delle somme ricevute con i mandati di pagamento dalla P.A. in punto di rinuncia agli interessi; [B] Sulla decorrenza dei termini ai fini del calcolo degli interessi in materia di Appalto pubblico
Tribunale di Milano, 14 gennaio 2021
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario in materie di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla ammissibilità o meno della domanda in sede civile svolta dall’Appaltatore per ottenere il risarcimento in forma specifica mediante riaggiudicazione dell’appalto e, in subordine, di risarcimento del danno per equivalente. [C] Sul calcolo degli interessi su un importo dovuto quale debito di valore.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 dicembre 2020
[A] Sulla facoltà del giudice di rinviare ad altro giudizio la determinazione della somma dovuta all’Appaltatore in caso di “condanna specifica” a carico della Stazione Appaltante. [B] Sull’onere per l’Amministrazione di contestare puntualmente il calcolo degli interessi richiesti dall’Appaltatore in giudizio e sull’onere di motivazione da parte del Giudice
Tribunale di Catania, 16 dicembre 2020
Sulla decorrenza degli interessi in caso di ritardo nel pagamento della somma dovuta a titolo di riserve in tema di appalto di opere pubbliche e sulla possibilità o meno che la riserva iscritta possa qualificarsi costituzione in mora
Tribunale di Velletri, 1 dicembre 2020
[A] Sulla normativa applicabile alla cessione dei crediti derivanti da contratto d’Appalto pubblico, ai sensi dell’art. 117 del d.lgs. n. 163/2006. [B] Sui termini ed i tassi d’interesse moratori applicabili sulle somme dovute all’Appaltatore dalla Stazione Appaltante
Tribunale di Roma, 22 ottobre 2020
Sulla spettanza di rivalutazione monetaria e interessi sulle somme liquidate all’Appaltatore a titolo di risarcimento del danno contrattuale
Tribunale di Bolzano, 10 novembre 2020
[A] Sulla applicabilità del regime delle riserve, di cui all’art. 191 d.p.r. 207/2010, dopo l’entrata in vigore del nuovo codice ex art. 216 del d.lgs. n. 50/2016. [B] Sulla funzione del regime delle riserve secondo l’orientamento della Corte di Cassazione. [C] Sull’onere da parte della Stazione Appaltante di eccepire tempestivamente in giudizio l’eventuale decadenza dell’appaltatore dal diritto di formulare le riserve. [D] Sulla ammissibilità o meno delle riserve formulate dall’impresa inerenti aspetti progettuali ai sensi dell’art. 205, comma 2, d.lgs. n. 50/2016. [E] Sulla spettanza o meno all’appaltatore della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate in giudizio a titolo di compenso residuo
Corte d’Appello di Bari, 23 ottobre 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di contratti pubblici. [B] Sul termine di prescrizione quinquennale o decennale degli interessi moratori
Tribunale di Roma, 30 luglio 2020
[A] Sugli atti idonei a ricevere le iscrizioni di riserve da parte dell’appaltatore. [B] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore e sul momento a partire dal quale sorge l’onere a carico dell’impresa. [C] Sulla spettanza di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore in accoglimento delle riserve
Tribunale di Roma, 22 aprile 2020
[A] Sui termini e sulle modalità per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’impresa appaltatrice. [B] Sui limiti e sul regime delle compensazioni spettanti all’appaltatore in caso di aumento dei prezzi ai sensi dell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sulla giurisdizione in materia di revisione prezzi richiesta dall’appaltatore in ragione dell’aumento del costo del bitume, o altre materie prime. [D] Sull’onere dell’aggiornamento dei prezzari di cui all’art. 133 del D.Lgs. n. 163/2006. [E] Sui limiti di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento di cui all’art. 2041 c.c.. [F] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi dovuti all’appaltatore sulle somme liquidate dal giudice a titolo di risarcimento del danno contrattuale
Tribunale di Firenze, 24 aprile 2020
[A] Sulla riconoscibilità o meno del c.d. “premio di accelerazione” all’appaltatore nel caso in cui vengano riconosciute in corso di rapporto proroghe dei tempi contrattuali. [B] Sulla ripartizione del rischio degli eventi che alterino il valore economico delle prestazioni rispettivamente assunte da appaltatore e stazione appaltante. [C] Sul calcolo delle spese generali dovute in caso di anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla ripartizione della responsabilità tra appaltatore e stazione appaltante per i danni subiti dall’appaltatore per furti e atti vandalici, avvenuti prima del verbale di ultimazione lavori. [E] Selle ipotesi di spettanza del c.d. “premio di accelerazione”. [F] Sulla rilevanza delle obbligazioni secondarie nella valutazione del comportamento delle parti nell’ambito del contratto di appalto pubblico. [G] Sugli interessi dovuti all’appaltatore sulle somme liquidate in sede giudiziale e sulla rilevanza o meno dell’iscrizione di riserva quale atto di messa in mora.
Tribunale di Latina, 2 novembre 2017
Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento a favore dell’appaltatore e sugli effetti del pagamento da parte dell’ente del solo capitale in corso di giudizio
Tribunale di Palmi, 23 ottobre 2017
[A] Sull’ammissibilità dell’intervento in giudizio promosso dalla mandataria dell’ATI contro la stazione appaltante da parte del fallimento della mandante. [B] Sulla giurisdizione in tema di domanda attinente alla revisione prezzi. [C] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di svolgere eventuali contestazioni durante il corso del rapporto contrattuale, risultando contraria a buona fede la contestazione svolta solo in sede di giudizio. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulla differenza tra riserve “tecniche” e quelle aventi carattere “continuativo”. [E] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di contestare tempestivamente la tardiva iscrizione della riserva. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore sul verbale di consegna lavori. [G] Sulla responsabilità della stazione appaltante in caso di rinvenimento di sottoservizi non segnalati nel progetto esecutivo. [H] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidata all’appaltatore a titolo di risarcimento danni per inadempimento contrattuale della stazione appaltante. [I] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante e della Direzione Lavori di contestare immediatamente la tardiva iscrizione della riserva da parte dell’impresa.
Tribunale di Roma, 9 ottobre 2017
[A] Sulla differenza tra interessi legali e interessi moratori, sulla funzione di questi ultimi e sulla disciplina in materia di appalti pubblici. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore negli appalti pubblici di ottenere oltre agli interessi moratori anche il maggior danno ex art. 1224 cod. civ.
Tribunale di Pisa, 26 settembre 2017
Sulla configurabilità o meno di una rinuncia implicita dell’appaltatore agli interessi per ritardato pagamento, laddove accetti un pagamento dilazionato da parte della stazione appaltante subordinato alla rinuncia stessa
Tribunale di Salerno, 28 luglio 2017
[A] Sugli effetti processuali prodotti dal fallimento della mandante dell’ATI nel corso del giudizio inerente l’esecuzione del contratto d’appalto e sulla possibilità o meno che la Pubblica Amministrazione in giudizio possa chiedere l’interruzione del processo per il fallimento dell’altra parte. [B] Sugli effetti generati dal fallimento di una delle mandanti sul rapporto di mandato esistente con la mandataria dell’ATI. [C] Sulla esistenza o meno della legittimazione processuale delle ditte mandanti ad intervenire nel processo avviato dalla mandataria dell’ATI. [D] Sull’esistenza o meno dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva a carico dell’impresa per far valere il diritto al pagamento degli interessi per ritardato pagamento
Tribunale di Catania, 14 luglio 2017
Sugli interessi dovuti all’appaltatore sulle somme liquidate a titolo di corrispettivo e sulla possibilità o meno di ottenere la liquidazione del maggior danno ex art. 1224 c.c.
Tribunale di Roma, 3 agosto 2017
Sulla applicabilità o meno degli interessi ex d.lgs. n. 231/2002 alle somme liquidate all’appaltatore a titolo di corrispettivo
Tribunale di Palermo, 29 giugno 2017
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di pregiudizi derivanti all’appaltatore da errore progettuale. [B] Sulla verifica della tempestività della riserva iscritta dall’appaltatore in relazione ai pregiudizi asseritamente subiti a causa di errore progettuale. [C] Sulla tipologia e quantificazione dei danni risarcibili all’appaltatore in caso di anomalo andamento dei lavori. [D] Sugli interessi e sulla rivalutazione monetaria dovuti sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno, nonché sulla loro decorrenza.
Tribunale di Salerno, 1 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione in tema di inadempimento di contratti tra appaltatore e Pubblica Amministrazione. [B] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate all’Appaltatore a titolo di danno
Tribunale di Agrigento, 12 maggio 2017
[A] Sugli effetti restitutori conseguenti alla risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante, e sulla quantificazione del valore delle opere eseguite dall’Appaltatore. [B] Sulla quantificazione e sulla individuazione del dies a quo per il calcolo degli interessi sulle somme che la Stazione Appaltante deve restituire all’appaltatore a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sui danni risarcibili a favore dell’Appaltatore a seguito della risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sulle contestazioni dell’Appaltatore che sono soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva
Tribunale di Agrigento, 12 maggio 2017
[A] Sugli effetti restitutori conseguenti alla risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante, e sulla quantificazione del valore delle opere eseguite dall’Appaltatore. [B] Sulla quantificazione e sulla individuazione del dies a quo per il calcolo degli interessi sulle somme che la Stazione Appaltante deve restituire all’appaltatore a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sui danni risarcibili a favore dell’Appaltatore a seguito della risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sulle contestazioni dell’Appaltatore che sono soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva
Corte d’Appello di Torino, 11 aprile 2017
[A] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare in fase amministrativa e giudiziale l’eventuale intempestività delle riserve iscritte dall’impresa. [B] Sugli eventi inerenti l’esecuzione dell’appalto che devono essere oggetto di iscrizione tempestiva della riserva da parte dell’Appaltatore. [C] Sulla liquidazione di rivalutazione monetaria e interessi sulle somme riconosciute a titolo di risarcimento per responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante derivante dall’anomalo andamento dei lavori. [D] Sul il dies a quo da cui far partire il calcolo di rivalutazione e interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento per anomalo andamento dei lavori
Tribunale di Torino, 5 maggio 2017
[A] Sulla applicabilità o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’Appaltatore a titolo di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori. [B] Sugli effetti prodotti ex art. 1458 c.c. dalla sentenza con cui venga dichiarato risolto il contratto per inadempimento dell’Appaltatore e sul diritto dell’Appaltatore al riconoscimento di compenso per le opere già effettuate, in detrazione alle ragioni di danno spettanti al committente. [C] Sull’onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante che chieda il risarcimento del danno all’immagine derivante dall’inadempimento contrattuale dell’Appaltatore
Corte d’Appello di Bari, 20 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nelle ipotesi in cui l’appalto venga effettuato con ricorso a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulla possibilità o meno di applicare la prescrizione quinquennale agli interessi moratori di fonte legale dovuti a causa del ritardo nel pagamento del prezzo di appalto
Tribunale di Roma, 5 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate all’appaltatore in accoglimento delle riserve iscritte, sulla possibilità o meno che le riserve abbiano efficacia di costituzione in mora, nonché sui limiti temporali alla applicabilità degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 agli appalti pubblici. [B] Sulla funzione del regime delle riserve e sulle pretese vantate dall’appaltatore per le quali non è necessaria l’iscrizione di tempestiva riserva a pena di decadenza dalla pretesa. [C] Sulle contestazioni per cui è necessario per l’appaltatore iscrivere riserva sul certificato di collaudo, sugli effetti della mancata iscrizione di riserva e sulla possibilità per l’appaltatore di agire in giudizio anche prima di ottenere l’emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli obblighi posti in capo all’appaltatore fino alla emissione del certificato di collaudo dell’opera realizzata e sulle voci di danno risarcibile in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo. [E] Sui limiti e sulla prova necessari al riconoscimento all’Impresa appaltatrice del danno da perdita di chance e sulla possibilità o meno di una liquidazione in via equitativa. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [G] Sulla ammissibilità o meno delle riserve iscritte dalla mandante dell’ATI e non dalla mandataria
Tribunale di Napoli, 29 marzo 2017
[A] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di sospendere unilateralmente i lavori laddove ravvisi la necessità di una variante al progetto originario. [B] Sull’onere della prova posto a carico delle parti nel caso di domanda risarcitoria derivante da responsabilità contrattuale. [C] Sulla decorrenza di interessi e rivalutazione monetaria da applicarsi sulle somme liquidate all’Appaltatore per danni derivanti da responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante. [D] Sulla possibilità che la riserva iscritta dall’Appaltatore possa avere o meno gli effetti di atto di formale costituzione in mora. [E] Sugli obblighi di custodia del cantiere posti a carico dell’Appaltatore nel caso di sospensione dei lavori. [F] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance. [G] Sulla natura e sulla quantificazione delle spese generali richieste dall’Appaltatore a seguito dell’anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [H] Sulla quantificazione del danno per spese generali derivanti dal ritardo nell’emissione del certificato del collaudo
Tribunale di Milano, 2 marzo 2017
Sulla applicabilità o meno ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231 del 2002, sulla decorrenza e sulla possibilità di stabilire contrattualmente termini di pagamento più lunghi
Tribunale di Ragusa, 9 febbraio 2017
Sulla prova necessaria all’Appaltatore al fine di poter fondatamente vantare il risarcimento del maggior danno ai sensi dell’art. 1224, secondo comma, cod. civ..
Tribunale di Lecce, 7 febbraio 2017
[A] Sui limiti alla possibilità della Stazione Appaltante di contestare la tardività delle riserve iscritte dall’Impresa e azionate in giudizio. [B] Sugli interessi dovuti in relazione alle somme riconosciute all’Impresa per maggiori compensi
Tribunale di Roma, 15 febbraio 2017
[A] Sui limiti alla possibilità di formulare osservazioni critiche alla CTU negli scritti difensivi. [B] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di ottenere compensi aggiuntivi nel caso di appalto “a corpo” laddove la Stazione Appaltante non rappresenti correttamente ogni elemento idoneo a influire sulla stima delle prestazioni da eseguire. [C] Sulle modalità e tempi di iscrizione delle riserve e sugli effetti della mancata apposizione di riserva in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la necessità di approvare una perizia di variante. [E] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve nel caso di sospensione illegittima e sulle differenze nel caso in cui l’appaltatore contesti l’illegittimità della sospensione ovvero lamenti danni conseguenti alla protrazione della sospensione. [F] Sulla applicabilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno e sulla loro decorrenza
Tribunale di Bari, 8 marzo 2017
[A] Sulla possibilità o meno che la ritardata erogazione del finanziamento da parte di altro ente pubblico sia elemento idoneo a giustificare il ritardato pagamento all’Appaltatore da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla sussistenza o meno di un onere di messa in mora a carico dell’Appaltatore per ottenere il riconoscimento degli interessi da ritardato pagamento. [C] Sul calcolo della prescrizione del diritto dell’Appaltatore a percepire gli interessi da ritardato pagamento della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Potenza, 30 gennaio 2017
[A] Sulla prescrizione degli interessi per ritardato pagamento e sulla necessità di precisare in sede processuale la tipologia di prescrizione che intende opporre. [B] Sulla prescrizione decennale o quinquennale degli interessi moratori dovuti dalla Stazione Appaltante per ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti all’appaltatore e sul “dies a quo” per il calcolo degli stessi
Tribunale di Roma, 17 gennaio 2017
[A] Sulle modalità di iscrizione e quantificazione delle riserve per i c.d. “fatti continuativi”. [B] Sulla spettanza di interessi e rivalutazione monetaria sul credito di valuta, costituito dalla liquidazione di un maggior corrispettivo a titolo di rimborso spese
Tribunale di Pordenone, 16 gennaio 2017
Sulle diverse modalità di computo degli interessi da calcolarsi sulle somme liquidate all’appaltatore per ritardati pagamenti di acconti e saldi, ovvero per maggiori compensi o indennizzi
Lodo Arbitrale, 26 maggio 2015
[A] Sulla funzione della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) nel giudizio in materia di esecuzione degli appalti pubblici e sui criteri di ammissibilità. [B] Sui limiti al potere delle parti sulla scelta dei quesiti da sottoporre al Consulente Tecnico. [C] Sui limiti alla ammissibilità della Consulenza Tecnica d’Ufficio nella valutazione dei fatti che hanno generato il ritardo nell’esecuzione dei lavori. [D] Sulla ammissibilità o meno della prova per testimoni atta a dimostrare la presenza e la consistenza numerica di manodopera impiegata dall’impresa appaltatrice nel cantiere. [E] Sul momento a partire dal quale sorge l’onere per l’Appaltatore di iscrivere formale riserva e sulla decorrenza di tale obbligo in caso di c.d. “fatti continuativi”. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Appaltatore di completare il progetto esecutivo. [G] Sulla derogabilità o meno, per comune volontà delle parti del contratto d’appalto, dell’obbligo del Committente di redigere un progetto immediatamente cantierabile. [H] Sui danni risarcibili all’Impresa in caso di anomalo andamento lavori: maggior onere della manodopera. [I] Segue: improduttivo o protratto vincolo delle attrezzature e dei mezzi d’opera. [L] Segue: aumento dei costi dei fattori impiegati nella produzione di una commessa. [M] Sulla fondatezza o meno della domanda di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno da anomalo andamento lavori
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2015
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione del collaudo. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testi per dimostrare l'esistenza di contratti d'opera tra Stazione Appaltante e Impresa. [C] Sulla funzione della riserva iscritta in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell'Impresa ad ottenere il risarcimento delle spese generali in caso di ritardata emissione del collaudo per il periodo di ritardo. [E] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di spese generali. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ulteriore pregiudizio rappresentato dalla mancata disponibilità della somma liquidata a titolo risarcitorio per il ritardo nell'esecuzione del collaudo: prova del danno e concorso dell'Impresa. [G] Sul termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall'appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 30 ottobre 2015
[A] Sulla ammissibilità o meno del giudizio per il riconoscimento delle riserve avviato dall'Appaltatore prima della sottoscrizione del Conto Finale. [B] Sugli effetti della mancata sottoscrizione con riserva del Conto Finale a conferma delle riserve già iscritte e sulla possibilità o meno che la proposizione del giudizio prima della presentazione del Conto finale da parte della Stazione Appaltante possa essere considerata manifestazione di volontà di confermare le riserve iscritte. [C] Sulle modalità con cui l'appaltatore può dare la prova della propria volontà di non accettare il conto finale. [D] Sulla disciplina della fase transitoria di cui all’art. 1, comma 25, l. n. 190/2012 (il cui comma 19 ha introdotto l'obbligo di preventiva autorizzazione dell'arbitrato) laddove esclude dall’ambito di applicazione dell’emendato art. 241 del d.lgs. 163/2006 gli “arbitrati conferiti o autorizzati” prima del 28/11/2012. [E] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale e sui limiti alla possibilità di ampliare e modificare le domande in corso di giudizio. [F] Sulla inderogabilità e sul necessario integrale riconoscimento degli oneri della sicurezza, anche nel caso di carenze del progetto di gara e delle necessarie varianti in corso d’opera. [G] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere formale riserva al fine di ottenere il pagamento degli oneri di sicurezza. [H] Sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore che richieda il pagamento del credito derivate da ulteriori lavorazioni soggette a detrazione da parte della Stazione Appaltante. [I] Sul dies a quo per il calcolo dei termini suppletivi concessi per la conclusione dei lavori negli atti aggiuntivi. [L] Sul decorso degli interessi sulla rata di saldo e sul momento a partire dal quale sorge il diritto alla riscossione da parte dell'Appaltatore. [M] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo per le controversie relative alla compensazione dei prezzi di cui al quarto comma dell’art. 133, d.lg. n. 163/2006 e sull'onere di impugnazione dei relativi provvedimenti posto a carico dell'Appaltatore. [N] Sul calcolo degli interessi moratori per i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [O] Sulla possibilità o meno per l'Appaltatore di ottenere il risarcimento del maggior danno ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c., nel caso di ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2015
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione del collaudo. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testi per dimostrare l'esistenza di contratti d'opera tra Stazione Appaltante e Impresa. [C] Sulla funzione della riserva iscritta in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell'Impresa ad ottenere il risarcimento delle spese generali in caso di ritardata emissione del collaudo per il periodo di ritardo. [E] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di spese generali. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ulteriore pregiudizio rappresentato dalla mancata disponibilità della somma liquidata a titolo risarcitorio per il ritardo nell'esecuzione del collaudo: prova del danno e concorso dell'Impresa. [G] Sul termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall'appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2015
[A] Sull'onere di iscrizione della riserva nel caso di sospensione dei lavori disposta in modo legittimo dalla Stazione Appaltane, ma protrattasi in modo illegittimo. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardo nell'approvazione di una perizia di variante ai sensi degli artt. 1175 e 1375 c.c.. [C] Sui presupposti affinché l'Appaltatore possa esercitare l'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e sulla responsabilità del ritardo nel caso di legittimo fermo dei lavori da parte dell'Impresa. [D] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria spettanti all'Impresa in caso di danni conseguenti al ritardo imputabile alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 2 novembre 2015
[A] Sulle ipotesi di ammissibilità e sulla natura della Consulenza Tecnica (CTU). [B] Sull'anomalo andamento dei lavori e sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui il ritardo sia ad essa imputabile. [C] Sull'anomalo andamento dei lavori stradali in caso di esecuzione degli stessi a traffico in corso, o in caso di presenza di auto in sosta nelle aree di intervento. [D] Sulla evoluzione normativa in materia di individuazione dei sottoservizi, in particolare nella Regione Sicilia. [E] Sulla applicabilità o meno alla gara delle norme sopravvenute e delle norme abrogate dopo l'adozione del bando di gara. [F] Sulla disciplina in materia di sottoservizi prima dell'entrata in vigore delle legge Merloni (n. 109/1994). [G] Sui limiti alle responsabilità della Stazione Appaltante e dell'Appaltatore nel caso di ritardi dovuti alla mancata segnalazione nel progetto della presenza nel terreno di sedime di alcuni ostacoli (sottoservizi, ceppaie, panchine, brani di vecchie fondazioni). [H] Sulla rilevanza ai fini della accettazione del progetto della dichiarazione resa dall'aggiudicatario in sede di gara ai sensi dell'art. 106, comma 2, del regolamento d.P.R. n. 207/2010, anche alla luce di quanto disposto dall'art. 26 dello stesso regolamento. [I] Sulla attribuzione della responsabilità per i maggiori oneri derivanti da elementi prevedibili ma non previsti. [L] Sul divieto della revisione dei prezzi negli appalti pubblici e sui limiti di applicazione del meccanismo previsto dall'art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [M] Sui limiti al riconoscimento all'appaltatore dell'equo compenso di cui all'art. 1664, comma 2, cod. civ.. [N] Sui presupposti affinché l'appaltatore abbia diritto al corrispettivo per lavori addizionali non previsti dal contratto e sui limiti alla possibilità di loro riconoscimento in sede di collaudo. [O] Sui limiti e sui presupposti per il risarcimento per i materiali presenti in cantiere al momento dello scioglimento del contratto. [P] Sui presupposti necessari (anche a fini probatori) affinché un articolo pubblicato su un sito internet possa costituire fonte di danno all'immagine per l'Impresa appaltatrice. [Q] Sulla spettanza o meno dei maggiori oneri di sicurezza sostenuti per maggiori lavorazioni, in particolare in caso di opere stradali. [R] Sulla possibilità o meno che l’accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento predisposto dalla Stazione Appaltante precluda all’appaltatore di contestarne successivamente il contenuto. [S] Sulla quantificazione del ristoro per gli apprestamenti di sicurezza laddove gli stessi siano previsti dal contratto ma non siano oggetto di quantificazione economica nel computo metrico. [T] Sulle ipotesi di "illegittimità" del provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto adottato dalla Stazione Appaltante. [U] Sulla giurisdizione e sul sindacato del giudicante in merito al provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto d'appalto adottato dalla Stazione Appaltante. [V] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di far valere nel giudizio arbitrale ragioni di credito vantate verso l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [Z] Sulla ammissibilità o meno della domanda riconvenzionale proposta dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale contro l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [AA] Sulla opponibilità o meno al fallimento del provvedimento di risoluzione unilaterale in danno dell'appaltatore fallito. [BB] Sulla idoneità o meno di un ordine di servizio di riprendere i lavori sospesi a costituire la "relazione di contestazione" necessaria per l'avvio del procedimento di risoluzione del contratto in danno dell'appaltatore ai sensi dell'art. 136 del d.lgs. n. 163/2006. [CC] Sui presupposti di validità ed efficacia della diffida ad adempiere secondo l'orientamento della Suprema Corte di Cassazione. [DD] Sulle differenze tra fallimento e Amministrazione Straordinaria in merito alla possibilità e ai termini con cui la Stazione Appaltante può procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto [EE] Sulla perentorietà o meno del termine concesso dalla Stazione Appaltante in caso di contestazioni e sulla necessità o meno che l'eventuale provvedimento di risoluzione in danno tenga conto delle controdeduzioni tardivamente prodotte dall'Impresa. [FF] Sulla necessità da parte della Stazione Appaltante di accertare la gravità dell'inadempimento prima di procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto: in particolare sulla gravità del ritardo nell'adempimento. [GG] Sui presupposti affinché il ritardo nell'esecuzione dei lavori possa considerarsi grave. [HH] Sul danno risarcibile all'appaltatore in caso di illegittima risoluzione unilaterale da parte della Stazione Appaltante. [II] Sull'effetto retroattivo o meno della risoluzione contrattuale. [LL] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante: lucro cessante. [MM] Sulla quantificazione del danno per lucro cessante in caso di illegittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [NN] Sui possibilità per il giudicante di liquidare un danno maggiore di quello richiesto dall'Appaltatore, laddove nelle conclusioni venga usata la formula "ovvero la somma maggiore o minore ritenuta dovuta". [OO] Sulla sussistenza o meno dell’onere di formulare riserve nel caso di doglianze dirette ad ottenere la risoluzione del contratto per colpa della Pubblica Amministrazione e la condanna di quest’ultima al risarcimento dei conseguenti danni. [PP] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito al calcolo del danno dovuto all'appaltatore in ragione dell'effetto retroattivo della risoluzione contrattuale, in particolare per quanto attiene le opere già eseguite (prezzo di mercato o valore contrattuale?). [QQ] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto e sulla accoglibilità o meno delle riserve formulate dall'Appaltatore in caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [RR] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate a titolo risarcitorio, conseguenti all'illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante e sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria. [SS] Sulla decorrenza degli interessi legali. [TT] Sulla spettanza o meno degli interessi anatocistici. [UU] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sui mancati pagamenti, sui crediti per i beni esistenti in cantiere e sul mancato guadagno. [VV] Sulla rilevanza del collaudo al fine di poter qualificare il credito dell'appaltatore come certo, liquido ed esigibile
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2015
[A] Sull'effetto prodotto dalle proroghe della concessione sul diritto di riscatto gratuito delle reti stabilito dal contratto a favore dell'Ente concedente a conclusione del rapporto concessorio. [B] Sulla possibilità o meno che la delibera del Consiglio Comunale con cui si autorizza la stipula del contratto costituisca conclusione dello stesso. [C] Sull'applicazione di interessi e rivalutazione monetaria in caso di debito di valore
Lodo Arbitrale, 7 maggio 2015
[A] Sulle responsabilità dell'Ente concedente per avere indotto il concessionario a vincolare improduttivamente i propri mezzi e la propria struttura facendo affidamento sulla concessione di ulteriori lavori promessi dall'Ente nell'attesa dei finanziamenti necessari. [B] Sull'onere di iscrizione della riserva per i maggiori oneri derivanti dalla immobilizzazione di mezzi, dalla guardiania e dalla manutenzione svolte per il periodo successivo alla data prevista di ultimazione dei lavori (ipotesi di anomalo andamento dei lavori). [C] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardi dovuti alla mancata copertura della spesa occorrente per la realizzazione dell'opera. [D] Sulla liquidazione degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo risarcitorio per anomalo andamento nell'esecuzione dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Sulle valutazioni necessarie al fine di verificare la gravità dell'inadempimento contestato dalla Stazione Appaltante all'Impresa e finalizzato ad ottenere la risoluzione del contratto per inadempimento ex art. 1453 c.c.. [F] Sulla possibilità o meno che l'Ente concedente ottenga il risarcimento del danno subito dalla collettività per i vizi dell'opera realizzata dall'Impresa anche nell'ipotesi in cui l'inadempimento non sia qualificabile come grave ai fini della domanda di risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 17 settembre 2015
[A] Sulla necessità di integrare il contenuto del contratto, e di interpretare lo stesso, sulla base di quanto contenuto nel Capitolato Speciale. [B] Sui limiti alla competenza del Collegio Arbitrale sulle varie domande proposte dall'impresa. [C] Sulla sussistenza o meno della legittimazione attiva dell'impresa per il recupero di crediti oggetto di ordinanza di assegnazione ad un soggetto terzo creditore. [D] Sulla misura degli interessi di mora riconoscibili all'appaltatore nell'ambito di un appalto di servizi e sulla prova necessaria per ottenerne la liquidazione
Lodo Arbitrale, 4 maggio 2015
[A] Sull'avvio del procedimento arbitrale e sulla efficacia retroattiva o meno dell’art. 1, comma 19 della legge n. 190/2012. [B] Sulla nozione di “indifferibilità” ai fini dell’ammissibilità dell’arbitrato in corso d’opera e sulla possibilità che vi rientri l'omesso pagamento di ingenti somme di denaro da parte dell'Ente. [C] Sul termine di iscrizione delle riserve in caso di c.d. "fatti continuativi". [D] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali. [E] Segue: improduttivo utilizzo del personale di cantiere e maggiore onere sostenuto per il Direttore di Cantiere. [F] Segue: immobilizzo macchinari. [G] Segue: polizze fideiussorie e assicurative. [H] Segue: spese fisse di concessione e delle spese fisse generali. [I] Segue: ritardata percezione dell'utile. [L] Segue: perdita di chance ed danno curriculare. [M] Segue: ritardata liquidazione dei certificati di pagamento mancato ristoro della quota fissa delle spese generali. [N] Segue: mancato utile. [O] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori da parte della concessionaria in forza dell'eccezione di inadempimento (ex artt. 1460 e 1461 c.c.) motivata da comprovate incertezze relative al finanziamento delle opere affidate in concessione. [P] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate in accoglimento delle riserve iscritte dall'Impresa
Lodo Arbitrale, 17 febbraio 2015
[A] Sulle ipotesi in cui la modifica della domanda in corso di processo può costituire una inammissibile "mutatio libelli. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale ai sensi dell'art. 816bis c.p.c.. [C] Sugli interessi dovuti in caso di ritardato pagamento dei corrispettivi a favore dell'Impresa
TAR Lazio-Roma, sez. IIbis, decreto ingiuntivo 30 marzo 2016
[A] Sulla giurisdizione in tema di revisione prezzi. [B] Sulla documentazione necessaria ad ottenere un decreto ingiuntivo per la pretesa connessa alla revisione prezzi sulla base delle variazioni ISTAT e sul diritto o meno a vedersi liquidati anche gli interessi in via monitoria
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sulle ragioni giuridiche poste a fondamento del sistema di iscrizione delle riserve e sulla applicabilità delle decadenze dovute al ritardo nell'iscrizione delle riserve stesse nell'ipotesi di corrispettivi richiesti dall'appaltatore per lavori addizionali. [B] Sulla necessaria tempestività nell'iscrizione delle riserve. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito a domande relative a lavori la cui contabilizzazione sia avvenuta per "partita provvisoria" e cioè senza una precisa, completa e progressiva loro allibratura. [D] Sulla necessaria tempestività e sulla natura delle riserve iscritte in calce al certificato di collaudo. [E] Sulla domanda finalizzata al riconoscimento di interessi legali e moratori per ritardato pagamento degli stati di avanzamento lavori. [F] Sulla ammissibilità della domanda finalizzata ad ottenere il pagamento degli interessi legali e moratori per il ritardato pagamento della rata di saldo avanzata in giudizio senza preventiva iscrizione di riserva
Lodo Arbitrale, 7 luglio 2014
[A] Sulla efficacia o meno della notifica dell'atto di accesso all'arbitrato all'amministrazione statale, anziché all'Avvocatura dello stato. [B] Sulla interpretazione della clausola compromissoria e sulla natura ricognitiva o meno della clausola stessa che richiami le disposizioni del capitolato generale. [C] Sulla possibilità o meno per il convenuto di declinare la competenza arbitrale laddove la clausola compromissoria contenga un rinvio "dinamico" all'art. 47 del d.P.R. n. 1063 del 1962. [D] Sulla natura processuale o sostanziale della declinatoria arbitrale e, quindi, sulla possibilità o meno che la stessa possa essere esercitata dall'Avvocatura. [E] Sui termini per il deposito di documenti nell'ambito del procedimento arbitrale. [F] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate dal collegio arbitrale e sulla possibilità o meno di qualificare l'iscrizione della riserva come atto di messa in mora. [G] Sui presupposti per la liquidazione del maggior danno ex art. 1224, secondo comma, c.c.
Lodo Arbitrale, 22 aprile 2014
[A] Sui criteri interpretativi di una clausola contrattuale ambigua, laddove non sia percepibile la comune volontà delle parti, che interpretano la stessa in senso opposto. [B] Sulla applicazione degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 per le somme dovute a titolo di indennità per le maggiori percorrenze necessarie a svolgere il servizio di conferimento in discarica dei RSU. [C] Sulla giurisdizione in tema di aggiornamento prezzi si sensi degli artt. 115 e 244 del Codice. [D] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per danni all'immagine derivante dalla risoluzione del contratto per inadempimento di una delle parti, e sui presupposti per l'accoglimento della stessa. [E] Sui criteri da utilizzare per la quantificazione del danno all'immagine subito dall'Ente Pubblico in conseguenza degli inadempimenti dell'Impresa alle obbligazioni assunte nella gestione di un servizio (nella specie raccolta rifiuti solidi urbani)
Lodo Arbitrale, 17 aprile 2014
[A] Sulla apposizione di una clausola penale per ritardo nell'adempimento da parte dell'Ente pubblico nel contratto di project financing e sulla sua operatività. [B] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante e dell'Impresa nel caso di non corretta individuazione delle aree da cedere sulla base di progetti e documentazione tecnica predisposta dall'Impresa. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di clausola penale. [D] Sui presupposti necessari per ottenere la riduzione giudizale della penale contrattualmente prevista. [E] Sulla natura omnicomprensiva della clausola penale in merito ai danni risarcibili all'Impresa in caso di verificarsi di un determinato inadempimento
Lodo Arbitrale, 6 settembre 2014
[A] Sull'operatività dell'istituto della revisione prezzi e sulla giurisdizione in caso di domande finalizzate al suo riconoscimento. [B] Sulla possibilità o meno di compromettere in arbitri le questioni attinenti il diritto alla revisione prezzi ex art. 115 del codice. [C] Sulla natura obbligatoria e vincolante della revisione prezzi e sulla possibilità che la disciplina in materia possa integrare automaticamente il contratto ai sensi dell'art. 1339 c.c.. [D] Sulla applicazione o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di revisione prezzi. [E] Sulla compensazione tra i crediti reciproci tra le parti accertati in sede giudiziale. [F] Sulla ammissibilità o meno della compensazione nella procedura di liquidazione volontaria di una società di capitali
Tribunale di Firenze - Tribunale delle Imprese, 3 marzo 2015
[A] Sulla spettanza o meno degli interessi moratori per i ritardati pagamenti accumulati nel tempo dalla Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [B] Sulla rilevanza o meno della ritardata emissione della fattura da parte dell'Impresa
Lodo Arbitrale, 12 settembre 2014
[A] Sulla tardività o meno della eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale sollevata per la prima volta con la comparsa conclusionale. [B] Sui presupposti per la legittima applicazione della penale prevista per la ritardata ultimazione dei lavori e sugli accertamenti necessari. [C] Sulla possibilità o meno che la riserva iscritta dall'Impresa possa costituire messa in mora e sulla decorrenza di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo risarcitorio. [D] Sui limiti all'applicazione degli artt. 29 e 30 D.M. n. 145/2000, che attribuiscono all'appaltatore il diritto alla corresponsione di interessi di mora in varia misura e con varie decorrenze in caso di ritardo della P.A.. [E] Sui limiti alla spettanza della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa e sull'onere della prova per la liquidazione del maggior danno ex art. 1224 comma 2 cod. civ.
Lodo Arbitrale, settembre 2014
[A] Sulla efficacia o meno della clausola compromissoria contenuta nel contratto d'appalto, nel caso in cui sia stata dichiarata l'invalidità dell'aggiudicazione, nonché sulla natura della clausola compromissoria. [B] Sulla differente natura tra l'Accertamento Tecnico Preventivo (ex art. 696 c.p.c.) e la Consulenza Tecnica a fini conciliativi (ex art. 696 bis c.p.c.) e sulla qualificazione della seconda tra i procedimenti sommari di istruzione preventiva di natura non cautelare. [C] Sulla operatività della clausola compromissoria e sulla espressione della volontà delle parti di non avvalersene. [D] Sulla natura processuale o sostanziale dell'eccezione volta a declinare la competenza del collegio arbitrale e sulla qualificazione della stessa come eccezione di parte. [E] Sull'interpretazione della clausola compromissoria riguardo alla possibilità di riferirsi anche alle opere extracontratto. [F] Sulla possibilità o meno del Giudice Ordinario (o del Collegio Arbitrale) di disapplicare provvedimenti amministrativi, laddove gli stessi siano stati dichiarati legittimi dal Giudice Amministrativo. [G] Sugli effetti prodotti dal sopravvenuto annullamento dell'aggiudicazione sul contratto stipulato (nullità o inefficacia). [H] Sugli effetti e sulla qualificazione della c.d. "caducazione" del contratto a seguito dell'annullamento in autotutela degli atti di gara. [I] Sulla possibilità di agire per la ripetizione dell'indebito, ai sensi dell'art. 2033 c.c., quando il vincolo contrattuale, esistente in origine, sia successivamente venuto a mancare per la dichiarata inefficacia del contratto. [L] Sulla possibilità o meno di esperire l'azione di indebito ex art. 2033 c.c. anche per ottenere la ripetizione di prestazioni diverse dal pagamento di una somma di denaro. [M] Sulle ipotesi di nullità della CTU e sulle regole di funzionamento della stessa nel giudizio arbitrale. [N] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante dovute agli effetti prodotti sull'appaltatore dal ritardo nell'assunzione di una qualsiasi decisione in merito alle richieste di riprendere i lavori. [O] Sul risarcimento del pregiudizio per immobilizzo di macchinari e personale nel caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante e sulla prova necessaria per valutarne l'entità. [P] Sulla risarcibilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo risarcitorio e sulla loro decorrenza. [Q] Sui limiti e sui presupposti del diritto al risarcimento dei danni per le perdite e i mancati guadagni subiti dal privato aggiudicatario nel caso di annullamento in autotutela dell'aggiudicazione presupposta
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2014
[A] Sui requisiti di ammissibilità della Consulenza Tecnica d'Ufficio. [B] Sui doveri di correttezza e buona fede della Stazione Appaltante. [C] Sulle valutazioni che il giudicante deve svolgere al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per la risoluzione del contratto per inadempimento ai sensi degli artt. 1453 e 1455 cod. civ.. [D] Sugli effetti prodotti dal decorso del termine concesso dall'Impresa con diffida ai sensi dell'art. 1454 cod. civ. e sugli accertamenti necessari ai fini della verifica sulla gravità dell'inadempimento. [E] Sulla possibilità di configurare un grave inadempimento, ai sensi dell'art. 1455 cod. civ., nella predisposizione da parte della Stazione Appaltante di un progetto incompleto. [F] Sulla gravità o meno dell'inadempimento della Stazione Appaltante che ritardi l'adozione di una variante con conseguente lunga sospensione dei lavori. [G] Sul diritto dell'appaltatore ad ottenere lo svincolo delle fideiussioni in caso di mancata esecuzione del collaudo nei termini di legge. [H] Sulla risarcibilità del danno da mancato utile in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla sua quantificazione. [I] Sugli effetti prodotti dalla dichiarata risoluzione del contratto sul valore delle opere eseguite e sul diritto dell'Impresa ad ottenere il corrispettivo del valore venale delle stesse ai sensi dell'art. 1458 cod. civ.. [L] Sulla risarcibilità del danno curriculare causato dal mancato conseguimento della migliore qualifica SOA in caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante, sulla sua quantificazione e sulla possibilità di quantificazione in via equitativa. [M] Sulla applicabilità o meno del regime delle riserve nel caso di declaratoria di risoluzione del contratto per inadempimento. [N] Sulla liquidazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per sospensione illegittima dei lavori. da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 9 giugno 2014
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla iscrizione delle riserve in caso di fatti continuativi. [B] Sull'iscrizione della riserva nel caso di sospensione illegittima dei lavori, laddove non venga redatto il verbale di ripresa. [C] Sul risarcimento del danno derivante dalla illegittima sospensione dei lavori: personale presente in cantiere. [D] Segue: spese generali. [E] Segue: sull'onere della prova del danno subito per maggiori spese generali posto a carico dell'Impresa in presenza di un accertato sconvolgimento dei tempi contrattuali. [F] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [G] Sulla necessità o meno per l'Impresa di iscrivere la domanda per eventuale revisione dei prezzi nel certificato di collaudo. [H] Sulla necessità o meno che il calcolo della revisione prezzi debba tenere conto dell'effettiva durata dell'appalto e non del programma originario dei lavori allegato al contratto. [I] Sulla possibilità o meno di decurtare all'Impresa il 10% dell'aumento dei prezzi quando il termine di ultimazione dei lavori venga a slittare per ragioni ascrivibili a responsabilità del committente
Lodo Arbitrale, 9 giugno 2014
[A] Sugli effetti prodotti sul contratto in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento, laddove per nessuno dei due venga accertata una condotta gravemente inadempiente. [B] Sull'obbligo di cooperazione della Stazione Appaltante ai sensi degli artt. 1175 e 1375 cod. civ.. [C] Sulla natura e sul contenuto del progetto esecutivo ai sensi dell'art. 93 del codice. [D] Sulle obbligazioni della Stazione Appaltante in tema di consegna delle aree in favore dell'appaltatore, e sulle sue responsabilità per l'acquisizione della disponibilità delle aree di cantiere. [E] Sull'anomalo andamento dei lavori e sulle responsabilità della Stazione Appaltante per la dilazione dei tempi contrattuali. [F] Sul calcolo del danno derivante all'impresa dall'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [G] Segue: risarcimento per spese generali. [H] Segue: sul calcolo del pregiudizio subito per spese generali. [I] Segue: improduttivo immobilizzo di attrezzature e macchinari. [L] Segue: improdutttivo vincolo di polizze fidejussorie. [M] Segue: mancato utile. [N] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [O] Segue: sulla decorrenza degli interessi
Lodo Arbitrale, 8 maggio 2014
[A] Sulla natura rituale o irrituale dell'arbitrato di cui all'art. 241 del Codice. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di mancata disponibilità delle aree su cui eseguire i lavori. [C] Sulla sussistenza o meno di un obbligo per la Stazione Appaltante di consegnare all'appaltatore gli elaborati progettuali in formato DWG. [D] Sulla risarcibilità del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sull'onere della prova necessario ad ottenere il risarcimento. [E] Sulla rilevanza o meno della dichiarazione di accettazione ed avvenuto esame del progetto resa dall’Appaltatore prima della gara riguardo ad eventuali errori progettuali. [F] Sulle caratteristiche necessarie affinché la variante possa essere considerata legittima. [G] La regola dell’immutabilità del prezzo riguarda l’esecuzione delle lavorazioni previste in contratto non anche quelle, diverse e/o maggiori, non previste e resesi necessarie in corso di esecuzione per assicurare la realizzazione a regola d’arte delle opere. [H] Sulla liquidazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno. [I] Sulla decorrenza degli interessi da riconoscersi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2014
[A] Sulla possibilità o meno di una delle parti di eccepire il venir meno del vincolo scaturente dalla convenzione di arbitrato ai sensi dell'art. 816septies c.p.c., in caso di omesso versamento dell'acconto al collegio. [B] Sulla sottoscrizione del conto finale e sull'onere della prova riguardo all'effettivo ricevimento da parte dell'Impresa dell'invito espresso e formale alla sottoscrizione. [C] Sulla competenza arbitrale a decidere in merito al procedimento ordinario di adeguamento prezzi, di cui all' art. 133, commi terzo e quarto, del D.Lgs. n. 163/2006. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria e sulla applicabilità degli interessi anatocistici sulle somme liquidate come debito di valore. [E] Sull'iscrizione delle riserve per i c.d. fatti continuativi generatori di anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla risarcibilità del danno subito dall'appaltatore in caso di ritardato collaudo non dipendente da causa imputabile all'appaltatore stesso
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2014
[A] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale. [B] Sulla giurisprudenza in merito agli effetti prodotti dall'annullamento dell'aggiudicazione definitiva o dal mancato esperimento della fase di evidenza pubblica sul contratto stipulato. [C] Sulla responsabilità precontrattuale della Stazione Appaltante laddove concluda una procedura di affidamento di lavori senza mai stipulare il relativo contratto a causa dell'omessa verifica sulla sussistenza della relativa copertura finanziaria. [D] Sulla natura e sulle caratteristiche del c.d. "contratto normativo". [E] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sui crediti riportati da fatture dell'Impresa scadute e non pagate e su calcolo e prova per il riconoscimento del maggior danno di cui all'art. 1224 c.c., comma 2. [F] Sui requisiti di ammissibilità della domanda riconvenzionale
Lodo Arbitrale, 23 maggio 2014
[A] Sulla competenza a decidere del Collegio Arbitrale nel caso di intervenuta risoluzione del contratto per inadempimento alla diffida ai sensi dell'art. 1454 cod. civ.. [B] Sulla necessità o meno di valutare la gravità dell'inadempimento in caso di diffida ex art. 1454 cod. civ. e sugli effetti della declaratoria di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante in particolare sulla valutazione della tempestività delle riserve. [C] Sugli effetti della mancata predisposizione da parte della Stazione Appaltante di un progetto "cantierabile". [D] Sulla sussistenza o meno dell'onere di iscrivere riserva nel verbale di consegna lavori per contestare eventuali mancanze del progetto. [E] Sui presupposti per la risoluzione del contratto da parte della stazione appaltante ai sensi dell'art. 136 del codice dei contratti pubblici e sulla possibilità del collegio arbitrale di disapplicare il provvedimento di risoluzione reso in modo illegittimo dalla Stazione Appaltante. [F] Sui danni risarcibili in caso di risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante: il mancato guadagno. [G] Segue: le spese generali. [H] Segue: sulla quantificazione delle spese generali. [I] Segue: improduttivo vincolo dei macchinari e spese generali variabili. [L] Segue: spese generali variabili. [M] Segue: oneri per improduttivo vincolo dei macchinari, onere della prova e comportamento dell'appaltatore. [N] Segue: mancato utile, prova e quantificazione. [O] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 12 maggio 2014
[A] Sul rispetto del contraddittorio nel procedimento arbitrale e sul regime delle preclusioni applicabile. [B] Segue: in particolare sul presunto deposito tardivo di documenti. [C] Sui danni derivanti dall'anomalo andamento dei lavori: in particolare sul pregiudizio per l'incremento del prezzo dei prodotti siderurgici e sulla differenza rispetto all'istituto della revisione prezzi. [D] Segue: sulle differenze tra danno da anomalo andamento dei lavori e eccezionale aumento del prezzo prevista per le ipotesi di fisiologico andamento dei lavori. [E] Segue: sulla possibilità di valutazione in via equitativa del danno derivante dal mancato ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature a causa dell'anomalo andamento dei lavori. [F] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori. [G] Sulla decorrenza di interessi e rivalutazione monetaria su somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 16 aprile 2014
[A] Sulla necessità o meno da parte della Stazione Appaltante di comunicare formalmente all'Impresa il provvedimento di rigetto delle riserve iscritte. [B] Sul termine di prescrizione (cinque o dieci anni) degli importi dovuti all'Impresa a titolo di interessi moratori.
Lodo Arbitrale, 16 aprile 2014
[A] Sulla necessità o meno da parte della Stazione Appaltante di comunicare formalmente all'Impresa il provvedimento di rigetto delle riserve iscritte. [B] Sul termine di prescrizione (cinque o dieci anni) degli importi dovuti all'Impresa a titolo di interessi moratori.
Lodo Arbitrale, 24 marzo 2014
[A] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria contenente il mero richiamo agli artt. 240 e 241 del Codice. [B] Sulle valutazione da affrontare al fine di decidere sulle reciproche domande di risoluzione per inadempimento avanzate dalle parti ai sensi degli artt. 133 e 136 del Codice e sulla possibilità di risolvere il contratto per mutuo dissenso ex art. 1453, comma 2, e 1458 cod. civ.. [C] Sui limiti e sui presupposti all'esercizio dell'eccezione di inadempimento, di cui all'art. 1460 cod. civ., da parte dell'Impresa. [D] Sul dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sul suo contenuto. [E] Sulle caratteristiche proprie del progetto esecutivo e sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati. [F] Sul danno risarcibile all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori per causa riconducibile alla Stazione Appaltante: spese generali. [G] Segue: sulla quantificazione del pregiudizio per spese generali. [H] Segue: improduttivo immobilizzo di macchinari e attrezzature. [I] Segue: mancato utile. [L] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 13 marzo 2014
[A] Sulla possibilità o meno di utilizzare in giudizio una CTU resa in altro giudizio. [B] Sulla legittimazione ad agire delle mandanti di una RTI e sugli effetti prodotti dal fallimento della mandataria. [C] Sull'istituto della revisione prezzi e sugli strumenti di riequilibrio in caso di esecuzione anticipata dei lavori. [D] Sull'istituto della revisione prezzi e sulla necessità di parametrarlo al programma "teorico" dei lavori o all'effettivo svolgimento degli stessi. [E] Sugli interessi applicabili al compenso revisionale (riconosciuto a titolo di revisione prezzi) e sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria. [F] Sulla risarcibilità del danno ulteriore e sull'onere della prova. [G] Sui limiti all'ammissibilità dell'azione di arricchimento senza causa ex art. 2042 cod. civ.
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2014
[A] Sugli adempimenti necessari alla corretta iscrizione delle riserve e sugli effetti prodotti dalla mancata messa a disposizione dei documenti dell'appalto all'appaltatore riguardo alla tempestività delle riserve. [B] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta sul verbale di ripresa lavori nel caso di sospensione illegittima degli stessi. [C] Sulle ipotesi di legittima sospensione dei lavori. [D] Sui danni risarcibili nel caso di maggior durata dell'appalto a causa della sospensione illegittima. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per illegittima sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2014
[A] Sull'interpretazione della clausola arbitrale alla luce della normativa vigente e sulla possibilità o meno di declinare la competenza arbitrale nel sistema delineato dall'art. 32 della L. 109 /94. [B] Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante di predisporre un progetto completo e cantierabile. [C] Sull'onere di rimozione delle interferenze posto a carico della Stazione Appaltante. [D] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Segue: spese generali, quantificazione e onere della prova. [F] Segue: mancato utile e ritardata percezione dell'utile. [G] Segue: prolungato vincolo macchinari. [H] Segue: improduttività della manodopera. [I] Segue: rivalutazione e interessi. [L] Sulla risarcibilità del pregiudizio subito dall'appaltatore a causa del ritardato collaudo e sulla quantificazione di tale pregiudizio
Lodo Arbitrale, 7 gennaio 2014
[A] Sulla responsabilità del ritardato pagamento che sia dipeso da circostanze non imputabili all'amministrazione committente. [B] Sulla possibilità o meno per le parti di derogare alla disciplina legale sugli interessi per ritardati pagamenti negli appalti pubblici e sulla interpretazione delle clausole contrattuali sul punto. [C] Sui termini di emissione del certificato di pagamento e sugli interessi dovuti in caso di ritardo. [D] Sui termini di esecuzione dell'effettivo pagamento a seguito dell'emissione del certificato e sugli interessi applicabili in caso di ritardo
Lodo Arbitrale, 7 gennaio 2014
[A] Sul momento in cui sorge l'obbligo al pagamento da parte della Stazione Appaltante nel caso di lavori di somma urgenza e sulla possibilità che tale obbligo sorga solo a seguito dell'approvazione dell'impegno di spesa. [B] Sulla spettanza, sul calcolo e sulla misura degli interessi legali e moratori dovuti per ritardato pagamento della Stazione Appaltante
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 8 febbario 2013
[A] Sulle differenze tra atto di approvazione del collaudo e successivo certificato di collaudo, riguardo all'accertamento della conformità dell'opera e al diritto di credito dell'Impresa. [B] Sulla irrinunciabilità degli interessi sui pagamenti di cui all'art. 4 l. n. 741/1981 in corso lavori e sulla rinunciabilità degli stessi nell'ambito di una transazione.
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2013
[A] Sul regime delle preclusioni processuali nel procedimento arbitrale. [B] Sui limiti alla responsabilità del danneggiato di cui all'art. 1227 cod. civ.. [C] Sul diritto al risarcimento del pregiudizio subito dall'Impresa in caso di consegna frazionata dei lavori in ragione delle disponibilità finanziarie della Stazione Appaltante. [D] Sul termine di prescrizione degli interessi (legali e moratori) sui ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [E] Sul termine di prescrizione del diritto agli interessi per ritardata emissione dei certificati di pagamento e sulla decorrenza della prescrizione
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2013
[A] Sulla illegittimità della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante per carenza dei fondi necessari. [B] Sulla illegittima protrazione sine die del provvedimento di sospensione. [C] Sugli obblighi di correttezza e buona fede posti a carico della Stazione Appaltante affinché l'appaltatore possa dare regolare esecuzione ai lavori senza impedimenti. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulla possibilità di configurare l'appalto pubblico come contratto a prestazioni periodica o continuativa ai fini della irretroattività degli effetti della risoluzione ai sensi dell'art. 1458 cod. civ.. [E] Sulla possibilità o meno di calcolare il danno subito dall'Impresa in conseguenza della risoluzione del contratto per inadempimento considerando il valore venale delle opere eseguite e non il valore contrattuale. [F]Sul risarcimento danni dovuti all'Impresa in caso di sospensione illegittima dei lavori: spese generali. [G] Segue: ritardata percezione dell'utile. [H] Segue: vincolo passivo di mezzi e macchinari. [I] Sulla natura e sugli effetti della diffida ad adempiere trasmessa dall'Impresa alla Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno che la protrazione della sospensione possa costituire causa di risoluzione del contratto per inadempimento. [L] Sul risarcimento del danno riguardante l'utile sulle opere non eseguite in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [M] Sulla spettanza di rivalutazione monetaria ed interesse sulle somme liquidate dal Collegio all'Impresa a titolo risarcitorio
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 9 ottobre 2012
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nel caso di opera finanziata, in tutto o in parte, con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulle ipotesi di responsabilità della stazione appaltante per i danni causati a terzi dall'appaltatore durante l'esecuzione dell'opera. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva quantificazione nel caso di ritardi negli adempimenti amministrativi da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla corretta imputazione dei pagamenti parziali eseguiti dalla stazione appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [E] Sui poteri processuali e sulla legittimazione attiva e passiva della capogruppo mandataria dell'ATI appaltatrice. [F] Sull'esistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva per le domande creditorie relative ad interessi per ritardati pagamenti. [G] Sulla applicabilità o meno del termine di prescrizione quinquennale per l'esigibilità degli interessi moratori dovuti in caso di ritardo nel pagamento del prezzo dell'appalto. [H] Sull'onere di riportare nel "conto finale" le riserve tempestivamente iscritte nel registro di contabilità
Lodo Arbitrale, 16 maggio 2013
Sulla possibilità o meno di riconoscere alle riserve l'effetto della messa in mora ai fini del calcolo degli interessi legali sulle somme liquidate in giudizio
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2013
[A] Sulla giurisdizione in merito alle controversie relative al pagamento degli oneri derivanti dalla prestazione del servizio pubblico oggetto della concessione. [B] Sui criteri interpretativi per accertare se una clausola compromissoria configuri un arbitrato rituale o irrituale. [C] Sulla decorrenza degli interessi corrispettivi e sulla possibilità o meno che le contestazioni svolte in giudizio possano incidere sulla liquidità e certezza del credito vantato
Lodo Arbitrale, 9 luglio 2013
[A] Sui limiti alla possibilità per l'Appaltatore di ottenere il pagamento per opere realizzate, non previste nel progetto e non espressamente autorizzate dal Direttore Lavori. [B] Sulla necessità o meno per la Stazione Appaltante di sollevare fin dalla prima memoria l'eccezione di decadenza dalla pretesa dell'Appaltatore per omessa iscrizione della riserva. [C] Sulla possibilità o meno che il sequestro giudiziario del cantiere giustifichi il ritardo nelle operazioni di collaudo da parte della Stazione Appaltante e sull'esistenza o meno dell'onere di presentare istanza di dissequestro. [D] Sul calcolo dei danni risarcibili all'impresa per il ritardo nel collaudo dovuto a sequestro giudiziario del cantiere. [E] Sul diverso calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'appaltatore a vario titolo: corrispettivo, ritardato pagamento, danni da ritardato collaudo, interessi anatocistici
Lodo Arbitrale, 4 luglio 2013
[A] Sulla evoluzione normativa della disciplina in merito alle conseguenze dei ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante per i ritardi nei pagamenti dovuti a responsabilità dell'Ente finanziatore dell'opera pubblica. [C] Sui limiti e sulle condizioni per il riconoscimento all'appaltatore degli interessi anatocistici per il ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti dalla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2013
[A] Sulla possibilità o meno che i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante dovuti a ritardi dell'Ente finanziatore possano costituire grave inadempimento e giustificare la risoluzione del contratto d'appalto in danno della Stazione Appaltante. [B] Sulla configurabilità o meno di una ipotesi di litispendenza tra i giudizi monitori avviati dall'Impresa per riscuotere i crediti derivanti dall'appalto ed il giudizio arbitrale avviato dall'Impresa per la risoluzione del contratto in danno. [C] Sul calcolo del danno risarcibile all'Impresa per i lavori non eseguiti nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata all'Impresa a titolo di risarcimento del danno derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di corrispettivi. [F] Sulle modalità di calcolo e sui principi applicabili alla liquidazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di risarcimento del danno in generale
Lodo Arbitrale, 6 giugno 2013
[A] Sulle ipotesi in cui l'intervento adesivo dipendente di un terzo può essere ritenuta ammissibile nel giudizio arbitrale in materia di appalti pubblici. [B] Sui requisiti necessari affinché si possa configurare una cessione del contratto d'appalto e sulla possibilità o meno che il comportamento delle parti sia idoneo a dimostrare la cessione tacita del contratto. [C] Sui limiti al riconoscimento degli interessi anatocistici sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 30 maggio 2013
[A] Sulla sussistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva in merito al riconoscimento degli oneri di sicurezza. [B] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo risarcitorio o a titolo di mancati corrispettivi
Lodo Arbitrale, 9 maggio 2013
[A] Sulla disciplina della litispendenza nel caso di giudizio azionato in sede civile e dinanzi al Collegio Arbitrale. [B] Sulla possibilità o meno che la proposizione da parte dell'Appaltatore del giudizio dinanzi al Giudice ordinario costituisca implicita rinuncia ad avvalersi della clausola compromissoria. [C] Sulla possibilità o meno che il ritardo nella erogazione dei finanziamenti da parte di altra amministrazione sia fatto idoneo a giustificare i ritardi nei pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla risarcibilità del danno da mancato utile nel caso di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla sua quantificazione dello stesso. [E] Sul computo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme dovute all'Impresa per inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante. [F] Tutte le fasi ed attività che l'Appaltatore deve porre in essere per la regolare iscrizione delle riserve al fine di evitare di incorrere nella decadenza. [G] Sul generale principio di correttezza e buona fede nell'esecuzione dell'appalto, di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c., e sulla sua applicabilità riguardo alla predisposizione di un progetto completo ed eseguibile. [H] Sulla sussistenza o meno dell'onere per l'Appaltatore di sottoscrivere con riserva l'atto di sottomissione. [I] Sulla possibilità che l'iscrizione di riserva possa qualificarsi come atto di messa in mora e sulla conseguente decorrenza degli interessi sulle somme liquidate in accoglimento delle riserve
Cassazione Civile, Sez. I., 7 giugno 2012
[A] Sulle differenze tra appalto "a corpo" e appalto "a misura" e sulle caratteristiche proprie del progetto appaltato affinché il rischio di maggiori oneri possa ricadere solo sull'appaltatore. [B] Sulla possibilità o meno che nell'appalto "a corpo" la Stazione Appaltante possa imporre varianti aggiuntive e sulla possibilità o meno che il corrispettivo per tali varianti venga valutato a misura. [C] Sulla possibilità o meno che la presenza del computo metrico possa mutare la natura dell'appalto "a corpo" in appalto "a misura". [D] Sulla possibilità o meno che la difformità tra il prezzo globale offerto e quello ottenuto moltiplicando i prezzi unitari dell'elenco possa costituire errore rettificabile ex art. 1430 nel caso di appalto a corpo. [E] Sulla possibilità o meno per l'appaltatore di sospendere i lavori nel caso di ritardo nell'approvazione di una perizia di variante da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla decorrenza e sulla tipologia degli interessi sulle somme liquidate all'Appaltatore a seguito del giudizio civile
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2013
[A] Sull'applicazione di interessi e rivalutazione monetaria sui crediti di valore liquidati dal Collegio. [B] Sui limiti alla risarcibilità dei maggiori oneri sopportati per gli eccezionali aumenti del costo di alcuni materiali e sulle modalità e i termini che l'Appaltatore deve rispettare per avanzare tale pretesa
Cassazione Civile, Sez. I., 7 giugno 2012
[A] Sulla legittimità o meno della risoluzione disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della accertata inosservazna del termine fissato per la conclusione dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno che il ritardo nella consegna dei lavori per fatto imputabile all'Amministrazione comporti l'automatico differimento del termine per l'ultimazione dell'opera. [C] Sugli interessi applicabili alle somme liquidate a titolo di corrispettivo dell'appalto
Lodo Arbitrale, 26 marzo 2013
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di "fatti continuativi". [B] Sugli interessi e rivalutazione monetaria applicabili sull'importo liquidato dal Collegio per danni derivanti da c.d. "fatti continuativi"
Lodo Arbitrale, 26 marzo 2013
[A] Sulla possibilità o meno per la parte citata nel procedimento arbitrale di eccepire l'incompetenza del collegio arbitrale laddove abbia nominato il proprio arbitro ovvero nel caso in cui abbia partecipato alla nomina del presidente del Collegio arbitrale. [B] Sui criteri interpretativi della clausola compromissoria. [C] Sulla tempestività o meno della domanda di risarcimento introdotta dall'impresa nelle memorie endoprocedimentali relativamente a riserve iscritte successivamente alla proposizione della domanda di arbitrato e sulla possibilità o meno per il Collegio di valutarle (emendatio o mutatio libelli). [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria nel caso di condanna della stazione appaltante per un importo qualificabile come debito di valore
Lodo Arbitrale, 26 marzo 2013
[A] Sulla necessità o meno per l'appaltatore di ritrascrivere integralmente le riserve sul conto finale ai fini di evitare la decadenza dalla stesse e sulla sufficienza di un mero richiamo alle riserve già iscritte. [B] Sulla ipotesi in cui la sospensione lavori può ritenersi legittima, in particolare sulla legittimità o meno della sospensione disposta per la disponibilità parziale delle aree e sulla rilevanza o meno della accettazione parziale delle opere da parte dell'Appaltatore. [C] Sulla giurisdizione del giudice amministrativo riguardo al diritto alla revisione prezzi e all'aggiornamento prezzi nei pubblici appalti e sulle differenze rispetto alla domanda di risarcimento danni avanzata dall'appaltatore per il maggior costo delle materie prime sostenuto per effetto del ritardo nell'esecuzione dei lavori. [D] Sull'onere della prova posto a carico dell'impresa che richieda il risarcimento dei danni per il maggior costo delle materie prime sostenuto per effetto del ritardo nell'esecuzione dei lavori. [E] Sulla fondatezza o meno della richiesta di condanna alla corresponsione degli interessi legali e moratori di cui agli artt. 29 e ss. del D.M. 19/04/2000 n. 145 avanzata dall'Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nella contabilizzazione e/o pagamento del corrispettivo di appalto. [F] Sulla disciplina contenuta nell'ultimo comma dell'art. 30 del D.M. 19/04/2000 n. 145 e sulla possibilità o meno di liquidare il maggior danno ai sensi dell'articolo 1224 secondo comma cod. civ.. [G] Sulla fondatezza o meno della pretesa risarcitoria dell'Appaltatore relativa alla perdita di chance ovvero nell'impossibilità di migliorare i propri requisiti curriculari (SOA) in ragione della mancata certificazione dell'avvenuta esecuzione dell'opera
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2013
[A] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardato collaudo delle opere. [B] Sulla quantificazione del danno risarcibile all'Impresa nel caso di ritardato collaudo. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per il ritardato collaudo
Tribunale di Arezzo, 22 febbraio 2013
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel verbale di ripresa lavori ovvero nel registro di contabilità per i pregiudizi derivanti dalla illegittima sospensione dei lavori. [B]Sulla facoltà per l'Appaltatore di ottenere lo scioglimento del contratto senza indennità nel caso di eccessiva protrazione della sospensione legittima dei lavori e sulla possibilità di applicare tale facoltà anche nel caso di illegittima sospensione lavori, o illegittima protrazione della sospensione stessa. [C] Sulla necessità o meno di richiedere fin da subito la liquidazione del danno da svalutazione monetaria e sulla possibilità di qualificare come domanda nuova l'eventuale integrazione in corso di giudizio
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2013
[A] Sull'onere dell'Impresa di iscrivere tempestiva riserva e sulla necessità o meno di farlo nel caso di pretese attinenti il ritardato pagamento degli acconti, del saldo o della revisione dei prezzi. [B] Sulla spettanza o meno all'Appaltatore del risarcimento del "maggior danno" per svalutazione monetaria, ai sensi dell'art, 1224 comma 2 c.c., sul ritardato pagamento di somme dovute a titolo di corrispettivo (debiti di valuta) e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [C] Sulla spettanza o meno di un corrispettivo per l'Appaltatore per "improvviso ed inaspettato aumento del costo del gas metano". [D] Sulla presunzione di inadempimento del debitore di cui all'art. 1218 cod. civ., sull'onere della prova in merito all'an e al quantum del danno subito in caso di ritardo nell'adempimento di una prestazione contrattuale. [E] Sulla possibilità o meno per il Collegio di valutare il danno lamentato dall'impresa in ragione dell'inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante e sulla quantificazione del danno curriculare
Lodo Arbitrale, 2 gennaio 2013
[A] Sul giudizio di comparazione che il Collegio deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla possibilità di addebitare ad entrambe le parti la risoluzione. [B] Sulla valutazione della gravità dell'inadempimento ai fini della pronuncia di risoluzione del contratto e sulla decisione da assumere da parte del Collegio nel caso in cui non sia configurabile a carico di nessuna delle parti un inadempimento "di non scarsa importanza". [C] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 sulle somme liquidate a titolo di risarcimento a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto
Corte d'Appello di Firenze, 25 luglio 2012
[A]Sulla decadenza dell'azione per decorso del termine concesso all'’appaltatore per far valere le riserve ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. n. 1063 del 1962. [B] Sui limiti alla possibilità del Collegio giudicante di liquidare il danno in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 cod. civ.. [C] Sulla natura dell'equo compenso di cui all'art. 1664 cod. civ.. [D] Sull'onere della prova posto a carico del creditore laddove richieda il pagamento degli interessi moratori per ritardato pagamento. [E] Sui limiti alla applicabilità degli interessi di mora di cui di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale delle opere pubbliche, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063
Lodo Arbitrale, 14 febbraio 2013
[A] Sulla applicabilità o meno di rivalutazione e interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento per i pregiudizi derivanti dalla illegittima sospensione dei lavori. [B] Sulla validità o meno dell'atto con cui l'Impresa rinunci a qualsiasi pretesa ulteriore e sulla nullità qualora sia preventiva e riguardi pretese future. [C] Sulla legittimità o meno del rifiuto opposto dalla Stazione Appaltante a compensare i maggiori costi di opere eseguite in conformità al progetto ma a costi superiori rispetto a quelli previsti nell'elenco prezzi. [D] Sulla applicabilità dell'istituto dell'indebito arricchimento di cui all'art. 2041 cod. civ. agli appalti pubblici e sui limiti del risarcimento ottenibile dall'impresa. [E] Sulle ipotesi in cui l'appaltatore che abbia eseguito variazioni arbitrarie ha diritto di richiedere il relativo aumento del corrispettivo. [F] Sull'onere del Direttore dei lavori di contestare immediatamente la tardività di eventuali riserve e sulla possibilità o meno che la mancata contestazione comporti la decadenza per la Stazione Appaltante di sollevare la questione nel successivo giudizio
Cassazione Civile, sez. I, 22 marzo 2012
[A] Sul principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, sulla necessità o meno di trascrivere il testo dei documenti posti a fondamento del motivo di ricorso e sulla necessità o meno di depositare in sede di legittimità i documenti citati nel ricorso, ai sensi degli artt. 366, comma 1, n. 6, e 369, comma 2, n. 4, c.p.c.. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell'Impresa per far valere pretese relative a compensi aggiuntivi rispetto al prezzo contrattuale. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo, e sulla tempestività della riserva iscritta solo con lo stato finale dei lavori. [D] Sul calcolo degli interessi moratori ex art. 35 d.P.R. n. 1063 del 1962 sui corrispettivi e sulla possibilità o meno di aggiungere il maggior danno ex art. 1224 cod. civ.
Lodo Arbitrale, 6 luglio 2012
[A] Sulla natura e sul contenuto specifico dell'obbligo di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante nel rapporto di appalto pubblico. [B] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di violazione degli obblighi di cooperazione. [C] Sulle responsabilità riconducibili all'appaltatore per difetti di progettazione nel caso di affidamento di appalto integrato ai sensi dell'art. 53, comma 2, lett. b), del Codice dei Contratti, con cui si affida all'aggiudicatario sia la progettazione esecutiva che la realizzazione dei lavori. [D] Sull'obbligo di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla incidenza in merito alla necessità di approvare una perizia di variante. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di anomalo andamento dei lavori dovuto all'imposizione all'Appaltatore per lunghi periodi di prestazioni "a regia" e non sia tempestivamente con le necessarie perizie di variante. [F] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto di sottomissione possa costituire rinuncia alle riserve volte a contestare l'anomalo andamento dei lavori. [G] Sui pregiudizi risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [H] Segue: risarcibilità delle spese generali. [I] Segue: quantificazione del pregiudizio per spese generali. [L] Sulla misura delle spese generali in caso di lavori stradali, sulla quantificazione delle spese generali variabili (risarcibili), diverse da quelle fisse (non risarcibili), sulla loro quantificazione e sulle modalità di calcolo. [M] Segue: sulla quantificazione del pregiudizio da immobilizzo di macchinari di cantiere. [N] Sulla possibilità o meno che l'allungamento dei tempi di esecuzione del contratto per fatto imputabile alla Stazione Appaltante, oltre a rendere legittima la proroga della durata dell'appalto, giustifichi il risarcimento dei danni conseguenti subiti dall'Appaltatore. [O] Sulla applicabilità della rivalutazione e degli interessi alle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori. [P] Sulle tesi giurisprudenziali in merito al calcolo del dies a quo per il calcolo degli interessi sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale. [Q] Sulla risarcibilità o meno dei danni derivanti dall'incremento dei costi subiti dalla Appaltatrice in caso di allungamento dei tempi lavorativi per effetto di fatti imputabili alla Committente. [R] Sulla possibilità o meno di eccepire in giudizio la decadenza per tardività della riserva, nell'ipotesi di approvazione da parte della Giunta Comunale del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 20 dicembre 2012
[A] Sul principio di "allegazione" nel procedimento arbitrale e sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di rinviare per le argomentazioni difensive alla relazione del Direttore dei Lavori depositata nel giudizio. [B] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Appaltatore a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale e sui termini di inizio e fine del relativo calcolo. [C] Sulla applicabilità o meno degli interessi (c.d. anatocistici) sugli interessi già maturati alla data di notifica della domanda giudiziale
Lodo Arbitrale, 19 dicembre 2012
>[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per il risarcimento del pregiudizio patito dall'Appaltatore in ragione di c.d. fatti continuativi e sull'onere di successiva quantificazione del pregiudizio. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti dall'Appaltatore a seguito di atti vandalici. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio all'Impresa in ragione dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 13 dicembre 2012
[A] Sul necessario rispetto dei principi di correttezza e della buona fede ex art. 1375 cod. civ. nella esecuzione del contratto e sull'obbligo posto in capo all'appaltatore di non aggravare il proprio danno ex art. 1227, comma 2, cod. civ., anche sulla base della giurisprudenza comunitaria. [B] Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante di assicurare l'effettiva disponibilità delle aree consegnate e di eliminare tempestivamente gli eventuali ostacoli impeditivi sulle medesime gravanti. [C] Sui danni risarcibili dalla Stazione Appaltante per i pregiudizi subiti dall'Appaltatore in conseguenza della protrazione del tempo contrattuale dovuta a violazione dell'obbligo di correttezza e buona fede da parte della Stazione Appaltante. [D] Segue: spese generali. [E] Segue: mancato ammortamento dei mezzi d'opera e all'onere per personale. [F] Segue: mancato utile e onere della prova. [G] Segue: ritardata percezione dell'utile. [H] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [I] Sui limiti all'obbligo di manutenzione delle opere da parte dell'Appaltatore fino all'espletamento del collaudo e sul diritto al risarcimento degli oneri sostenuti in caso di ritardata emissione del collaudo
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria non sottoposta a specifica approvazione per iscritto a norma dell'art. 1341 cod. civ.. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla verifica della natura dell'inadempimento al fine di valutare se possa considerarsi di non scarsa importanza. [C] Sulla giurisdizione del Collegio arbitrale a valutare la legittimità del provvedimento di risoluzione in danno adottato dalla Stazione Appaltante per grave inadempimento dell'Appaltatore. [D] Sulla possibilità o meno che la presenza di interferenze per sottoservizi non indicati in progetto sia per sé suscettibile di integrare gli estremi del grave inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sui presupposti affinché il ritardo nel pagamento delle somme dovute a titolo di acconto legittimi l'appaltatore ad avvalersi dell'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e a rifiutare la prosecuzione dei lavori. [F] Sugli effetti prodotti tra le parti dalla pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [G] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di restituzione a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [H] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione per inadempimento: mancato utile. [I] Sulle caratteristiche e sui limiti per valutare la legittimità o meno delle sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante. [L] Sulla tempestività e sulle modalità di iscrizione delle riserve iscritte dall'Impresa per contestare la legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e le altre ipotesi di c.d. "fatti continuativi". [M] Sulla necessità o meno di verificare la tempestività delle riserve laddove venga pronunciata la risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito alle pretese dirette ad ottenere la risoluzione del contratto. [N] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di rimuovere una cabina ENEL non indicata negli elaborati del progetto appaltato. [O] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione con cui l'imprenditore dà atto di essersi recato sul luogo dei previsti lavori e di aver preso conoscenza delle condizioni possa impedire future contestazioni in merito a pregiudizi subiti in conseguenza della necessità di rimuovere ostacoli che impediscano il corretto svolgimento dei lavori. [P] Sul diritto dell'appaltatrice ad ottenere il prolungamento del termine dei lavori nel caso di anomalo andamento dovuto a colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla natura dei danni risarcibili all'impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [R] Segue: Spese Generali. [S] Segue: improduttivo ammortamento del personale, dei macchinari e delle attrezzature. [T] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato ammortamento dei macchinari gommati. [U] Segue: mancato utile. [V] Sulla riconoscibilità o meno della domanda di adeguamento prezzi contrattuali nel caso di accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [Z] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'impresa a seguito di pronuncia di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulle responsabilità di Stazione Appaltante, Appaltatore, progettista e direttore dei lavori in caso di erronea o difettosa progettazione dell'opera appaltata e sugli effetti prodotti in capo all'Appaltatore dalla sottoscrizione del verbale di consegna ai sensi dell'art. 71, comma 3 del D.P.R. n. 554/99. [B] Sulla posizione della giurisprudenza in merito alle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara e in sede di consegna lavori. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso venga contestato l'"anomalo andamento" dei lavori. [D] Sull'idoneità o meno degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi a costituire sede per l'iscrizione di riserve. [E] Sulle modalità e sui tempi affinché la Stazione Appaltante possa sollevare l'eccezione di decadenza delle riserve iscritte per tardività. [F] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di mancata predisposizione di una progettazione sostanzialmente esecutiva e sui doveri/poteri di progettista e del direttore dei lavori di disporre modifiche in corso di esecuzione. [G] Sui criteri di quantificazione dei danni subiti dall'appaltatore in ragione dell'anomalo andamento dei lavori. [H] Segue: sul mancato utile, in particolare sull'onere della prova del danno e sulla sua quantificazione. [I] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito alla data di decorrenza degli interessi da calcolare sulla somma liquidata a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale. [L] Sui limiti alla possibilità dell'Appaltatore di ottenere il rimborso per maggiori oneri di sicurezza
Lodo Arbitrale, 27 novembre 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di riserva per far valere pretese di maggiori compensi. [B] Sull'onere di immediata contestazione della illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante, ai sensi dell'art. 133, comma 8 del regolamento. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva esplicazione nel caso di pregiudizi conseguenti a c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta in ragione della scadenza della convenzione e sulla competenza del direttore dei lavori o del responsabile del procedimento a disporre la sospensione dei lavori ai sensi dell'art 133 del DPR n. 534 del 1999. [E] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante a causa della temporanea carenza di fondi. [F] Sui limiti alla possibilità di far valere la compensazione giudiziale di cui all'art 1243 c.c. nell'ambito del rapporto tra Appaltatore e Stazione Appaltante. [G] Sui danni risarcibili all'Appaltatore nel caso venga accertata l'illegittimità della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [H] Segue: spese generali. [I] Segue: improduttivo vincolo macchine ed attrezzature di cantiere, onere della prova e quantificazione. [L] Segue: improduttivi oneri di custodia e manutenzione del cantiere, onere della prova e quantificazione anche in via equitativa. [M] Segue: mancato utile. [N] Segue: maggiori oneri polizze fidejussorie. [O] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2012
[A] Sulle differenze tra arbitrato amministrato di cui all'art. 242 del codice dei contratti pubblici e l'arbitrato c.d. ad hoc, in particolare per quanto attiene la nomina del CTU. [B] Sulla necessaria completezza del progetto e degli elaborati consegnati all'impresa appaltatrice e sulle responsabilità poste a carico della Stazione Appaltante in caso di consegna parziale. [C] Sulla possibilità o meno che la necessità di verificare e/o ottenere le concessioni adiacenti alla area dei lavori possa legittimare la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [D] Sulle ipotesi in cui la necessaria approvazione di una "perizia di variante" possa costituire valido motivo per la sospensione legittima dei lavori, in particolare nel caso in cui si renda necessario apportare variazioni alle aree interessate dai lavori. [E] Sui danni risarcibili in caso di illegittima sospensione dei lavori: spese generali. [F] Segue: protratto vincolo personale in cantiere. [G] Segue: maggiori oneri per mezzi ed attrezzature. [H] Segue: maggiori oneri per polizze fideiussorie. [I] Segue: sulla applicazione della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate
Lodo Arbitrale, 23 ottobre 2012
[A] Sulla ammissibilità o meno della testimonianza del direttore lavori nell'ambito del procedimento arbitrale tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per adeguarsi a una norma ambientale già in vigore da tempo. [C] Sui danni risarcibili all'Appaltatore in caso di illegittima sospensione dei lavori: spese generali, modalità di calcolo delle stesse. [D] Segue: vincolo di fideiussioni. [E] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di danno per responsabilità contrattuale. [F] Sulla decorrenza degli interessi nelle ipotesi di danni da illegittima sospensione dei lavori. [G] Sull'indice di rivalutazione applicabile. [H] Sulla spettanza o meno del maggior danno da svalutazione del credito, per il periodo di tempo corrispondente alla mancata corresponsione delle somme dovute a titolo di corrispettivo
Lodo Arbitrale, 11 ottobre 2012
[A] Sulla natura e sulle caratteristiche derivanti dal contratto c.d. "a corpo" e sulle ipotesi in cui il corrispettivo "a forfait" stabilito nel contratto d'appalto può subire mutamenti. [B] Sulla operatività o meno del sistema delle riserve alla pretesa dell'appaltatore di ottenere il riallineamento dei prezzi al mutato valore dei fattori produttivi e sull'onere della prova posto a carico dell'appaltatore. [C] Sulla decorrenza degli interessi legali dovuti all'appaltatore sulle somme liquidate dal Collegio in accoglimento delle riserve a suo tempo iscritte
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la clausola compromissoria contenuta in un disciplinare di incarico possa ritenersi invalida e inefficace, in quanto non formalizzata nei modi inderogabilmente richiesti per le cc.dd. clausole vessatorie dall'art. 1341 c.c.. [B] Sulla ammissibilità o meno della CTU finalizzata a valutare il quantum del compenso professionale richiesto dal professionista incaricato e sui criteri considerati dal collegio per tale valutazione. [C] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sui crediti per onorari del professionista e sull'onere della prova sul punto. [D] Sulla spettanza o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231 del 2002 sugli onorari del professionista e sulla decorrenza degli stessi
Lodo Arbitrale, 9 agosto 2012
[A] Sulla definizione del collaudo come condizione di procedibilità per il giudizio arbitrale e sulla possibilità o meno di agire in giudizio nel caso di ritardo da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante dei ritardi e/o inadempienze eventualmente riconducibili alla Commissione di Collaudo. [C] Sulla necessità o meno per l'appaltatore di iscrivere tempestiva riserva per ottenere il riconoscimento degli interessi (legali o moratori) per i ritardati pagamenti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2012
[A] Sul termine decadenziale di 150 giorni dal collaudo dell'opera per l'avvio del giudizio arbitrale previsto dal d.m. 145/2000 e sulla natura abrogatrice o meno dell'art. 31bis l. 109/94, introdotto dalla l. 166/2002 (c.d. merloni ter). [B] Sugli effetti prodotti nella regolazione del rapporto tra le parti della dichiarazione di risoluzione del contratto. [C] Sulla possibilità o meno che il valore di mercato sulla cui base valutare la reintegrazione patrimoniale delle parti a seguito della dichiarata risoluzione del contratto corrisponda al prezzo concordato nel contratto dichiarato risolto. [D] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate all'Appaltatore a titolo di reintegrazione patrimoniale a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto. [E] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Appaltatore a titolo di reintegrazione patrimoniale a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2012
[A] Sui canoni interpretativi del contenuto della clausola compromissoria. [B] Sulla applicabilità o meno ai contratti d'appalto stipulati precedentemente delle disposizioni contenute nel Regolamento dettato dal D.P.R. n. 554/1999 e, in particolare, dall'art. 173, comma 2, afferente gli elaborati di accompagnamento al conto finale dei lavori. [C] Sulla spettanza o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231 del 2002 sui corrispettivi maturati su prestazioni in esecuzione di contratti stipulati prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 231 del 2002
Lodo Arbitrale, 21 giugno 2012
[A] Sulla risoluzione di diritto del contratto di appalto nel caso di omessa risposta da parte della Stazione Appaltante alla formale diffida ad adempiere trasmessa dall'Impresa ai sensi dell'art. 1454 cod. civ.. [B] Sulla natura dell'inadempimento della Stazione Appaltante che ha fornito un progetto esecutivo incompleto e non immediatamente cantierabile, nonché sulla rilevanza ai fini della risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sul risarcimento del danno per maggiori oneri da sottoproduzione patiti dall'Appaltatore in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori: spese generali. [D] Segue: mancato utile. [E] Segue: ritardata percezione dell'utile. [F] Segue: protratto vincolo di macchinari ed attrezzature. [G] Segue: maggiori oneri per il personale. [H] Segue: rivalutazione e interessi. [I] Sul diritto dell'Impresa al pagamento dei lavori eseguiti con applicazione dei prezzi di mercato nel caso in cui venga dichiarata la risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [L] Sugli effetti della risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo dei prezzi di mercato per la valutazione dei lavori eseguiti. [M] Sul diritto o meno dell'Impresa ad ottenere il decimo dei lavori non eseguiti in caso di dichiarata risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 maggio 2012
[A] Sui criteri interpretativi della clausola compromissoria. [B] Sulla improcedibilità della controversia arbitrale, secondo l'art. 44 del capitolato 1063/62, che, salvo le eccezioni richiamate, consente la proposizione delle domande solo dopo l'approvazione del collaudo. [C] Sulla procedibilità o meno delle domande proposte dopo la scadenza del termine per l'approvazione del collaudo da parte dell'Amministrazione concedente, ma in assenza di collaudo. [D] Sulla misura e sul periodo di maturazione degli interessi moratori dovuti al concessionario per mancato pagamento di corrispettivi
Lodo Arbitrale, 17 maggio 2012
[A] Sulla capacità o meno per l'Avvocatura dello Stato di avanzare la declinatoria arbitrale per conto dell'Amministrazione che rappresenta ex lege nel giudizio arbitrale. [B] Sulla natura della convenzione stipulata tra lo Stato e i concessionari delle Sale Bingo, al fine di individuare la disciplina applicabile. [C] Sulle particolari responsabilità dello Stato nei rapporti con i concessionari delle Sale Bingo, anche nella fase della redazione della convenzione a suo tempo stipulata. [D] Sull'onere dell'Amministrazione Statale di promuovere i giochi legali, come il Bingo, e sui limiti, derivanti anche dalla normativa comunitaria, alle modalità di promozione commerciale delle attività di giochi e delle scommesse. [E] Sulla natura e sulle conseguenze dell'obbligo di cooperazione posto a carico del concedente, con particolare riguardo alle convenzioni stipulate dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di stato. [F] Sulla liquidazione del danno da svalutazione monetaria e degli interessi sulle somme liquidate a titolo risarcitorio e sulla possibilità o meno che, in determinate condizioni, possa essere liquidato in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c.
Lodo Arbitrale, 26 aprile 2012
[A] Sulla fondatezza della eccezione di incompetenza arbitrale nel caso di nomina dell'arbitro da parte di chi solleva l'eccezione. [B] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere delle domande riconvenzionali avanzate dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatore in stato di insolvenza ammesso a procedura di Amministrazione Straordinaria. [C] Sulla qualificazione e sulla fondatezza della domanda finalizzata ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti per l'incremento del costo del petrolio a causa della maggior durata dell'appalto. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori dovuta a problemi derivanti da caratteristiche geognostiche del suolo su cui l'opera deve sorgere, laddove il progetto esecutivo sia realizzato dall'impresa. [E] Sulla configurabilità o meno di un obbligo in capo all'appaltatore di effettuare una indagine sulla natura e consistenza del suolo edificatorio. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere in capo alla Stazione Appaltante di elaborazione di varianti in corso d'opera. [G] Sulla validità o meno dell'atto di risoluzione assunto dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatrice per la quale sia già stato dichiarato lo stato di insolvenza prodromico alla ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria. [H] Sulla prova dei fatti non oggetto di specifica contestazione, a seguito della modifica normativa apportata dalla L. n. 69 del 2009 al testo dell'art. 115 cod. proc. civ. in materia di disponibilità delle prove. [I] Sulla liquidazione di interessi e maggior danno ex art. 1224, comma 2 c.p.c. sulle somme liquidate a titolo di mancato pagamento di lavori
Lodo Arbitrale, 3 aprile 2012
[A] Sulla natura della "presupposizione" (ovvero una condizione estranea alla volontà delle parti ma fondamentale per la formazione del loro consenso) quale causa di risoluzione del contratto. [B] Sulla quantificazione del mancato guadagno dell'Impresa nel caso di revoca della convenzione di costruzione e gestione di un'opera pubblica intervenuta ancora prima dell'inizio dei lavori di costruzione. [C] Sulla misura degli interessi e del maggior danno addebitati alla Stazione Appaltante in caso di debiti di valuta. [D] Sulla misura degli interessi e della rivalutazione monetaria addebitati alla Stazione Appaltante nel caso di debiti di valore
Lodo Arbitrale, 30 gennaio 2012
[A] Sulla disciplina legislativa delle riserve dal 1895 ad oggi. [B] Sugli obblighi posti in capo all'appaltatore per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve. [C] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento al ritardo nel pagamento dei s.a.l. da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento all'eventuale revisione dei prezzi. [E] Sulle differenze tra CTU deducente e CTU percipiente delineate dalla recente giurisprudenza e sulle differenze in tema di ammissibilità della consulenza. [F] Sul rapporto tra Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) e onere della prova posto a carico delle parti. [G] Sul momento da cui decorre il termine per iscrivere riserva nel caso di diniego a legittime richieste di variante progettuale per l'approvvigionamento di inerti di cava da siti più lontani rispetto a quelli previsti in contratto. [H] Sulla tempestività dell'iscrizione della riserva conseguente ai c.d. fatti continuativi, come quelli prodotti da una causa costante quale la sospensione dei lavori. [I] Sui limiti alla responsabilità della stazione appaltante riguardo al mantenimento in cantiere di un'organizzazione produttiva di uomini e mezzi eccedente a quella necessaria. [L] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte da parte dell'appaltatore equivalgano a costituzione in mora secondo il regime civilistico ai fini del decorso degli interessi. [M] Sull'onere della prova e sulla misura del maggior danno richiesto dall'appaltatore ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c.. [N] Sulla risarcibilità o meno, per quanto attiene i crediti di valore, del nocumento finanziario subito dall'Imprenditore a causa della mancata disponibilità delle somme di denaro dovute a titolo di risarcimento. [O] Sull'onere o meno di avanzare specifica domanda per la liquidazione degli interessi anatocistici
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2012
Sulla natura degli interessi previsti a titolo di penale in caso di ritardo nell'esecuzione delle obbligazioni oggetto della concessione e sulla possibilità o meno che il tasso concordato dalle parti possa essere ritenuto usurario
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2012
[A] Sui canoni interpretativi da utilizzare per delineare il contenuto della clausola arbitrale. [B] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere sulle controversie nascenti dalla esecuzione inter partes dell'accordo bonario precedentemente stipulato, [C] Sui limiti alla ammissibilità dell'intervento del terzo nel giudizio arbitrale. [D] Sulla natura e sulle caratteristiche del contratto di factoring. [E] Sulla possibilità o meno che la società di factoring che ha acquistato il credito dell'appaltatore possa ritenersi successore nel contratto anche per quanto attiene la clausola compromissoria. [F] Sul regime delle preclusioni vigente nel procedimento di arbitrato rituale. [G] Sulla spettanza o meno degli interessi anatocistici sugli interessi spettanti all'appaltatore ai sensi degli artt. 35 e 36 del Capitolato generale d'appalto per le opere pubbliche (approvato con il D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063)
Lodo Arbitrale, 20 marzo 2012
[A] Sul termine di decadenza delle riserve, sulla evoluzione normativa al riguardo e sul fondamento della disciplina normativa in questa materia. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso in cui l'Appaltatore pretenda maggiori compensi e sulle modalità di iscrizione delle riserve nel caso dei c.d. fatti continuativi. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva da parte dell'Appaltatore e sulla possibilità di successiva quantificazione. [D] Sulle fasi del procedimento per l'iscrizione delle riserve e sulla separazione della fase dell'iscrizione da quella della esplicitazione, nonché sulla successiva necessità di reiterare le richieste nel conto finale. [E] Sulle tre ipotesi in cui si verifica la decadenza dalle riserve: 1) mancata iscrizione tempestiva; 2) mancata specificazione nei 15 giorni; 3) mancata reitarazione nel conto finale. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva nel caso di registro di contabilità tenuto in modo irregolare o in caso di mancata tenuta dello stesso. [G] Sulla tempistica del regime di iscrizione delle riserve e sul maturare della decadenza. [H] Sull'onere della prova in materia di tempestività delle riserve e decadenza. [I] Sulle ipotesi in cui la non corretta tenuta del registro di contabilità fa sorgere la possibilità per l'appaltatore di venir meno all'onere di iscrivere le riserve e sui documenti ove è possibile l'iscrizione di riserve. [L] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva per i c.d. "fatti continuativi" e in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla possibilità di decadenza parziale in caso di ritardata iscrizione delle riserve in cui si contesta l'anomalo andamento dei lavori. [N] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: spese generali. [O] Segue: mancato utile. [P] Segue: sulla prova necessaria a dimostrare il danno da mancato utile. [Q] Segue: vincoli fideiussori. [R] Segue: l'ammortamento dei macchinari e delle attrezzature, manodopera e guardiania. [S] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [T] Segue: sul dies a quo per il calcolo di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate a titolo risarcitorio in ragione dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 28 marzo 2012
[A] Sulla sorte del contratto già stipulato per la realizzazione di opere strategiche (previste nella c.d. legge obiettivo del 2001) nel caso di dichiarata illegittimità dell'affidamento: evoluzione normativa. [B] Sugli obblighi di correttezza e buona fede posti a carico del socio pubblico di una società mista. [C] Sull'entità del danno da mancato utile riconoscibile in caso di dichiarata illegittimità della aggiudicazione e sull'onere della prova posto a carico dell'appaltatore. [D] Sulla risarcibilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di responsabilità contrattuale e extracontrattuale. [E] Sulla risarcibilità del c.d. danno curriculare e sulla possibilità che tale danno sia ricompreso nelle somme liquidate a titolo di mancato utile. [F] Sulla fondatezza o meno della domanda riconvenzionale avanzata dalla Stazione Appaltante per ottenere il risarcimento del danno all'immagine dell'ente dovuto alle molteplici azioni giudiziarie avviate dall'Impresa
Lodo Arbitrale, 27 gennaio 2012
[A] Sulle valutazioni che il Collegio deve svolgere in caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento e sulla possibilità o meno di dichiarare d'ufficio l'intervenuta risoluzione del contratto per mutuo consenso. [B] Sul dovere di cooperazione del committente che si estrinseca nella consegna dell'area, nella fornitura del progetto nella eliminazione di ogni ostacolo all'attività dell'appaltatore. [C] Sulla possibilità o meno che la concessione della proroga richiesta dall'appaltatore pregiudichi i diritti spettanti all'appaltatore per l'eventuale imputabilità della maggiore durata a fatto della stazione appaltante. [D] Sulla possibilità o meno che l'elaborazione di varianti in corso d'opera sia consideratq un obbligo per la Stazione Appaltante derivante dal dovere di cooperazione. [E] In generale, sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Segue: le spese generali (spese incluse e percentuale riconoscibile). [G] Segue: le spese generali (fisse e variabili, modalità di calcolo del danno in particolare per i cantieri stradali). [H] Segue: ridotto utilizzo di macchinari e attrezzature (in particolare per i cantieri stradali). [I] Segue: improduttivo impiego della manodopera (in particolare per i cantieri stradali). [L] Segue: mancato utile / lesione utile. [M] Segue: danni derivanti dall'incremento dei costi. [N] Segue: interessi e rivalutazione monetaria (criteri di calcolo, dies a quo, in particolare per danni derivanti da fatti continuativi)
Lodo Arbitrale, 23 gennaio 2012
Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante nel caso di ritardati pagamenti dovuti alla difficoltà nel reperire i fondi necessari al pagamento delle prestazioni e sul regime degli interessi applicabili
Lodo Arbitrale, 13 gennaio 2012
[A] Sulla metodologia di calcolo, ai sensi del D.P.R. 902/1986 art. 13, della valutazione degli impianti da corrispondere al gestore uscente dopo una concessione pluridecennale. [B] Sulla valenza vincolante o meno per il Collegio delle risultanze della Consulenza Tecnica espletata e sull'onere di motivazione del giudicante nell'esporre le ragioni del proprio convincimento. [C] Sulla disciplina dettata dal D.Lgs. 23 maggio 2000 n.164 (cd. decreto Letta), il quale ha disciplinato l'affidamento e l'esercizio del servizio di distribuzione del gas naturale e sulle modalità e i costi del subentro di altro gestore. [D] Sulle differenze tra debiti di valuta e debiti di valore e sulla diversa applicabilità della rivalutazione monetaria e degli interessi
Lodo Arbitrale, 19 gennaio 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la clausola del contratto che prevede l'onere per le parti di esperire un tentativo di conciliazione prima di avviare l'attività giudiziaria possa costituire condizione di procedibilità dell'azione. [B] Sulla rilevanza o meno delle cause della ritardata consegna dei lavori e sulla applicabilità dell'opzione data all'appaltatore dall'art. 30 del d.P.R. 16 luglio 1962, n. l063 di chiedere lo scioglimento del contratto senza indennità in caso di sospensione dei lavori. [C] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria e degli interessi legali sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di risarcimento del danno conseguente ad anomalo andamento dei lavori per cause riconducibili alla Stazione Appaltante. [D] Sulle "le ragioni di pubblico interesse o necessità" che, ai sensi dell'art. 30, comma secondo, D.P.R. n. l063 del 1962, legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sulla possibilità o meno che i rinvenimenti di reperti archeologici in corso di lavori costituiscano esimente idonea ad escludere la responsabilità della Stazione Appaltante per la sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 17 gennaio 2012
[A] Sulla possibilità o meno di conteggiare i giorni di sospensione dei lavori per posporre il termine per la consegna dei lavori, quando si tratti di verificare la conclusione anticipata dei lavori al fine di erogare il premio di accelerazione. [B] Sulla spettanza o meno del maggior danno da svalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio come credito di valuta e sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore
Lodo Arbitrale, 7 marzo 2011
[A] Sull'efficacia della clausola compromissoria nella quale vi è un mero richiamo all'art. 32 della legge n. 109 del 1994. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva in relazione ai c.d. fatti continuativi. [C] Sulla idoneità o meno della sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori da parte dell'appaltatore a costituire rinuncia a sollevare contestazioni e sulla responsabilità riconosciuta dalla legge al direttore lavori. [D] Sulle modalità di applicazione di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate per risarcimento dei danni derivanti all'appaltatore dall'anomalo andamento dei lavori riconducibile a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Sui limiti e sui presupposti necessari affinché l'appaltatore maturi il diritto al compenso per lavori non previsti in contratto. [F] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di eseguire una perizia di variante per introdurre modifiche al progetto originario. [G] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto di sottomissione per variante da parte dell'appaltatore renda legittima la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per modifiche progettuali
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2011
[A] Sulla domanda di risoluzione del contratto avanzata dall'Impresa in ragione della prolungata sospensione dei lavori e sulle ipotesi in cui non può essere chiesto il risarcimento del danno. [B] Sui requisiti affinché la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante possa essere considerata legittima. [C] Sulla possibilità o meno che la sospensione dei lavori legittimamente disposta dalla Stazione Appaltante possa divenire illegittima in ragione della sua durata. [D] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante della sospensione dei lavori dovuta alle carenze del progetto esecutivo. [E] Sulla rilevanza o meno della tardività della riserva nel caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Sui danni risarcibili in caso di dichiarazione di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [G] Sulla possibilità o meno che i danni richiesti dall'Impresa per la perdita di chanche e per danno curriculare vengano liquidati in via equitativa e sull'onere della prova posto a carico del richiedente. [H] Sulla applicabilità di rivalutazione e interessi sulle somme liquidate all'impresa in ragione della dichiarazione di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 27 dicembre 2011
[A] Sui limiti al potere degli arbitri di regolare il procedimento arbitrale. [B] Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante in merito alla fattibiltà concreta del progetto posto a base di gara e sulla eliminazione dei sottoservizi. [C] Sulla possibilità o meno che la ritardata risoluzione dei rallentamenti dovuti alla presenza di sottoservizi possa costituire grave inadempimento idoneo, ex art. 1455 c.c., a giustificare la pronuncia di risoluzione del contratto. [D] Sulla risarcibilità del mancato utile nel caso venga pronunciata risoluzione del contratto per inadempimento grave della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di danno a seguito della declaratoria di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere in capo all’Impresa di attivarsi per evitare l’aggravamento dei danni subiti in ragione dell’inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 27 dicembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che le parti declinino la competenza arbitrale e sulla rilevanza o meno del comportamento tenuto nel corso del procedimento. [B] Sulle modalità di calcolo di interessi e rivalutazione nel caso di ritardato pagamento di s.a.l.. [C] Sulla rilevanza o meno della dichiarazione resa dall'Impresa in sede di partecipazione alla gara ai sensi dell'art. 71 d.P.R. n. 554/1999 ai fini dell'accettazione dello stato dei luoghi. [D] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità della Stazione Appaltante per il ritardo dovuto a consegne parziali anche se previste nel capitolato speciale. [E] Sui danni risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamaento dei lavori dovuto alle consegne parziali effettuate dalla Stazione Appaltante: le spese generali. [F] Segue: i maggiori oneri e danni relativi al mancato ammortamento dei mezzi d'opera ed ai costi del personale. [G] Segue: i maggiori oneri per improduttivo o protratto vincolo delle attrezzatura e dei mezzi d'opera. [H] Segue: il mancato utile. [I] Segue: i maggiori oneri per l'amento dei prezzi di mercato. [L] Segue: la rivalutazione monetaria e gli interessi sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 22 dicembre 2011
[A] Sulla tardività o meno di una domanda accessoria di pagamento di interessi introdotta dalla parte in sede di memoria di replica. [B] Sulla tipologia e sull'entità degli interessi applicabili alle somme liquidatae per mancato pagamento del corrispettivo all'appaltatore. [C] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali sopportate dall'Impresa nel caso di anomalo andamento dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante e sulla misura di tale risarcimento. [D] Segue: risarcibilità del costo improduttivo di mezzi e manodopera. [E] Segue: risarcibilità del danno da ritardata formazione dell'utile e differenza con danno da mancato utile. [F] Segue: risarcibilità dei danni derivanti dall'aumento dei costi dell'appalto per il periodo successivo alla scadenza contrattuale. [G] Sulla spettanza di interessi e rivalutazione monetaria e sulle modalità di calcolo in relazione alle varie voci liquidate dal collegio a titolo di mancati corrispettivi, risarcimento del danno, penali, interessi su ritardati pagamenti, ecc. [H] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria dalla data media di produzione del danno e sulle modalità di imputazione dei relativi interessi
Corte d'Appello di Firenze, Sezione I, 25 luglio 2012
[A] Sulle ipotesi di nullità della citazione per omessa determinazione dell'oggetto, ai sensi dell'art. 163 cpc. [B] Sulla rilevanza o meno dell'approvazione del collaudo da parte della Stazione Appaltante ai fini della maturazione della decadenza dall'azione per decorso del termine per far valere le riserve. [C] Sulla possibilità o meno di liquidare in via equitativa, ex art. 1226 c.c., i maggiori oneri per costo del personale. [D] Sull'onere della prova necessario alla risarcibilità dell'equo compenso di cui all'art. 1664 c.c.. [E] Sull'onere della prova posto a carico delle parti nel caso di contestazione il ritardo nell'adempimento di una obbligazione di pagamento. [F] Sulla ammissibilità o meno della domanda di condanna al pagamento degli interessi moratori di cui agli artt. 35 e 36 del d.P.R. n. 1063/62 svolta in sede di precisazione delle conclusioni e sulla applicabilità dei medesimi
Lodo Arbitrale, 2 dicembre 2011
[A] Sugli interessi applicabili in caso di danno da ritardata contabilizzazione dei lavori. [B] Sull'onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante ove l'appaltatore richieda in giudizio gli interessi per ritardato pagamento delle rate di acconto del corrispettivo dell'appalto. [C] Sull'onere di denuncia dei vizi dell'appalto ai sensi dell'art. 1669 cod. civ. e sulla natuara del collaudo definitivo dell'opera. [D] Sull'onere di iscrizione della riserva delle pretese derivanti da interessi per ritardato pagamento / contabilizzazione
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che il certificato di ultimazione lavori venga rilasciato prima della completa conclusione delle opere appaltate. [B] Sulla sussistenza o meno di un obbligo per la Stazione Appaltante di rilasciare il certificato di ultimazione lavori anche nel caso in cui le opere siano viziate. [C] Sulla applicabilità e sulla decorrenza degli interessi moratori monetaria sui mancati pagamenti derivanti da erronea contabilizzazione. [D] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria ai mancati pagamenti derivanti da erronea contabilizzazione
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che l'inerzia della Stazione Appaltante nell'avviare il procedimento di accordo bonario possa impedire all'impresa l'avvio del giudizio arbitrale. [B] Sulla giurisprudenza in merito all'onere e alle modalità dell'iscrizione delle riserve in caso di fatti c.d. continuativi. [C] Sulla teoria del c.d. controllo della spesa e sulle influenze prodotte in merito a modalità e termini per l'iscrizione delle riserve negli atti idonei a riceverle, nonché sulle varie tesi giurisprudenziali in proposito. [D] Sulla efficacia e sul valore del verbale di consegna lavori in merito all’accertamento dello stato dei luoghi e alla fattibilità dei lavori stessi. [E] Sulla sussitenza o meno dell’onere di iscrivere riserva in caso di fatti continuativi su atti adottati su iniziativa unilaterale della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno di formalizzare la riserva attraverso l'invio di una lettera o di una diffida o il riconoscimento da parte della direzione lavori delle ragioni dell'appaltatore. [G] Sulla possibilità o meno che la concessione della proroga del termine contrattuale disposta dalla P.A. possa ritenersi automatico ristoro dei maggiori oneri sostenuti dall'appaltatore. [H] Sull'onere di iscrizione della riserva in caso di sospensione dei lavori e sulla automaticità o meno del diritto dell'Impresa ai maggiori oneri in relazione al prolungamento del vincolo derivante da una sospemione dei lavori. [I] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione della perizia di variante contenente i nuovi prezzi per gli ulteriori lavori ordinati costituisca piena remunerazione per l'appaltatore. [L] Sugli oneri risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante nel caso in cui nessuna prova venga prodotta dall'appaltatrice. [M] Sulla necessità o meno che la tardività della riserva debba essere eccepita dalla Direzione lavori in sede di controdeduzioni. [N] Sulla possibilità o meno che il mancato accertamento di danni lamentati dall'Impresa da parte della Stazione appaltante incida sul diritto al rimborso dell'Impresa. [O] Sul principio di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. e sulla sua applicabilità al giudizio arbitrale con conseguente necessità per il Collegio di dare per provati i fatti non espressamente contestati dalla parte convenuta. [P] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell'impresa di ripetere in occasione di ogni sottoscrizione del registro tutte le riserve già precedentemente apposte. [Q] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi sulle somme liquidate dal Collegio. [R] Sulla possibilità o meno di proporre domande nuove nel corso del giudizio arbitrale e sulla disciplina procedurale vigente come richiamata dall'art. 241 del d.lgs. n. 163/2006
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2011
[A] Sulla spettanza o meno degli interessi per la ritardata emissione del certificato di pagamento di un SAL da parte della Stazione Appaltante, nonché sull'obbligo di iscrivere riserva e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [B] Sulle modalità di applicazione degli interessi legali e moratori nel caso di ritardato pagamento dei singoli acconti contabilizzati nei successivi SAL. [C] Sulla normativa vigente in materia di adeguamento prezzi nei contratti pubblici e sulla possibilità o meno del legislatore statale di vincolare sul punto anche la potestà legislativa delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome
Lodo Arbitrale, 16 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che il certificato di collaudo costituisca prova dei vizi delle opere dedotti dalla Stazione Appaltante e sull'assolvimento o meno dell'onere della prova da parte del committente che abbia depositato il solo certificato di collaudo. [B] Sulla natura e sulla ammissibilità della Consulenza Tecnica (CTU) per svolgere accertamenti di fatti non provati dalle parti. [C] Sulla possibilità o meno per l'Impresa di ottenere il cumulo tra rivalutazione monetaria ed interessi compensativi sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 10 novembre 2011
[A] Sulla configurabilità o meno di un grave inadempimento della Stazione Appaltante ove la medesima non si sia attivata per approvare una perizia di variante al progetto laddove abbia riscontrato l'inadeguatezza del progetto stesso. [B] Sui danni risarcibili in caso di sospensione illegittima dei lavori cui è conseguita la risoluzione del contratto per inadempimento: Spese generali. [C] Segue: danno da perdita di chance lavorative, in particolare sull'onere della prova. [D] Segue: oneri per garanzia fideiussoria. [E] Sulla risarcibilità o meno del mancato guadagno dell'impresa nel caso in cui il Collegio dichiari la risoluzione del conratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno di applicare sulle somme liquidate all'Impresa a titolo risarcitorio interessi legali, di mora, da ritardata contabilizzazione o pagamento, anche anatocistici, nonché rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 27 ottobre 2011
[A] Sulla qualificazione dell'appalto come obbligazione di risultato e sulla possibilità o meno che la necessità di assumere nuovo personale per la corretta esecuzione dell'appalto possa consentire all'Impresa di essere rimborsata dei maggiori oneri. [B] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme per l'obbligazione di risarcimento del danno derivante da inadempimento contrattuale. [C] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di giustificare il mancato pagamento di una fattura con la c.d. "eccezione di inadempimento" riferita ad una prestazione di molto successiva a quella fatturata dall'Impresa. [D] Sul criterio di riparto della giurisdizione in materia di revisione del prezzo prima dell'attribuzione della giurisdizione esclusiva e dopo tale attribuzione e sulla conseguente compromettibilità in arbitri o meno di detta questione. [E] Sull'applicabilità o meno della revisione prezzi di cui all'art. 1664 cod. civ. agli appalti pubblici di forniture e servizi, nonché sulla disciplina contenuta in proposito nell'art 115 del d.lgs. n° 163 del 2006. [F] Sui presupposti necessari alla valutazione della domanda di arricchimento senza causa. [G] Sui presupposti e sull'onere della prova per la domanda di ripetizione dell'indebito. [H] Sui presupposti per l'accoglimento della domanda per lite temeraria ex art 96 c.p.c.
Lodo Arbitrale, 25 ottobre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che le diverse condizioni di fresabilità del terreno ove deve essere realizzata la galleria rispetto al progetto attribuiscano all'impresa il diritto a maggiori compensi in ragione del maggior lavoro che è risultato necessario ad eseguire lo scavo. [B] Sulla possbilità o meno per l'impresa di ottenere il pagamento delle opere aggiuntive eseguite con il consenso del DL, ovvero sulla risarcibilità del mero costo delle lavorazioni aggiuntive. [C] Sulla debenza o meno degli interessi legali, ovverod degli interessi ex art. sulle somme liquidate dal Collegio a vario titolo
Lodo Arbitrale, 20 ottobre 2011
[A] Sulle caratteristiche necessaria per poter configurare la sospensione legittima dei lavori, ai sensi dell'art. 132 del Codice dei Contratti Pubblici e sulle ipotesi in cui una sospensione inizialmente legittima possa divenire illegittima. [B] Sulla tipologia di danni risarcibili all'Impresa in ragione dell'anomalo andamento dei lavori, sulla quantificazione degli stessi e sull'onere probatorio: spese generali. [C] Segue: mancato ammortamento dei mezzi d'opera e all'onere per personale. [D] Segue: mancato utile. [E] Segue: sugli oneri fideiussori e assicurativi. [F] Segue: sugli interessi e la rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 18 ottobre 2011
[A] Sul procedimento arbitrale e sulla garanzia del contraddittorio e del diritto di difesa. [B] Sugli effetti prodotti dal rigetto delle reciproche domande di risoluzione per inadempimento e della domanda di illegittimità della risoluzione in danno pronunciata dall'amministrazione. [C] Sull'onere di collaborazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla necessaria completezza del progetto posto in gara. [D] Sulla tempestività o meno della riserva per anomalo andamento dei lavori iscritta dall'Impresa nel verbale di ripresa dei lavori. [E] Sui danni risarcibili, sulla loro misura e sull'onere della prova in caso di anomalo andamento dei lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: mancato utile. [F] Segue: spese generali infruttifere. [G] Segue: mancato ammortamento dei mezzi d'opera. [H] Segue: mancato ammortamento dei costi del personale. [I] Segue: maggior costo per fideiussioni. [L] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 13 ottobre 2011
[A] Sul regime delle preclusioni processuali vigente nel procedimento arbitrale. [B] Sulla determinazione del termine oltre il quale la sospensione illegittima autorizza l'appaltatore a domandare la risoluzione del contratto. [C] Sulla ripartizione dell'onere della prova tra le parti nel caso in cui una chieda la risoluzione del contratto, ovvero l'adempimento della prestazione. [D] Sulle valutazioni svolte dal Collegio per determinare l'entità dei reciproci inadempimenti lamentati dalle parti e sulla decisione in merito alle reciproche domande di risoluzione per inadempimento. [E] Sugli effetti retroattivi o meno prodotti dalla risoluzione del contratto di appalto per inadempimento di una delle parti e sugli obblighi restitutori delle parti. [F] Sull'entità dei risarcimenti dovuti alla parte non inadempiente e sulle diferenze tra l'ipotesi di risoluzione posta a carico della Stazione Appaltante e risoluzione posta a carico dell'Impresa in merito al valore da attribuire dell'opera parzialmente eseguita: valore venale o valore determinabile sulla base del prezzo di contratto. [G] Sul diritto o meno dell'Impresa, nel caso di appalto "a corpo", di ottenere l'integrale pagamento stabilito a prescindere dalla effettiva fruizione della voce contrattuale realizzata. [H] Sul diritto o meno dell'Impresa di ottenere il riconoscimento di pretese a titolo di corrispettivo contrattuale nel caso in cui il Collegio dichiari la risoluzione del contratto per inadempimento. [I] Sul diritto o meno dell'Impresa al risarcimento del danno per mancato utile e sulla quantificazione dello stesso nel caso di prolungata sospensione dei lavori che non vengano più ripresi. [L] Sulla possibilità o meno che il danno all'immagine lamentato dalla Stazione Appaltante per il ritardo nella consegna dell'opera sia risarcibile, in parte, nel caso di risoluzione del contratto per fatto e colpa prevalente della stessa Stazione Appaltante. [M] Sulla spettanza o meno di interessi legali o moratori sugli importi liquidati all'Impresa a titolo restitutorio in conseguenza della declaratoria di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla prova necessaria alla liquidazione del danno da svalutazione monetaria ed del maggior danno ex art. 1224, 2° comma, c.c.
Lodo Arbitrale, 30 settembre 2011
[A] Sullo scopo dell'obbligo di iscrizione delle riserve e sulla necessaria tempestività delle stesse. [B] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per poter richiedere gli interessi per ritardata contabilizzazione e per ritardato pagamento degli stati di avanzamento lavori
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2011
[A] Sulla efficacia o meno nei confronti della Stazione Appaltante della cessione del ramo d'azienda da parte dell'Impresa. [B] Sulla formalità necessaria affinché l'atto di messa in mora ai fini interruttivi della prescrizione possa avere piena efficacia e sul termine di prescrizione per gli interessi. [C] Sulle ipotesi in cui la sospensione legittima dei lavori può diventare illegittima, con conseguente insorgere dell'obbligo della Stazione Appaltante di risarcire i danni subiti dall'Impresa. [D] Segue: sulla risarcibilità delle spese generali. [E] Segue: sulle modalità di calcolo del rimborso per spese generali. [F] Segue: sulla risarcibilità del mancato utile e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [G] Segue: sulla risarcibilità dei maggiori oneri e costi fissi. [H] Segue: sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di risarcimento per illegittima sospensione dei lavori. [I] Segue: sui criteri di applicazione degli interessi compensativi e sull'onere della prova posto in proposito a carico dell'Impresa. [L] Segue: sugli interessi dovuti a far data dallapubblicazione del lodo e fino all'effettivo pagamento
Lodo Arbitrale, 5 agosto 2011
[A] Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante nel caso in cui l'area di cantiere sia legittimamente occupata da ambulanti in virtù di legittima licenza. [B] Sulla rilevanza o meno della effettiva consegna dei lavori nel caso l'Impresa non abbia avuto la materiale disponibilità delle aree di cantiere. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva al momento della consegna dei lavori nel caso emerga la presenza di sottoservizi che impediscono l'esecuzione dei lavori. [D] Sulla spettanza o meno degli interessi legali e della rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di mancato guadagno a seguito di illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 2 agosto 2011
[A] Sulla tardività o meno della eccezione di carenza di legittimazione passiva sollevata solo in sede di memoria di replica da parte dell'Amministrazione convenuta nel giudizio arbitrale. [B] Sulla risarcibilità o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 ai mancati pagamenti nei contratti pubblici di fornitura e sul superamento o meno del tasso d'usura
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla prova necessaria ad attribuire la responsabilità alla Stazione Appaltante nel caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno per l'Impresa di recuperare gli oneri riconducibili alle peculiari attribuzioni del Contraente Generale (fra le quali, le procedure espropriative, la progettazione esecutiva e la direzione lavori) in caso di anomalo andamento dei lavori. [C] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla loro quantificazione. [D] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato utile per perdita di chance, nonché sulla prova necessaria e sulla possibilità o meno di liquidare il danno in via presuntiva ex art 2729 cod. civ.. [E] Segue: sulla risarcibilità o meno del danno da ritardata formazione dell'utile d'impresa. [F] Segue: sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri per sottoutilizzo di attrezzature e macchinari e sulle modalità di calcolo. [G] Segue: sulla risarcibilità delle maggiori spese sostenute per progettazione, direzione lavori e organizzazione dell'ufficio di alta sorveglianza da parte del Contraente Generale. [H] Segue: sulla spettanza o meno dell'adeguamento prezzi delle opere non eseguite nel tempo contrattuale e sui criteri di calcolo. [I] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sopportati dal Contraente Generali per atti intimidatori e danneggiamenti subiti dalla criminalità organizzata. [L] Sulla diversa applicazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio a titolo risarcitorio o a titolo di maggiori compensi. [M] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria per le somme liquidate per anomalo andamento dei lavori. [N] Sulla riconoscimento o meno degli interessi anatocistici sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla entrata in vigore del Codice dei Contratti, sulla applicabilità ai contratti in corso di disposizioni abrogate e sulla nozione di indifferibilità delle questioni rimesse al Collegio ex art. 33, comma 2, del d.m. 145/2000 nel caso di arbitrato in corso d'opera. [B] Sulla possibilità o meno che la comunicazione di manifesta infondatezza delle riserve resa dal RUP, anziché dalla Stazione Appaltante, sia idonea a far decorrere per l'Impresa il termine decadenziale di sessanta giorni per proporre giudizio ai sensi dell'art. 149, c. 3, del d.P.R. n. 554/1999. [C] Sui possibili effetti della mancata o ritardata consegna dei lavori per colpa della Stazione Appaltante, in base a quanto disposto dall'art. 9 del d.m. 145/2000 e 129 del d.P.R. 554/99. [D] Sulla applicabilità o meno dell'art. 9 del d.m 145/2000 anche all'ipotesi di consegna parziale dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla spettanza o meno dei danni subiti dall'Impresa per l'anomalo andamento dei lavori nell'ipotesi in cui abbia accettato una incompleta consegna dei lavori senza invocare il recesso dal contratto. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve nel caso di impedimenti di carattere continuativo. [G] Sulle differenze tra sospensione e anomalo andamento dei lavori in merito ai danni che l'Impresa può far valere nel giudizio arbitrale, in particolare per spese generali. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante all'Impresa dalla ritardata percezione dell'utile nel caso di anomalo andamento dei lavori e sulla distinzione o meno dal danno da mancato utile. [I] Sui criteri di quantificazione per determinare il quantum del danno derivante dalla ritardata percezione dell'utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [L] Sulle modalità di calcolo e sulla prova necessaria ad ottenere il risarcimento del maggior onere della manodopera in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno derivante all'Impresa dal maggior utilizzo di macchinari dovuto all'anomalo andamento dei lavori. [N] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno per la protrazione del tempo di mantenimento delle polizze a garanzia in caso di anomalo andamento dei lavori. [O] Sulla risarcibilità o meno del danno lamentato dall'impresa per perdita di chance in ragione del prolungato vincolo contrattuale a seguito dell'anomalo andamento dei lavori. [P] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante dagli incrementi di costo dei materiali da costruzione quale risarcimento per il danno conseguente al prolungamento dei tempi esecutivi. [Q] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri della sicurezza in conseguenza del prolungamento dei tempi esecutivi. [R] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di risarcimento danni derivante dall'anomalo andamento dei lavori e sulle modalità di calcolo
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla necessità o meno della doppia sottoscrizione, ex artt. 1341 e 1342 cod. civ., per la validità della clausola compromissoria inserita nel contratto d'appalto. [B] Sui comportamenti tenuti dalle parti all'avvio del giudizio arbitrale che sono rilevanti a conferma della volontà di deferire la controversia al Collegio Arbitrale. [C] Sulla valenza confessoria o meno di quanto dichiarato tra le parti in sede transattiva. [D] Sulla efficacia o meno di un atto di risoluzione consensuale stipulato tra le parti, laddove sia stato preceduto da formale diffida ex art 1454 c.c. da parte dell'Impresa nel caso il Collegio Arbitrale accerti l'inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sulle ipotesi di "grave inadempimento". [F] Sugli obblighi della Stazione Appaltante riguardo alla reale esecutività del progetto messo a gara, sulla messa a disposizione delle aree di cantiere e sulla celerità della redazione della necessaria perizia di variante. [G] Sulla tipologia di danni risarcibili in caso di anomalo andamento dell'appalto dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno di una risarcibilità solo parziale nel caso in cui la sospensione duri alcuni anni. [H] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sugli importi liquidati dal Collegio a titolo di mancato utile per i lavori non eseguiti in ragione della dichiarata risoluzione del contratto. [I] Sulla ammissibilità o meno di una condanna condizionata del Committente a manlevare e tenere indenne l'Impresa dalle eventuali richieste risarcitorie e indennitarie da parte di terzi, in caso di anomalo andamento dei lavori, seguito da risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sul grado di completezza necessario per il progetto posto a base di gara e sui limiti alle successive varianti in corso di esecuzione dell'appalto. [B] Sugli accertamenti che il Collegio deve effettuare in merito alla gravità degli inadempimenti delle parti, nel caso in cui vi sia una reciproca domanda di risoluzione del contratto d'appalto per inadempimento. [C] Sulla spettanza o meno all'Impresa del mancato guadagno nel caso in cui il Collegio dichiari la risoluzione del contratto per inadempimento della stazione appaltante e sul calcolo di rivalutazione monetaria e interessi. [D] Sulla retroattività o meno degli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto per inadempimento dichiarata in sede di giudizio arbitrale. [E] Sulle modalità di calcolo del valore "a prezzi di mercato" dei lavori già eseguiti dall'Impresa al fine di calcolare l'importo dovuto a titolo restitutorio a seguito di risoluzione per inadempimento della Stazione Appaltante. [F] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle somme liquidate a titolo restitutorio e sulle modalità di calcolo. [G] Sul contenuto minimo della riserva affinché la domanda formulata nel giudizio arbitrale possa essere ritenuta ammissibile. [H] Sul calcolo dei danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: le spese generali. [I] Segue: sulla differenza tra spese generali fisse e spese generali variabili in funzione del tempo. [L] Segue: sulla spettanza o meno del mancato utile e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [M] Segue: sul calcolo del mancato utile. [N] Segue: sul danno da mancato ammortamento dei macchinari e mezzi d'opera. [O] Segue: sul danno da protrazione del termine di efficacia delle fideiussioni. [P] Segue: sul riconoscimento o meno dei maggiori oneri finanziari. [Q] Sugli interessi dovuti nel caso di somme liquidate dal Collegio Arbitrale a titolo di corrispettivo contrattuale non contabilizzato. [R] Sulla efficacia risolutoria o meno della diffida inoltrata dall'Impresa alla Stazione Appaltante nel corso dei lavori e sugli accertamenti in tal senso da parte del Collegio Arbitrale. [S] Sulla legittimità e sulla efficacia della risoluzione dichiarata dalla Stazione Appaltante nel caso in cui venga dichiarata nel giudizio arbitrale la risoluzione del contratto per colpa della stessa Stazione Appaltante. [T] Sulla esistenza o meno di un potere del Collegio di ridurre in via equitativa l'ammontare della penale applicata dalla Stazione Appaltante ove l'obbligazione sia stata parzialmente eseguita, ovvero il suo importo sia risultato palesemente eccessivo
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2011
[A] Sui limiti alla possibilità della Stazione Appaltante di declinare la competenza arbitrale. [B] Sulla applicabilità o meno del Decreto legislativo n. 494 del 1996 in materia di sicurezza sul lavoro (con relativi oneri a carico dell'Impresa) anche ai contratti d'appalto stipulati prima della sua entrata in vigore. [C] Sulla spettanza o meno degli interessi per ritardata contabilizzazione, sulle modalità di calcolo degli stessi e sulla necessità o meno della messa in mora da parte dell'Impresa
Lodo Arbitrale, 8 luglio 2011
[A] Sulla sussistenza o meno dell'obbligo di iscrivere riserve per le richieste di interessi e risarcimento danni per ritardo nel pagamento. [B] Sull'imputazione dei pagamenti parziali eseguiti dalla Stazione Appaltante a capitale e/o a interessi maturati. [C] Sulla compentenza o meno del Collegio a pronunciarsi in merito alla domanda relativa alla c.d. compensazione prezzi a seguito di aumento dei costi dei singoli materiali di cui all'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006. [D] Sui presupposti per il riconoscimento del danno per vizi ex art. 1669 c.c. e sull'onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante: in particolare nel caso di pavimentazione stradale a lastre di pietra. [E] Sulla natura degli interessi dovuti in caso di debiti di valore e di valuta e sul calcolo degli stessi
Lodo Arbitrale, 30 giugno 2011
[A] Sugli obblighi dell'Impresa di verificare il progetto esecutivo e sulle eventuali corresponsabilità della stessa nel caso vengano riscontrate lacune progettuali in corso di lavori, nonché sugli obblighi del RUP nella stessa materia. [B] Sulla possibilità o meno di configurare un grave inadempimento della Stazione Appaltante nel caso in cui le mancanze progettuali riguardino la mancata segnalazione di sottoservizi e la necessità di alcune variazioni esecutive. [C] Sull'obbligo di cooperazione in capo alla Stazione Appaltante e sulle responsabilità nei confronti dell'appaltatore in caso di difficoltà riscontrate nel corso dell'esecuzione del contratto. [D] Sulla possibilità o meno che l'Impresa possa eseguire le lavorazioni necessarie a colmare le lacune progettuali, senza l'approvazione di una specifica perizia di variante da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla valutazione del comportamento delle parti da parte del Collegio al fine di determinare la rilevanza dei reciproci inadempimenti e decidere sulle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla possibilità o meno che l'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione possa determinare la risoluzione del contratto, ai sensi dell'art. 1467 c.c.. [G] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda avanzata dall'Impresa di declaratoria di illegittimità della escussione della polizza fideiussoria da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi alle varie voci di danno risarcibili dal Collegio Arbitrale: mancato utile. [I] Segue: somme dovute per lavori realizzati. [L] Sulla possibilità o meno che l'Impresa ottenga a titolo di risarcimento del danno, derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante, il valore di mercato dell'opera eseguita e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [M] Sui presupposti necessari alla risarcibilità del c.s. danno curriculare e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [N] Sulla tipologia di danni risarcibili in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori, della ridotta produttività e dell'incremento dei costi e sulla loro quantificazione: Spese Generali. [O] Segue: Immobilizzo di attrezzature e mezzi d'opera. [P] Segue: Personale fisso di cantiere. [Q] Segue: Spese fisse di cantiere. [R] Segue: Ritardata percezione dell'utile. [S] Segue: Calcolo di rivalutazione e interessi sulla somma complessivamente dovuta dalla Stazione appaltante. [T] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi, in particolare sulla individuazione delle date iniziali e finali dei vari calcoli. [U] Sulla possibilità o meno di richiedere il risarcimento in via equitativa del danno derivante dalla perdita di chance conseguente alla ritardata consegna dei lavori alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 30 giugno 2011
[A] Sulla regolarità o meno della procura alle liti stesa su foglio separato e semplicemente unito in calce al primo atto difensivo del procedimento arbitrale. [B] Sulla regolarità o meno della procura alle liti recante data antecedente rispetto alla data riportata sull'atto cui accede. [C] Sulla sussistenza o meno di un obbligo di motivazione a carico della Stazione Appaltante che intenda accettare il parere reso dalla Commissione incaricata di rendere il motivato parere in ordine alle riserve formulate dall'Impresa. [D] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali in presenza di un accertato sconvolgimento dei tempi contrattuali, sulla prova necessaria e sulla quantificazione di detto danno. [E] Sulla differenza tra le spese generali fisse e le spese generali variabili e sui criteri per la liquidazione di tale tipologia di danno. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ammortamento relativo ai macchinari e mezzi d'opera nel caso di sconvolgimento dei tempi contrattuali. [G] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante dalla mancata saturazione della produttività del personale operaio derivante dall'anomalo andamento dei lavori per responsabilità della stazione appaltante. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante dalla protrazione del vincolo relativo alle garanzie e fideiussioni, derivante dall'anomalo andamento dei lavori per responsabilità della stazione appaltante. [I] Sulla risarcibilità o meno del danno costituito dal mancato utile, derivante dall'anomalo andamento dei lavori per responsabilità della stazione appaltante. [L] Sulla risarcibilità o meno del danno costituito dall'aumento dei prezzi delle materie prime dovuto alla prolungata durata dell'appalto. [M] Sulla risarcibilità o meno degli interessi legali e della rivalutazione monetaria, sulle differenze tra crediti di valore e crediti di valuta e sull'onere della prova posto a carico del richiedente. [N] Sui diversi orientamenti in merito alla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate dal Collegio. [O] Sul calcolo degli interessi legali e moratori applicabili sulle somme liquidate a titolo di rata a saldo
Lodo Arbitrale, 27 giugno 2011
[A] Sugli elementi da valutare per verificare la competenza del Collegio Arbitrale a decidere sui quesiti proposti dalle parti e sulla interpretazione della clausola compromissoria. [B] Sulla competenza del Collegio Arbitrale sulle domande avanzate a titolo di responsabilità extracontrattuale. [C] Sull’esistenza o meno dell’onere di denuncia dei vizi dell’opera ex art. 1667 c.c. da parte della Stazione Appaltante e sulla decorrenza del termine di prescrizione dalla consegna dell’opera ovvero dal collaudo della stessa. [D] Sulle differenze tra i vizi di cui all’art. 1667 c.c. e i vizi di cui all’art. 1669 c.c., nonché sulla differente disciplina. [E] Sul momento a partire dal quale si può considerare sussistente la conoscenza completa dei vizi, tale da provocare il decorso del doppio termine (decadenziale e prescrizionale) per l’azione risarcitoria di cui all’art. 1669 c.c.. [F] Sulla possibilità o meno che il riconoscimento delle difformità o dei vizi dell’opera da parte dell’appaltatore esoneri il committente dal rispetto dei termini di decadenza e prescrizione anche per i vizi di cui all’art. 1669 c.c.. [G] Sulla debenza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme cui l’appaltatore venga condannato per vizi di costruzione
Lodo Arbitrale, 31 maggio 2011
[A] Sui danni risarcibili all’impresa nel caso di dilatazione dei tempi dei lavori per cause riconducibili alla responsabilità della Stazione Appaltante. [B] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sopportati dall’Impresa a causa del prolungamento della durata dei lavori dovuta a responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di appalti c.d. “a forfait”. [C] Sull’onere di rimozione degli ostacoli al corretto andamento dei lavori posto a carico della Stazione Appaltante e sulle eventuali responsabilità in caso di ritardi causati da soggetti terzi. [D] Sulla tipologia di danni risarcibili in caso di prolungamento della durata dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Maggiori spese generali. [E] Segue: mancato utile. [F] Segue: Ritardata percezione dell’utile. [G] Segue: Ammortamento macchinari ed attrezzature. [H] Segue: Maggiori spese per il personale. [I] Sulla risarcibilità del mancato versamento dell’anticipazione prevista nel bando e nel contratto d’appalto e sulle modalità di calcolo del detto danno. [L] Sull’applicabilità o meno dell'istituto della revisione prezzi nel caso in cui la maggiore durata dell’appalto dipenda da responsabilità dell’Impresa o della Stazione Appaltante. [M] Sulle modalità di calcolo della rivalutazione monetaria e sull’onere della prova posto a carico del richiedente
Lodo Arbitrale, 31 maggio 2011
[A] Sulla forma necessaria a rendere efficace la declinatoria di arbitrato svolta dalla Stazione Appaltante convenuta nel giudizio arbitrale e sulla sufficienza o meno della eccezione contenuta nella memoria di costituzione a firma dell’avvocato. [B] Sui presupposti necessari alla legittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante. [C] Sulla idoneità o meno della violazione della disciplina sui subappalti e sulle subforniture a costituire di per sé motivo di risoluzione del contratto d’appalto. [D] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal collegio per le varie voci di risarcimento riconosciute all’Impresa
Lodo Arbitrale, 26 maggio 2011
[A] Sulla nullità o meno della notifica della domanda di arbitrato effettuata presso una articolazione territoriale della Stazione Appaltante convenuta, anziché presso la sede legale. [B] Sulla possibilità o meno che la costituzione nel giudizio arbitrale svolta al solo fine di eccepire la nullità della notifica della domanda di arbitrato sia idonea a sanare detta nullità. [C] Sulla possibilità o meno che la mancata domanda di risoluzione del contratto d’appalto nell’atto introduttivo del giudizio arbitrale possa qualificarsi come rinuncia tacita alla domanda e, conseguentemente, possa costituire una preclusione a dedurla successivamente. [D] Sulla possibilità o meno che il che i Collegio Arbitrale possa dichiarare d’ufficio la risoluzione del contratto, in ragione del comportamento tenuto dalle parti nel corso dell’esecuzione dell’appalto, anche in assenza di una domanda specifica. [E] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico della Stazione Appaltante di contestare immediatamente nel corso dell’esecuzione del contratto la tardività della riserva apposta dall’Impresa e sulla eventuale decadenza dell’eccezione di tardività nel successivo giudizio arbitrale. [F] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di progettazione di gara incompleta e sulla sussistenza o meno di un onere di controllo preventivo in capo alla medesima. [G] Sulle tipologie di danno di cui l’Impresa può chiedere il risarcimento alla Stazione Appaltante nel caso di maggior durata dell’appalto dovuta a cause riconducibili alla responsabilità di quest’ultima. [H] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria e degli interessi legali sulle somme liquidate dal Collegio Arbitrale a titolo di risarcimento danno da responsabilità contrattuale, e sulle modalità di calcolo. [I] Sul riconoscimento o meno dell’aumento dei costi dei materiali sia a titolo per così dire revisionale, sia a titolo risarcitorio. [L] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231 del 2002 ai crediti derivanti dal contratto di appalto pubblico e sulla spettanza o meno degli interessi legali maturati sugli interessi dovuti per ritardato pagamento dei s.a.l.
Lodo Arbitrale, 25 maggio 2011
[A] Sulle caratteristiche necessarie affinché il «progetto esecutivo» predisposto dalla Stazione Appaltante possa definirsi completo. [B] Sulla possibilità o meno che la «presa visione dei luoghi» da parte dell’Impresa possa liberare la Stazione Appaltante da eventuali carenze del progetto esecutivo dell’appalto. [C] Sulla applicabilità o meno del ribasso d’asta all’importo per spese sostenute dall’Impresa per maggiore manodopera, ai fini del calcolo del risarcimento del danno subito all’Impresa per l’anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla applicabilità o meno del ribasso d’asta all’importo per spese sostenute dall’Impresa per lavori eseguiti in economia, ai fini del calcolo del risarcimento del danno subito all’Impresa per l’anomalo andamento dei lavori. [E] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per ottenere la corresponsione degli interessi sui ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla legittimità o meno del diniego o del ritardo apposto dalla Stazione Appaltante al rilascio dei certificati dei lavori in assenza della presentazione del DURC da parte dell’Impresa, ovvero del diniego di pagamento
Lodo Arbitrale, 11 maggio 2011
[A] Sulla possibilità o meno per l’Amministrazione di declinare la competenza arbitrale, da quando la competenza arbitrale in materia di appalti pubblici è divenuta facoltativa. [B] Sulla possibilità o meno che la concorde nomina del terzo arbitro venga interpretata come accettazione della devoluzione della controversia in arbitri, facendo venir meno la possibilità di successive contestazioni sul punto. [C] Sulla sussistenza o meno della responsabilità della Stazione Appaltante per la ritardata approvazione della necessaria perizia di variante e sulla possibilità o meno che l’Impresa possa procedere in sede esecutiva ad apportare le variazioni al progetto ritenute necessarie. [D] Sulla risarcibilità o meno dei danni in caso di allungamento dei tempi contrattuali e sul loro quantum: Spese generali. [E] Segue: sulla distinzione tra spese generali fisse e spese generali variabili e sull’incidenza che tale distinzione produce sulla loro risarcibilità. [F] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato utile. [G] Segue: sulla risarcibilità o meno del vincolo di attrezzature e mezzi. [H] Segue: sulla risarcibilità o meno degli oneri per il protratto vincolo di personale fisso. [I] Segue: sulla risarcibilità o meno delle “spese fisse”, per canoni, tasse di circolazione, assicurazione mezzi, ecc... [L] Sul riconoscimento e sulla misura della rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 28 aprile 2011
[A] Sull’onere di proporre l’accordo bonario entro novanta giorni dall’apposizione dell’ultima riserva posto dall’art. 31bis della legge n. 109 del 1994 a carico del RUP e sulla possibilità di attivare comunque il giudizio arbitrale. [B] Sulla natura e sui limiti dell’alea per l’Impresa nel caso di sottoscrizione di contratto di appalto di lavori pubblici “a corpo”. [C] Sulla decorrenza degli interessi legali dovuti dalla Stazione Appaltante in caso di condanna dal giorno di apposizione delle riserve ovvero dalla proposizione dell’arbitrato
Lodo Arbitrale, 31 marzo 2011
[A] Sulla procedibilità o meno del giudizio arbitrale svolto prima del decorso dei termini di cui all’art. 33 del capitolato generale d'appalto approvato con il DM 145/2000 e sul momento in cui il giudizio arbitrale possa dirsi in “svolgimento”. [B] Sulla possibilità o meno che l’avvenuta accettazione del progetto da parte dell’Impresa comporti un assunzione del rischio su eventuali future mancanze o inesattezze progettuali. [C] Sulla sussistenza o meno di un obbligo della Stazione Appaltante di mettere a disposizione le aree di cantiere, laddove le procedure espropriative siano delegate all’Impresa. [D] Sulle modalità di calcolo del danno risarcibile per anomalo andamento dei lavori, laddove vi siano rallentamenti ma non interruzione. [E] Segue: risarcimento del mancato utile. [F] Sulla necessità o meno di iscrivere immediata riserva per gli interessi derivanti dai ritardati pagamenti e sull’onere della prova posto a carico dell’Impresa. [G] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’Impresa dal Collegio per l’anomalo andamento dei lavori, sulla decorrenza degli interessi e sul maggior danno
Lodo Arbitrale, 15 marzo 2011
[A] Sulla configurabilità o meno di una violazione dell’obbligo di cooperazione da parte della Stazione Appaltante laddove il progetto debba essere rivisto in corso d’opera, in particolare negli appalti di mera esecuzione. [B] Sulla rilevanza o meno della saltuaria assenza delle maestranze sul cantiere per la limitazione della responsabilità della Stazione Appaltante nella protrazione dei tempi esecutivi dell’appalto. [C] Sulla tempestività delle riserve relative ai c.d. fatti continuativi, come ad esempio la protrazione dei lavori oltre i tempi contrattuali. [D] Sulla risarcibilità o meno degli oneri originati dalla ridotta produzione dell’Impresa causati dall’anomalo andamento dei lavori. [E] Sulla tipologia di danni risarcibili e sul quantum: a) spese generali. [F] Segue: b) Spese per personale fisso di cantiere. [G] Segue: c) Ridotto utilizzo dei macchinari. [H] Segue: d) mancato utile. [I] Segue: e) maggior vincolo della cauzione. [L] Segue: f) maggior vincolo capitale di giro. [M] Segue: g) maggiori oneri dovuti all’aumento dei prezzi. [N] Segue: h) maggiori oneri per ritardato impiego dell'utile. [O] Sul riconoscimento o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di condanna arbitrale e sulla differenza tra debiti di valuta e debiti di valore in ordine all’onere della prova
Lodo Arbitrale, 4 marzo 2011
[A] Sulla necessità o meno che la Stazione Appaltante eccepisca nel corso del rapporto la decadenza della riserva per intempestività della stessa e sulla eventuale ammissibilità dell’eccezione solo nel giudizio. [B] Sulla tempestiva apposizione della della riserva in merito a fatti continuativi, cioè che durano nel tempo oppure la cui causa si ripeta continuamente. [C] Sulla necessità o meno della previa iscrizione della riserva in ordine alla richiesta di pagamento degli interessi moratori per ritardata emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli effetti del collaudo dell’opera pubblica, sull’obbligatorietà dello stesso e sulla applicabilità agli appalti pubblici dell’accettazione tacita di cui all’art. 1665 cod.civ.. [E] Sulla decorrenza dei termini di prescrizione e decadenza per l’esercizio dell’azione di per ottenere il risarcimento danni per eventuali difformità e vizi dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno che possa costituire riconoscimento dei vizi il fatto che l’impresa abbia attribuito la responsabilità dei vizi stessi alla DD.LL., senza negarne l’esistenza e sul conseguente esonero dell’onere di tempestiva denuncia da parte della Stazione Appaltante. [G] Sulla possibilità o meno che gli errori di progetto fornito dalla Stazione Appaltante ricadano sulla medesima ed escludano la responsabilità dell’appaltatore. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno non patrimoniale invocato in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante per le critiche ricevute dalla popolazione anche contro i suoi amministratori, per gli articoli di stampa e per le interrogazioni delle opposizioni in sede consiliare in merito alla gestione del contratto d’appalto
Lodo Arbitrale, 4 marzo 2011
[A] Sugli effetti prodotti dalla nomina dell’arbitro da parte della Stazione Appaltante che abbia precedentemente declinato la competenza arbitrale con atto appositamente notificato. [B] Sulla efficacia di giudicato o meno di un precedente lodo tra le stesse parti, relativo allo stesso contratto d’appalto ma avente ad oggetto diritti diversi. [C] Sulla spettanza o meno all’Impresa degli interessi anatocistici al tasso legale per le obbligazioni consistenti nel pagamento di una somma di denaro
Lodo Arbitrale, 14 febbraio 2011
[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo dell’Impresa di adeguare la progettazione esecutiva delle strutture in cemento armato ed i relativi calcoli alle eventuali diverse norme ministeriali e/o disposizioni di legge subentrate durante l'esecuzione dei lavori. [B] Sulla legittimità o meno del diniego di autorizzazione al subappalto ove l’Impresa depositi unitamente all’istanza la documentazione relativa all’idoneità del subappaltatore ma non depositi la copia del contratto di subappalto. [C] Sulla quantificazione delle richieste risarcitorie nel caso di mancata disponibilità delle aree di cantiere: spese generali, in particolare sulla differente quantificazione per fattispecie di sospensione di lavori illegittima, ovvero per inadempimento ostativo all'esecuzione dell'appalto. [D] segue: per mantenimento improduttivo del personale direttivo e amministrativo preposto alla conduzione dell'appalto. [E] segue: per mantenimento e ammortamento passivo mezzi d’opera. [F] segue: per perdita di chance (lucro cessante). [G] segue: per mancato incremento attestazione S.O.A.. [H] Sulla possibilità che Collegio arbitrale, tenuto conto del breve lasso di tempo trascorso, possa riconoscere la sola rivalutazione monetaria ma non gli interessi legali sulle somme dovute all’Impresa a titolo di risarcimento
Lodo Arbitrale, 7 febbraio 2011
[A] Sulla tempestività o meno delle riserve apposte in concomitanza dei singoli S.A.L., ma i cui prezzi siano stati aggiornati in sede di collaudo finale, in ragione del tempo decorso. [B] Sulla risarcibilità o meno dei costi vivi dell’Impresa (per spese generali, guardiania, assicurazione, mancato utile, interessi passivi) sostenuti in ragione del ritardo con cui la stazione appaltante ha effettuato il collaudo dei lavori. [C] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori limitatamente alle somme riconosciute e non ancora versate al momento della proposizione del giudizio arbitrale
Lodo Arbitrale, 2 febbraio 2011
[A] Sulla ammissibilità o meno della domanda riconvenzionale avanzata nel giudizio arbitrale dalla Stazione Appaltante oltre la prima memoria. [B] Sugli effetti della normativa in materia di revisione periodica dei prezzi riguardo al corrispettivo previsto nei contratti di durata e sugli effetti nel rapporto contrattuale. [C] Sulla nullità o meno della clausola del contratto in cui si preveda una riduzione del dieci per cento a carico dell’Impresa concessionaria sul diritto alla revisione del canone pattuito. [D] Sul dies a quo per il calcolo degli interessi legali sulle somme dovute a titolo di revisione del canone. [E] Sul calcolo della rivalutazione monetaria sulle somme dovute a titolo di revisione del canone, in assenza di prova del maggior danno
Lodo Arbitrale, 12 gennaio 2011
[A] Sulla prevalenza o meno del contenuto degli atti di gara, rispetto al capitolato speciale, in caso di disposizioni potenzialmente contrastanti riguardo alla esistenza o meno di una clausola compromissoria. [B] Sulla possibilità o meno di stipulare in corso di rapporto una clausola arbitrale quando le parti abbiano escluso la competenza arbitrale nel contratto di appalto. [C] Sulla possibilità o meno di considerare l’introduzione di una clausola arbitrale successivamente all’aggiudicazione come una violazione del principio di libera concorrenza. [D] Sul ruolo della Camera Arbitrale, di cui all’art. 241 del d.lgs. n. 163/2006 e sulla disciplina generale applicabile agi giudizi arbitrali dopo l’entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici. [E] Sulla sussistenza o meno di un diritto di recesso dal contratto d’appalto in capo alla Stazione Appaltante e sui presupposti per farlo valere. [F] Sulle differenze, quanto a presupposti e effetti, tra il diritto di recesso unilaterale dal contratto e l'azione di risoluzione per inadempimento contrattuale ex artt. 1453 e ss. c.c. esperibili dalla Stazione Appaltante. [G] Sugli obblighi giuridici esistenti a carico della Stazione Appaltante e dell’Appaltatore e sulla attribuzione della responsabilità della risoluzione in caso di reciproci inadempimenti. [H] Sulla possibilità o meno che l’impresa si rifiuti di ricevere la consegna lavori nel caso di carenze nel progetto tecnico imputabili alla Stazione Appaltante. [I] Sugli obblighi risarcitori in capo all’Appaltatore nel caso di legittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [L] Sulla recentissima giurisprudenza in merito agli obblighi a carico dell’Impresa per evitare di incorrere nella decadenza dalle riserve iscritte e sull’onere della prova nel giudizio arbitrale. [M] Sulle caratteristiche necessarie affinché le indicazioni inserite nella riserva siano sufficienti per considerare assolti gli oneri posti a carico dell’Impresa per evitare la decadenza delle relative pretese. [N] Sulle ipotesi in cui la giurisprudenza ha riconosciuto all’Impresa la possibilità di non iscrivere immediata riserva senza incorrere nella decadenza dalle pretese. [O] Sulla possibilità o meno di configurare una rinuncia, anche tacita, da parte della Stazione Appaltante ad eccepire la decadenza della riserva. [P] Sull’onere di iscrizione e di quantificazione delle riserve nel caso dei c.d. “fatti continutativi” secondo il recente orientamento della giurisprudenza. [Q] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Impresa di immediata riserva al momento della consegna lavori per contestare difetti progettuali. [R] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione da parte dell’Impresa di atti di sottomissione o di atti aggiuntivi possa configurare rinuncia alle riserve inscritte in contabilità. [S] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva riserva per il ristoro delle spese per la sicurezza dei cantieri. [T] Sulla possibilità o meno per l’impresa di richiedere il danno derivante dalla parziale consegna dei lavori, senza previamente richiedere la risoluzione del contratto, e sulle differenze tra mancata consegna e frazionamento della stessa. [U] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sull’onere della prova posto a carico dell’Impresa. [V] Sulle spese documentabili che debbono ritenersi, secondo la giurisprudenza, ricomprese nelle c.d. spese generali. [W] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il rimborso degli oneri di sicurezza e sui termini della relativa riserva. [X] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il pagamento del corrispettivo per le addizioni o variazioni dell’opera in assenza di ordine scritto e formale approvazione della Stazione Appaltante. [Y] Sulla risarcibilità o meno del danno all’immagine, richiesta in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale. [Z] Sulla possibilità o meno di configurare la riserva come atto di messa in mora idoneo a far decorrere gli interessi legali sulle somme dovute per lavori all’Impresa, e sulla differenza con la decorrenza degli interessi di mora. [AA] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria per i danni derivanti da illegittima sospensione dei lavori o da andamento anomalo degli stessi
Lodo Arbitrale, 30 dicembre 2010
[A] Sugli effetti della nomina dell’arbitro da parte della Stazione Appaltante in merito all’eccezione di declinatoria della competenza arbitrale avanzata dallo stesso ente. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori determinata dall'esigenza di apportare una perizia di variante e suppletiva al progetto. [C] Sulla possibilità o meno di configurare una corresponsabilità dell’Impresa, laddove la stessa abbia continuato a confidare nella ripresa dei lavori oltre un tempo ragionevole di affidamento. [D] Sulla possibilità o meno di configurare l'elaborazione di varianti in corso d'opera da parte della Pubblica Amministrazione come espressione di un doveroso intervento collaborativo e sulla possibilità che l’inadempimento possa giustificare la risoluzione del contratto. [E] Sulle ipotesi in cui l’illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante può giustificare la risoluzione per inadempimento del contratto, ai sensi dell’art. 1453 cod. civ., e sul danno eventualmente risarcibile all’Impresa. [F] Sul calcolo del danno risarcibile per lucro cessante: mancata percezione dell’utile e indisponibilità dell’utile. [G] Sulla individuazione del dies a quo per il calcolo degli interessi legali e della rivalutazione monetaria nel caso di danni derivanti da una lunga illegittima sospensione dei lavori: sulla applicabilità o meno del c.d. termine baricentrico
Lodo Arbitrale, 23 febbraio 2011
[A] Sulla differenza tra “efficacia” ed “eseguibilità” di un accordo contrattuale stipulato con la Pubblica Amministrazione, al fine del riconoscimento del diritto al corrispettivo da parte dell’impresa. [B] Sulla nullità o meno dei contratti stipulati dalla P.A. in assenza di specifica dotazione di bilancio. [C] Sulla possibilità o meno che la P.A. subordini la corresponsione dei compensi per le attività di progettazione all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata e sulla applicabilità o meno alla P.A. degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231/2002. [D] Sulla legittimità o meno di un ritardo nei pagamenti da parte dell'amministrazione motivato con la necessità di rispettare il "patto di stabilità". [E] Sulla risarcibilità o meno del danno da perdita di chance derivante all’impresa dalla mancata emissione dei certificati di regolare esecuzione dei lavori ex art. 42, d.lgs. 163/06 da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di una quantificazione in via equitativa. [F] Sulla applicabilità e decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi legali sulle somme dovute a titolo di risarcimento per illeciti contrattuali
Lodo Arbitrale, 1 novembre 2010
[A] Sul momento in cui l’Appaltatore deve formulare la riserva per pregiudizi o maggiori esborsi conseguenti alla sospensione dei lavori. [B] Sugli effetti prodotti dalla diffida ad adempiere notificata dall’Impresa e sulla necessità o meno di accertare la sussistenza di un inadempimento da parte della Stazione Appaltante idoneo a giustificare la risoluzione invocata con la diffida stessa. [C] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di chiedere la risoluzione del contratto in caso di prolungata sospensione dei lavori e sui presupposti necessaria alla legittima richiesta di risoluzione. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto d’appalto di opera pubblica per inadempimento dell’Amministrazione. [E] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile dell’Impresa nel caso di risoluzione del contratto d’appalto di opera pubblica per inadempimento dell’Amministrazione e sulla misura dello stesso. [F] Sulla natura di debito di valore o debito di valuta del risarcimento dei danni derivanti da illegittima sospensione dei lavori e sulla debenza o meno della rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 19 ottobre 2010
[A] Sulla configurabilità o meno del ritardo nell'approvazione della perizia di variante tra i c.d. fatti continuativi che determinano l’anomalo andamento dei lavori appaltati e sulla esistenza o meno dell’onere dell’iscrizione della riserva immediatamente. [B] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali sostenute dall’Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla quantificazione delle stesse. [C] Sulla risarcibilità o meno dei costi improduttivamente sostenuti per il personale in caso di andamento anomalo dei lavori e sulla possibilità di calcolare anche le spese per il personale impiegatizio e per consulenze. [D] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri e danni correlati all'improduttivo vincolo delle attrezzature e dei mezzi in caso di andamento anomalo dei lavori. [E] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile dell’Impresa nel caso di anomalo andamento dei lavori e sull’entità del danno risarcibile. [F] Sulla riconoscibilità o meno degli interessi compensativi e della rivalutazione monetaria sugli importi liquidati dal Collegio per risarcimento delle varie voci di danno derivanti da anomalo andamento dei lavori e sul dies a quo per il calcolo. [G] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio conseguente alla variazione media dei prezzi intervenuta nel periodo di maggiore durata del vincolo contrattuale
Lodo Arbitrale, 12 ottobre 2010
[A] Sulla legittimità o meno della disposizione contrattuale in cui il sistema di esecuzione a misura venga esteso all'intera opera, in rapporto a quanto disposto dall’art. 19 della legge Merloni. [B] Sulla natura e sul contenuto dei doveri di cooperazione gravanti sulla Stazione Appaltante nell’esecuzione del contratto d’appalto stipulato. [C] Sulla tipologia e sull’entità dei danni risarcibili in caso di maggiore durata dei lavori per causa imputabile alla stazione appaltante: modalità di calcolo. [D] Sulla debenza o meno di interessi legali e rivalutazione monetaria sulle somme dovute a titolo di risarcimento dei danni derivanti da inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante e sul dies a quo per il calcolo. [E] Sulla debenza o meno di interessi anatocistici sulle somme dovute a titolo di risarcimento dei danni derivanti da inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 3 agosto 2010
[A] Sulla incidenza o meno dell’aumento della tariffa di smaltimento rifiuti sul rapporto negoziale in essere tra Impresa e Comune e sulla possibilità che possa far sorgere il diritto a maggiori corrispettivi. [B] Sulla possibilità o meno che la mancata vendita di prodotti realizzati con materiali riciclati, a causa della mancata crescita della raccolta differenziata, possa essere oggetto di specifico risarcimento all’interno del giudizio arbitrale. [C] Sull’onere della prova richiesto per dimostrare l’esistenza di un maggior danno derivante dal diminuito potere d’acquisto della moneta
Lodo Arbitrale, 4 aprile 2011
Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori previsti dal Capitolato Generale sui compensi per prestazioni aggiuntive rispetto al prezzo contrattuale, contestate dalla Stazione Appaltante in sede di esecuzione e riconosciute a seguito del giudizio arbitrale
Lodo Arbitrale, 25 febbraio 2011
[A] Sugli effetti prodotti dal trasferimento delle funzioni in materia di gestione del territorio e infrastrutture dalla Regione alla Provincia sui contratti in corso di esecuzione. [B] Sulla necessità o meno che la Regione venga chiamata nel giudizio arbitrale instaurato tra l’Impresa e la Provincia a seguito del trasferimento delle funzioni nel cui ambito opera il contratto in corso di esecuzione. [C] Sulla sussistenza o meno di un potere del Collegio arbitrale di imporre alla Pubblica Amministrazione l’obbligazione di compiere un atto di natura discrezionale. [D] Sulla sussistenza o meno dell’obbligo a carico della Stazione Appaltante di procedere al pagamento degli importi maturati fino alla sospensione dei lavori, nel caso in cui la sospensione abbia durata superiore a novanta giorni e sulla disciplina degli interessi. [E] Sull’applicabilità o meno agli appalti pubblici della disciplina sugli interessi moratori di cui al D. Lgs. 231/2002, attuativo della Direttiva 2000/35/CE, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
Lodo Arbitrale, 23 febbraio 2011
[A] Sulla efficacia o meno del contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione prima della approvazione dello stesso da parte dell’organo competente e sulla sua eseguibilità. [B] Sulla nullità o meno del contratto a seguito del mancato rispetto delle regole in base alle quali è nulla la presupposta delibera che impegna una spesa senza attestazione della relativa copertura finanziaria. [C] Sulla nullità o sull’annullabilità del contratto derivante da possibili inosservanze delle regole relative all’evidenza pubblica nella scelta del contraente (ora art. 57, d.lgs. 163/2006). [D] Sugli effetti del c.d. “patto di stabilità interno” sui contratti in corso di esecuzione e sulla possibilità o meno di deroga al principio di esigibilità delle obbligazioni contrattualmente assunte dalla PA. [E] Sulla possibilità o meno che il Collegio arbitrale proceda alla liquidazione in via equitativa ex 1226 cod. civ. dei danni richiesti, pur in assenza di istanza di parte. [F] Sulla determinazione del dies a quo per il calcolo degli interessi legali conseguenti ad illecito contrattuale e sulla possibilità o meno di applicare a tali fattispecie la mora automatica di cui all’art. 1219 cod. civ.
Lodo Arbitrale, 29 novembre 2010
[A] Sulla applicabilità o meno della clausola compromissoria sottoscritta tra le parti successivamente alla stipulazione del contratto di appalto in cui, viceversa, era prevista la competenza esclusiva del Giudice Ordinario. [B] Sulla fondatezza o meno della declinatoria a favore del Giudice Ordinario avanzata dalla Stazione Appaltante in sede di arbitrato avviato dall’Impresa sulla base di una clausola compromissoria stipulata dopo l’entrata in vigore dell’art. 32, della legge n. 109 del 1994, come riformato dalla sentenza 152/96 della Corte Costituzionale. [C] Sull’atto idoneo a determinare la pendenza del giudizio arbitrale, e a costituire il dato utile ai fini dell’individuazione del giudice preventivamente adito. [D] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato in caso di mancata conclusione del procedimento di cui all’art. 31 bis della legge n. 109/94. [E] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato nel caso in cui sia ancora in corso il collaudo delle opere eseguite nell’ambito dell’appalto. [F] Sulla possibilità o meno di modificare le domande proposte con l’atto introduttivo dell’arbitrato ovvero di introdurne di completamente nuove nel corso dell’arbitrato. [G] Sugli effetti prodotti dalla pronuncia giudiziale di risoluzione del contratto sui provvedimenti resi dalla Stazione appaltante dopo il verificarsi dell’evento che ha determinato la risoluzione. [H] Sulla legittimità o meno della pretesa da parte della Stazione Appaltante di una rinuncia preventiva dell’Impresa alle proprie pretese attraverso la sottoscrizione di un atto di sottomissione. [I] Sulla applicabilità o meno dei criteri per la quantificazione del danno da sospensione illegittima dei lavori di cui all’art. 25 del Capitolato Generale d’Appalto (approvato con D.M. 19/4/2000 n.145), anche ai contratti stipulati prima della sua entrata in vigore. [L] Sulle differenze in ordine all’onere della prova per il risarcimento del danno da mancato ammortamento macchinari e da mancato ammortamento macchinari presi a noleggio da terzi. [M] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti dall’Impresa per le più lunghe percorrenze nel trasporto dei rifiuti in discarica diversa da quella originariamente indicata. [N] Sulla risarcibilità o meno degli oneri sopportati dall’Impresa per lo stoccaggio provvisorio nell’area di cantiere dei materiali provenienti dagli scavi e non utilizzabili, in caso di silenzio prestato dalla Stazione Appaltante alle richieste di conferimento in discarica. [O] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per revisioni prezzi asseritamente dovuta e non pagata dalla Stazione Appaltante in relazione alla parte di lavori eseguita. [P] Sulla risarcibilità o meno e sulla quantificazione del mancato utile per i lavori non eseguiti per colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla risarcibilità o meno del valore venale dell’opera eseguita dall’Impresa nel caso di risoluzione di un contratto di appalto per cause imputabili alla Stazione Appaltante, stante l’impossibilità di restituire l’opus parzialmente eseguito dall’appaltatore adempiente. [R] Sulla risarcibilità o meno del danno arrecato alla immagine professionale dell’Impresa dall’illegittimo provvedimento di esecuzione d’ufficio in danno adottato dalla Stazione Appaltante. [S] Sul riconoscimento o meno degli interessi moratori e della rivalutazione monetaria sulle somme dovute all’Impresa per inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [T] Sulla applicabilità o meno delle disposizioni degli artt. 35 e 36 del capitolato generale delle opere pubbliche, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063, in tema di interessi moratori, nel caso in cui la Stazione Appaltante abbia contestato, più o meno fondatamente, la spettanza dell’intero prezzo
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2010
[A] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato prima dell’intervenuto collaudo delle opere, secondo quanto disposto dagli artt. 32 e 33 del Capitolato Generale. [B] Sugli oneri a carico dell’impresa nel caso in cui il progetto a base d’appalto non sia assistito dalla relazione geologica, ovvero la relazione geologica sia tecnicamente errata. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per la sicurezza dovuti al mutamento della legislazione vigente. [D] Sull’entità e sulla tipologia del rimborso per maggiori oneri dovuto al rallentato e anomalo andamento dell’appalto, causato dalla limitata disponibilità delle aree a causa di carenze progettuali. [E] Sulla misura degli interessi moratori da ritardo eventualmente dovuti. [F] Sulla misura del danno eventualmente risarcibile derivante dal mancato ammortamento dei macchinari e delle retribuzioni inutilmente corrisposte nel periodo di sospensione
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2010
[A] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato prima dell’intervenuto collaudo delle opere, secondo quanto disposto dagli artt. 32 e 33 del Capitolato Generale. [B] Sugli oneri a carico dell’impresa nel caso in cui il progetto a base d’appalto non sia assistito dalla relazione geologica, ovvero la relazione geologica sia tecnicamente errata. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per la sicurezza dovuti al mutamento della legislazione vigente. [D] Sull’entità e sulla tipologia del rimborso per maggiori oneri dovuto al rallentato e anomalo andamento dell’appalto, causato dalla limitata disponibilità delle aree a causa di carenze progettuali. [E] Sulla misura degli interessi moratori da ritardo eventualmente dovuti. [F] Sulla misura del danno eventualmente risarcibile derivante dal mancato ammortamento dei macchinari e delle retribuzioni inutilmente corrisposte nel periodo di sospensione
Lodo Arbitrale, 15 luglio 2010
[A] Sulla evoluzione normativa in materia di clausola di revisione prezzi nei contratti pubblici per l’appalto di servizi. [B] Sulla configurabilità o meno di una rinuncia tacita, o per fatti concludenti, alla clausola di revisione prezzi da parte dell’Impresa. [C] Sulla natura degli interessi moratori inseriti nel contratto d’appalto e sulla prescrizione applicabile in caso di appalto di servizi avente natura periodica. [D] Sulla applicabilità o meno agli appalti di servizi della prescrizione decennale del diritto agli interessi moratori, di cui all'art. 36 Capitolato Gen. OO.PP. [E] Sulla sussistenza o meno del danno da perdita di chance, ai sensi dell’art. 1224, comma 2, cod. civ., conseguente alla mancata disponibilità della somma rivendicata dall’Impresa con il giudizio arbitrale
Lodo Arbitrale, 9 novembre 2010
[A] Sulla possibilità o meno che il Consulente Tecnico nominato in sede di giudizio arbitrale possa esaminare documenti non ritualmente acquisiti al procedimento, ovvero acquisire informazioni da soggetti terzi. [B] Sui limiti e le condizioni entro le quali l’appaltatore può richiedere il risarcimento del danno nel caso di consegna tardiva dei lavori da parte dell’Amministrazione committente. [C] Sulla esistenza o meno di un onere di formulazione della riserva in capo all'appaltatore e sul rapporto con la regolare tenuta di un registro di contabilità, alla luce di quanto disposto dal R.D. n. 350 del 1985. [D] Sull’efficacia o meno della riserva apposta su un registro di contabilità non regolarmente tenuto in caso di puntuale controdeduzione da parte della Direzione dei lavori. [E] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto aggiuntivo in corso di esecuzione dell’appalto possa qualificare rinuncia alla riserva precedentemente formulata. [F] Sui titoli di danno in relazione ai quali operare il risarcimento per la maggiore durata dell’appalto imputabile all’Amministrazione appaltante e sull’onere della prova. [G] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali per la maggiore durata dell’appalto imputabile all’Amministrazione appaltante e sulla percentuale eventualmente risarcibile. [H] Sulle modalità di calcolo della rivalutazione monetaria delle somme dovute all’appaltatore a titolo risarcitorio, per il calcolo degli interessi legali. [I] Sulla decorrenza degli interessi legali sulle somme dovute dall’Amministrazione all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno derivante da inadempimento contrattuale. [L] Sul contenuto necessario delle riserve avanzate dall’appaltatore per maggiori compensi, indennizzi e risarcimenti affinché le stesse possano essere ritenute ammissibili in sede di giudizio arbitrale. [M] Sulla necessità o meno di dimostrare il vantaggio avuto dall’Amministrazione appaltante per fondare una azione di ingiustificato arricchimento ex art. 2041 cod. civ. [N] Sulla natura sussidiaria dell’azione di ingiustificato arricchimento e sulla necessità o meno di dimostrare nel concreto l’esperibilità di altra azione tipica
Lodo Arbitrale, 15 luglio 2010
[A] Sugli effetti prodotti nei confronti del terzo in buona fede dalla nullità delle clausole del contratto stipulato con la Pubblica Amministrazione. [B] Sulla sussistenza o meno di un obbligo di cooperazione a carico dell’Amministrazione nei confronti dell’appaltatore, ulteriore rispetto agli specifici obblighi contrattuali. [C] Sulla necessità o meno della formale messa in mora per il riconoscimento degli interessi c.d. compensativi, di cui all’art. 1499 cod. civ.
Autorità di Vigilanza, 17 febbraio 2011
[A] Sulla differenza tra appalto di servizi e concessione di servizi e sulle diverse disposizioni per la partecipazione alle gare [B] Sulle norme applicabili alle gare per la concessione di servizi pubblici [C] Sulla sussistenza o meno di un vincolo per le stazioni appaltanti di valutare che il valore economico dell’appalto sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro [D] Sulla rilevanza delle tabelle dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la determinazione della misura del costo del lavoro di un appalto [E] Sulla legittimità o meno di clausole di un bando di gara che deroghino alla disciplina di cui al D.Lgs. n. 231/2002, sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, per esempio su termini di pagamento, decorrenza e misura degli interessi moratori, ecc.
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2009
[A] Sull’introduzione, nel contratto di appalto, della competenza arbitrale non prevista nel bando. [B] Sul dovere di cooperazione che grava sul committente riguardo alla esecuzione del contratto, dovere che si estrinseca nella consegna totale delle aree, nella fornitura di adeguati progetti ed in generale nella eliminazione di eventuali ostacoli all’attività dell’appaltatore. [C] Sul rallentamento o fermo dei lavori nell'attesa di ottenimento di autorizzazioni amministrative necessarie a dar seguito ai lavori. [D] Sulla responsabilità della committente per l'impedimento determinato dagli atti imperativi emanati da una pubblica autorità. [E] Sull’obbligo per la committente di adottare una variante in corso d’opera quale doveroso intervento collaborativo del creditore. [F] Sui criteri per il riconoscimento del danno da mancata percezione dell’utile quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori. [G] In caso di danni per sospensione illegittima dei lavori, la somma dovuta a titolo di risarcimento va rivalutata e maggiorata degli interessi, con decorrenza, dal mese medio
Corte di Cassazione, Sezione III, 30 novembre 2010
Gli interessi a norma degli artt. 35 e 36 del capitolato generale d'appalto per le opere pubbliche, approvato con il D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063, possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale
Lodo Arbitrale, 3 novembre 2010
[A] Laddove l'impresa appaltatrice abbia apposto la riserva sul verbale di sospensione la mancata reiterazione della contestazione nel SAL o nel registro di contabilità non può di per sé implicare alcuna preclusione. [B] Ai fini dell'accertamento della risoluzione de jure è sempre necessario valutare la sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi dell'inadempimento. [C] Sui casi in cui è possibile per l'appaltatore richiedere la risoluzione del contratto, previa notifica di atto di messa in mora dell'Amministrazione. [D] Sul verbale di sospensione lavori che omette di indicare non solo le ragioni che hanno determinato l'interruzione dei lavori. [E] Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa in caso di risoluzione per inadempimento della committente. [F] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla committente in conseguenza della morte del Direttore dei lavori. [G] Sul cumulo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in caso di risarcimento del danno all’impresa
Lodo Arbitrale, 25 ottobre 2010
[A] Il D.M. n. 145/2000 generalizza il proprio ambito di applicabilità a tutte le amministrazioni aggiudicatrici, prevedendo, altresì, il dispositivo di sostituzione automatica di ogni clausola contrattuale difforme alla disciplina del Decreto. [B] Riguardo ai termini di decadenza per ricorrere all’arbitrato si deve tenere conto che sono stati integralmente abrogati l'art. 149 del D.P.R. n. 554/99 e l'art. 32 del D.M. n. 145/2000 ad opera dell'art. 256 del D.Lgs n. 163/06. [C] Sull’applicabilità o meno del D.Lgs. n. 231/02, che disciplina gli interessi per ritardato pagamento nelle transazioni commerciali, all’appalto dei lavori pubblici
Lodo Arbitrale, 12 ottobre 2010
[A] Sull’inosservanza da parte della stazione appaltante del principio secondo il quale gli appalti di opere pubbliche devono essere stipulati a corpo. [B] Il dovere di cooperazione che grava sulla stazione appaltante non si estrinseca soltanto nel mettere a disposizione dell'appaltatore un progetto dell' opera completo, esente da errori, lacune e inesattezze. [C] La produzione edilizia non ha una andamento costante ma segue una curva. [D] Sulla decorrenza degli interessi a partire dal momento medio del periodo in cui il danno si è progressivamente verificato
Lodo Arbitrale, 16 maggio 2010
[A] La responsabilità per le varianti progettuali introdotte dall’impresa in sede di gara, aggiudicata con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rimane in capo alla stazione appaltante. [B] Sul risarcimento del danno all’utile per mancato espletamento di diverse commesse quale conseguenza dell’illegittima sospensione lavori o di anomalo andamento. [C] Sul periodo dal quale calcolare la rivalutazione monetaria sulla somma dovuta a titolo di risarcimento danni all’impresa. [D] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sull’equo compenso qualora le quantità derivanti dalle modifiche singolarmente considerate superino il quinto in più o in meno delle corrispondenti quantità originarie. [F] Sulla problematica concernente l'applicabilità deI disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di "imputazione del pagamento" nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione. [G] Sulla posizione soggettiva dell'appaltatore e sulla giurisdizione competente a decidere in ordine alla facoltà dell'Amministrazione di accordare la revisione dei prezzi
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2010
[A] Sulle riserve esplicitate con fogli separati allegati al registro di contabilità. [B] L’anomalo andamento dei lavori rientra tra i c.d. “fatti continuativi”. [C] Sulla avverse condizioni atmosferiche verificatesi nel periodo successivo al termine di esecuzione del contratto protrattosi per causa imputabile alla stazione appaltante. [D] La richiesta del riconoscimento degli oneri della sicurezza è sottratta a decadenza. [E] Sull’istanza di riconoscimento degli interessi anatocistici correlata alla richiesta di risarcimento del danno
Lodo Arbitrale, 2 dicembre 2008
[A] Sul senso da attribuire all’art. 149, comma 4, del D.P.R. 554 del 1999 laddove precisa che la sottoscrizione dell’accordo bonario “determina la definizione di ogni contestazione fino a quel momento insorta”. [B] Sull’effetto della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo pretese future dell’impresa dipendenti dal medesimo fatto oggetto di riserva. [C] Sulla prassi di ripetere nuovamente tutte le riserve in occasione di ogni stato di avanzamento. [D] Sul valore da attribuire al c.d. “aggiornamento della riserva” nel successivo stato di avanzamento. [E] Sugli effetti della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo ai danni futuri prodotti all’impresa da fatti continuativi. [F] Sulla legittimità della sospensione lavori dovuta ad avverse condizioni atmosferiche. [G] Sul tempo necessario a consentire un migliore assestamento del rilevato funzionale alla regolarizzazione dei piani viabili e alla stesura dello strato di usura della pavimentazione. [H] Sulla clausola contrattuale che impone all’appaltatore l’obbligo di rimuove le interferenze. [I] Sulla differenza tra la “proroga del termine contrattuale” e la concessione di un “termine supplettivo” riguardo ai diritti che possono competere all'appaltatore in caso di imputabilità della maggior durata delle opere all'amministrazione. [L] Sull’istituto del c.d. “sovrapprezzo”. [M] Nella disciplina dei lavori pubblici la riserva iscritta negli atti contabili, se non contiene un'espressa dizione in tal senso, non è di per sé idonea a costituire in mora. [N] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi moratori in caso di risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori