Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
CODICE CIVILE. Art. 1665 (Contratto d'appalto)
Tribunale di Busto Arsizio, 10 luglio 2024
[A] Sull’atto a seguito del quale si considera ultimato un contratto d’appalto di opera pubblica anche ai fini della valutazione dell’intervenuta accettazione dell’opera da parte della stazione appaltante e della decadenza del committente dalla possibilità di far valere difformità e vizi: consegna dell’opera o collaudo? [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda giustificare, dinanzi alla contestazione della stazione appaltante, la consegna dell’opera oltre i termini contrattualmente pattuiti.
Tribunale di Nocera Inferiore, 2 febbraio 2024
[A] Sui casi in cui si produce la nullità della citazione ai sensi del co. 4 dell’art. 164 c.p.c.. [B] Sulla (non) necessità per il Sindaco di ottenere l’autorizzazione della Giunta per il rilascio della procura alle liti da parte del Comune. [C] Sulla (im)possibilità di sanare la nullità di un contratto pubblico stipulato in assenza di forma scritta, con particolare riguardo alla (ir)rilevanza dei comportamenti concludenti delle parti e delle delibere della p.a. anche successive rispetto alla conclusione del contratto nullo. [D] Sugli elementi che devono essere contenuti nei contratti d’opera professionale e d’appalto stipulati dalla p.a. e sull’(im)possibilità di concluderle i predetti contratti tramite corrispondenza. [E] Sull’(in)applicabilità del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c. in materia di prova dei contratti stipulati con la p.a.. [F] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di adempimento di un’obbligazione.
Tribunale di Isernia, 10 febbraio 2024
[A] Sulla (im)possibilità di sanare gli atti negoziali della p.a. non stipulati in forma scritta, con particolare riguardo alla (ir)rilevanza di comportamenti concludenti e delle deliberazioni degli organi dell’amministrazione pubblica. [B] Sulla forma che devono rivestire il contratto d’opera professionale ed il contratto d’appalto pubblico di cui sia parte la p.a. e sull’(in)applicabilità dell’art. 115 c.p.c. ai fini della prova dei predetti contratti. [C] Sulla forma e sui presupposti necessari ai fini della validità dei contratti stipulati dagli enti pubblici locali, anche con riguardo ai lavori pubblici di somma urgenza. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di richiedere alla stazione appaltante il corrispettivo per i lavori in variazione eseguiti in mancanza di un previo ordine scritto della p.a., anche ove sia provato che i lavori sono stati richiesti dall’amministrazione.
Corte d’Appello di Bologna, 9 febbraio 2024
[A] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, il diritto al pagamento del prezzo per i lavori realizzati in esecuzione di un contratto d’appalto e sulla distinzione tra consegna dell’opera ed accettazione della medesima. [B] Sull’idoneità o meno dei pagamenti in acconto, effettuati dal committente sulla base dell’avanzamento dei lavori, a costituire accettazione tacita dell’opera e sull’(in)idoneità dei SAL a provare l’accettazione dei lavori in tema di appalto. [C] Sull’idoneità o meno del collaudo ad integrare accettazione dell’opera anche con riguardo agli appalti di opere pubbliche. [D] Sulla distinzione tra verifica, collaudo ed accettazione dell’opera in tema di appalto. [E] Sull’inidoneità dei SAL a comprovare la corretta esecuzione delle opere.
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Tribunale di Isernia, 8 novembre 2023
[A] Sulla forma dei contratti d’appalto privati. [B] Sulla parte su cui ricade l’onere di provare l’esistenza del contratto in materia di obbligazioni contrattuali. [C] Sulla rilevanza probatoria delle testimonianze rese da testi che hanno conoscenza indiretta di un fatto.
Tribunale di Venezia, 3 ottobre 2023
[A] Sull’applicabilità  al subappalto della disciplina contenuta nel contratto d’appalto pubblico dal quale esso deriva. [B] Sul soggetto su cui ricade l’onere di provare la tempestività della denunzia dei vizi dell’opera in materia di appalto. [C] Sulla decorrenza dei termini di prescrizione previsti in tema di vizi dell’opera appaltata ove l’appaltatore riconosca espressamente la sussistenza dei predetti vizi. [D] Sulla nozione di “vizio” dell’opera ai sensi dell’art. 1667 c.c..
Tribunale di Cosenza, 29 settembre 2023
[A] Sugli elementi rilevanti ai fini del riparto della giurisdizione tra G.A. e G.O., con particolare riguardo alla materia degli appalti pubblici: prospettazione attorea o petitum sostanziale? [B] Sull’onere probatorio in materia di responsabilità extracontrattuale e contrattuale. [C] Sulla vincolatività del Capitolato Speciale d’Appalto.
Corte d’Appello di Roma, 28 luglio 2023
[A] Sulla rilevabilità in appello delle nullità contrattuali. [B] Sulla facoltà della p.a. di concludere contratti atipici di diritto privato e di includere clausole atipiche nei contratti di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 27 febbraio 2023
Sui principi generali in tema di responsabilità verso i terzi per i danni conseguenti all’esecuzione di opere in Appalto.
Corte d’Appello di Salerno, 1° febbraio 2023
[A] Sull’ambito e sui limiti entro i quali il CTU può eseguire la propria attività di accertamento tecnico: in particolare, la differenza tra consulenza deducente e percipiente. [B] Sui casi in cui deve essere esclusa la responsabilità dell’Appaltatore in relazione ai limiti esecutivi del progetto presentato dal Committente.
Corte d’Appello di Napoli, 27 gennaio 2023.
[A] Sulle regole di interpretazione dei contratti d’Appalto pubblico. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1367 c.c., secondo cui le clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, alle procedure di aggiudicazione di Appalti pubblici. [C] Sulla validità della clausola che impegni la Stazione Appaltante ad effettuare i pagamenti all’Appaltatore al momento dell’effettiva acquisizione dei finanziamenti da parte di un altro ente. [D] Sulla (in)sussistenza, in tema di condanna alle spese di lite, di un vincolo alla determinazione sulla base dei valori indicati nel d.m. 55/2014.
Tribunale di Latina, 9 gennaio 2023
Sui requisiti di validità della clausola di designazione convenzionale del foro territoriale.
Tribunale di Latina, 14 novembre 2022
Sull’illegittimità della clausola contenuta in un contratto d’Appalto pubblico che prevede il pagamento del corrispettivo a forfait da parte della P.A. committente.
Tribunale di Frosinone, 29 agosto 2022
Sulla forma del contratto d’Appalto privato (a differenza di quello pubblico) e sulle modalità con cui provare in giudizio l’esistenza ed il contenuto del contratto.
Corte d’Appello di L’Aquila, 28 giugno 2022
[A] Sull’individuazione dei criteri rilevanti ai fini della delibazione di inammissibilità dell’appello promosso in materia di appalto pubblico. [B] Sui criteri di interpretazione del contratto d’appalto stipulato tra appaltatore e Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Cagliari, 28 giugno 2022
[A] Sulla legittimità e vincolatività della clausola, contenuta nel contratto stipulato tra Amministrazione ed Aggiudicatario, che preveda un numero minimo obbligatorio di ore di lavoro per i lavoratori impiegati dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [B] Sul concetto di lex specialis riferito al bando di gara in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Palermo, 29 dicembre 2021
[A] Sul soggetto su cui grava il rischio di una maggior onerosità dell’opera nel caso di contratto d’Appalto pubblico a corpo. [B] Sulla tempestività e rilevabilità dell’eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Rieti, 23 dicembre 2021
[A] Sul ruolo delle parti e del giudice nella rinuncia alla domanda eventualmente formulata dall’appaltatore in giudizio. [B] Sull’onere della prova in materia di adempimento delle obbligazioni nel caso di azione per l’adempimento alle obbligazioni nascenti dal contratto d’appalto. [C] Sulla forma dei contratti stipulati jure privatorum dalla P.A. [D] Sull’onere della Stazione Appaltante, in tema di contratto d’Appalto pubblico, di indicare e verificare ex ante la sostenibilità finanziaria degli interventi e sulle deroghe agli obblighi previsti in materia dalla normativa comunitaria e nazionale. [E] Sulle conseguenze di un contratto stipulato da un Ente Locale in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [F] Sull’ammissibilità delle domande proposte dall’opposto, in sede di opposizione a d.i., nei confronti dei terzi chiamati in causa dall’opponente.
Tribunale di Forlì, 20 dicembre 2021
[A] Sull’onere probatorio ricadente sull’Appaltatore nel caso in cui il Committente agisca per la risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto. [B] Sui casi e le modalità con cui il giudice esercita il potere di determinare il corrispettivo di un Appalto ai sensi dell’art. 1657 c.c. [C] Sui casi di nullità della consulenza tecnica d’ufficio ed i limiti della consulenza percipiente.
Tribunale di Roma, 6 settembre 2021
[A] Sulle differenze tra azione di simulazione del contratto d’Appalto per interposizione fittizia di persona e azione di accertamento dell’interposizione reale. [B] Sul litisconsorzio in caso di azione di simulazione. [C] Sui presupposti dell’interposizione fittizia di persona e sulla prova dell’accordo simulatorio. [D] Sulla proponibilità, in via sussidiaria alla principale domanda fondata su titolo contrattuale, dell’azione di indebito arricchimento.
Corte d’Appello di Potenza, 2 agosto 2021
[A] Sui termini entro i quali il giudice d’appello può dichiarare l’inammissibilità dell’appello per insussistenza di una ragionevole probabilità del gravame di essere accolto ai sensi dell’art. 348 ter,  co. 1 c.p.c.. [B] Sull’onere della prova nel caso di eccezione di inesatto adempimento sollevata dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’impresa appaltatrice in materia di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sull’obbligo del giudice di motivare la compensazione delle spese di lite nei giudizi antecedenti alla l. 263/2005. [D] Sull’inquadramento del poter discrezionale del giudice di compensare parzialmente o totalmente le spese di lite ai sensi dell’art. 92, co. 2  c.p.c. e sugli elementi fattuali rilevanti ai fini dell’individuazione della soccombenza. [E] Sull’onere probatorio in materia di contestazione della misura della liquidazione delle spese di giudizio.
Tribunale di Velletri, 7 luglio 2021
[A] Sugli elementi necessari all’iscrizione della riserva per anomalo andamento dei lavori in cantiere in materia di Appalto pubblico. [B] Sugli obblighi e gli adempimenti a cui è tenuto l’Appaltatore nell’esecuzione di un progetto interamente redatto o fornito dal Committente. [C] Sui limiti all’applicabilità del ribasso d’asta agli oneri per la sicurezza a cui è tenuto l’Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 30 aprile 2020
[A] Sull’onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante laddove le venga contestato l’inadempimento alle obbligazioni del contratto d’appalto. [B] Sul termine di prescrizione dei crediti vantati dall’appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Tribunale di Firenze, 24 aprile 2020
[A] Sulla riconoscibilità o meno del c.d. “premio di accelerazione” all’appaltatore nel caso in cui vengano riconosciute in corso di rapporto proroghe dei tempi contrattuali. [B] Sulla ripartizione del rischio degli eventi che alterino il valore economico delle prestazioni rispettivamente assunte da appaltatore e stazione appaltante. [C] Sul calcolo delle spese generali dovute in caso di anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla ripartizione della responsabilità tra appaltatore e stazione appaltante per i danni subiti dall’appaltatore per furti e atti vandalici, avvenuti prima del verbale di ultimazione lavori. [E] Selle ipotesi di spettanza del c.d. “premio di accelerazione”. [F] Sulla rilevanza delle obbligazioni secondarie nella valutazione del comportamento delle parti nell’ambito del contratto di appalto pubblico. [G] Sugli interessi dovuti all’appaltatore sulle somme liquidate in sede giudiziale e sulla rilevanza o meno dell’iscrizione di riserva quale atto di messa in mora.
Corte d’Appello di Lecce, 5 marzo 2020
Sulla natura del contratto di appalto “a Corpo” e sulle differenze rispetto al contratto a misura
Tribunale di Busto Arsizio, 27 febbraio 2020
[A] Sulla competenza del Giudice civile e sulla possibilità o meno di deferire ad arbitri la controversia inerente il pagamento degli interessi moratori sul compenso dell’appaltatore maturati dopo l’espletamento del collaudo. [B] Sui requisiti della costituzione in mora della Stazione Appaltante da parte dell’appaltatore ai fini interruttivi della prescrizione del diritto di credito fatto valere.
Tribunale di Spoleto, 22 gennaio 2020
[A] Sull’onere della prova posto a carico del ricorrente nel seguente giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sull’onere della prova posto in capo all’appaltatore che agisca in giudizio per la riscossione dei propri crediti. [C] Sul valore probatorio nel giudizio finalizzato alla riscossione del proprio credito della fattura emessa dall’appaltatore
Corte d’Appello di Potenza, 25 ottobre 2017
[A] Sull’esistenza o meno di un diritto all’indennità in capo all’impresa appaltatrice laddove il contratto d’appalto non venga stipulato per l’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione. [B] Sul potere di autotutela di cui resta titolare la Stazione Appaltante a seguito dell’aggiudicazione di un appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 19 ottobre 2017
[A] Sul riparto di competenza per la decisione su domande avanzate in via monitoria dall’appaltatore per il pagamento dei corrispettivi d’appalto. [B] Sulla competenza del territorio e sulla deroga all’applicazione dell’art. 1182 cod. civ. a vantaggio delle norme sulla contabilità pubblica.
Tribunale di Avellino, 29 luglio 2017
[A] Sulla definizione e sulla natura del contratto d’appalto. [B] Sul valore probatorio degli stati di avanzamento lavori (SAL) riguardo a quantità e qualità delle opere realizzate dall’appaltatore. [C] Sui limiti all’eccezione di inadempimento che può essere sollevata dalla Stazione Appaltante per i vizi dell’opera appaltata
Tribunale di Torino, 3 luglio 2017
Sulla possibilità o meno di configurare un appalto pubblico come appalto “a regia”, nel quale l’appaltatore è nudus minister della committenza pubblica
Corte d’Appello di Ancona,3 luglio 2017
[A] Sui rimedi in caso di contestazioni sul non corretto adempimento del contratto d’appalto in corso dei lavori (art. 1662 c.c.) e a lavori terminati (1668 c.c.); [B] Sui limiti entro i quali il committente può chiedere la risoluzione del contratto di appalto per inadempimento
Lodo Arbitrale, 3 febbraio 2015
[A] Sulle differenze tra revoca e annullamento di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole. [B] Sulla ripartizione delle competenze tra Giunta Comunale e Consiglio Comunale nella gestione di un rapporto di concessione e della decisione di procedere alla risoluzione in danno del contratto di concessione. [C] Sulla qualificazione della concessione di servizi e sulle caratteristiche in presenza delle quali si ha “concessione di servizi” e non “appalto di servizi”. [D] Sugli elementi distintivi tra “concessione di servizi” e “concessione di lavori”. [E] Sulla applicabilità o meno della disciplina esecutiva degli appalti pubblici alle concessioni, in particolare per quanto riguarda la consegna. [F] Sui criteri di valutazione dell’inadempimento del concessionario ai fini della valutazione della domanda di risoluzione per inadempimento a suo carico. [G] Sulla rilevanza o meno della tolleranza della Stazione Appaltante nei confronti del concessionario inadempiente ai fini della valutazione della domanda di risoluzione per inadempimento e sulla rilevanza o meno dell’omessa pubblicazione dei bilanci da parte della concessionaria. [H] Sui presupposti per l’accoglimento della domanda di risarcimento per danno all’immagine richiesta dalla Stazione Appaltante in ragione del grave inadempimento della concessionaria
Lodo Arbitrale, 28 aprile 2015
[A] Sulla natura del contratto stipulato tra Impresa e Amministrazione e sulla rilevanza o meno del nomen iuris utilizzato dalle parti all'interno del contratto. [B] Sull'onere della prova posto a carico della parte che chiede la risoluzione del contratto d'appalto per grave inadempimento dell'altra parte. [C] Sulle ipotesi in cui l'accettazione dell'opera da parte dell'Ente Appaltante da origine all'effetto liberatorio del debitore previsto dagli artt. 1665 c. 4 e 1667 c. 1 cod. civ.. [D] Sulla natura del "vizio occulto" dell'opera oggetto dell'appalto e sulle ipotesi di permanenza della garanzia anche in caso di accettazione incondizionata dell'opera
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla applicabilità o meno agli appalti pubblici delle decadenze per la denuncia dei vizi dell'opera di cui all'art. 1667. [B] Sulla possibilità o meno che la responsabilità dell'appaltatore per difformità e vizi dell'opera possa essere esclusa per il fatto che il medesimo abbia accettato le direttive dei tecnici della stazione appaltante. [C] Sulla esistenza o meno di un dovere di rendere edotto il committente di eventuali carenze del progetto, rilevate o rilevabili con la normale diligenza, e sulla possibilità o meno di escludere la responsabilità dell'Impresa per le carenze progettuali non segnalate
Lodo Arbitrale, 28 marzo 2012
[A] Sulla sorte del contratto già stipulato per la realizzazione di opere strategiche (previste nella c.d. legge obiettivo del 2001) nel caso di dichiarata illegittimità dell'affidamento: evoluzione normativa. [B] Sugli obblighi di correttezza e buona fede posti a carico del socio pubblico di una società mista. [C] Sull'entità del danno da mancato utile riconoscibile in caso di dichiarata illegittimità della aggiudicazione e sull'onere della prova posto a carico dell'appaltatore. [D] Sulla risarcibilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di responsabilità contrattuale e extracontrattuale. [E] Sulla risarcibilità del c.d. danno curriculare e sulla possibilità che tale danno sia ricompreso nelle somme liquidate a titolo di mancato utile. [F] Sulla fondatezza o meno della domanda riconvenzionale avanzata dalla Stazione Appaltante per ottenere il risarcimento del danno all'immagine dell'ente dovuto alle molteplici azioni giudiziarie avviate dall'Impresa
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla possibilità o meno di richiedere solo in grado di appello l'accetamento della nullità del contratto d'appalto per indeterminatezza dell'oggetto dovuta alla lacunosità del progetto. [B] Sulla possibilità o meno che la lacunosità del progetto posto a base di gara possa costituire - di per sé - grave inadempimento e sull'obbligo di buona fede posto a carico dell'Impesa. [C] Sulle valutazioni che il Collegio deve operare in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla valutazione in merito alla legittimità del provvedimento di risoluzione in danno emesso dalla Stazione Appaltante. [D] Sulla ammissibilità o meno di domande risarcitore formulate con riserva di quantificazione nel caso la specificazione e quantificazione delle domande avvenga all'udienza di precisazione delle conclusioni
Tribunale di Lucca, 23 giugno 2010
[A] La responsabilità del direttore lavori non viene meno nel caso in cui i vizi dell’opera siano da attribuire ad un’erronea progettazione. [B] Soltanto quando assuma la veste di mero esecutore di ordini, cioè di nudus minister, l'appaltatore può sottrarsi alla responsabilità per gravi difetti di costruzione
T.A.R. Emilia Romagna Parma, Sezione I, 22 aprile 2010
In materia di contratti conclusi dalla pubblica Amministrazione debbono essere privilegiati i c.d. metodi di interpretazione oggettiva, assegnando minor valore a quelle regole di interpretazione soggettiva tese a ricostruire la volontà delle parti
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 26 marzo 2010
[A] I contratti conclusi dalle pubbliche amministrazioni si dividono in tre grandi categorie. [B] Sulla storia della contrattualità amministrativa in Italia a partire dal 1800 e sulle differenze rispetto al sistema francese
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 8 aprile 2009
[A] Sulla differenza tra il contratto di appalto ed il contratto d’opera. [B] Sulla differenza tra l’appaltatore ed il lavoratore autonomo
Corte di Cassazione, Sezione , 18 febbraio 2009
Il contratto di appalto per la costruzione di un immobile senza concessioni edilizie è nullo ex artt. 1346 e 1418 c.c.