Tribunale di Roma, 27 gennaio 2023
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario in materia di esecuzione degli Appalti pubblici. [B] Sulla rilevabilità dell’exceptio compromissi. [C] Sulle conseguenze del mancato esperimento, da parte dell’Amministrazione, del tentativo di accordo bonario previsto dall’art. 31bis della l. 109/1994 in tema di Appalti pubblici. [D] Sulle caratteristiche e sui requisiti che devono sussistere ai fini della configurabilità della società in house. [E] Sul soggetto legittimato passivamente con riferimento alle azioni intraprese nei confronti di una società in house. [F] Sulla configurabilità di una sospensione necessaria del giudizio civile in pendenza di un giudizio amministrativo. [G] Sull’onere probatorio posto in capo al soggetto che intenda agire per il risarcimento di un danno ex art. 1223 c.c..
Tribunale di Barcellona Pozzo di Grotto, 2 novembre 2022
[A] Sulla giurisdizione in materia di esecuzione di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della violazione del riparto di competenza tra sede centrale e sede distaccata del Tribunale ordinario. [C] Sull’(in)applicabilità dell’art. 1341 c.c. ai contratti stipulati con la P.A.. [D] Sull’(in)validità della clausola compromissoria per arbitrato irrituale contenuta nei contratti stipulati con la P.A.. [E] Sulla forma con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di obbligarsi. [F] Sull’(in)esperibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. in caso di fornitura e servizi prestati in favore degli Enti Locali laddove un funzionario abbia commissionato i lavori senza l’osservanza del procedimento contabile. [G] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. in caso di fornitura e servizi prestati in favore degli Enti Locali laddove non vi sia un funzionario che abbia commissionato i relativi lavori. [H] Sull’onere probatorio posto in capo al privato che intenda esperire azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. e sulle eccezioni da essa esperibili.
Tribunale di Rieti, 28 aprile 2022
[A] Sul riparto di giurisdizione in materia di clausola di revisione dei prezzi negli Appalti pubblici: in particolare, il caso del mutamento del costo del lavoro derivante da rinnovo del contratto collettivo di categoria. [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che agisca in giudizio per il pagamento delle fatture emesse nei confronti della P.A. circa la sussistenza di un contratto con la P.A. e circa la sussitenza degli eventuali atti di proroga e rinnovo dello stesso. [C] Sulle conseguenze della stipula di un contratto, comportante uscite per la P.A., in assenza di valido impegno di spesa da parte del Comune contraente. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda di pagamento proposta dall’appaltatore nei confronti dei funzionari del Comune in subordine rispetto a quella proposta nei confronti del Comune per l’inadempimento di un contratto stipulato con la P.A.. [E] Sui requisiti di ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta in sede di comparsa di costituzione e risposta nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [F] Sull’(in)ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta dall’appaltatore nei confronti del Comune in relazione ad un’obbligazione per la quale difetti un valido impegno di spesa.
Tribunale di Rieti, 18 maggio 2022
[A] Sulla giurisdizione del G.A. ovvero del G.O. nelle controversie che sorgano dopo l’aggiudicazione e prima della stipula del contratto d’Appalto: il caso della mancata stipula del contratto d’Appalto. [B] Sull’onere della prova posto in capo al creditore in tema di adempimento delle obbligazioni ai sensi degli artt. 1218 e s.s. c.c., in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (il)legittimità della richiesta di autorizzazione al subappalto presentata alla P.A. a seguito dell’aggiudicazione di una gara, ma in assenza della stipula di un valido del contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 maggio 2022
[A] Sull’applicabilità dell’art. 191 del TUEL all’Appalto di lavori pubblici di somma urgenza e sulle conseguenze della mancata regolarizzazione di un’ordinazione nel prescritto termine di 30 giorni. [B] Sul riparto di giurisdizione in tema di affidamento di pubblico servizio nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [C] Sulla responsabilità precontrattuale della P.A. che, agendo iure privatorum, abbia ingenerato un affidamento nel privato in merito alla conclusione di un contratto. [D] Sulla forma dei contratti, sia di diritto pubblico che di diritto privato, stipulati dalla P.A.. [E] Sull’esperibilità o meno dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. nel caso in cui vi sia un impegno contabile di spesa e la prestazione venga ordinata dal funzionario pubblico responsabile ma manchi un contratto scritto.
Tribunale di Salerno, 14 febbraio 2022
[A] Sulla giurisdizione con riferimento alle controversie relative alla procedura di affidamento di contratti pubblici ed a quelle relative all’esecuzione di un contratto d’Appalto, con particolare riguardo all’ipotesi di risoluzione anticipata del contratto autoritativamente disposta dall’Amministrazione committente. [B] Sull’individuazione del momento in cui sorge in capo all’Appaltatore l’onere di iscrizione delle riserve in materia di Appalti pubblici. [C] Sulle conseguenze dell’esecuzione di una prestazione da parte di un privato e della ricezione della stessa da parte di un Ente Pubblico, con contestuale riconoscimento di debito fuori bilancio, in caso di mancanza di forma scritta del contratto d’appalto. [D] Sulla facoltà per l’Appaltatore di provare, nonostante la presenza di una clausola penale, che il ritardo nell’esecuzione dei lavori è derivato da fatto a lui non imputabile in materia di appalti pubblici: in particolare, sull’idoneità della richiesta di variazione delle opere, avanzata dal Committente nel corso dell’esecuzione dell’Appalto, a determinare l’inapplicabilità e l’inefficacia della clausola penale contrattualmente prevista.
Tribunale di Roma, 11 maggio 2021
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico in caso di annullamento in autotutela della procedura di gara. [B] Sugli effetti dell’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione della gara pubblica sul contratto d’appalto medio tempore stipulato. [C] Sulla configurabilità della clausola risolutiva espressa nel contratto d’appalto pubblico. [D] Sulla rilevanza di una sentenza penale di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. nei giudizi civili ed amministrativi e con riferimento alle procedure di gara. [E] Sul modello delineato dall’ANAC in materia di Patto di integrità da inserire come parte integrante della lex specialis di gara.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 3 maggio 2021
[A] Sull’interpretazione della disposizione di cui al co. 1 dell’art. 165 c.p.c. (dimezzamento termini di opposizione a d.i.) nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della L. 218/2011. [B] Sull’efficacia del capitolato generale d’appalto per le opere pubbliche, di cui al D.P.R. 1063/1962, nei contratti d’Appalto stipulati con gli Enti pubblici: la competenza arbitrale per la definizione delle controversie e la clausola compromissoria. [C] Sull’efficacia del richiamo all’arbitrato di cui al capitolato generale d’appalto per le opere pubbliche, ex D.P.R. 1063/1962, operato in contratto d’Appalto con Enti pubblici con riferimento alla sola impresa appaltatrice. [D] Sulla natura dell’istituto del c.d. prezzo chiuso. [E] Sulla chiamata in causa di un terzo nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo: decadenza.
Tribunale di Milano, 14 gennaio 2021
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario in materie di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla ammissibilità o meno della domanda in sede civile svolta dall’Appaltatore per ottenere il risarcimento in forma specifica mediante riaggiudicazione dell’appalto e, in subordine, di risarcimento del danno per equivalente. [C] Sul calcolo degli interessi su un importo dovuto quale debito di valore.
Tribunale di Verbania, 29 dicembre 2020
[A] Sulla immodificabilità del prezzo determinato in un contratto d’Appalto “a corpo”. [B] Sulla modificabilità del prezzo determinato in un contratto d’Appalto “a corpo” nel caso in cui vi sia una modifica delle opere da eseguire o una variazione delle specifiche tecniche. [C] Sulla rilevanza della dicitura “contratto a corpo” riportata nel computo metrico estimativo ai fini della qualificazione del contratto d’Appalto. [D] Sull’efficacia della clausola che attribuisce all’impresa un dovere di corretta informazione. [E] Sulla impugnabilità da parte dell’Appaltatore del provvedimento con cui la P.A. ha dichiarato risolto un contratto pubblico d’Appalto e sulla possibilità di contestare la risoluzione dinanzi al Giudice Ordinario
Corte d’Appello di Messina, 18 dicembre 2020
[A] Sulla responsabilità della P.A. in caso di mancato collaudo nel termine fissato dal Capitolato [B]Sulla tempestività della riserva formulata dall’Appaltatore dopo il collaudo svolto tardivamente da parte della P.A.. [C] Sul riconoscimento all’Appaltatore degli interessi moratori in caso di ritardo nel pagamento rispetto al termine previsto nel capitolato speciale d’appalto. [D] Sui limiti del potere di accertamento del CTU mediante la consulenza tecnica. [E] Sul risarcimento del danno causato dal ritardo nell’ultimazione del collaudo in relazione alle polizze assicurative in regime di proroga. [F] Sulla facoltà di formulare riserva di impugnazione differita in caso di cumulo di domande e pronuncia del giudice su una o più delle medesime con prosecuzione del procedimento per le altre. [G] Sulla giurisdizione esclusiva in materia di revisione dei prezzi. [H] Sull’efficacia del riconoscimento all’Appaltatore, da parte della P.A., della facoltà di revisionare i prezzi
Tribunale di Crotone, 23 aprile 2020
[A] Sulla possibilità per le parti del contratto d’appalto pubblico di derogare al foro competente per territorio e sulle conseguenze in merito alla competenza alla emissione di decreto ingiuntivo per i crediti dell’appaltatore e del conseguente giudizio di opposizione. [B] Sulle conseguenze della declaratoria di incompetenza del giudice adito dalla Stazione Appaltante in sede di opposizione al decreto ingiuntivo dell’appaltatore.
Tribunale di Catania, 8 febbraio 2020
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di domanda volta a contestare le modalità di pagamento stabilite dalla Stazione Appaltante in corso di rapporto. [B] Sulla natura del rapporto tra i membri di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) e sulle modalità di fatturazione e di riscossione nei confronti della Stazione Appaltante.
Tribunale di Catania, 11 febbraio 2020
[A] Sulla necessità per l’appaltatore di contestare immediatamente le problematiche evidenti al momento della consegna del cantiere. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di contestazione di danni da ritardo nella stipula del contratto d’appalto rispetto alla data d’aggiudicazione, a causa della pendenza del giudizio amministrativo
Tribunale di Potenza, 15 gennaio 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo in materia di appalti pubblici. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di controversia attinenti alla responsabilità precontrattuale della stazione appaltante per rifiuto di stipulare il contratto dopo l’aggiudicazione
Tribunale di Catania, 16 novembre 2019
Sul riparto di Giurisdizione tra Giudice ordinario e Giudice amministrativo riguardo a contestazioni inerenti la fase esecutiva di una concessione per l’esecuzione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti
Tribunale di Potenza, 20 novembre 2019
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in relazione alla domanda dell’appaltatore volta ad ottenere il riconoscimento dell’adeguamento dei prezzi di commessa stabiliti nel contratto d’appalto. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di pretese risarcitorie avanzate dall’appaltatore verso la stazione appaltante. [C] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione di tempestiva riserva in caso di danni conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Roma, 25 ottobre 2019
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Amministrativo e Giudice Ordinario per controversie inerenti la fase esecutiva del rapporto contrattuale derivante da un appalto pubblico, da una concessione di costruzione e gestione o da una concessione di servizi. [B] Sulla distinzione tra appalto di servizi e concessione di servizi secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia UE. [C] Sulla natura di appalto di servizio o concessione di costruzione e gestione laddove l’affidamento abbia ad oggetto il ciclo integrato di gestione dei rifiuti
Tribunale di Foggia, 17 ottobre 2019
Sulla giurisdizione del giudice ordinario o del giudice amministrativo in materia di esecuzione di convenzioni stipulate per la realizzazione di un parco eolico
Tribunale di Catania, 19 ottobre 2017
[A] Sulla esclusività o meno del foro competente a risolvere le controversie nell’ambito di un appalto pubblico in presenza di apposita clausola contrattuale. [B] Sulle valutazioni che il Giudice deve svolgere in caso di eccezione di inadempimento da parte della Stazione Appaltante che si rifiuti di pagare gli importi richiesti dall’appaltatore
Tribunale di Roma, 21 settembre 2017
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario o del giudice amministrativo in per controversie attinenti la fase esecutiva del rapporto contrattuale tra amministrazione pubblica e aggiudicatario. [B] Sulla ripartizione della competenza per territorio nel caso di controversie nelle quali siano parte enti diversi dallo Stato, pur se difesi dall’Avvocatura dello Stato. [C] Sulla possibilità o meno che le fatture emesse dall’appaltatore possano costituire prova scritta idonea, ex art. 633 c.p.c., per ottenere l’emissione di un decreto ingiuntivo contro la Stazione Appaltante.
Tribunale di Roma, 21 settembre 2017
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario o del giudice amministrativo in per controversie attinenti la fase esecutiva del rapporto contrattuale tra amministrazione pubblica e aggiudicatario. [B] Sulla ripartizione della competenza per territorio nel caso di controversie nelle quali siano parte enti diversi dallo Stato, pur se difesi dall’Avvocatura dello Stato. [C] Sulla possibilità o meno che le fatture emesse dall’appaltatore possano costituire prova scritta idonea, ex art. 633 c.p.c., per ottenere l’emissione di un decreto ingiuntivo contro la Stazione Appaltante.
Tribunale di Roma, 27 luglio 2017
Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o della Commissione Tributaria laddove si contesti l’assoggettamento o meno di una prestazione al pagamento dell’IVA
Tribunale di Napoli, 31 luglio 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo nel caso di controversia instaurata dall’ente concessionario nei confronti del concedente per la ripetizione di somme che il concessionario stesso è stato condannato a pagare all'appaltatore a titolo di compenso revisionale. [B] Sulle valutazioni che il Giudice deve eseguire per l'accertamento della risoluzione di diritto, conseguente a diffida ad adempiere senza esito, intimata dalla parte asseritamente adempiente. [C] Sulle valutazioni da parte del Giudice in presenza di una clausola risolutiva espressa. [D] Sulle valutazioni da parte del Giudice nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento. [E] Sui criteri interpretativi del contratto d’appalto. [F] Sulla legittimità o meno della clausola del contratto che condizione il pagamento del compenso alla concessione di un finanziamento da parte di altro ente
Corte d’Appello di Catania, 13 luglio 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di contestazioni sulla applicazione del “sistema del prezzo chiuso”. [B] Sulla possibilità o meno che il contratto d’appalto possa essere risolto in danno dell’impresa direttamente dal Direttore dei Lavori
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 14 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario per contestazioni inerenti la fase esecutiva dell’appalto, successiva all’aggiudicazione. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione dei lavori. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso in presenza dei c.d. “fatti continuativi”
Tribunale di Aosta, 5 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo nel caso di crediti vantati dall’Appaltatore in ragione di un incremento dei corrispettivi deciso con provvedimento amministrativo. [B] Sui presupposti e sulle modalità di calcolo dell'indennità prevista dall'art. 2041 cod. civ.
Tribunale di Salerno, 1 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione in tema di inadempimento di contratti tra appaltatore e Pubblica Amministrazione. [B] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate all’Appaltatore a titolo di danno
Tribunale di Avellino, 2 maggio 2017
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo in materia di appalti pubblici. [B] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante nel caso in cui l’Appaltatore si rifiuti di sottoscrivere, con o senza riserve, il conto finale, in particolare ai fini del decorso del termine di decadenza per l’iscrizione di riserve. [C] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione dei SAL da parte del Direttore dei Lavori, senza contestazioni, possa costituire prova o grave indizio della corrispondenza tra opere realizzate e contabilità approvata. [D] Sui limiti alla riconoscibilità del corrispettivo per opere ulteriori realizzate dall’appaltatore in aggiunta a quelle previste dal contratto. [E] Sulla esistenza o meno del diritto al corrispettivo in capo all’Appaltatore per opere non autorizzate dalla Stazione Appaltante. [F] Sui limiti alla proponibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. da parte dell’Appaltatore per il riconoscimento del corrispettivo relativo ad opere non previste nel contratto.
Tribunale di Palermo, 13 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario ovvero del Giudice Amministrativo in materia di revisione prezzi e prezzo chiuso. [B] Sulla competenza del RUP o del Consiglio Comunale alla deliberazione della revisione prezzi nell’ambito di un appalto di opere pubbliche.
Tribunale di Milano, 19 maggio 2017
Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo in materia di contributi e sovvenzioni pubbliche (nello specifico, in materia di contributi e sovvenzioni per l’acquisto di mezzi da parte dei concessionari del TPL)
Tribunale di Milano, 19 maggio 2017
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo in materia di contributi e sovvenzioni pubbliche (nello specifico, in materia di contributi e sovvenzioni per l’acquisto di mezzi da parte dei concessionari del TPL)
Tribunale di Firenze, 26 febbraio 2018
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione del contratto di appalto disposta in danno dalla Stazione Appaltante con proprio provvedimento. [B] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di chiedere la compensazione di propri crediti rispetto ai crediti vantati in giudizio dall’Appaltatore ammesso a procedura concorsuale (fallimento, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa, …). [C] Sui presupposti affinché possa ritenersi ammissibile la domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., proposta in via subordinata rispetto alla domanda principale basata su diverso titolo. [D] Sulle caratteristiche del “contratto autonomo di garanzia” e sugli elementi qualificanti per la sua configurazione. [E] Sulla esistenza o meno della legittimazione ad agire delle mandanti di un ATI per l’impugnazione degli atti di gara, nonché per questioni attinenti la fase esecutiva dell’appalto.
Tribunale di Potenza, 29 marzo 2017
[A] Sulle finalità dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [B] Sulle modalità e sui termini per l’iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’Appaltatore. [C] Sull’onere di confermare le riserve sul conto finale dei lavori disposto dall’art. 201 del d.P.R. n. 207/2010. [D] Sulle modalità con cui le riserve devono essere confermate nel conto finale e sugli effetti prodotti dalla mancata o errata conferma delle stesse da parte dell’Appaltatore. [E] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte dall’Appaltatore siano idonee a costituire in mora l’Amministrazione. [F] Sulle richieste dell’Appaltatore che sono soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva a pena di decadenza. [G] Sulla natura di condizione di procedibilità del tentativo di accordo bonario di cui all’art. 240 del d.lgs. n. 163/2006. [H] Sulla giurisdizione del Giudice Amministrativo in materia di revisione prezzi e sulle ipotesi in cui si può configurare la giurisdizione Ordinaria in materia di revisione prezzi.
Tribunale di Milano, 24 febbraio 2017
Sul riparto di giurisdizione riguardo alla revisione prezzi, all’adeguamento prezzi e nelle altre ipotesi di richiesta di integrazione del corrispettivo avanzate dall’Appaltatore
Corte d’Appello di Bari, 23 marzo 2017
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario relativamente alla fase esecutiva del contratto di appalto per opere, servizi e forniture pubbliche. [B] Sugli effetti prodotti dall’annullamento dell’aggiudicazione o di altro atto di gara sul contratto d’appalto stipulato (automatica caducazione). [C] Sulla possibilità per l’appaltatore di esperire l’azione di indebito arricchimento nel caso di caducazione del contratto a seguito di annullamento dell’aggiudicazione.
Tribunale di Roma, 26 gennaio 2017
[A] Sui principi in materia di riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di risarcimento del danno richiesto alla Pubblica Amministrazione. [B] Sulla giurisdizione del giudice ordinario o del giudice amministrativo in materia di risarcimento del danno derivante dalla contestata illegittimità della concessione e della mancata revoca della concessione stessa. [C] Sui limiti azione di arricchimento ex art. 2041 cod. civ. e sulla possibilità o meno di proporre tale azione in via subordinata rispetto all’azione contrattuale proposta in via principale
Tribunale di Roma, 17 gennaio 2017
Sul Giudice competente a decidere le controversie inerenti i debiti pecuniari delle pubbliche amministrazioni relativi ai corrispettivi dovuti in ragione di un contratto d’appalto
Tribunale di Catania, 2 gennaio 2017
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche. [B] Sulle ipotesi in cui il ritardato pagamento da parte della Stazione Appaltante può configurare un danno risarcibile a favore dell’Impresa e sulla possibilità o meno che il ritardo da parte dell’ente finanziatore possa costituire una esimente per la PA obbligata al pagamento. [C] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di atti di sottomissione a seguito di perizie di variante possa costituire rinuncia a pretese relative ad altre prestazioni dell’appalto e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva nella contabilità dei lavori per ottenere il pagamento degli interessi da ritardato pagamento
Lodo Arbitrale, 7 maggio 2015
[A] Sulla applicabilità o meno della novella introdotta dal comma 19 dell'art. 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190 (necessaria autorizzazione espressa all'arbitrato) alle clausole compromissorie stipulate prima del 28 novembre 2012. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in merito alla domanda di revisione dell'equilibrio del piano economico-finanziario oggetto della concessione. [C] Sui poteri del perito nominato dal Giudice (CTU) e sulla possibilità o meno da parte del Giudice di utilizzare ai fini della decisione le conclusioni ulteriori rispetto a quelle attinenti all'oggetto della consulenza
TAR Lazio-Roma, sez. IIbis, decreto ingiuntivo 30 marzo 2016
[A] Sulla giurisdizione in tema di revisione prezzi. [B] Sulla documentazione necessaria ad ottenere un decreto ingiuntivo per la pretesa connessa alla revisione prezzi sulla base delle variazioni ISTAT e sul diritto o meno a vedersi liquidati anche gli interessi in via monitoria
Lodo Arbitrale, 22 aprile 2014
[A] Sui criteri interpretativi di una clausola contrattuale ambigua, laddove non sia percepibile la comune volontà delle parti, che interpretano la stessa in senso opposto. [B] Sulla applicazione degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 per le somme dovute a titolo di indennità per le maggiori percorrenze necessarie a svolgere il servizio di conferimento in discarica dei RSU. [C] Sulla giurisdizione in tema di aggiornamento prezzi si sensi degli artt. 115 e 244 del Codice. [D] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per danni all'immagine derivante dalla risoluzione del contratto per inadempimento di una delle parti, e sui presupposti per l'accoglimento della stessa. [E] Sui criteri da utilizzare per la quantificazione del danno all'immagine subito dall'Ente Pubblico in conseguenza degli inadempimenti dell'Impresa alle obbligazioni assunte nella gestione di un servizio (nella specie raccolta rifiuti solidi urbani)
Lodo Arbitrale, 17 aprile 2014
[A] Sui limiti alla possibilità di eseguire nuovi accertamenti, anche di fatto, nel caso in cui tra le stesse parti sia già stata emessa una decisione avente ad oggetto la medesima questione. [B] Sulla giurisdizione rispetto alla domanda di revisione del corrispettivo avanzata dall'Impresa. [C] Sugli accertamenti da eseguire in caso di domanda di risoluzione del contratto per inadempimento, ovvero in caso di risoluzione disposta unilateralmente dalla Stazione Appaltante.
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2013
[A] Sulla giurisdizione in materia di rapporto sorto a seguito di concessione di servizi per il servizio idrico integrato. [B] Sui limiti alla possibilità di precisare e mutare la domanda introduttiva (mutatio libelli e emendatio libelli). [C] Sulla legittimità/validità/efficacia o meno della previsione nella concessione del Servizio Idrico Integrato che parte del canone vada a coprire i costi di gestione dell'ATO e i ratei di mutuo contratti dai Comuni, in particolare riguardo agli artt. 148, 4° comma e 154 cod. ambiente
Cassazione Civile, Sez. Un., Ord. 23 novembre 2012
Sulla giurisdizione del giudice ordinario in merito a contestazioni attinenti il ritardo nell'esecuzione dei lavori causato dalle carenze progettuali, da sospensioni illegittime e dalla approvazione di perizie di variante
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2013
[A] Sulla sorte della clausola compromissoria nel caso di declaratoria di nullità del contratto d'appalto in cui è inserita. [B] Sui limiti alla possibilità di apportare modifiche ai contratti d'appalto in corso di esecuzione. [C] Sulla possibilità o meno che le modifiche ad un appalto in corso di esecuzione vengano qualificate come nuova aggiudicazione. [D] Sulla validità o meno dei contratti stipulati tra Stazione Appaltante e aggiudicatario che contengano diritti o obblighi diversi da quelli sanciti con l'aggiudicazione. [E] Sui limiti alla possibilità di introdurre varianti in corso di esecuzione dell'appalto. [F] Sugli indirizzi dell'Autorità di Vigilanza (oggi ANAC) in merito alla natura sostanziale della modifica o della variante al contratto. [G] Sul divieto di varianti in corso d'opera per gli appalti di servizi e sulla nullità o meno di accordi di variante assunti dalla Stazione appaltante in corso di esecuzione dell'appalto. [H] Sulla giurisdizione del giudice amministrativo ovvero del giudice ordinario sull'efficacia del contratto, sulla validità del contratto, sul suo adempimento, sulla sua esecuzione e più in generale sui rapporti da esso nascenti tra le parti. [I] Sulla rilevanza o meno della buona fede del contraente nel caso di varianti in corso d'opera eccessive tali da configurare un nuovo contratto stipulato in violazione delle norme di evidenza pubblica
Cassazione Civile, Sez. Unite, Ord. 23 luglio 2013
Sulla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo, ovvero sulla giurisdizione del Giudice Ordinario, a decidere sulla domanda volta ad accertare l'inadempimento della Stazione Appaltante successivo alla aggiudicazione ma precedente alla stipulazione del contratto finalizzato all'accertamento dell'inadempimento della Stazione Appaltante agli obblighi contrattuali e la condanna dello stesso alla restituzione delle versate cauzioni oltre rivalutazione ed interessi, nonché al risarcimento del danno patito nel corso della "trattativa precontrattuale"
Cassazione Civile, Sez. Unite, Ord. 8 agosto 2012
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario ovvero del Giudice Amministrativo riguardo alla inefficacia del contratto stipulato dalla Stazione Appaltante per affidamento diretto, senza gara e in violazione della disciplina nazionale e comunitaria in materia di contratti pubblici. [B] Segue: sulla giurisdizione in merito alle domande di ripetizione di indebito o di arricchimento senza causa, conseguenti alla declaratoria di inefficacia del contratto
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2013
[A] Sulla giurisdizione in merito alle controversie relative al pagamento degli oneri derivanti dalla prestazione del servizio pubblico oggetto della concessione. [B] Sui criteri interpretativi per accertare se una clausola compromissoria configuri un arbitrato rituale o irrituale. [C] Sulla decorrenza degli interessi corrispettivi e sulla possibilità o meno che le contestazioni svolte in giudizio possano incidere sulla liquidità e certezza del credito vantato
Cassazione Civile, Sez. Unite, Ord. 3 maggio 2013
Sulla giurisdizione per la chiamata di terzi in manleva da parte della Stazione Appaltante convenuta in una azione risarcitoria dall'Impresa per inadempimento contrattuale o per violazione dei principi di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto d'appalto
Lodo Arbitrale, 17 maggio 2013
[A] Sulla natura pubblicistica o privatistica del provvedimento di risoluzione del contratto emesso dalla Stazione Appaltante e sulla competenza del Collegio arbitrale a pronunciarsi su tale risoluzione. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda dell'appaltatore finalizzata ad ottenere l'annullamento del contratto per errore, in ragione della mancanza dell'Elenco Prezzi al momento della formulazione dell'offerta. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di sospensione illegittima dei lavori, ovvero anomalo andamento degli stessi. [D] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario ovvero del Giudice Amministrativo riguardo all'accertamento della legittimità della risoluzione contrattuale per inadempimento disposta dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 136 d.lgs. n. 163 del 2006. [E] Sulla possibilità o meno da parte del Collegio di dichiarare la risoluzione del contratto per mutuo dissenso in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento, laddove non fossero riscontrabili i gravi motivi di cui all'art. 1453 e ss. c.c.. [F] Sulla efficacia retroattiva o meno della risoluzione per mutuo dissenso
Tribunale di Prato, 8 ottobre 2013
[A] Sulle modalità e sui tempi per l'iscrizione delle riserve da parte dell'Appaltatore e sui documenti idonei all'iscrizione stessa. [B] Sulle pretese dell'Appaltatore soggette all'onere di iscrizione di tempestiva riserva. [C] Sulla giurisdizione del giudice ordinario in merito alla domanda di accertamento della illegittimità della risoluzione del contratto d'appalto disposta dalla Stazione Appaltante
Corte d'Appello di Firenze, 20 febbraio 2012
[A] Sulla giurisdizione a decidere sulla domanda di declaratoria di nullità del contratto di appalto pubblico per l’avvenuta determinazione del prezzo in violazione delle norme imperative di legge (art. 21 legge 109/94 e 17, 23 e 34 del D.P.R. n. 554/99). [B] Sui principi attualmente vigenti in materia di riparto di giurisdizione. [C] Sull'orientamento espresso dalle SS.UU. in materia di giurisdizione e interpretazione dell'art. 244 del d.lgs. n. 163 del 2006
Lodo Arbitrale, 20 dicembre 2012
[A] Sulla giurisdizione del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda volta a contestare il provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto d'appalto resa dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 136 del Codice dei Contratti pubblici. [B] Sulla natura dell'alea ricadente sull'Appaltatore nei contratti in cui è previsto un corrispettivo "a corpo" e sugli eventi che possono giustificare un aumento del prezzo originariamente pattuito. [C] Sulla facoltà della Stazione Appaltante di adottare varianti in corso d'opera prevista dall'art. 132 del d.lgs. n. 163 del 2006. [D] Sulle ipotesi in cui l'adozione di varianti costituisce un obbligo per la stazione appaltante nel rispetto dei principi di correttezza, buona fede e collaborazione. [E] Sugli orientamenti dell'Autorità di Vigilanza in merito alle ipotesi in cui la inadeguata valutazione dello stato di fatto può costituire errore di progettazione. [F] Sulla valenza delle dichiarazioni rese dall'Appaltatore in sede di gara (art. 71 d.P.R. n. 554/1999), nonché al momento della consegna lavori (art. 131 d.P.R. n. 554/1999), per omissioni progettuali rilevabili con l'effettuazione di sondaggi o scavi. [G] Sulla liceità o meno della sospensione dei lavori disposta unilateralmente dall'Impresa, in ragione della violazione degli obblighi di collaborazione da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità delle spese generali variabili in caso di anomalo andamento dei lavori. [I] Sulla risarcibilità del lucro cessante per le ipotesi di illegittima interruzione del rapporto contrattuale per colpa del committente e sulla misura del risarcimento
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria non sottoposta a specifica approvazione per iscritto a norma dell'art. 1341 cod. civ.. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla verifica della natura dell'inadempimento al fine di valutare se possa considerarsi di non scarsa importanza. [C] Sulla giurisdizione del Collegio arbitrale a valutare la legittimità del provvedimento di risoluzione in danno adottato dalla Stazione Appaltante per grave inadempimento dell'Appaltatore. [D] Sulla possibilità o meno che la presenza di interferenze per sottoservizi non indicati in progetto sia per sé suscettibile di integrare gli estremi del grave inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sui presupposti affinché il ritardo nel pagamento delle somme dovute a titolo di acconto legittimi l'appaltatore ad avvalersi dell'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e a rifiutare la prosecuzione dei lavori. [F] Sugli effetti prodotti tra le parti dalla pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [G] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di restituzione a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [H] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione per inadempimento: mancato utile. [I] Sulle caratteristiche e sui limiti per valutare la legittimità o meno delle sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante. [L] Sulla tempestività e sulle modalità di iscrizione delle riserve iscritte dall'Impresa per contestare la legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e le altre ipotesi di c.d. "fatti continuativi". [M] Sulla necessità o meno di verificare la tempestività delle riserve laddove venga pronunciata la risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito alle pretese dirette ad ottenere la risoluzione del contratto. [N] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di rimuovere una cabina ENEL non indicata negli elaborati del progetto appaltato. [O] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione con cui l'imprenditore dà atto di essersi recato sul luogo dei previsti lavori e di aver preso conoscenza delle condizioni possa impedire future contestazioni in merito a pregiudizi subiti in conseguenza della necessità di rimuovere ostacoli che impediscano il corretto svolgimento dei lavori. [P] Sul diritto dell'appaltatrice ad ottenere il prolungamento del termine dei lavori nel caso di anomalo andamento dovuto a colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla natura dei danni risarcibili all'impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [R] Segue: Spese Generali. [S] Segue: improduttivo ammortamento del personale, dei macchinari e delle attrezzature. [T] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato ammortamento dei macchinari gommati. [U] Segue: mancato utile. [V] Sulla riconoscibilità o meno della domanda di adeguamento prezzi contrattuali nel caso di accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [Z] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'impresa a seguito di pronuncia di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
>[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria che richiami la devoluzione ad un collegio arbitrale costituito a norma degli artt. 150 e 151 D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554 abrogato dal Codice dei Contratti Pubblici. [B] Sulle indagini che il collegio deve svolgere in caso di recesso da parte della Stazione Appaltante e di domanda di risoluzione in danno avanzata dall'Appaltatore. [C] Sulla giurisdizione in merito alle domande di incremento prezzi delle materie prime e sulla cognizione o meno del Collegio Arbitrale
Lodo Arbitrale, 18 settembre 2012
[A] Sulla competenza a decidere del Collegio sulle domande di condanna svolte dalla Stazione Appaltante contro l'Impresa poi dichiarata fallita, laddove la Stazione appaltante abbia chiesto che delle domande stesse sia tenuto conto quali eccezioni di compensazione. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale. [C] Sulla possibilità o meno che il comportamento del contraente finalizzato alla tardiva esecuzione del contratto possa costituire rinuncia all'effetto risolutivo data dall'essersi avvalso della clausola risolutiva espressa. [D] Sulle valutazioni che il Collegio arbitrale deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto. [E] Sulla possibilità o meno che il collegio dichiari la risoluzione del contratto per mutuo consenso nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento, laddove non sia individuabile un inadempimento prevalente. [F] Sul diritto o meno del Concessionario all'adeguamento ISTAT dei corrispettivi stabiliti in convenzione
Lodo Arbitrale, 7 agosto 2012
[A] Sulle caratteristiche necessarie affinché un atto possa qualificarsi interruttivo della prescrizione ai sensi dell'art. 2943 cod. civ. e sulla idoneità di una domanda giudiziale/arbitrale davanti a giudice non competente ad interrompere la prescrizione. [B] Sulla configurabilità o meno di una grave responsabilità della Stazione Appaltante laddove l'area individuata nel contratto per l'esecuzione dei lavori si stata sottoposta, a contratto stipulato, al vincolo da parte della Soprintendenza. [C] Sulla possibilità o meno che l'ordine o il divieto proveniente da altra amministrazione possa costituire causa di forza maggiore, quindi causa di legittima sospensione dei lavori da parte dell'amministrazione committente. [D] Sulla facoltà dell'appaltatore di sciogliersi dal contratto quando la sospensione legittima superi determinati limiti temporali. [E] Sull'onere di iscrizione della riserva nel caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante
T.A.R. Campania Napoli, 24 ottobre 2013
[A] Sulla giurisdizione in merito alle controversie relative alla compensazione dei prezzi di cui al quarto comma dell'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sulla finalità delle disposizioni contenute nell'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006 e nell'art. 1 del d.l. 162/2008 in materia di revisione prezzi. [C] Sul procedimento da seguire per decidere sulla richiesta dell’appaltatore di compensazione per l’incremento dei prezzi contrattuali
Lodo Arbitrale, 12 giugno 2012
Sulla possibilità o meno di avvalersi, nella risoluzione di controversie derivanti da contratti pubblici dello strumento dell'arbitrato irrituale o libero e sulla eventuale sostituzione automatica delle clausole compromissorie ad opera degli artt. 241 e 253 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sui limiti alle richieste istruttorie in corso di procedimento arbitrale per ottenere l'esibizione di un documento di una parte o di un terzo. [C] Sulla giurisdizione in materia di domande di revisione prezzi. [D] Sui presupposti per la proposizione della domanda di indennizzo per indebito arricchimento della Stazione appaltante, ex art. 2041 cod. civ. e sulla competenza a decidere del collegio arbitrale
Lodo Arbitrale, 12 luglio 2011
[A] Sulle verifiche necessarie ai fini della valutazione della sussistenza o meno della giurisdizione del collegio arbitrale a decidere sulle questioni oggetto del giudizio. [B] Sulla qualificazione della posizione giuridica dell'Impresa (quale diritto soggettivo o interesse legittimo) rispetto alla domanda di riequilibrio finanziario in materia di gestione di un servizio pubblico locale. [C] Sulla possibilità o meno che con la clausola arbitrale le parti deroghino alla giurisdizione: in particolare in materia di pubblici servizi nella vigenza dell'originaria versione dell'art. 33 del d.lgs. 80/98. [D] Sugli effetti della declaratoria di incostituzionalità di una legge sui rapporti in corso: in particolare sulla nullità o meno della clausola compromissoria. [E] Sulla qualificazione giuridica di concessione-contratto o meno dell’affidamento ad un terzo di un servizio pubblico che preveda l’uso di beni di proprietà pubblica. [F] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo per le domande dell’Impresa volte ad ottenere il riequilibrio economico-finanziario della gestione di un servizio pubblico. [G] Sull’applicabilità retroattiva o meno dell’art. 6, comma 2, l. 205/2000 (in materia di giurisdizione esclusiva) anche alle clausole compromissorie perfezionate prima della sua entrata in vigore
Lodo Arbitrale, 13 ottobre 2010
[A] Sulla proponibilità o meno di due distinte domande di arbitrato, relative allo stesso rapporto, l’una per la decisione sulle riserve inerenti la costruzione, l’altra sulle riserve inerenti la gestione, e sull’eventuale contrasto con il generale principio di buona fede. [B] Sui limiti alla possibilità di frazionare l’azione giurisdizionale, alla luce dei canoni di correttezza e buona fede evidenziati dalle Sezioni Unite della Suprema Corte con la sentenza n. 23726 del 15.11.2007. [C] Sulla validità ed efficacia del contratto d’appalto sottoscritto per la Stazione Appaltante da un organo non munito della rappresentanza e sulla possibilità o meno di successiva ratifica implicita da parte dell’organo munito della legale rappresentanza. [D] Sulla distinzione tra consegna frazionata a consegna mancata in relazione alla applicabilità o meno della decadenza dalla pretesa relativa al prolungamento dei lavori per l'omesso esercizio della facoltà di recesso di cui agli artt. 129 o 133 del regolamento di cui al D.P.R. n.554/1999. [E] Sulla possbilità o meno che il giudizio arbitrale abbia luogo in corso d’opera. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'incremento del prezzo dei materiali ferrosi dovuto all’illegittimo allungamento dei lavori e sulla procedibilità o meno di tale domanda in sede arbitrale. [G] Sull’entità della penale massima che la Stazione Appaltante può applicare all’Impresa in caso di ritardo nei lavori imputabile a quest’ultima e sulla possibilità o meno per il Collegio arbitrale di ridurne d’ufficio l’ammontare
Consiglio di Stato, Sezione V, 8 febbraio 2011
[A] Sulla identificazione e qualificazione dei motivi di illegittimità dell’atto amministrativo (nella specie affidamento in house) posti a base del ricorso giurisdizionale e sul vizio di ultrapetizione della sentenza. [B] Sulla motivazione necessaria per procedere all’affidamento in house della gestione di servizi pubblici locali. [C] La relazione introduttiva ad una delibera ed il conseguente dibattito consiliare non possono integrare la motivazione dell’atto collegiale. [D] Il Giudice amministrativo ha giurisdizione esclusiva sulla dichiarazione di inefficacia del contratto a seguito dell'annullamento dell'aggiudicazione ed a seguito dell’entrata in vigore dell'art. 244, del D.Lgs. n. 163 del 2006, come novellato dal citato D.Lgs. n. 53 del 2010. [E] La domanda di risarcimento dei danni è regolata dal principio dell'onere della prova di cui all'art. 2697 c.c., sicché grava sul danneggiato l'onere di provare, ai sensi del citato articolo, tutti gli elementi costitutivi della domanda di risarcimento del danno per fatto illecito (danno, nesso causale e colpa)