Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 113 (Cauzione definitiva)
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Pisa, 15 marzo 2023
[A] Sulla legittimazione ad agire in tema di A.T.I.. [B] Sulla giurisdizione in materia di esecuzione di contratto d’Appalto pubblico ed in presenza di atti paritetici. [C] Sul giudizio comparativo cui è tenuto il Giudice in caso di allegazione di reciproci adempimenti con richiesta di risoluzione di un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’(im)possibilità di qualificare l’inadempimento del Committente dell’obbligo di contabilizzare i lavori come di non scarsa importanza ai fini della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico. [E] Sulla funzione del contratto autonomo di garanzia e sulle differenze con la fideiussione con particolare riferimento alle azioni di rivalsa a seguito dell’avvenuto pagamento. [F] Sul soggetto su cui ricadono le spese sostenute dal terzo chiamato in garanzia a seguito di rigetto della domanda principale.
Tribunale di Benevento, 29 agosto 2022
Sulla garanzia definitiva che l’operatore economico deve prestare a garanzia della corretta esecuzione delle lavorazioni e sul momento estintivo della garanzia stessa a seguito della emissione del certificato di collaudo provvisorio (che diviene definitivo decorsi due anni).
Tribunale di Napoli, 23 maggio 2022
[A] Sull’imputabilità dell’inadempimento nel caso di interdittiva antimafia disposta nei confronti dell’Appaltatore. [B] Sull’individuazione del momento di cessazione della garanzia prestata dall’Appaltatore a favore della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 113 del d.lgs. 163/2006: in particolare, il caso di risoluzione anticipata del contratto per grave inadempimento dell’Appaltatore.
Tribunale di Firenze, 23 marzo 2022
[A] Sulla compatibilità della clausola solve et repete con la fideiussione e con il contratto autonomo di garanzia e sulla finalità della stessa clausola in materia di Appalti Pubblici. [B] Sullo svincolo dalla polizza prestata per l’esecuzione di un Appalto pubblico nel caso di risoluzione anticipata del contratto per fatto e colpa dell’Appaltatore: differenze tra fideiussione e contratto autonomo di garanzia.
Tribunale di Torino, 20 ottobre 2021
[A] Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo di A.T.I. circa la legittimazione delle mandanti a far valere i propri diritti nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti della dichiarazione di fallimento in relazione allo scioglimento di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulle eccezioni al divieto di utilizzo, da parte del CTU, dei documenti non ritualmente prodotti dalle parti. [D] Sui limiti del valore di pubblica fede dello stato di consistenza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’obbligo motivazionale del Giudice in relazione alle osservazioni dei CTP. [F] Sull’applicabilità della sospensione dei pagamenti da parte della Stazione Appaltante, ex art. 118, comma 3, del d.lgs. 163/2006, nel caso di fallimento dell’Appaltatore. [G] Sul principio di buona fede oggettiva nel caso di inadempimento di scarsa rilevanza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [H] Sui presupposti necessari ai fini del risarcimento del danno d’immagine ed alla reputazione. [I] Sui limiti entro i quali la Committenza può soddisfare un proprio credito nei confronti dell’Appaltatore attraverso la cauzione versata da quest’ultimo in numerario o in titoli di stato o attraverso la garanzia fidejussoria che può sostituire le suddette forme di cauzione. [J] Sulla cristallizzazione del thema decidendum. [K] Sulle conseguenze della proposizione di una domanda di risarcimento del danno generica e priva di specifiche allegazioni. [L] Sulla condanna alle spese per l’attività dei CTP.
Tribunale di Oristano, 11 febbraio 2021
[A] Sulla distinzione tra fideiussione, polizza fideiussoria e contratto autonomo di garanzia; [B] Sugli indici concreti idonei a qualificare un contratto autonomo di garanzia
Tribunale di L’Aquila, 20 dicembre 2019
[A] Sulla operatività o meno della clausola penale prevista in caso di ritardato adempimento laddove all’appaltatore venga contestato l’inadempimento al contratto d’appalto sottoscritto. [B] Sui limiti alla risarcibilità del danno d’immagine il cui risarcimento viene richiesto dalla Stazione Appaltante in conseguenza della ritardata consegna dei lavori stradali. [C] Sulle conseguenze e sugli obblighi conseguenti alla risoluzione del contratto d’appalto per grave inadempimento dell’appaltatore. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto per inadempimento riguardo al regime delle riserve iscritte dall’appaltatore. [E] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento derivante da inadempimento contrattuale e sulla idoneità o meno della riserva a essere considerata formale costituzione in mora. [F] Sulla natura della polizza fideiussoria rilasciata dall’appaltatore a garanzia dell’adempimento e sui limiti alla escussione della polizza da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Firenze, 26 febbraio 2018
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione del contratto di appalto disposta in danno dalla Stazione Appaltante con proprio provvedimento. [B] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di chiedere la compensazione di propri crediti rispetto ai crediti vantati in giudizio dall’Appaltatore ammesso a procedura concorsuale (fallimento, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa, …). [C] Sui presupposti affinché possa ritenersi ammissibile la domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., proposta in via subordinata rispetto alla domanda principale basata su diverso titolo. [D] Sulle caratteristiche del “contratto autonomo di garanzia” e sugli elementi qualificanti per la sua configurazione. [E] Sulla esistenza o meno della legittimazione ad agire delle mandanti di un ATI per l’impugnazione degli atti di gara, nonché per questioni attinenti la fase esecutiva dell’appalto.
Tribunale di Roma, 7 marzo 2017
Sugli oneri posti a carico dell’Appaltatore ai fini di ottenere lo svincolo progressivo della cauzione e sui limiti alla possibilità di eccepire lo svincolo progressivo da parte del garante
Corte d’Appello di Torino, 24 febbraio 2017
Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante laddove l’appaltatore non produca le fatture quietanzate dei subappaltatori, ex art. 118 del d.lgs. n. 163/2006
Tribunale di Benevento, 18 gennaio 2017
Sui limiti al diritto della Stazione Appaltante di incamerare la cauzione definitiva in caso di inadempimento dell’Appaltatore
Tribunale di Pistoia, 29 febbraio 2012
Sul diritto della Stazione Appaltante alla escussione della fideiussione a garanzia dell'adempimento e sulla sussistenza o meno di un onere di provare l'entità dei danni subiti per ottenere il pagamento a prima richiesta da parte della Compagnia assicurativa
Lodo Arbitrale, 30 giugno 2011
[A] Sugli obblighi dell'Impresa di verificare il progetto esecutivo e sulle eventuali corresponsabilità della stessa nel caso vengano riscontrate lacune progettuali in corso di lavori, nonché sugli obblighi del RUP nella stessa materia. [B] Sulla possibilità o meno di configurare un grave inadempimento della Stazione Appaltante nel caso in cui le mancanze progettuali riguardino la mancata segnalazione di sottoservizi e la necessità di alcune variazioni esecutive. [C] Sull'obbligo di cooperazione in capo alla Stazione Appaltante e sulle responsabilità nei confronti dell'appaltatore in caso di difficoltà riscontrate nel corso dell'esecuzione del contratto. [D] Sulla possibilità o meno che l'Impresa possa eseguire le lavorazioni necessarie a colmare le lacune progettuali, senza l'approvazione di una specifica perizia di variante da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla valutazione del comportamento delle parti da parte del Collegio al fine di determinare la rilevanza dei reciproci inadempimenti e decidere sulle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla possibilità o meno che l'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione possa determinare la risoluzione del contratto, ai sensi dell'art. 1467 c.c.. [G] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda avanzata dall'Impresa di declaratoria di illegittimità della escussione della polizza fideiussoria da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi alle varie voci di danno risarcibili dal Collegio Arbitrale: mancato utile. [I] Segue: somme dovute per lavori realizzati. [L] Sulla possibilità o meno che l'Impresa ottenga a titolo di risarcimento del danno, derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante, il valore di mercato dell'opera eseguita e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [M] Sui presupposti necessari alla risarcibilità del c.s. danno curriculare e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [N] Sulla tipologia di danni risarcibili in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori, della ridotta produttività e dell'incremento dei costi e sulla loro quantificazione: Spese Generali. [O] Segue: Immobilizzo di attrezzature e mezzi d'opera. [P] Segue: Personale fisso di cantiere. [Q] Segue: Spese fisse di cantiere. [R] Segue: Ritardata percezione dell'utile. [S] Segue: Calcolo di rivalutazione e interessi sulla somma complessivamente dovuta dalla Stazione appaltante. [T] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi, in particolare sulla individuazione delle date iniziali e finali dei vari calcoli. [U] Sulla possibilità o meno di richiedere il risarcimento in via equitativa del danno derivante dalla perdita di chance conseguente alla ritardata consegna dei lavori alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 9 dicembre 2010
Sulla necessità o meno che l’Impresa dia la prova di avere richiesto l’estinzione delle fideiussioni per ottenere il risarcimento dei premi corrisposti a causa della maggiore durata dell’appalto
Corte di Cassazione, Sezione II, 28 ottobre 2010
Sulla natura giuridica delle fideiussioni a garanzia delle obbligazioni discendenti dall’appalto e sul significato da attribuire alle clausole "a prima richiesta" o "senza riserva" ovvero "senza eccezioni"
Autorità di Vigilanza. Parere del 7 luglio 2010
La garanzia fideiussoria di cui all’art. 113 del D.lgs 163 del 2006 tutela la stazione appaltante anche di fronte a quegli obblighi che comportano prestazioni da parte dell’appaltatore nei confronti di terzi
Dott. Francesco Barchielli. Le garanzie fideiussorie
Le garanzie fideiussorie negli appalti pubblici e privati - Fideiussioni bancarie, assicurative, degli intermediari finanziarie e dei Confidi
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 3 giugno 2010
In presenza della clausola “a prima richiesta” contenuta nella fideiussione, il carattere autonomo della garanzia può essere escluso soltanto in caso di “evidente, patente, irredimibile discrasia con l'intero contenuto "altro" della convenzione negoziale”
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 12 aprile 2010
La polizza contenente la cauzione provvisoria generata in via informatica o viene prodotta in formato informatico, secondo le prescrizioni di cui agli artt. 20-22 d.lgs. n. 82/2005, oppure essa deve essere prodotta su supporto cartaceo con la previa attestazione di un pubblico ufficiale all’uopo autorizzato della sua conformità all’originale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 13 aprile 2010
Sulla ratio della rinuncia all’eccezione di cui al comma 2 dell’art. 1957 del codice civile che il D.lgs 163 del 2006 richiede per le garanzie fideiussorie
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Bis, 25 gennaio 2010
[A] Sulla funzione della cauzione provvisoria di cui all’art. 75 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] La polizza fideiussoria prestata a garanzia dell’adempimento degli obblighi del concorrente (in sede di gara) o del contraente (nella fase di esecuzione contrattuale) si configura quale contratto autonomo di garanzia
Corte di Cassazione, Sezione III, 5 marzo 2009
Stante il contrasto giurisprudenziale esistente la Corte rimette alle Sezioni Unite la decisione in merito alla natura della fideiussione richiesta nei contratti pubblici, ovverosia se si tratti di una mera fideiussione o di un contratto autonomo di garanzia, indipendentemente dall’utilizzo delle espressioni "a semplice richiesta" o "a prima richiesta"
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 settembre 2009
Sugli artt. 75 e 113 del D. Lgs. n. 163/2006 e sulla possibilità o meno di richiedere che la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto debba essere accompagnata dalla documentazione comprovante la legittimazione del sottoscrittore a rilasciare questa dichiarazione
Corte di Cassazione, Sezione III, 9 luglio 2009
[A] Sulla differenza tra il contratto autonomo di garanzia rispetto alla fideiussione. [B] Sulla differenza tra le clausole "a prima richiesta" e "senza eccezioni" contenute nella garanzia fideiussoria
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2008
La clausola "a prima richiesta" contenuta nella cauzione definitiva non è idonea a trasformare la garanzia in un "performance band" e pertanto non è condivisibile la tesi che vorrebbe qualificare detta cauzione come un contratto autonomo di garanzia
Lodo Arbitrale, 10 maggio 2009 n. 57
[A] Per i lavori extracontrattuali non può parlarsi di tardività della riserva. [B] Sui costi delle fideiussioni e sulla possibilità o meno di ritenerli compresi tra le voci che compongono le spese generali
Lodo Arbitrale, 20 aprile 2009 n. 49
[A] Le eventuali carenze del progetto esecutivo non possono indurre l’impresa a rifiutare la consegna lavori. [B] Le dichiarazioni con le quali in sede di gara l’appaltatore ha riconosciuto che gli elaborati progettuali sono stati da lui esaminati e giudicati realizzabili non assurgono a mere clausole di stile. [C] Il rifiuto opposto dall’impresa rispetto alla consegna lavori giustifica il provvedimento di risoluzione contrattuale e l’incameramento della cauzione. [D] Sulla particolare valenza della cauzione definitiva qualora si proceda alla sua escussione non già nel corso dell’esecuzione bensì in seguito all’inadempimento dell’obbligo di presa in consegna dei lavori. [F] Sul potere riduttivo delle penali esercitabile d’ufficio dal giudice
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2008 n. 109
[A] Sulla risoluzione del contratto disposta dalla stazione appaltante e sulla rilevanza o meno dell’omessa trasmissione del relativo provvedimento all'appaltatore. [B] Sull’omessa iscrizione alla Cassa Edile del luogo nel quale vengono impiegati i lavoratori. [C] Sull’inadeguatezza del Piano Sanitario predisposto dall'Impresa ed allegato al P.O.S. [D] Sul P.O.S. recante indicazione dell’organico medio presente in cantiere, senza specificare la mansione di ognuno, la relativa idoneità, la data dell'ultima visita e/o dichiarazione cumulativa del medico competente che gli operai sono idonei ognuno alla propria mansione specifica. [E] Sulla dichiarazione del medico di presa visione del Piano Sanitario, allegata al P.O.S. ma priva di data, firma e timbro. [F] Sull’applicazione del CCNL dei metalmeccanici nonostante il contratto d’appalto imponga l’applicazione del CCNL dell’edilizia. [G] Sulla mancata documentazione da parte dell’impresa in merito al corso di formazione e informazione circa i rischi connessi alle mansioni da svolgere ed i rischi connessi all’attività di cantiere. [H] Sulla possibilità o meno di escutere la cauzione definitiva a titolo di penale
Lodo Arbitrale, 11 aprile 2008 n. 50
[A] La diffida ad adempiere di cui ali 'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento. [B] Sull'esperibilità o meno da parte dell'appaltatore dell'azione di risoluzione del contratto per inadempimento della stazione appaltante, successivamente alla intervenuta risoluzione del contratto disposta unilateralmente dalla committente. [C] Sull’obbligo dell'appaltatore di verificare la correttezza del progetto e di segnalarne le eventuali carenze ed errori. [D] Sulla sussistenza o meno di un obbligo dell’appaltatore di dare comunque esecuzione alle parti d'opera realizzabili anche in caso di sospensione parziale illegittima. [E] Sulla presenza di reciproche azioni di risoluzione del contratto e sulla possibilità di dedurne una comune volontà di sciogliere il vincolo per mutuo dissenso. [F] Sull’anticipata estinzione del contratto di appalto e sugli obblighi riguardo alla redazione del conto finale e del certificato di collaudo. [G] Sulla inefficacia ex lege della polizza fideiussoria una volta decorsi i termini per il collaudo
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione III, 14 aprile 2009
Sulla validità o meno della polizza fideiussoria prodotta da un raggruppamento ma priva di riferimenti alla natura collettiva della partecipazione alla gara