Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 93 (Livelli della progettazione per gli appalti e concessioni di lavori)
Tribunale di Reggio Calabria, 1° agosto 2024
[A] Sulla portata della clausola contenuta in un capitolato speciale d’appalto che indichi un foro competente “per qualsiasi controversia” derivante dall’esecuzione del contratto: ipotesi di foro esclusivo o alternativo? [B] Premesso l’onere dell’appaltatore di verificare lo stato dei luoghi e la validità del progetto esecutivo, sull’(im)possibilità per lo stesso di richiedere la revisione del prezzo nell’ipotesi in cui non abbia preliminarmente provveduto al controllo della validità tecnica del progetto fornito dal committente. [C] Sugli effetti recuperatori della risoluzione di un contratto d’appalto, anche pubblico, con particolare riguardo alle opere già eseguite dall’appaltatore. [D] Premessa la natura di contratto autonomo di garanzia della polizza per cauzione definitiva di opere pubbliche nella quale viene previsto il “pagamento a prima richiesta” da parte del garante e la conseguente impossibilità di sollevare eccezioni riguardanti il rapporto principale, sulle eccezioni che in tal caso possono essere sollevate nei confronti della stazione appaltante che intenda incamerare le somme previste dalla polizza con particolare riguardo all’exceptio doli ed alle c.d. eccezioni letterali.
Tribunale di Ancona, 10 giugno 2024
[A] Premessa la disamina dell’istituto dell’accordo bonario per i lavori nella vigenza dell’art. 205 del d.lgs. 50/2016, sulla (in)sussistenza di automatismi che vincolino le parti all’instaurazione del procedimento di accordo bonario ove le riserve apposte dall’appaltatore determinino una possibile variazione dell’importo economico dell’opera pubblica oltre le soglie percentuali predeterminate dalla norma. [B] Sulla natura sostanziale dell’obbligo di sopralluogo posto in capo all’appaltatore di opere pubbliche. [C] Sulle conseguenze, anche in punto di responsabilità, e sulla portata della dichiarazione dell'appaltatore di opere pubbliche di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull'esecuzione dell'opera. [D] Premesso l’obbligo dell’appaltatore di opere pubbliche di verificare la validità tecnica del progetto fornito dalla committenza, sui casi in cui la c.d. “sorpresa geologica” o le difficoltà geologiche occulte scoperte durante l’esecuzione dell’opera debbano ritenersi prevedibili e conoscibili dall’appaltatore, pertanto insuscettibili di fondare una richiesta di indennizzo, ovvero debbano ritenersi idonee ad escludere ogni responsabilità dell’appaltatore.
Corte d’Appello di Caltanissetta, 12 marzo 2024
[A] Sull’onere dell’appaltatore, che abbia apposto tempestivamente riserva per i vizi progettuali di un’opera pubblica, di provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. [B] Sull’obbligo dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dal committente, con particolare riguardo alle caratteristiche geologiche del terreno sul quale l’opera pubblica deve essere realizzata, e sulla responsabilità dello stesso ove i lavori siano ritardati per le condizioni geologiche del terreno. [C] Sul diritto della stazione appaltante, nelle ipotesi tassativamente previste dal legislatore, di ottenere, ai medesimi patti, condizioni e prezzi previsti dal contratto d’appalto pubblico originario, una variazione dei lavori nel limite del 20% dell’importo contrattuale senza che l’appaltatore possa rifiutarsi di proseguire i lavori. [D] Sui presupposti oggettivi e soggettivi necessari ai fini della risoluzione del contratto d’appalto pubblico per i ritardi dell’appaltatore a mente dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006. [E] Sulla (non) debenza all’appaltatore dell’indennità pari al 10% delle opere eseguite, prevista per il recesso, nel caso di esercizio da parte della stazione appaltante del diritto di risoluzione del contratto d’appalto pubblico. [F] Sull’(in)idoneità delle attestazioni del direttore dei lavori ad assumere valenza di prova documentale dei danni asseritamente subiti dalla stazione appaltante in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Napoli, 28 febbraio 2024
[A] Sull’obbligo dell’appaltatore di segnalare al committente le situazioni o le carenze progettuali che rendono l’opera non utilizzabile ai fini contrattualmente pattuiti. [B] Sull’obbligo della p.a. committente di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile e sulle conseguenze della mancata osservanza di tale obbligo anche nel caso in cui l’appaltatore abbia dichiarato l’esecutività di un progetto incompleto. [C] Sulle conseguenze, in punto di responsabilità contrattuale dell’appaltatore, della dichiarazione di conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali resa dall’impresa ai sensi dell’art. 106 del d.p.r. 207/2010. [D] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore o al danneggiato che agiscano per il risarcimento del danno ai sensi dell’art. 1223 c.c.. 
Tribunale di Busto Arsizio, 14 febbraio 2024
[A] Sull’obbligo, posto in capo all’appaltatore, di controllare e correggere gli errori del progetto fornito dal committente. [B] Sui termini entro cui l’appaltatore è tenuto ad apporre la riserva nella contabilità a seguito dell’insorgenza di un fatto lesivo in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo ai fatti produttivi di danno continuativo. [C] Sui presupposti necessari ai fini della risarcibilità del danno subito dalla stazione appaltante pubblica che, a seguito del mancato completamento dei lavori da parte dell’impresa appaltatrice, lamenti un danno futuro consistente nel costo per una nuova procedura, per una nuova progettazione e per la mancata produttività dell’opera nelle more dell’ultimazione dei lavori.
Corte d’Appello di Milano, 19 gennaio 2024
[A] Sull’obbligo di specificità delle riserve e sui limiti del quantum che può essere richiesto in giudizio in ragione delle riserve apposte. [B] Sulle conseguenze per l’appaltatore, in punto di responsabilità per le carenze progettuali e strutturali di un’opera pubblica, della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1 del d.p.r. 1063/1962 di aver esaminato la situazione dei luoghi e averne valutato i riflessi sull’esecuzione dell’opera.
Corte d’Appello di Bologna, 15 gennaio 2024
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina delle riserve, e più in generale delle disposizioni pubblicistiche applicabili all’appalto di opere pubbliche, al contratto di subappalto stipulato dall’appaltatore di un’opera pubblica. [B] Sulla distinzione tra progetto esecutivo e progetto costruttivo di cantiere e sul contenuto di quest’ultimo in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Napoli, 11 dicembre 2023
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’appaltatore che intenda avanzare pretese a maggiori compensi o indennizzi e danni a qualsiasi titolo è tenuto ad iscrivere le riserve in tema di appalto pubblico, con particolare riguardo alle situazioni potenzialmente dannose. [B] Sull’obbligo dell’appaltatore di verificare la validità tecnica del progetto fornito dal committente, anche pubblico, e sulle conseguenze della mancata osservanza di predetto obbligo.
Tribunale di Benevento, 14 novembre 2023
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice ordinario e Giudice Amministrativo in materia di appalti pubblici. [B] Sull’onere dell’appaltatore di verificare la validità tecnica del progetto fornito dal committente con particolare riguardo alle caratteristiche del suolo su cui l’opera deve sorgere. [C] Sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve in caso di temporanea indisponibilità del registro di contabilità. [D] Sull’applicabilità dell’art. 1458 c.c. alla risoluzione dei contratti d’appalto, con particolare riguardo agli effetti recuperatori in ordine alle prestazioni già eseguite dall’appaltatore. 
Tribunale di Potenza, 9 ottobre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico da parte della p.a. per grave inadempimento e grave ritardo dell’appaltatore ai sensi dell'art. 119 del d.p.r. 554/1999. [B] Sulla portata della clausola contrattuale con cui, ai sensi dell’art. 1 del d.P.R. 1063/1962 e poi dell’art. 71 del d.P.R. 554/1999, l’impresa dichiara di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull’esecuzione dell’opera in tema di appalto pubblico, con particolare riguardo alle carenze progettuali la cui rilevabilità presuppone un’approfondita conoscenza dell’area. [C] Sull’obbligo della p.a. committente, nella vigenza della l. 109/1994, di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile in tema di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 22 giugno 2022
[A] Sugli elementi che determinano la necessità di approvare una perizia in variante per l’esecuzione di lavori aggiuntivi in materia di Appalto pubblico: il potere del Direttore dei Lavori di valutare gli aggiustamenti progettuali occorrenti in corso d’opera, per i quali non sia necessaria l’approvazione di apposita perizia in variante, e la forma con cui il suddetto potere deve essere esercitato. [B] Sulla (in)sufficienza del solo elemento della non modifica dell’importo del contratto al fine di escludere la necessità di approvare apposita perizia in variante per l’esecuzione di lavori aggiuntivi in materia di Appalto pubblico. [C] Sugli effetti dell’accoglimento della domanda di risoluzione di un contratto d’Appalto con riferimento alle opere già eseguite. [D] Sulla decorrenza degli interessi legali dovuti in relazione ad un accertamento di responsabilità contrattuale in materia di contratto d’Appalto. [E] Sulla spettanza, a favore dell’Appaltatore, della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in caso di inadempimento dell’Amministrazione agli obblighi derivanti da un contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 10 giugno 2022
[A] Sugli elementi rilevanti ai fini della valutazione dell’inammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 342 c.p.c.. [B] Sulla (im)possibilità per l’Appaltatore, nella vigenza della l. 109/1994 e del d.p.r. 554/1999, di chiedere la risoluzione del contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della committenza laddove tra gli atti di gara manchi la relazione geologica e, in generale, in caso di fallacia del progetto esecutivo. [C] Sull’assenza di valore confessorio dei S.A.L. in relazione al diritto al compenso dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Milano, 3 febbraio 2022
[A] Sull’onere di contestazione dei documenti prodotti da controparte. [B] Sull’onere della parte interessata di individuare, tra i vari documenti prodotti, quelli, o parti di essi, che siano posti a fondamento della domanda. [C] Sulla derogabilità delle norme attinenti l’attività di progettazione, ed in particolare la predisposizione del progetto esecutivo dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [D] Sull’onere di specificazione dei motivi d’appello, ai sensi dell’art.. 342 c.p.c., in caso di richiamo per relationem alla comparsa conclusionale di primo grado. [E] Sull’azione di ingiustificato arricchimento esperita dall’Appaltatore in caso di tardiva apposizione delle riserve in materia di Appalti pubblici.
Tribunale di Cosenza, 11 gennaio 2022
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante laddove quest’ultima abbia contestualmente attivato la risoluzione in danno a carico dell’Appaltatore. [B] Sui criteri giudiziali di valutazione dei comportamenti di Committente ed Appaltatore in caso di reciproci inadempimenti di contratto d’Appalto pubblico ai fini della risoluzione. [C] Sugli obblighi dell’Appaltatore verso il Committente in caso di carenze progettuali rilevate o rilevabili. [D] Sugli obblighi del Committente verso l’Appaltatore di predisporre un progetto esecutivo contenente la puntuale e dettagliata rappresentazione dell’opera in materia di Appalto pubblico. [E] Sulla quantificazione del risarcimento e sugli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di risoluzione del contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Venezia, 23 febbraio 2021
[A] Sull’obbligo dell’Amministrazione Committente di predisporre un dettagliato progetto esecutivo in materia di Appalto di opere pubbliche. [B] Sulle conseguenze della sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione Committente per un fatto alla stessa imputabile in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Teramo, 12 gennaio 2021
[A] Sugli effetti che il rinvio d’ufficio dell’udienza, ex art. 168-bis, co. 4 c.p.c., determina in relazione ai termini per il deposito della comparsa e la proposizione dell’appello incidentale; [B] Sull’ammissibilità di eccezioni di decadenza delle Riserve proposte oltre i termini di cui all’art. 166 c.p.c;.[C] Sull’ammissibilità, in materia di Appalto pubblico, delle domande risarcitorie relative a pretese non iscritte in apposite Riserve nel caso della risoluzione del contratto; [D] Sulle conseguenze di una Sospensione dei lavori determinata da originarie carenze progettuali negli elaborati della Pubblica Amministrazione; [E] Sulla delimitazione dell’alea che contraddistingue il contratto d’Appalto a corpo; [F] Sulla configurabilità o meno delle Riserve quale intimazione di pagamento
Tribunale di Torino, 13 gennaio 2021
[A] Sui termini e sulla rilevabilità dell’eccezione di prescrizione svolta dalla Stazione Appaltante sulle richieste dell’Appaltatore; [B] Sui termini e sulla rilevabilità dell’eccezione di tardiva apposizione delle Riserve; [C] Sulle conseguenze dell’inadeguatezza del progetto preliminare e del computo metrico predisposti dalla Stazione appaltante in Appalto pubblico a corpo ed i limiti del principio di immodificabilità del corrispettivo a corpo; [D] Sugli elementi costitutivi del divieto di esercizio abusivo di un diritto e sul ruolo del principio di buona fede all’interno dei negozi giuridici; [E] Sui limiti della motivazione della decisione del giudice che aderisce alle risultanze del CTU; [F] Sulla rilevanza o meno della assenza di risorse finanziarie dell’Ente locale ai fini dell’adempimento alle obbligazioni patrimoniali precedentemente assunte con contratto d’Appalto; [G] Sui termini per l’allegazione degli elementi costitutivi della domanda: l’integrazione degli stessi in sede di operazioni peritali; [H] Sull’onere della prova dei vizi dell’opera in materia di Appalto; [I] Sui requisiti necessari al fine di ottenere l’accoglimento della domanda di risarcimento dei danni d’immagine; [J] Sulla legittimità della richiesta degli interessi di mora e della rivalutazione da parte dell’Appaltatore in contratto d’Appalto pubblico. [K] Sulla determinazione della nozione di soccombenza reciproca
Tribunale di Rieti, 14 luglio 2017
[A] Sulla nozione e sulle caratteristiche del progetto preliminare. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento laddove la stazione appaltante abbia disposto la risoluzione ex art. 136 d.lgs. 163/2006 e sulla giurisdizione su tale domanda. [C] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di mettere a gara un progetto esecutivo “cantierabile” e sulla possibilità o meno di trasferire all’appaltatore il rischio derivante dalla errata progettazione. [D] Sulle ipotesi in cui le carenze del progetto esecutivo possono giustificare la risoluzione per inadempimento promossa dall’appaltatore. [E] Sulla rilevanza o meno della accettazione del progetto da parte dell’Appaltatore in sede di gara e in sede di consegna del cantiere e sulle eventuali preclusioni in merito alle contestazioni sulla completezza e cantierabilità del progetto stesso. [F] Sugli effetti prodotti sulle obbligazioni contrattuali dalla risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 1453 e 1458 c.c. e sul diritto di entrambe le parti di avere la “restitutio in integrum” delle prestazioni rese. [G] Sulla prova necessaria ai fini dell’accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento.
Lodo Arbitrale, 15 gennaio 2015
Sul diritto alla ulteriore retribuzione del tecnico incaricato di redigere il progetto di massima che rediga, su richiesta della Stazione Appaltante, il progetto definitivo
Lodo Arbitrale, 21 febbraio 2014
[A] Sulla necessità o meno di iscrivere le riserve a pena di decadenza sugli ordini di servizio. [B] Sui limiti alla necessità di iscrivere tempestiva riserva sul verbale di consegna dei lavori: in particolare in caso di indisponibilità giuridica delle aree. [C] Sulla necessità o meno di contestare fin dalla consegna dei lavori la presenza di interferenze non segnalate: sottoservizi, ritrovamenti rocciosi, ordigni bellici. [D] Sugli effetti prodotti dalla dichiarazione resa in sede di gara dall'Impresa di presa di coscienza del progetto e dei lavori da eseguire possa costituire preclusione per successive contestazioni. [E] Sul contenuto della diffida ad adempiere ex art. 1454, affinché la stessa possa generare l'effetto risolutorio. [F] Sulle valutazioni necessarie in caso di reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento, avanzate ai sensi dell'art. 1453 c.c.. [G] Sulle caratteristiche necessarie alla qualificazione del progetto come "progetto esecutivo" ai sensi dell'art. 93 del codice e sulla rilevanza di eventuali pattuizioni che spostano sull'impresa gli oneri progettuali incombenti sulla committenza. [H] Sulla efficacia o meno della clausola del contratto o del capitolato speciale in cui si preveda l'onere per l'Appaltatore di predisporre il Piano Operativo di Sicurezza, anche con riguardo alle interferenze aeree, stradali, sotterranee, ordigni esplosivi. [I] Sulle modalità di calcolo dei danni risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamento lavori per cause imputabili alla Stazione Appaltante: Spese generali. [L] Segue: mancato utile e onere della prova. [M] Segue: improduttivi oneri per attrezzature. [N] Segue: improduttivo costo della manodopera. [O] Sugli effetti prodotti sulle obbligazioni contrattuali dalla risoluzione del contratto d'appalto per inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 12 novembre 2014
[A] Sulla possibilità o meno di una delle parti di declinare la competenza arbitrale nel vigore della disciplina contenuta nell'art. 32 della l. n. 109/1994. [B] Sul termine per proporre l'arbitrato e sulla procedibilità dello stesso in caso di mancata attivazione della procedura di accordo bonario da parte della Stazione Appaltante. [C] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per le carenze progettuali riscontrate e sulla sussistenza o meno di un onere per l'Appaltatore di formulare contestazioni sul progetto iniziale
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sul rapporto e sulle differenze tra giudizio arbitrale e giudizio davanti al giudice ordinario. [B] Sulla rilevanza del progetto nella determinazione dell'oggetto dell'appalto e sui limiti alla sua modificabilità. [C] Sulla possibilità o meno che la firma di atti di sottomissione senza l'apposizione di riserve possa precludere la successiva iscrizione di riserve per anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla modalità di iscrizione delle riserve per fatti continuativi. [E] Sulla legittimità o meno dell'applicazione delle penali in caso di ritardi dovuti alla necessità di introdurre modifiche al progetto. [F] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per le pretese attinenti il mancato versamento di corrispettivi. [G] Sulla giurisdizione in materia di "aggiornamento prezzi"
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2014
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione disposta per il problema del traffico nella stagione estiva e sulla possibilità o meno di considerarla ipotesi di forza maggiore. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso mancata disponibilità delle aree e presenza dei sottoservizi. [C] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sul contenuto dell'obbligo di correttezza e di collaborazione posto a carico della Stazione Appaltante. [E] Sul danno risarcibile in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [F] Segue: improduttivo vincolo di macchinari e attrezzature. [G] Segue: improduttivo impiego delle maestranze, in particolare sulla prova e sulla quantificazione del danno. [H] Segue: mancato utile. [I] Segue: improduttivo vincolo di polizze fideiussorie
Lodo Arbitrale, 9 giugno 2014
[A] Sugli effetti prodotti sul contratto in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento, laddove per nessuno dei due venga accertata una condotta gravemente inadempiente. [B] Sull'obbligo di cooperazione della Stazione Appaltante ai sensi degli artt. 1175 e 1375 cod. civ.. [C] Sulla natura e sul contenuto del progetto esecutivo ai sensi dell'art. 93 del codice. [D] Sulle obbligazioni della Stazione Appaltante in tema di consegna delle aree in favore dell'appaltatore, e sulle sue responsabilità per l'acquisizione della disponibilità delle aree di cantiere. [E] Sull'anomalo andamento dei lavori e sulle responsabilità della Stazione Appaltante per la dilazione dei tempi contrattuali. [F] Sul calcolo del danno derivante all'impresa dall'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [G] Segue: risarcimento per spese generali. [H] Segue: sul calcolo del pregiudizio subito per spese generali. [I] Segue: improduttivo immobilizzo di attrezzature e macchinari. [L] Segue: improdutttivo vincolo di polizze fidejussorie. [M] Segue: mancato utile. [N] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [O] Segue: sulla decorrenza degli interessi
Lodo Arbitrale, 10 dicembre 2013
[A] Sulla definizione di "project financing". [B] Sugli accertamenti necessari da parte del Giudice in caso di diffida ad adempiere ex art. 1454 cod. civ.. [C] Sulle differenze tra progetto esecutivo e progetto definitivo e sulla possibilità o meno di sopperire alle lacune del progetto definitivo con il progetto esecutivo
Cassazione Civile, Sez. I., 31 maggio 2012
[A] Sulle caratteristiche proprie del progetto esecutivo e sulla responsabilità della Amministrazione Committente per la sua completezza. [B] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di esigere dall'appaltatore la redazione di un nuovo progetto esecutivo laddove quello predisposto dalla PA non sia idoneo e sulla liceità di un atto di sottomissione che preveda tale obbligo in ragione del dovere di cooperazione ex art. 1175 c.c.
Lodo Arbitrale, 21 giugno 2012
[A] Sulla risoluzione di diritto del contratto di appalto nel caso di omessa risposta da parte della Stazione Appaltante alla formale diffida ad adempiere trasmessa dall'Impresa ai sensi dell'art. 1454 cod. civ.. [B] Sulla natura dell'inadempimento della Stazione Appaltante che ha fornito un progetto esecutivo incompleto e non immediatamente cantierabile, nonché sulla rilevanza ai fini della risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sul risarcimento del danno per maggiori oneri da sottoproduzione patiti dall'Appaltatore in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori: spese generali. [D] Segue: mancato utile. [E] Segue: ritardata percezione dell'utile. [F] Segue: protratto vincolo di macchinari ed attrezzature. [G] Segue: maggiori oneri per il personale. [H] Segue: rivalutazione e interessi. [I] Sul diritto dell'Impresa al pagamento dei lavori eseguiti con applicazione dei prezzi di mercato nel caso in cui venga dichiarata la risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [L] Sugli effetti della risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo dei prezzi di mercato per la valutazione dei lavori eseguiti. [M] Sul diritto o meno dell'Impresa ad ottenere il decimo dei lavori non eseguiti in caso di dichiarata risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2012
[A] Sugli obblighi tipici di committente e appaltatore e sulle verifiche che il Collegio deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento. [B] Sulle caratteristiche del progetto esecutivo e sulla gravità o meno dell'inadempimento della Stazione Appaltante laddove non consegni un progetto rispondente ai criteri di legge, nonché sulla possibilità o meno che il progetto esecutivo sia affidato all'appaltatore. [C] Sul dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla incidenza di tale obbligo sulla necessità di predisporre varianti in corso d'opera. [D] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione di presa visione del progetto da parte dell'Appaltatore possa costituire accettazione del progetto e sulla conseguente ripartizione delle responsabilità in caso di lacune progettuali. [E] Sulle valutazioni che il Collegio deve svolgere in caso di pluralità di inadempimenti per verificare la sussistenza del requisito della "gravità" necessario per pronunciare la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1455 c.c.. [F] Sulla risarcibilità del c.d. danno curriculare richiesto dall'appaltatore in caso di dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulla quantificazione dello stesso. [G] Sui casi in cui è necessaria la sottoscrizione con riserva del verbale di consegna lavori. [H] Sulla ammissibilità o meno della riserva esplicata nei quindici giorni a mezzo lettera raccomandata laddove la Stazione Appaltante non abbia costituito il registro di contabilità e sull'eventuale onere di ripetizione della riserva sul registro di contabilità
Lodo Arbitrale, 29 febbraio 2012
[A] Sulla natura e sulla efficacia della clausola compromissoria la quale contenga un rinvio alle clausole del Capitolato Generale per gli appalti pubblici di cui al D.P.R. n. 1063 del 1962. [B] Sulla possibilità o meno che uno dei contraenti declini unilateralmente la competenza arbitrale. [C] Sul dovere di collaborazione della Committente e sul grado di precisione richiesto al progetto esecutivo. [D] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante che non abbia tempestivamente adottato le perizie di variante per carenze progettuali richieste dall'Appaltatore. [E] Sulla applicabilità o meno delle decadenze per tardività delle riserve nel caso venga disposta la risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio subito dall'Appaltatore in ragione dell'aumento dei costi dei fattori di produzione per effetto dell'anomalo andamento dei lavori imputabile alla Stazione Appaltante. [G] Segue: sulla risarcibilità del mancato utile in caso di dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [H] Segue: sulla risarcibilità del valore venale delle opere realizzate dall'Appaltatore nel caso dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2012
[A] Sulla natura e sui termini dell'onere di tempestiva iscrizione di riserve, in particolare per quanto riguarda i c.d. fatti continuativi. [B] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione dell'atto di sottomissione relativo ad una variante da parte dell'Appaltatore possa costituire rinuncia a pretese future. [C] Sul dovere di cooperazione della Stazione Appaltante, in particolare riguardo alla presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sull'onere posto a carico della Stazione Appaltante di fornire una progettazione completa e sulla legittimità o meno della varianti di progetto in corso dei lavori. [E] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: mancato utile. [F] Segue: spese generali. [G] Segue: improduttivo ammortamento attrezzature, mezzi meccanici e mezzi d'opera. [H] Segue: oneri per mano d'opera e personale tecnico operativo dipendente, impiegato nelle attività di cantiere
Lodo Arbitrale, 24 gennaio 2012
[A] Sulla possibilità o meno per il Collegio giudicante di disapplicare il provvedimento di risoluzione del contratto adottato dalla Stazione Appaltante, nel caso di opposta domanda di risoluzione per inadempimento avanzata dall'Impresa. [B] Sulla efficacia o meno della diffida ad adempiere trasmessa dall'appaltatore alla Stazione Appaltante recante un termine inferiore a quello di 15 giorni previsto dall'art. 1454 cod. civ.. [C] Sulla nullità o meno della previsione del contratto che sposti sull'impresa appaltatrice il compito di predisporre e/o modificare il progetto esecutivo assumentosi la responsabilità circa la corretta redazione del progetto e sulla operatività o meno del meccanismo della sostituzione automatica di clausola, ex art. 1339 c.c.. [D] Sulla possibilità o meno che il collegio dichiari la nullità di una disposizione contrattuale in assenza di specifica domanda nell'ipotesi di azione finalizzata alla risoluzione del contratto. [E] Sui limiti alla consegna frazionata dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla configurabilità o meno di un inadempimento della Stazione Appaltante per non avere ultimato le procedure espropriative dei terreni interessati dall'appalto, prima di dar corso alla consegna dei lavori, e sulla possibilità che tale inadempimento possa giustificare la risoluzione ex art. 1453 c.c.. [G] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione ai sensi dell'art. 71 comma 2 del DPR 554/1999 resa dall'Appaltatore in sede di gara, circa la conoscenza dello stato dei luoghi, possa attutire e/o escludere la responsabilità della Stazione Appaltante nell'ipotesi di consegna parziale. [H] Sulle conseguenze dell'attestazione di rischio derivante dal ritrovamento di ordigni bellici nelle aree di intervento. [I] Sulla modalità di reintegrazione del patrimonio dell'appaltatore adempiente in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione appaltante e sul calcolo degli importi spettanti per i lavori già eseguiti. [L] Sulla spettanza o meno del risarcimento per i lavori ancora non eseguiti in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla quantificazione del danno. [M] Sui danni risarcibili in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante: spese generali. [N] Segue: costi per polizze fideiussorie. [O] Sull'esonero per il Collegio arbitrale dall'esame della tempestività delle riserve in caso di risoluzione del contratto per colpa del Committente. [P] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere tempestiva riserva in calce agli ordini di servisio oggetto di contestazione. [Q] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [R] Segue: Maggior vincolo dei macchinari ed attrezzature. [S] Segue: Maggior costo del personale. [T] Segue: Mancato utile. [U] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti a causa del ritardo nel collaudo dell'opera. [V] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme riconosciute a titolo di indennizzo dei danni e maggiori oneri patiti dall'impresa in conseguenza della sottoproduzione dovuta all'anomalo andamento dei lavori per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla necessità o meno della doppia sottoscrizione, ex artt. 1341 e 1342 cod. civ., per la validità della clausola compromissoria inserita nel contratto d'appalto. [B] Sui comportamenti tenuti dalle parti all'avvio del giudizio arbitrale che sono rilevanti a conferma della volontà di deferire la controversia al Collegio Arbitrale. [C] Sulla valenza confessoria o meno di quanto dichiarato tra le parti in sede transattiva. [D] Sulla efficacia o meno di un atto di risoluzione consensuale stipulato tra le parti, laddove sia stato preceduto da formale diffida ex art 1454 c.c. da parte dell'Impresa nel caso il Collegio Arbitrale accerti l'inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sulle ipotesi di "grave inadempimento". [F] Sugli obblighi della Stazione Appaltante riguardo alla reale esecutività del progetto messo a gara, sulla messa a disposizione delle aree di cantiere e sulla celerità della redazione della necessaria perizia di variante. [G] Sulla tipologia di danni risarcibili in caso di anomalo andamento dell'appalto dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno di una risarcibilità solo parziale nel caso in cui la sospensione duri alcuni anni. [H] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sugli importi liquidati dal Collegio a titolo di mancato utile per i lavori non eseguiti in ragione della dichiarata risoluzione del contratto. [I] Sulla ammissibilità o meno di una condanna condizionata del Committente a manlevare e tenere indenne l'Impresa dalle eventuali richieste risarcitorie e indennitarie da parte di terzi, in caso di anomalo andamento dei lavori, seguito da risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 25 maggio 2011
[A] Sulle caratteristiche necessarie affinché il «progetto esecutivo» predisposto dalla Stazione Appaltante possa definirsi completo. [B] Sulla possibilità o meno che la «presa visione dei luoghi» da parte dell’Impresa possa liberare la Stazione Appaltante da eventuali carenze del progetto esecutivo dell’appalto. [C] Sulla applicabilità o meno del ribasso d’asta all’importo per spese sostenute dall’Impresa per maggiore manodopera, ai fini del calcolo del risarcimento del danno subito all’Impresa per l’anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla applicabilità o meno del ribasso d’asta all’importo per spese sostenute dall’Impresa per lavori eseguiti in economia, ai fini del calcolo del risarcimento del danno subito all’Impresa per l’anomalo andamento dei lavori. [E] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per ottenere la corresponsione degli interessi sui ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla legittimità o meno del diniego o del ritardo apposto dalla Stazione Appaltante al rilascio dei certificati dei lavori in assenza della presentazione del DURC da parte dell’Impresa, ovvero del diniego di pagamento
Lodo Arbitrale, 22 dicembre 2008
[A] Sui presupposti necessari affinché possa essere concessa in sede arbitrale la risoluzione per inadempimento contrattuale dell’appaltatore, ovvero della stazione appaltante. [B] Sulla possibilità o meno che il Collegio Arbitrale dichiari risolto per mutuo consenso il contratto d’appalto nel caso in cui rilevi l'infondatezza delle contrapposte domande di risoluzione in danno avanzate da appaltatore e stazione appaltante. [C] Sui requisiti previsti dalla legge per la completezza del progetto esecutivo e sulle conseguenze che eventuali omissioni possono determinare a carico della stazione appaltante
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 18 febbraio 2011
[A] Nel passaggio dalla progettazione preliminare a quella definitiva è del tutto fisiologica l’introduzione di modificazioni in ordine ai lavori da realizzare senza che ciò implichi l’applicazione dell’art. 19 del d.p.r. 2001 n. 327 e quindi l’approvazione di una variante da riservare alla competenza del Consiglio. [B] Sul progetto definitivo privo dello “studio di impatto ambientale ove previsto dalle vigenti normative ovvero studio di fattibilità ambientale” prescritto dall’art. 25 del d.p.r. 1999 n 554. [C] Sulla mancata verifica del progetto preliminare in violazione dell’art. 46 del d.p.r. 1999 n. 554
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2010
Sul soggetto competente a depositare il progetto presso il genio civile, tra committenza ed impresa
Lodo Arbitrale, 8 aprile 2010
[A] Negli appalti di opere pubbliche la Stazione appaltante ha il dovere specifico di diligenza e puntualità nell’approntare una progettazione esaustiva. [B] Sulla differenza tra il risarcimento del danno cagionato all’impresa in caso di risoluzione contrattuale per inadempimento della stazione appaltante rispetto all’indennizzo per il recesso esercitato ai sensi dell’art. 122 del D.P.R. 554 del 1999. [C] Il risarcimento del danno per mancato utile derivante dall’andamento anomalo dei lavori non può essere riconosciuto in via presuntiva, ma richiede la prova rigorosa del danno patito
Lodo Arbitrale, 4 febbraio 2010
[A] Ove le parti abbiano consensualmente nominato il terzo arbitro, con atto sottoscritto dai rispettivi rappresentanti legali, si è in presenza di un atto che presenta tutti i caratteri del compromesso. [B] Sulla sospensione dei lavori determinata dall'esigenza di apportare una perizia di variante e suppletiva al progetto. [C] Sull’obbligo della Committente di predisporre un progetto esecutivo completo in ogni sua parte. [D] Sull’onere della risoluzione delle interferenze con i sopra-sottoservizi e sull'acquisizione delle autorizzazioni ed approvazioni in ordine al progetto da parte degli enti interessati. [E] Sul risarcimento del danno quanto alle spese generali ed al mancato utile in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2010
[A] Sull'illegittimità del divieto di arbitrato e sull'illegittimità, per converso, dell'arbitrato obbligatorio. [B] Tra gli obblighi a carico della Stazione Appaltante figura certamente quello di approntare un progetto eseguibile dal punto di vista tecnico-economico. [C] Sulla sospensione dei lavori imputabile a colpa della committente, ancorché di fatto e per lunghi periodi di tempo. [D] L'appaltatore è tenuto a conoscere e denunciare tempestivamente le carenze di progettazione. [E] Sul criterio di calcolo delle maggiori spese generali conseguenti all’anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla spettanza o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [G] Sul criterio di calcolo per il mancato utile. [H] In caso di prolungamento dei tempi lavorativi, la quantificazione del corrispettivo spettante all'Impresa per il minor utilizzo dei mezzi d'opera non può essere effettuata sul semplice valore delle attrezzature presenti in cantiere.[I] Devono essere escluse dal risarcimento le retribuzioni degli operai che l'impresa avrebbe potuto temporaneamente porre in cassa integrazione
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sulla consegna dei lavori alla ditta appaltatrice dopo 10 mesi dalla stipula del contratto, anziché dopo 45 giorni. [B] La redazione del progetto strutturale deve essere approntato dalla committente amministrazione preliminarmente alla scelta della ditta appaltatrice. [C] Sul committente inadempiente all’obbligazione di corrispondere i singoli acconti sulla scorta degli stati di avanzamento così come certificati dalla stessa direzione lavori. [D] Risoluto un contratto di appalto, il committente inadempiente, nell’impossibilità di restituire l’opus eseguito dall’appaltatore adempiente, è obbligato, per l’esigenza di reintegrare la situazione patrimoniale di quest’ultimo
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sull’obbligo dell’amministrazione di consegnare l'area libera da ostacoli ed interferenze. [B] Il momento della compilazione del progetto esecutivo non può che essere collocato anteriormente alla gara di appalto. [C] Sulla nozione di esecutività del progetto e sulla necessità o meno che questa sia garantita dalla fattibilità oltre che tecnica, nel senso della calcolata ed analitica previsione progettuale, anche amministrativa, nel senso di conformità alle previsioni di piano sia territoriale sia di settore. [D] Sulla necessità o meno che l’amministrazione corredi il progetto di tutti i pareri o nulla osta. [E] La previa fornitura di un progetto esecutivo assume poi significato ancora più pregnante per i lavori “a corpo”. [F] Sul progetto esecutivo privo indicazione circa le utenze preesistenti, interrate e/o aeree, o ancora di manufatti che interferivano con l'esecuzione della costruenda strada. [G] Sull’obbligo a carico dell’impresa di presentare gli elaborati “as built”. [H] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” si determina un’alterazione fuori della normale ed accettabile alea che necessità di una revisione del corrispettivo. [I] Sulle clausole contenute nel capitolato speciale secondo le quali in rappresentanza dell'Ente, devono essere svolte dall’impresa tutte le procedure tecniche e amministrative per l'eliminazione delle interferenze accertate e non individuate in sede di progetto esecutivo
T.A.R. Veneto, Sezione I, 11 febbraio 2010
Il progetto preliminare riveste un ruolo di carattere propedeutico rispetto al procedimento espropriativo cosicché la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera consegue solamente all'approvazione del progetto definitivo
Lodo Arbitrale, 23 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno quanto alle spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sulla diversa quantificazione del risarcimento del danno per mancato o ritardato utile di impresa da anomalo andamento lavori, rispetto a quanto previsto dall’art. 25 del D.M. 145 del 2000 relativamente ai casi di illegittima sospensione. [C] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale con la quale i “particolari costruttivi” del progetto vengono rinviati alla fase esecutiva e rimessi a carico dell'appaltatore. [D] Sull’incremento dei prezzi dei materiali cagionato dall’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2008
Per progetto esecutivo s'intende quello immediatamente cantierabile, mentre è da escludere che nella nozione rientrino anche gli impedimenti di ordine giuridico (quali permessi. nulla osta di altre autorità)
T.A.R. Liguria, Sezione I, 31 luglio 2009
Le prescrizioni dell’art. 93 D. Lgs. 163/06 e degli artt. 25, 26, 27, 29 e 30 d.P.R. 554/99 non vanno interpretate nel senso dell’obbligatorietà dell’approvazione di tutte le relazioni e di tutti gli studi da dette norme elencati
Lodo Arbitrale, 23 settembre 2008
[A] Sui caratteri che deve possedere il progetto esecutivo da porre a base di gara. [B] La sottoscrizione di un atto aggiuntivo non costituisce sede per l’iscrizione di riserve e di norma non comporta la rinuncia alle stesse. [C] Sul risarcimento del danno per le spese sopportate dall’impresa per la “riattivazione” del cantiere in seguito ad una lunga sospensione dei lavori. [D] Sul risarcimento del danno per lucro cessante e sul particolare onere probatorio che grava sull’impresa
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 7 luglio 2009
[A] L’individuazione dei costi normalmente avviene in sede di progettazione definitiva, ma nell’ambito del project financing, poiché il progetto preliminare è necessariamente funzionale all’asseveramento, tale individuazione deve necessariamente essere anticipata alla fase preliminare. [B] Nel project financing il progetto preliminare deve essere corredato sin dall’origine dalle relazioni e dai grafici relativi alle indagini effettuate sulle aree interessate dall’intervento che siano ritenute necessarie, quali quelle geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche e sismiche. [C] E’ il piano economico-finanziario (che dovrà essere quindi richiamato in parte qua nel contratto) a fornire il parametro fondamentale per valutare la durata della concessione
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 26 giugno 2009
[A] Sulla normativa legislativa e regolamentare distingue in proposito i seguenti tre livelli di progettazione. [B] Sulla tendenza del legislatore è di estendere negli appalti pubblici le forme contrattuali che richiedano come oggetto dell’offerta del candidato la progettazione esecutiva (c.d. “chiavi in mano”)