Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini

PONI UN QUESITO ALLA NOSTRA REDAZIONE

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Corte d’Appello di Ancona, 13 gennaio 2025
[A] Sui documenti e sulle modalità con cui l’appaltatore di opera pubblica, nella vigenza del r.d. 350/1895, è tenuto ad iscrivere le riserve per le maggiori spese sostenute a seguito della sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante, con particolare riguardo al caso in cui la sospensione sia produttiva di danni sin dall’inizio ed essi non siano immediatamente quantificabili. [B] Sui casi residuali in cui, nella vigenza della l. 2248/1865, le condizioni di maggior onerosità nell’escuzione delle opere determina l’aumento del corrispettivo degli appalti pubblici a corpo. [C] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore di opere pubbliche che lamenti di aver subito un danno curriculare, anche con riguardo alla perdita o alla mancata acquisizione di un livello di qualificazione. [D] Sulla diligenza che l’appaltatore, pur in presenza di carenze progettuali, è tenuto ad osservare nell’esecuzione di opere pubbliche. [E] Premessa la natura di inadempimento contrattuale del ritardo nell’emissione del certificato di collaudo da parte della stazione appaltante, sulle voci di danno di cui in tal caso l’appaltatore può richiedere il risarcimento e sull’onere probatorio posto in capo al medesimo avuto particolare riguardo alla (im)possibilità di ottenere la liquidazione del danno in via equitativa. [F] Sul riparto dell’onere probatorio tra stazione appaltante ed appaltatore in materia di vizi di un’opera pubblica anteriormente all’accettazione dell’opera da parte del committente.
Tribunale di Pordenone, 6 febbraio 2025
Sulle modalità con cui la stazione appaltante è tenuta ad effettuare la preventiva contestazione degli inadempimenti contrattuali dell’appaltatore prima di procedere alla risoluzione di un contratto d’appalto pubblico ai sensi dell’art. 108 del d.lgs. 50/2016.
Tribunale di Terni, 27 gennaio 2025
[A] Premessa la forma che i contratti pubblici devono rivestire a pena di nullità, sulla (im)possibilità di ritenerla rispettata richiamando la sola delibera dell’organo che ha autorizzato la prestazione, sulla (im)possibilità di sanarne la mancanza mediante successive convalide, ratifiche o comportamenti attuativi, sulle modalità con cui essa deve essere dimostrata in giudizio, sul soggetto sui cui ricade l’onere di provarla in caso di inadempimento dell’ente pubblico e sulla sua (in)derogabilità per volontà delle parti. [B] Sui limitati casi in cui è possibile avvalersi della proroga tecnica dei contratti pubblici. [C] Sul divieto per la stazione appaltante di frazionare gli importi di un affidamento al fine di sottrarlo all’applicazione di una o più disposizioni previste in tema di appalti pubblici. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di opere pubbliche di agire nei confronti della p.a. ai sensi dell’art. 2041 c.c. in mancanza di contratto scritto.
Tribunale di Messina, 29 gennaio 2025
[A] Sul divieto di porre a carico dell’aggiudicatario il pagamento dei corrispettivi dei servizi di committenza ausiliaria nella vigenza del d.lgs. 50/2016. [B] Premessa la disamina della nozione europea di “irregolarità” che, ai sensi del punto 36 dell’art. 2 del reg. UE 1303/2013 e della decisione della commissione UE C(2019) 3452 final, determina l’applicazione della rettifica finanziaria e della relativa sanzione a carico della p.a. per l’inosservanza delle norme sugli appalti pubblici in tutto o in parte finanziati dai fondi SIE, sulla legittimità della rettifica finanziaria disposta dalla commissione UE con cui la stazione appaltante venga sanzionata per aver previsto in capo all’aggiudicatario il pagamento dei servizi di committenza ausiliaria.
Corte d’Appello di Salerno, 15 gennaio 2025
[A] Sulla forma prevista a pena di nullità per i contratti pubblici. [B] Sulla (im)possibilità di qualificare l’approvazione da parte della p.a. di un debito fuori bilancio, nel caso di specie concernente il corrispettivo di un appalto pubblico, come una ricognizione di debito.
Corte d’Appello di Cagliari, 13 gennaio 2025
[A] Sulla natura giuridica e sulle norme applicabili all’A.N.A.S. s.p.a.. [B] Sulla validità della clausola di un contratto d’appalto pubblico che ponga i compensi del collaudatore a carico dell’appaltatore.
Tribunale di Lodi, 30 gennaio 2025
[A] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore di opere pubbliche che chieda, mediante ricorso ai sensi dell’art. 700 c.p.c., la sospensione dell’escussione della polizza fideiussoria da parte della p.a. prospettando la compromissione dell’aggiudicazione di altri appalti pubblici. [B] Sulla (in)idoneità della generica prospettazione di una difficoltà nel recupero del credito a fondare la domanda ex art. 700 c.p.c. presentata dall’appaltatore di opere pubbliche al fine di sospendere il pagamento delle somme dovute alla stazione appaltante che abbia unilateralmente risolto un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Messina, 27 gennaio 2025
[A] Sulla decorrenza degli interessi sulle riserve che afferiscono a pretese risarcitorie negli appalti pubblici. [B] Sul soggetto in capo a cui, in caso di appalto pubblico affidato ad un consorzio di cooperative eseguito mediante una consorziata esecutrice, maturano i requisiti di capacità tecnica e professionale derivanti dall’appalto: consorzio o consorziata esecutrice? [C] Sul soggetto che è titolare del rapporto contrattuale con la p.a. in caso di appalto pubblico affidato a consorzio di cooperative eseguito da una consorziata esecutrice, anche ai fini della corresponsione di somme e compensi derivanti dal rapporto.
Tribunale di Latina, 28 gennaio 2025
[A] Premesso il requisito della forma scritta ad substantiam dei contratti pubblici, sulla (im)possibilità di ricavarne l’osservanza mediante documenti diversi dal contratto, ma che lo presuppongono - nel caso di specie un certificato di esecuzione ed uno di regolare esecuzione dei lavori – o mediante fatture. [B] Sul soggetto nei cui confronti si instaura il rapporto obbligatorio con il terzo che abbia eseguito lavori, servizi o forniture a favore dell’Ente Locale in mancanza dell’impegno di spesa. [C] Sulla (im)possibilità, in caso di lavori pubblici di somma urgenza, di ritenere instaurato un rapporto obbligatorio tra p.a. e ditta esecutrice in mancanza di tempestiva regolarizzazione ai sensi dell’art. 191, co. 3 del T.U.E.L.. [D] Sull’(in)idoneità del riconoscimento di un debito fuori bilancio da parte della p.a. a sanare i contratti pubblici nulli o invalidi, anche per mancanza di forma scritta, ed a derogare al regime di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento. [E] Sulla (im)possibilità per il privato di agire nei confronti della p.a. per indebito arricchimento in relazione a lavori, servizi o forniture affidati senza l’osservanza dello schema procedimentale di spesa previsto dal T.U.E.L., anche ove sia intervenuto il riconoscimento del debito fuori bilancio. [F] Sull’esperibilità, prima dell’introduzione del d.l. 66/1989, dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della p.a. in relazione a lavori, servizi o forniture prestati senza l’osservanza dello schema procedimentale di spesa previsto dalle vigenti norme di contabilità pubblica.
Corte d’Appello di Genova, 13 gennaio 2025
[A] Sulla possibilità per la stazione appaltante, ai sensi del co. 3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, di sospendere il pagamento nei confronti dell’appaltatore che non abbia a sua volta effettuato i pagamenti a favore del subappaltatore ove quest’ultimo sia sottoposto a procedura concordataria. [B] Sull’applicabilità dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, in tema di modalità di effettuazione dei pagamenti, oltre che alla stazione appaltante anche alle società che siano concessionarie pubbliche.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 21 gennaio 2025
[A] Sui limiti dei poteri decisori e di ricognizione del Giudice ordinario nei confronti dell’azione amministrativa. [B] Sugli elementi che il giudice ordinario è tenuto a considerare e sulle modalità con cui è tenuto a valutare la legittimità della risoluzione di un contratto d’appalto pubblico. [C] Sugli elementi necessari ai fini della valida stipula di un contratto pubblico, con particolare riguardo alla forma scritta ed ai presupposti previsti dalle norme di contabilità pubblica.
Tribunale di Nocera Inferiore, 20 gennaio 2025
[A] Sull’applicabilità dalla disciplina civilistica in tema di responsabilità del debitore e di interessi moratori al caso di ritardo della p.a. nell’adempimento di obbligazioni pecuniarie, anche qualora non risulti emesso il relativo titolo di spesa previsto dalle procedure di contabilità pubblica. [B] Sulla disciplina degli interessi applicabile al caso della ritardata erogazione dell’anticipazione di cui all’art. 3 della l. 741/1981 in tema di appalto di opere pubbliche. [C] Sul momento da cui decorrono gli interessi relativi ai debiti della p.a.: mora ex re o necessità di formale costituzione in mora?
Tribunale di Napoli, 20 gennaio 2025
[A] Sul riparto dell’onere probatorio tra stazione appaltante ed appaltatore in materia di adempimento di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui l’appaltatore produca in giudizio il contratto ed alleghi l’inadempimento della p.a. all’obbligo di consegnare i lavori. [B] Premesso l’obbligo della stazione appaltante di effettuare la consegna dei lavori all’appaltatore di opere pubbliche, sulla necessità che quest’ultimo, al fine di ottenere il risarcimento dei danni e la risoluzione del contratto per l’omessa o ritardata consegna dei lavori da parte della p.a. committente, eserciti la preventiva facoltà di recesso.
Corte d’Appello di Trento, 16 gennaio 2025
[A] Sulla portata della previsione, contenuta nell’art. 105 del d.lgs. 50/2016 e poi trasfusa nell’art. 119, co. 11 del d.lgs. 36/2023, secondo cui in caso di inadempimento dell’appaltatore la committenza è tenuta a corrispondere direttamente al subappaltatore l’importo dovuto per le prestazioni eseguite, con particolare riguardo al ruolo della stazione appaltante: semplice funzione solutoria o co-debitore che risponde in via sussidiaria all’obbligazione di pagamento prevista dal contratto di subappalto? [B] Sull’(in)applicabilità, in caso di fallimento dell’appaltatore, dell’obbligo della stazione appaltante, previsto in caso di inadempimento dell’appaltatore dall’art. 105 del d.lgs. 50/2016 e poi dal co. 11 dell’art. 119 del d.lgs. 36/2023, di corrispondere direttamente al subappaltatore l’importo dovuto per le prestazioni eseguite.
Tribunale di Macerata, 22 gennaio 2025
Sulla natura negoziale, anche ai fini dell’applicazione della disciplina degli interessi moratori di cui al d.lgs. 231/2002 in caso di ritardo della p.a. nel pagamento dei SAL, delle ordinanze contingibili ed urgenti con cui viene disposta la prestazione di un servizio o la fornitura di beni avuto particolare riguardo al caso in cui venga disposto il conferimento di rifiuti in discarica ed alla giurisprudenza nazionale ed europea.
Corte d’Appello di Catanzaro, 20 dicembre 2024
[A] Sulla responsabilità della p.a. committente e dell’appaltatore per i danni cagionati ai terzi dall’opera appaltata durante l’esecuzione di lavori pubblici. [B] Sulla responsabilità del committente ex art. 2051 c.c. per i danni che, in tema di appalto d’opera sia privato che pubblico, siano cagionati ai terzi dal bene consegnato all’appaltatore. [C] Sull’obbligo della p.a. committente, anche durante l’esecuzione di un appalto pubblico, di cooperare all’adempimento dell’appaltatore.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 13 dicembre 2024
[A] Sulla responsabilità dell’appaltatore, che abbia eseguito lavori pubblici conformemente a quanto previsto nei progetti forniti dalla stazione appaltante, per i danni arrecati ai terzi dalle lavorazioni eseguite. [B] Sulla responsabilità del committente pubblico, che abbia omesso di esercitare i poteri di controllo ed ingerenza nell’esecuzione di lavori pubblici, per i danni arrecati ai terzi dalle lavorazioni eseguite dall’appaltatore.
Tribunale di Potenza, 23 gennaio 2025
[A] Sull’(in)applicabilità dell’istituto delle riserve in caso di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico per inadempimento della stazione appaltante. [B] Sull’idoneità della mancata predisposizione, da parte della stazione appaltante, di un progetto immediatamente esecutivo o di una variante che si sia resa necessaria in corso d’opera a fondare la richiesta di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico per inadempimento ed il risarcimento del danno, avanzata dall’appaltatore anche ove quest’ultimo dichiari espressamente di aver preso visione del progetto.
Tribunale di Napoli Nord, 13 gennaio 2025
Sul giudice competente a giudicare in materia di aumento del corrispettivo di appalti pubblici previsto dalla normativa emergenziale emanata dal legislatore nazionale in relazione alla crisi pandemica e bellica.
Corte d’Appello di Roma, 5 dicembre 2024
[A] Sul soggetto dell’A.T.I. aggiudicataria di un appalto pubblico che ha rappresentanza, anche processuale, nei confronti della stazione appaltante per le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dall’appalto, anche dopo il collaudo. [B] Sugli elementi probatori che devono essere allegati dall’appaltatore che richieda il pagamento di fatture emesse in relazione ad un appalto pubblico concluso su piattaforma Consip.