Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
CODICE CIVILE. Art. 1243 (Compensazione legale e giudiziale)
Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, 28 agosto 2023
[A] Sulla compensazione giudiziale nella procedura fallimentare, ai sensi dell’art. 56 l.f. vigente per un fallimento dichiarato nel dicembre del 1994, con particolare riguardo al caso in cui il controcredito per il quale viene richiesta la compensazione in giudizio nei confronti della curatela derivi dai lavori realizzati in esecuzione di un rapporto di appalto pubblico prima della dichiarazione di fallimento dell’appaltatore ove le operazioni di collaudo siano successive alla medesima. [B] Sulla (im)possibilità di richiedere il maggior danno, ai sensi del co. 2 dell’art. 1224 c.c., in caso di ritardato pagamento del SAL da parte della stazione appaltante in materia di appalto pubblico. [C] Sulla natura (non) vincolante del contenuto della relazione di collaudo a mente dell’art. 104 del r.d. 350/1985. [D] Sulla possibilità, nel giudizio promosso dalla curatela per il recupero di un credito contrattuale del fattito, per il convenuto di eccepire in via riconvenzionale l’esistenza di un controcredito verso il fallimento
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Corte d’Appello di Napoli, 28 giugno 2023
[A] Sul momento in cui deve essere valutata la litispendenza in caso di contenziosi aventi ad oggetto la fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sull’onere dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dal committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (im)possibilità per il giudice di accogliere la richiesta di risarcimento dei danni e di dichiarare la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive in caso di inadempienze reciproche di pari gravità. [D] Sulla quadruplice condizioni necessaria affinché i lavori effettuati dall’appaltatore extra-contratto diano luogo al diritto al compenso in materia di appalto pubblico. [E] Sulla non equiparabilità, ai fini dell’integrazione di una delle quattro condizioni necessarie all’appaltatore per ottenere il diritto al compenso per i lavori effettuati extra-contratto, del riconoscimento dell’indispensabilità dei predetti lavori da parte del direttore dei lavori a quello effettuato dalla p.a. committente. [F] Sul diritto alla rivalutazione degli importi dovuti all’appaltatore per lavorazioni eseguite e non pagate in materia di appalto pubblico. [G] Sulla distinzione tra compensazione propria ed impropria con particolare riguardo alla loro rilevabilità.
Corte d’Appello di Palermo, 2 marzo 2023
[A] Sulla rappresentanza in giudizio di un’A.T.I. e sulla facoltà della Stazione Appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria in proprio. [B] Sul diritto della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di chiedere anche al fideiussore l’integrale pagamento della somma anticipata. [C] Sulla necessità che l’escussione della fideiussione da parte della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, sia preceduta da un formale provvedimento amministrativo. [D] Sull’(im)possibilità per il fideiussore, in caso di revoca da parte della Stazione Appaltante dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di opporre all’Amministrazione, che intenda escutere la fideiussione ai sensi dell’art. 3 del d.m. del Ministero del Tesoro del 25.11.1972, la compensazione dei debiti contratti dalla Committente nei confronti dell’Appaltatore nell’ambito del medesimo rapporto contrattuale. [E] Sull’ambito di operatività della c.d. copensazione atecnica con particolare riguardo ai crediti di natura risarcitoria. [F] Sulla (in)validità, in tema di A.T.I., degli accordi modificativi delle prestazioni contrattuali successivi alla conclusione di un contratto d’Appalto pubblico con la P.A. con particolare riguardo all’accordo con cui taluna delle imprese viene esclusa dall’esecuzione dei lavori appaltati. [G] Sull’onere posto in capo al creditore di una obbligazione di valuta, il quale intenda ottenere il ristoro del pregiudizio da svalutazione monetaria, di domandare espressamente in giudizio il risarcimento del maggior danno ai sensi del co. 2 dell’art.  1224 c.c..
Tribunale di Roma, 29 marzo 2023
[A] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sugli effetti della missiva con cui la Stazione Appaltante riferisce all’Appaltatore di aver approvato l’importo dei lavori eseguiti in relazione ad un Appalto pubblico ed autorizzato il relativo pagamento. [C] Sui presupposti dell’eccezione di compensazione.
Tribunale di Bologna, 3 aprile 2023
[A] Sui presupposti di legittimità della domanda di liquidazione del danno in via equitativa in materia di danno patrimoniale anche con riguardo agli Appalti pubblici. [B] Sulla rilevabilità dell’eccezione di compensatio lucri cum damno. [C] Sui presupposti di risarcibilità del danno patrimoniale futuro anche in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Torino, 16 febbraio 2023
[A] Sulla facoltà dell’interveniente volontario in un giudizio di formulare domande nei confronti delle altre parti in ogni fase del processo. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda aderire alle conclusioni del CTU. [C] Sui presupposti della compensazione legale e giudiziale dei debiti ed in particolare su quelli che concernono la compensazione impropria. [D] Sul momento a partire dal quale decorrono gli interessi relativi alle somme dovute all’Appaltatore e riferibili alla vicenda contrattuale di un Appalto pubblico: in particolare, l’(in)idoneità delle riserve regolarmente iscritte dall’Appaltatore a costituire in mora la Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Brescia, 30 gennaio 2023.
[A] Sulla validità della clausola risolutiva espressa apposta in un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sul potere del Giudice di accertare d’ufficio i rispettivi crediti al fine di procedere alla compensazione impropria.
Tribunale di Bari, 10 giugno 2022
Sulla compensazione legale o giudiziale dei crediti sub iudice pendenti tra appaltatore e Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Milano, 24 novembre 2021
[A] Sull’idoneità dell’eccezione di compensazione a costituire riconoscimento del credito. [B] Sulle conseguenze della mancata reiterazione delle richieste istruttorie in sede di precisazione delle conclusioni.
Corte d’Appello di Cagliari, 14 dicembre 2021
[A] Sui limiti alla possibilità del creditore del fallito di eccepire un controcredito in compensazione e sulla qualificazione di tale domanda come eccezione riconvenzionale (ammissibile) o domanda riconvenzionale (inammissibile). [B] Sulla distinzione tra l’istituto della compensazione, che richiede apposita eccezione di parte o domanda riconvenzionale, ed un mero rapporto di dare ed avere, nel quale vi è automatica elisione dei rispettivi crediti.
Tribunale di Cosenza, 7 maggio 2021
[A] Sull’ipotesi di inesistenza della notifica effettuata presso l’indirizzo pec del domiciliatario tratto dall’albo degli avvocati invece che presso quello indicato nei pubblici elenchi. [B] Sull’opposizione a d.i. fondata sulla compensazione di un credito superiore al debito ingiunto da parte degli organi della Liquidazione Coatta Amministrativa: differenza tra domanda riconvenzionale ed eccezione riconvenzionale.
Tribunale di Savona, 19 luglio 2017
[A] Sulla applicabilità o meno della disciplina di cui al D.L.vo n. 231.2002 ai contratti di appalto pubblici stipulati prima del 1.1.2013. [B] Sui limiti alla possibilità per la stazione appaltante di ottenere la compensazione di somme liquidate all’impresa con propri crediti accertati con sentenza non ancora passata in giudicato
Tribunale di Salerno, 3 luglio 2017
[A] Sulla natura del RTI (Raggruppamento temporaneo di imprese) e sulla titolarità del contratto d’appalto sottoscritto dalle imprese raggruppate, con i relativi obblighi. [B] Sui presupposti necessari affinché possa essere riconosciuta in giudizio la compensazione tra due crediti
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 giugno 2017
Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di compensare i propri crediti con i crediti vantati in giudizio dall’appaltatore fallito
Tribunale di Firenze, 26 febbraio 2018
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione del contratto di appalto disposta in danno dalla Stazione Appaltante con proprio provvedimento. [B] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di chiedere la compensazione di propri crediti rispetto ai crediti vantati in giudizio dall’Appaltatore ammesso a procedura concorsuale (fallimento, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa, …). [C] Sui presupposti affinché possa ritenersi ammissibile la domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., proposta in via subordinata rispetto alla domanda principale basata su diverso titolo. [D] Sulle caratteristiche del “contratto autonomo di garanzia” e sugli elementi qualificanti per la sua configurazione. [E] Sulla esistenza o meno della legittimazione ad agire delle mandanti di un ATI per l’impugnazione degli atti di gara, nonché per questioni attinenti la fase esecutiva dell’appalto.
Lodo Arbitrale, 2 maggio 2014
[A] Sulla efficacia o meno della declinatoria di competenza arbitrale svolta dall'Avvocatura dello Stato e non dall'Amministrazione: natura processuale o sostanziale dell'atto di declinatoria arbitrale. [B] Sulla applicazione dell'art. 1227 cod. civ. che disciplina gli effetti della condotta del creditore sulla quantificazione del danno da riconoscere in favore del medesimo creditore. [C] Sulla applicazione della compensazione legale di cui all'art. 1243 cod. civ. tra i crediti vantati dal concessionario e i debiti di quest'ultimo nei confronti della stessa Stazione Appaltante e sulla differenza rispetto alla compensazione giudiziale. [D] Sui limiti alla compensazione giudiziale, in caso di controcredito oggetto di contestazione in altro giudizio ancora pendente
Lodo Arbitrale, 1 dicembre 2010
[A] Sui presupposti necessari affinché possa avvenire tra le parti la compensazione dei rispettivi crediti e debiti, ai sensi dell’art. 1241 cod. civ.. [B] Sui requisiti e sugli effetti della compensazione c.d. “legale”, di cui all’art. 1243, comma 1, cod. civ., e sulle differenze rispetto alla compensazione c.d. “giudiziale” di cui all’art. 1243, comma 2, cod. civ.. [C] Sulla competenza o meno degli arbitri a conoscere della eccezione di compensazione. [D] Sulla possibilità o meno che il Collegio conosca del diritto di credito opposto in compensazione, relativo a rapporti estranei alla convenzione di arbitrato. [E] Sulla impugnabilità e/o annullabilità della pronuncia arbitrale in relazione al credito opposto in compensazione estraneo alla convenzione di arbitrato, per superamento dei limiti della convenzione arbitrale. [F] Sui requisiti e sugli effetti della compensazione nel caso in cui l’Imprenditore sia in stato di fallimento. [G] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione del Collegio arbitrale a decidere l’eccezione di compensazione sollevata dalla Stazione Appaltante nei confronti del Fallimento dell’Impresa o sulla devoluzione della decisione al Giudice Fallimentare