Tribunale di Busto Arsizio, 10 luglio 2024
[A] Sull’atto a seguito del quale si considera ultimato un contratto d’appalto di opera pubblica anche ai fini della valutazione dell’intervenuta accettazione dell’opera da parte della stazione appaltante e della decadenza del committente dalla possibilità di far valere difformità e vizi: consegna dell’opera o collaudo? [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda giustificare, dinanzi alla contestazione della stazione appaltante, la consegna dell’opera oltre i termini contrattualmente pattuiti.
Tribunale di Roma, 12 aprile 2024
[A] Sugli atti, anche differenti dal registro di contabilità, sui quali l’appaltatore può iscrivere le riserve e sul momento a partire dal quale decorre il termine, a pena di decadenza, per l’iscrizione delle predette riserve anche nel caso in cui non sia ancora noto il quantum della pretesa. [B] Sulle conseguenze del ritardo nel collaudo da parte della stazione appaltante e sulle facoltà poste in capo all’appaltatore che intenda richiedere il pagamento del prezzo dell’appalto pubblico ed il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti. [C] Sulla disciplina ad hoc concernente la quantificazione degli interessi dovuti in caso di ritardo nei pagamenti degli appalti pubblici nella vigenza degli artt. 143 e 144 del d.p.r. 207/2010. [D] Sul momento da cui decorrono gli interessi al tasso legale per le riserve apposte dall’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico.
Tribunale di Trani, 1 maggio 2024
[A] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserva, con particolare riguardo agli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento da parte della stazione appaltante in materia di appalti pubblici. [B] Sulla rilevabilità in giudizio della decadenza o della rinuncia alla riserva in materia di appalti pubblici. [C] Sulle voci di danno risarcibili all’impresa appaltatrice in caso di ritardo nell’emissione del certificato del collaudo da parte della stazione appaltante e sull’onere probatorio in tal caso posto in capo all’appaltatore. [D] Sull’applicabilità della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi alla somma dovuta dalla p.a. committente all’appaltatore per i danni cagionati dal prolungarsi della polizza fideiussoria stipulata per un contratto d’appalto pubblico e determinati dal ritardo nell’emissione del certificato del collaudo da parte della stazione appaltante, con particolare riguardo all’onere probatorio posto in capo all’appaltatore.
Corte d’Appello di Venezia, 19 febbraio 2024
[A] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserve nella vigenza del r.d. 350/1895 e del d.p.r. 554/1999 e sui termini e modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscriverle a pena di decadenza. [B] Sulle pretese dell’appaltatore che non sono soggette all’onere di riserva in materia di appalti pubblici. [C] Premessa la finalità dell’istituto della riserva, sulle riserve che possono essere iscritte dall’appaltatore in sede di collaudo con particolare riguardo al caso di consegna anticipata delle opere. [D] Sull’(in)idoneità delle riserve a costituire messa in mora ai fini della decorrenza degli interessi dovuti all’appaltatore per le pretese scaturenti dall’esecuzione di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Siracusa, 26 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alle transazioni stipulate dalla p.a. del principio secondo cui è nullo il contratto pubblico in assenza di regolare impegno di spesa ed attestazione della copertura finanziaria. [B] Sull’onere dell’appaltatore di provare i fatti costitutivi della riserva tempestivamente iscritta e di quantificare le relative pretese, non potendo il giudice procedere alla liquidazione equitativa dell’importo richiesto. [C] Sull’(im)possibilità, in tema di giudicato, di considerare diverse due domande aventi diversa qualificazione giuridica ma riguardanti il medesimo fatto materiale e bene preteso. [D] Sugli elementi necessari ai fini del valido riconoscimento di un debito, con particolare riguardo all’espressione “al fine di pervenire alla definizione della questione” contenuta in una transazione tra p.a. e privato. [E] Sull’applicabilità agli atti della p.a. della disciplina della ricognizione di un debito ai sensi dell’art. 1988 c.c. e sugli effetti meramente probatori di quest’ultima. [F] Sulla (im)possibilità di attribuire una responsabilità alla p.a. per culpa in contrahendo ai sensi dell’art. 1338 c.c. ove l’invalidità del contratto pubblico sia determinata da una delibera adottata in violazione di una disposizione di legge, con particolare riguardo al caso della mancata assunzione dell’impegno di spesa. [G] Sui limiti entro cui, in tema di responsabilità precontrattuale ex art. 1338 c.c., va riconosciuto e quantificato il risarcimento, con particolare riguardo al danno emergente ed al lucro cessante. [H] Sulla valenza probatoria delle relazioni dei collaudatori formate ai sensi dell’art. 100 del r.d. n. 350/1895 e dell’art. 195 del D.P.R. n. 554/1999. [I] Sulla spettanza di rivalutazione ed interessi legali in caso di inadempimento agli obblighi contrattuali in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Nuoro, 30 gennaio 2024
[A] Sul valore da prendere in considerazione ai fini dell’attribuzione della competenza per materia al Tribunale Ordinario o a quello delle Imprese per questioni sorte in relazione all’esecuzione di contratti d’appalto pubblici applicativi di un accordo quadro nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [B] Sull’(in)ammissibilità o (im)procedibilità della domanda proposta in sede ordinaria, anche in via riconvenzionale, dal creditore nei confronti del fallimento. [C] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserva e sulla natura giuridica dell’istituto. [D] Sui compensi, restituzioni e risarcimenti cui ha diritto l’appaltatore in caso di ritardo nell’esecuzione del collaudo, sulla natura di mera presunzione della responsabilità della stazione appaltante per il predetto ritardo e sulla necessità che l’appaltatore richieda espressamente nell’atto di collaudo i compensi, le restituzioni ed i risarcimenti dovutigli. [E] Sulla natura di obbligazione di valuta, con conseguente inapplicabilità della rivalutazione monetaria e decorrenza degli interessi legali da un’espressa messa in mora diversa dalla riserva, dell’equo compenso riconosciuto all’appaltatore per un appalto pubblico ai sensi dell’art. 1664, co. 2 c.c..
Corte d’Appello di Bologna, 9 febbraio 2024
[A] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, il diritto al pagamento del prezzo per i lavori realizzati in esecuzione di un contratto d’appalto e sulla distinzione tra consegna dell’opera ed accettazione della medesima. [B] Sull’idoneità o meno dei pagamenti in acconto, effettuati dal committente sulla base dell’avanzamento dei lavori, a costituire accettazione tacita dell’opera e sull’(in)idoneità dei SAL a provare l’accettazione dei lavori in tema di appalto. [C] Sull’idoneità o meno del collaudo ad integrare accettazione dell’opera anche con riguardo agli appalti di opere pubbliche. [D] Sulla distinzione tra verifica, collaudo ed accettazione dell’opera in tema di appalto. [E] Sull’inidoneità dei SAL a comprovare la corretta esecuzione delle opere.
Tribunale di Napoli, 8 gennaio 2024
[A] Sull’(im)possibilità di presentare domande nuove o prospettare questioni nuove in sede di comparsa conclusionale in materia di appalti pubblici. [B] Sulla data a partire dalla quale agli appalti di lavori pubblici si applica il d.lgs. 231/2002 in materia di termini di pagamento ed interessi moratori e sulla normativa applicabile agli appalti stipulati in precedenza. [C] Sulla (non) necessità di una specifica riserva concernente gli interessi moratori dovuti per il ritardato pagamento da parte della stazione appaltante in tema di appalto di opere pubbliche. [D] Sull’(in)applicabilità del termine quinquennale di prescrizione di cui al n. 4 dell’art. 2948 c.c. agli interessi dovuti per il tardivo pagamento del corrispettivo dovuto all’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico. [E] Sulla (non) coincidenza tra le erogazioni individuate dall’art. 67, co. 1, lett. g) del d.lgs. 159/2011 che la p.a. non può conferire all’impresa colpita da interdittiva antimafia ed i corrispettivi dovuti all’appaltatore per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [F] Sull’onere dell’appaltatore di provare i danni subiti per il ritardo nell’esecuzione del collaudo da parte della stazione appaltante in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Milano, 3 ottobre 2023
[A] Sulla (il)legittimità dell’eccezione di inadempimento formulata al fine di mascherare la propria inadempienza. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al soggetto nei confonti del quale viene sollevata eccezione ex art. 1460 c.c.. [C] Sugli elementi rilevanti ai fini della condanna alle spese in appello.
Tribunale di Roma, 28 luglio 2023
[A] Sui documenti e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve ai fini della loro validità in materia di appalto pubblico. [B] Sulle pretese che possono essere oggetto di riserva in materia di appalto pubblico. [C] Sull’onere della stazione appaltante di eccepire in giudizio la mancata tempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore. [D] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di responsabilità per ritardata esecuzione del collaudo di un appalto pubblico. [E] Sul momento a partire dal quale, in caso di mancata esecuzione del collaudo delle opere eseguite in relazione ad un appalto pubblico, il credito diviene esigibile da parte dell’appaltatore ed inizia a decorrere la prescrizione. [F] Sull’onere probatorio in materia di rivalutazione della somma dovuta a titolo di debito di valuta. [G] Sull’individuazione dei maggiori oneri che vengono a determinarsi in capo all’appaltatore in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo, con particolare riguardo alle differenze tra il caso in cui la consegna delle opere all’amministrazione appaltante sia avvenuta prima o dopo l’emissione del certificato di collaudo. [H] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda richiedere alla p.a. committente gli interessi compensativi per il ritardato pagamento dei corrispettivi per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [I] Sulla debenza degli interessi moratori sulla somma liquidata in sentenza a titolo di corrispettivi per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico.
Tribunale di Catanzaro, 24 luglio 2023
[A] Sulla disciplina concernente le attività di Protezione Civile, con particolare riguardo alla struttura commissariale cui spettano le competenze in caso di situazioni emergenziali e sui soggetti che, anche ai fini dell’individuazione della legittimazione attiva e passiva, subentrano nei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo alla predetta struttura alla scadenza dello stato di emergenza. [B] Sulla forma vincolata dei contratti d’appalto pubblici e sulla (ir)rilevanza della delibera autorizzativa del competente organo pubblico ai fini di attribuire forma scritta al negozio. [C] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore ove la stazione appaltante eccepisca la decadenza dall’apposizione delle riserve in materia di appalto pubblico. [D] Sui presupposti dell’azione di ingiustificato arricchimento. [E] Sul diritto dell’appaltatore di ottenere il corrispettivo per i lavori eseguiti in caso di consegna parziale o inadeguata dei lavori in materia di appalto pubblico. [F] Sui casi in cui i compensi dell’appaltatore per l’esecuzione di un appalto pubblico sono esigibili anche in mancanza di collaudo. [G] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di inadempimento contrattuale, con particolare riguardo al contratto d’appalto.
Corte d’Appello di Venezia, 18 maggio 2023
[A] Sulle modalità di proposizione della domanda formulata da un convenuto nei confronti di un altro convenuto, con particolare riguardo all’onere di chiedere il differimento dell’udienza. [B] Sull’assimilabilità, ai fini dell’estinzione della garanzia fideiussoria prestata per l’esecuzione di un appalto pubblico, della risoluzione anticipata del contratto per fatto e colpa dell’appaltatore al caso dell’omissione o ritardo della p.a. appaltante nell’effettuazione del collaudo e nell’approvazione del relativo certificato.
Tribunale di Roma, 16 giugno 2023
[A] Sull’applicabilità delle disposizioni sulla litispendenza di cui all’art. 39 c.p.c. ove, in corso di causa, sia sopravvenuta la definizione di un altro giudizio pendente. [B] Sull’individuazione delle voci di danno che la stazione appaltante pubblica è tenuta a risarcire all’appaltatore nel caso di colpevole ritardo nell’emissione del certificato di collaudo e sull’onere probatorio in ordine al predetto danno. [C] Sulla nozione di spese generali dell’impresa e sulla loro quantificazione in sede di domanda di risarcimento proposta dall’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante in materia di appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda chiedere alla p.a. appaltante il risarcimento delle spese generali in caso di illegittima sospensione dei lavori ed in quello di ritardo nell’esecuzione del collaudo. [E] Sugli oneri probatori posti in capo al creditore ed al debitore in materia di adempimento di un’obbligazione. [F] Sui casi in cui i crediti dell’appaltatore di opera pubblica sono esigibili anche in assenza dell’esecuzione del collaudo da parte della stazione appaltante. [G] Sull’onere probatorio in materia di imputabilità del ritardo nel collaudo dei lavori eseguiti per un appalto pubblico. [H] Sul dies a quo per gli interessi di mora, comprensivi del risarcimento del danno di cui al co. 2 dell’art. 1224 c.c., dovuti all’appaltatore in caso di ritardata esecuzione del collaudo da parte della p.a. appaltante. [I] Sui casi in cui sono applicabili gli interessi di mora previsti dagli artt. 35 e 36 del d.p.r. 1063/1962 in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 15 maggio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 240 bis del d.lgs. 163/2006 in tema di ammissibilità della domanda dell’appaltatore volta a far valere, nei confronti della stazione appaltante pubblica, pretese relative a riserve che superino il 20% dell’importo previsto in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla rilevabilità dell’intempestività delle riserve ai fini della declaratoria di decadenza dell’appaltatore dal diritto di farle valere in giudizio. [C] Sull’esigibilità dei crediti dell’appaltatore in mancanza di collaudo ove essa sia dipesa dall’inerzia della p.a. appaltante in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 20 giugno 2023
[A] Sul termine di prescrizione dell’azione per il pagamento del prezzo di un appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui la p.a. committente ritardi nell’approvazione del collaudo. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore in merito alla sussitenza del credito. [C] Sull’obbligo della p.a committente di controllare i luoghi affidati all’appaltatore per l’esecuzione di un appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui essi appartengano al patrimonio indisponibile e siano destinati a soddisfare esigenze di pubblico interesse.
Tribunale di Roma, 7 aprile 2023
[A] Sui casi in cui possono essere proposte domande giudiziali relative all’esecuzione dell’appalto pubblico in difetto dell’approvazione del collaudo e sull’onere della prova in materia di imputabilità del ritardo all’amministrazione per il mancato compimento del collaudo. [B] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima in relazione ai danni derivanti all’appaltatore dalla ritardata effettuazione del collaudo per colpa della p.a. in materia di appalto pubblico. [C] Sulla natura, sulle voci di danno risarcibili all’impresa e sul soggetto su cui ricade l’onere probatorio in materia di danno subito dall’appaltatore a seguito di ritardata approvazione del collaudo per colpa della stazione appaltante. [D] Sulla natura dei debiti, e sulla conseguente diversa disciplina degli interessi, sorti in capo alla stazione appaltante con riferimento, da un lato, alle somme versate dall’appaltatore per mantenere attive le polizze fideiussorie in caso di ritardo nel collaudo delle opere per colpa della p.a. e, dall’altro lato, al ritardato pagamento di uno stato di avanzamento lavori.
Tribunale di Palermo, 30 marzo 2023
Sull’insorgenza del diritto al saldo a favore dell’Appaltatore, e sulla relativa facoltà di quest’ultimo di far valere in giudizio il diritto al pagamento del corrispettivo e degli interessi, in mancanza della conclusione del collaudo nei termini contrattualmente previsti per colpa della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, 6 aprile 2023
[A] Sul momento, antecedente al collaudo, a partire dal quale sorge in capo alla Stazione Appaltante l’onere di custodia dell’opera appaltata in materia di Appalti pubblici. [B] Sull’impugnabilità delle determine della Stazione Appaltante concernenti le riserve formulate dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 29 dicembre 2022
[A] Sulla ripartizione dell’onere della prova in materia di azioni di adempimento. [B] Sulla rilevabilità della tardività delle produzioni documentali successive alla scadenza dei termini delle preclusioni istruttorie. [C] Sugli oneri motivazionali posti in capo al Giudice che intenda disattendere le valutazioni svolte dal CTU. [D] Sulla portata del principio di non contestazione anteriormente alla modifica dell’art. 115 c.p.c.. [E] Sulla quantificazione del risarcimento dovuto all’Appaltatore in caso di andamento anomalo dell’Appalto ascrivibile alla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla debenza della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi in materia di risarcimento del danno da inadempimento. [G] Sulla decorrenza e sulla liquidazione degli interessi in materia di Appalto pubblico. [H] Sulla giurisdizione circa la domanda dell’Appaltatore volta all’ottenimento di una liquidazione diversa da quella riconosciutagli in sede di revisione del prezzo di Appalto pubblico. [I] Sui casi in cui la transazione assume efficacia novativa. [L] Sull’(in)validità delle deroghe convenzionali al regime legale in materia di revisione dei prezzi. in materia di Appalto pubblico. [M] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [N] Sul momento a partire dal quale spiega la propria efficacia la normativa civilistica delle garanzie ex artt. 1667 e 1669 c.c. in materia di Appalto pubblico. [O] Sul carattere che assumono gli atti del collaudatore precedenti all’approvazione del collaudo in materia di Appalto pubblico. [P] Sulla natura giuridica del certificato di collaudo, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità dell’Appaltatore per vizi e difformità dell’opera in materia di Appalto pubblico. [Q] Sull’(im)possibilità per il giudice di pronunciare la compensazione ove sia controversa in un altro giudizio l’esistenza del controcredito opposto dal debitore.
Corte d’Appello di Palermo, 28 novembre 2022
Sui casi eccezionali in cui i lavori extracontratto non autorizzati dalla Stazione Appaltante possono dar luogo al diritto al compenso a favore dell’Appaltatore in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Tribunale di Vibo Valentia, 27 giugno 2022
[A] Sul momento a partire dal quale sorge e diventa esigibile il credito dell’impresa Appaltatrice per il saldo del corrispettivo d’Appalto pubblico nella vigenza dell’art. 197 del d.p.r. 554/1999. [B] Sul momento a partire dal quale sorge e diventa esigibile il credito dell’impresa Appaltatrice per il saldo del corrispettivo d’Appalto pubblico nel caso in cui la Stazione Appaltante rilevi dei vizi nelle opere ed ometta il pagamento del corrispettivo.
Tribunale di Benevento, 29 agosto 2022
Sulla garanzia definitiva che l’operatore economico deve prestare a garanzia della corretta esecuzione delle lavorazioni e sul momento estintivo della garanzia stessa a seguito della emissione del certificato di collaudo provvisorio (che diviene definitivo decorsi due anni).
Tribunale di Cosenza, 15 maggio 2022
[A] Sui limiti di applicabilità ai contratti di durata, quale quello d’Appalto, di somministrazione o di fornitura, del divieto di cessione dei crediti verso la P.A. in assenza dell’adesione della P.A.. [B] Sull’esigibilità, da parte dell’Appaltatore, del credito derivante da contratto d’Appalto pubblico in difetto di approvazione del collaudo dovuto all’inerzia della P.A.. [C] Sull’onere della prova circa l’imputabilità del ritardo nell’approvazione del collaudo in tema di Appalto pubblico. [D] Sull’individuazione del termine ultimo per effettuare le operazioni di collaudo in tema di Appalto pubblico. [E] Sulla non necessità della messa in mora ai fini della decorrenza degli interessi moratori dovuti per il ritardo nei pagamenti all’Appaltatore, ai sensi degli artt. 26, 28 co. 9 della l. 109/1994 e 116 del d.p.r. 554/1999, in tema di Appalto pubblico.
Tribunale di Patti, 6 aprile 2022
[A] Sulla derogabilità della competenza arbitrale in materia di Appalti pubblici. [B] Sui limiti temporali della cognizione del Tribunale delle Imprese in materia di Appalti pubblici di rilevanza comunitaria. [C] Sulla competenza per territorio in merito all’azione giudiziale esercitata per ottenere il pagamento di una somma di denaro il cui ammontare sia determinato o determinabile in modo univoco. [D] Sull’(in)idoneità del certificato di collaudo ad interrompete i termini di prescrizione dei crediti sorti a seguito di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 11 febbraio 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in materia di ammissibilità dell’appello. [B] Sulla natura della riserva in materia di Appalti pubblici. [C] Sull’onere di iscrizione delle riserve, per l’Appaltatore, in caso di mancata effettuazione del collaudo e degli altri incombenti gravanti sulla Stazione Appaltante, da cui derivi una difficoltà nel reperire la documentazione contabile dell’Appalto pubblico. [D] Sul principio di non contestazione in caso di contumacia. [E] Sui limiti nell’acquisizione dei documenti da parte del CTU. [F] Sulla necessità di un’istanza in tema di ordine di esecuzione documentale ex art. 210 c.p.c. [G] Sulla prova del danno a fini risarcitori e sulla sua liquidazione in via equitativa. [H] Sul soggetto tenuto a valutare la debenza della doppia contribuzione, in capo allappellante, ai sensi dell’art. 13 del T.U. 115/2002 e modifiche successive.
Tribunale di Roma, 30 dicembre 2021
[A] Sui limiti alla proposizione di domande nuove da parte dall’appaltatore opposto nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo nel quale la Stazione Appaltante riveste la posizione di opponente. [B] Sull’onere della prova in materia di adempimento di un’obbligazione in sede di opposizione a decreto ingiuntivo. [C] Sulle coneguenze del ritardo nel collaudo da parte della Stazione Appaltante in materia di contratti d’Appalto pubblici.
Tribunale di Monza, 4 giugno 2021
[A] Sull’applicabilità della disciplina di cui agli artt. 1453-1455 c.c. in caso di opera viziata ma terminata dall’Appaltatore. [B] Sull’applicabilità degli artt. 1667 e 1669 c.c. agli Appalti pubblici. [C] Sui termini per la denunzia dei vizi immediatamente percepibili in materia di Appalti pubblici. [D] Sui casi in cui le azioni ex art. 1669 c.c. ed ex art. 2043 c.c. possono concorrere in materia di Appalti pubblici. [E] Sulla natura giuridica del certificato di collaudo: in particolare, il valore da attribuire alle dichiarazioni del soggetto incaricato del collaudo in materia di vizi dell’opera realizzata in esecuzione di contratto d’Appalto pubblico.
Tribunale di Cassino, 30 marzo 2021
[A] Sull’istituto della riserva e sulla sua funzione. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore in relazione alle pretese oggetto di riserva, ai sensi dell’art. 2697 c.c.. [C] Sulle conseguenze della mancata formulazione delle riserve in sede di sottoscrizione di certificato di collaudo.
Tribunale di Roma, 11 dicembre 2020
[A] Sulla legittimazione processuale attiva della Mandataria di ATI a richiedere le somme dovute per conto delle Mandanti a seguito dell’estinzione del rapporto di mandato. [B] Sull’importo rilevante ai fini del calcolo della soglia massima delle riserve prevista dall’art. 240bis, co. 1 d.lgs. 163/2006 e sulla decorrenza dell’abrogazione disposta dagli artt. 216 e 217 del d.lgs. n. 50/2016. [C] Sulla procedibilità dell’azione promossa dall’ATI in caso di mancata costituzione della Commissione di accordo bonario senza che il RUP abbia formulato la relativa proposta di accordo ai sensi dell’art. 240 d.lgs 163/2006. [D] Sulla facoltà per l’Appaltatore di modificare ed integrare l’importo iscritto a riserva in sede di domanda giudiziale e nel corso del giudizio per danni causati dalla prosecuzione degli stessi fatti illeciti. [E] Sull’interpretazione del concetto, espresso in materia di appalti pubblici dall’art. 191, co. 2 D.P.R. 207/2010, di “atto dell’appalto idoneo” a ricevere correttamente l’iscrizione di una riserva e sulla possibilità che la corrispondenza possa essere ritenuta idonea a tale fine. [F] Sulla (non) responsabilità in capo al Committente per l’omissione o il ritardo del collaudo causati da condotta ascrivibile all’Appaltatore e sull’onere della prova. [G] Sulla sussistenza o meno di un obbligo per la Stazione Appaltante di sollecitare l’Appaltatore alla consegna dei documenti necessari all’esecuzione del collaudo. [H] Sull’imputazione dell’obbligo di custodia e di manutenzione dell’opera ultimata in caso di ritardo nell’emissione del certificato di collaudo. [I] Sulla tipologia e sulla quantificazione dei danni risarcibili all’Appaltatore in ragione del ritardo, da parte dell’Amministrazione Committente, nell’emissione del Certificato di Collaudo. [L] Sulla competenza giurisdizionale del giudice ordinario in materia di responsabilità del Direttore dei Lavori di opera pubblica.
Tribunale di Messina, 28 ottobre 2020
[A] Sull’onere di denuncia dei vizi dell’opera posto a carico della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 1667 cod. civ.. [B] Sul momento a decorrere dal quale l’appalto di opera pubblica può ritenersi ultimato e, quindi, sulla decorrenza dei termini di decadenza e prescrizione per la denuncia dei vizi. [C] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che agisca per ottenere il pagamento del corrispettivo nel caso in cui la Stazione Appaltante eccepisca il suo inadempimento. [D] Sui limiti alla possibilità o meno di liquidazione in via equitativa da parte del giudice del danno lamentato dalla Stazione Appaltante pa causa dell’inadempimento dell’appaltatore. [E] Sulla possibilità per la Stazione Appaltante di imputare all'appaltatore la responsabilità per non aver rilevato eventuali errori di progettazione.
Tribunale di Salerno, 19 agosto 2020
[A] Sulla applicabilità o meno del regime delle riserve alla domanda dell’appaltatore inerente il pagamento degli interessi moratori per ritardato pagamento della rata di saldo per l’inadempimento dell’obbligo dell’amministrazione di effettuare il collaudo. [B] Sulla ripartizione dell’onere della prova tra appaltatore e stazione appaltante nel caso di contestato ritardo nelle operazioni di collaudo da parte di quest’ultima
Corte d’Appello di Catania, 12 febbraio 2020
[A] Sulla necessità di iscrivere tempestiva riserva nell’ipotesi di fatti produttivi di danno continuativo. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di consegna lavori, nell’ipotesi di consegna parziale dei lavori e di conseguente percepibile anomalo andamento degli stessi. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, in caso di sospensione illegittima ab origine, e sul verbale di ripresa lavori, nel caso di sospensione all’origine legittima, ma divenuta illegittima. [D] Sui termini di pagamento della rata di saldo e sull’onere a carico della stazione appaltante di procedere al tempestivo collaudo delle opere
Corte d’Appello di Catania, 6 febbraio 2020
Sugli effetti prodotti dal superamento del termine di sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori per la conclusione del collaudo, in particolare in relazione al ritardato pagamento della rata di saldo
Corte d’Appello di Lecce, 11 novembre 2019
[A] Sull’ammissibilità o meno dell’azione dell’appaltatore prima dell’esecuzione del collaudo da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla necessità o meno di eseguire il collaudo delle opere nel caso di risoluzione anticipata del contratto per inadempimento dell’appaltatore, ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. n. 163 del 2006. [C] Sui limiti al diritto dell’appaltatore di ottenere il pagamento per le opere diverse da quelle oggetto del contratto
Corte d’Appello di Brescia, 26 giugno 2017
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [B] Sulla possibilità o meno che l’approvazione del collaudo costituisca accettazione dei lavori
Tribunale di Avellino, 8 giugno 2017
Sulla possibilità o meno che per l’Amministrazione di utilizzare l’opera o parte di essa prima dell’emissione del certificato di collaudo provvisorio
Tribunale di Palermo, 26 giugno 2017
[A] Sugli effetti risarcitori dovuti alla ritardata emissione del certificato di collaudo per responsabilità della Stazione Appaltante. [B] Sulla possibilità o meno che la responsabilità della Stazione Appaltante per i danni provocati dal ritardo nell’emissione del certificato di collaudo possano essere limitati dalla riconducibilità del ritardo ad un ente terzo cui la Stazione Appaltante si è affidata per l’indicazione del collaudatore. [C] Sulla possibilità o meno che l’Appaltatore possa agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni da ritardato collaudo, anche senza mettere in mora la Stazione Appaltante con assegnazione di un termine per provvedere. [D] Sulle voci di danno risarcibili all’appaltatore per i danni subiti a causa della ritardata emissione del certificato di collaudo.
Tribunale di Torino, 16 giugno 2017
[A] Sulle differenze tra appalti a corpo e appalti a misura e sui limiti alla possibilità di riconoscere ulteriori compensi all’appaltatore nel caso di appalto a corpo. [B] Sul rilievo contrattuale del computo metrico e/o dell’elenco prezzi usati per la gara nel caso di affidamento di appalto integrato e di appalto a corpo. [C] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per il ritardo nelle operazioni di collaudo
Tribunale di Brindisi, 10 maggio 2017
Sulla titolarità dell’onere di verifica delle opere di urbanizzazione primaria realizzate nell’ambito di una lottizzazione e sulla possibilità o meno dei lottizzanti di contestarne la qualità
Tribunale di Avellino, 10 aprile 2017
[A] Sull’onere posto in capo alla Stazione Appaltante di eseguire il collaudo nei termini concordati. [B] Sui danni risarcibili in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo e sulla loro quantificazione.
Tribunale di Roma, 5 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate all’appaltatore in accoglimento delle riserve iscritte, sulla possibilità o meno che le riserve abbiano efficacia di costituzione in mora, nonché sui limiti temporali alla applicabilità degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 agli appalti pubblici. [B] Sulla funzione del regime delle riserve e sulle pretese vantate dall’appaltatore per le quali non è necessaria l’iscrizione di tempestiva riserva a pena di decadenza dalla pretesa. [C] Sulle contestazioni per cui è necessario per l’appaltatore iscrivere riserva sul certificato di collaudo, sugli effetti della mancata iscrizione di riserva e sulla possibilità per l’appaltatore di agire in giudizio anche prima di ottenere l’emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli obblighi posti in capo all’appaltatore fino alla emissione del certificato di collaudo dell’opera realizzata e sulle voci di danno risarcibile in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo. [E] Sui limiti e sulla prova necessari al riconoscimento all’Impresa appaltatrice del danno da perdita di chance e sulla possibilità o meno di una liquidazione in via equitativa. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [G] Sulla ammissibilità o meno delle riserve iscritte dalla mandante dell’ATI e non dalla mandataria
Tribunale di Napoli, 29 marzo 2017
[A] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di sospendere unilateralmente i lavori laddove ravvisi la necessità di una variante al progetto originario. [B] Sull’onere della prova posto a carico delle parti nel caso di domanda risarcitoria derivante da responsabilità contrattuale. [C] Sulla decorrenza di interessi e rivalutazione monetaria da applicarsi sulle somme liquidate all’Appaltatore per danni derivanti da responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante. [D] Sulla possibilità che la riserva iscritta dall’Appaltatore possa avere o meno gli effetti di atto di formale costituzione in mora. [E] Sugli obblighi di custodia del cantiere posti a carico dell’Appaltatore nel caso di sospensione dei lavori. [F] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance. [G] Sulla natura e sulla quantificazione delle spese generali richieste dall’Appaltatore a seguito dell’anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [H] Sulla quantificazione del danno per spese generali derivanti dal ritardo nell’emissione del certificato del collaudo
Tribunale di Roma, 15 febbraio 2017
[A] Sui limiti alla possibilità di formulare osservazioni critiche alla CTU negli scritti difensivi. [B] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di ottenere compensi aggiuntivi nel caso di appalto “a corpo” laddove la Stazione Appaltante non rappresenti correttamente ogni elemento idoneo a influire sulla stima delle prestazioni da eseguire. [C] Sulle modalità e tempi di iscrizione delle riserve e sugli effetti della mancata apposizione di riserva in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la necessità di approvare una perizia di variante. [E] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve nel caso di sospensione illegittima e sulle differenze nel caso in cui l’appaltatore contesti l’illegittimità della sospensione ovvero lamenti danni conseguenti alla protrazione della sospensione. [F] Sulla applicabilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno e sulla loro decorrenza
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2015
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione del collaudo. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testi per dimostrare l'esistenza di contratti d'opera tra Stazione Appaltante e Impresa. [C] Sulla funzione della riserva iscritta in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell'Impresa ad ottenere il risarcimento delle spese generali in caso di ritardata emissione del collaudo per il periodo di ritardo. [E] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di spese generali. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ulteriore pregiudizio rappresentato dalla mancata disponibilità della somma liquidata a titolo risarcitorio per il ritardo nell'esecuzione del collaudo: prova del danno e concorso dell'Impresa. [G] Sul termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall'appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2015
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione del collaudo. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testi per dimostrare l'esistenza di contratti d'opera tra Stazione Appaltante e Impresa. [C] Sulla funzione della riserva iscritta in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell'Impresa ad ottenere il risarcimento delle spese generali in caso di ritardata emissione del collaudo per il periodo di ritardo. [E] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di spese generali. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ulteriore pregiudizio rappresentato dalla mancata disponibilità della somma liquidata a titolo risarcitorio per il ritardo nell'esecuzione del collaudo: prova del danno e concorso dell'Impresa. [G] Sul termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall'appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 settembre 2015
[A] Sulla natura del rinvio al Capitolato Generale delle Opere Pubbliche contenuto nella clausola compromissoria e sulla possibilità o meno di declinare la competenza arbitrale. [B] Sulla nullità ed inefficacia del contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione non in forma scritta ovvero con la sottoscrizione di soggetto diverso dall'organo competente ad impegnare la P.A.. [C] Sul dies a quo per il calcolo della prescrizione decennale in caso di opere soggette a collaudo. [D] Sul meccanismo del "prezzo chiuso". [E] Sui metodi di calcolo del prezzo chiuso: cd. metodo "a scalare" e cd. metodo "globale". [F] Sulla disciplina legislativa del "prezzo chiuso". [G] Sulla natura e funzioni del collaudo e sui termini del procedimento finalizzato alla approvazione del collaudo finale. [H] Sul risarcimento del danno spettante all'Impresa in caso di ritardo nell'approvazione del collaudo. [I] Sui termini di emissione del certificato di collaudo e sui termini di approvazione del certificato di collaudo da parte della Stazione Appaltante, nonché sulle conseguenze derivanti da eventuali ritardi. [L] Sulle voci di danno risarcibili all'Impresa in caso di ritardo nella emissione del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2015
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione del collaudo. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testi per dimostrare l'esistenza di contratti d'opera tra Stazione Appaltante e Impresa. [C] Sulla funzione della riserva iscritta in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell'Impresa ad ottenere il risarcimento delle spese generali in caso di ritardata emissione del collaudo per il periodo di ritardo. [E] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di spese generali. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'ulteriore pregiudizio rappresentato dalla mancata disponibilità della somma liquidata a titolo risarcitorio per il ritardo nell'esecuzione del collaudo: prova del danno e concorso dell'Impresa. [G] Sul termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall'appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 22 gennaio 2015
[A] Sulla possibilità della Stazione Appaltante di rifiutare l'opera in caso di collaudo negativo. [B] Sugli effetti prodotti dall'inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore rivesta la qualità di imprenditore commerciale
Lodo Arbitrale, 22 gennaio 2014
[A] Sugli obblighi e sulle responsabilità del Contraente Generale di cui all'art. 176 del Codice dei contratti pubblici. [B] Sui presupposti necessari affinché possano essere riconosciuti al Contraente Generale i maggiori oneri per andamento anomalo dei lavori. [C] Sui criteri di individuazione delle lavorazioni extracontrattuali e sulle modalità e i parametri da utilizzare per individuarne il prezzo. [D] Sull'iscrizione della riserva per i c.d. "fatti continuativi". [E] Sul diritto al risarcimento del pregiudizio subito dal General Contractor per il rallentamento dei lavori dovuto a precipitazioni di natura eccezionale. [F] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di applicare una detrazione sui pagamenti dovuti al Contraente Generale e procedere ai pagamenti diretti agli affidatari, laddove risulti una inadempienza del Contraente Generale stesso. [G] Sulla validità ed efficacia della clausola contrattuale con cui il Contraente Generale si obbliga a pagare direttamente i collaudatori dell'opera. [H] Sulla applicabilità o meno del disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di 'imputazione del pagamento' a interessi e capitale, nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sulle ragioni giuridiche poste a fondamento del sistema di iscrizione delle riserve e sulla applicabilità delle decadenze dovute al ritardo nell'iscrizione delle riserve stesse nell'ipotesi di corrispettivi richiesti dall'appaltatore per lavori addizionali. [B] Sulla necessaria tempestività nell'iscrizione delle riserve. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito a domande relative a lavori la cui contabilizzazione sia avvenuta per "partita provvisoria" e cioè senza una precisa, completa e progressiva loro allibratura. [D] Sulla necessaria tempestività e sulla natura delle riserve iscritte in calce al certificato di collaudo. [E] Sulla domanda finalizzata al riconoscimento di interessi legali e moratori per ritardato pagamento degli stati di avanzamento lavori. [F] Sulla ammissibilità della domanda finalizzata ad ottenere il pagamento degli interessi legali e moratori per il ritardato pagamento della rata di saldo avanzata in giudizio senza preventiva iscrizione di riserva
Lodo Arbitrale, 10 luglio 2014
[A] Sulla natura del collaudo, sulla sua funzione e sulle fasi per la sua esecuzione da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla funzione del certificato di collaudo. [C] Sul termine per l'esecuzione delle operazioni di collaudo. [D] Sui termini di decadenza e prescrizione per l'operatività della garanzia per difformità e vizi dell'opera
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2014
Sul diritto dell'Impresa al risarcimento dei danni subiti in ragione della ritardata emissione del certificato di collaudo e sui criteri di quantificazione del danno
Lodo Arbitrale, 28 novembre 2013
[A] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante per il ritardo nel collaudo anche se dovuto a responsabilità della commissione di collaudo appositamente nominata. [B] Sulla quantificazione del danno da ritardato collaudo delle opere. [C] Sulla rilevanza del comportamento inerte prolungato tenuto dall'impresa di fronte alla mancata esecuzione delle operazioni di collaudo dell'opera. [D] Sulle modalità di applicazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di risarcimento del danno.
Lodo Arbitrale, 11 novembre 2013
[A] Sui termini di approvazione del collaudo e sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata esecuzione delle operazioni di collaudo. [B] Sul pregiudizio risarcibile nel caso di ritardata approvazione del collaudo finale, sulle modalità di calcolo del suddetto pregiudizio relativo alle spese generali sostenute dall'Impresa e sull'onere della prova. [C] Sulla possibilità o meno che il risarcimento delle spese generali per il ritardato collaudo possa essere equitativamente ridotto tenuto conto degli inadempimenti perpetrati anche dall'impresa
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 8 febbario 2013
[A] Sulle differenze tra atto di approvazione del collaudo e successivo certificato di collaudo, riguardo all'accertamento della conformità dell'opera e al diritto di credito dell'Impresa. [B] Sulla irrinunciabilità degli interessi sui pagamenti di cui all'art. 4 l. n. 741/1981 in corso lavori e sulla rinunciabilità degli stessi nell'ambito di una transazione.
Lodo Arbitrale, 6 maggio 2013
[A] Sulla abrogazione del termine decadenziale per la proposizione dell'azione operata dall'art. 240 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sull'obbligo posto a carico dell'appaltatore di eseguire le varianti nei limiti del "quinto d'obbligo" ai sensi degli artt. 134 e 136 d.p.r. n. 554 del 1999 e sulla possibilità di iscrivere riserve. [C] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di contratto in cui il pagamento del compenso sia subordinato alla circostanza che essa ottenga il finanziamento dell'opera da parte di un soggetto terzo. [D] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per i danni derivanti da anomalo andamento dei lavori e sulla estrinsecazione del dovere di cooperazione nell'esecuzione del contratto. [E] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Sul termine oltre il quale la sospensione legittima dei lavori diventa illegittima e causa di danni risarcibili per l'Appaltatore. [G] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per il ristoro del pregiudizio derivante dai ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla responsabilità della Stazione Appaltate in caso di ritardo nell'effettuazione del collaudo e sul danno risarcibile
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2013
[A] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardato collaudo delle opere. [B] Sulla quantificazione del danno risarcibile all'Impresa nel caso di ritardato collaudo. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per il ritardato collaudo
Cassazione Civile, sez. I, 11 maggio 2012
[A] Sulla possibilità o meno di assimilare all'ipotesi dell'integrale esecuzione dell'opera appaltata quella della risoluzione anticipata per fatto e colpa dell'appaltatore al fine di applicare l'art. 5 della L. n. 741 del 1981, relativo all'automatico venire meno della garanzia in caso di ritardato collaudo delle opere da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulle ipotesi in cui il ritardato collaudo può essere imputabile a responsabilità dell'Appaltatore
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla applicabilità o meno agli appalti pubblici delle decadenze per la denuncia dei vizi dell'opera di cui all'art. 1667. [B] Sulla possibilità o meno che la responsabilità dell'appaltatore per difformità e vizi dell'opera possa essere esclusa per il fatto che il medesimo abbia accettato le direttive dei tecnici della stazione appaltante. [C] Sulla esistenza o meno di un dovere di rendere edotto il committente di eventuali carenze del progetto, rilevate o rilevabili con la normale diligenza, e sulla possibilità o meno di escludere la responsabilità dell'Impresa per le carenze progettuali non segnalate
Lodo Arbitrale, 15 ottobre 2012
[A] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per il pagamento della penale prevista per il ritardato pagamento che le parti hanno concordato di inserire nel primo s.a.l. successivo. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda di risoluzione del contratto svolta dalla Stazione Appaltante che abbia collaudato l'opera. [C] Sulla fondatezza o meno della domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante svolta dall'Appaltatore in ragione della ritardata consegna dei lavori e del mancato accredito delle penali
Lodo Arbitrale, 9 agosto 2012
[A] Sulla definizione del collaudo come condizione di procedibilità per il giudizio arbitrale e sulla possibilità o meno di agire in giudizio nel caso di ritardo da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante dei ritardi e/o inadempienze eventualmente riconducibili alla Commissione di Collaudo. [C] Sulla necessità o meno per l'appaltatore di iscrivere tempestiva riserva per ottenere il riconoscimento degli interessi (legali o moratori) per i ritardati pagamenti della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2012
[A] Sul termine decadenziale di 150 giorni dal collaudo dell'opera per l'avvio del giudizio arbitrale previsto dal d.m. 145/2000 e sulla natura abrogatrice o meno dell'art. 31bis l. 109/94, introdotto dalla l. 166/2002 (c.d. merloni ter). [B] Sugli effetti prodotti nella regolazione del rapporto tra le parti della dichiarazione di risoluzione del contratto. [C] Sulla possibilità o meno che il valore di mercato sulla cui base valutare la reintegrazione patrimoniale delle parti a seguito della dichiarata risoluzione del contratto corrisponda al prezzo concordato nel contratto dichiarato risolto. [D] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate all'Appaltatore a titolo di reintegrazione patrimoniale a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto. [E] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Appaltatore a titolo di reintegrazione patrimoniale a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 31 maggio 2012
[A] Sui criteri interpretativi della clausola compromissoria. [B] Sulla improcedibilità della controversia arbitrale, secondo l'art. 44 del capitolato 1063/62, che, salvo le eccezioni richiamate, consente la proposizione delle domande solo dopo l'approvazione del collaudo. [C] Sulla procedibilità o meno delle domande proposte dopo la scadenza del termine per l'approvazione del collaudo da parte dell'Amministrazione concedente, ma in assenza di collaudo. [D] Sulla misura e sul periodo di maturazione degli interessi moratori dovuti al concessionario per mancato pagamento di corrispettivi
Lodo Arbitrale, 19 aprile 2012
[A] Sui limiti alla ammissione della prova per testi nel procedimento arbitrale. [B] Sull'ammissibilità della Consulenza Tecnica d'Ufficio. [C] Sulla possibiltà o meno di avviare il procedimento arbitrale prima del collaudo delle opere, per controversie la cui rilevanza economica sia particolarmente elevata. [D] Sulle valutazioni che deve svolgere il Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento laddove sia provata la gravità degli addebiti oggetto di reciproca contestazione. [E] Sul danno da mancato utile per lavori non eseguiti in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [F] Sulla accoglibilità o meno delle riserve che non risultano esplicate sui fogli del Registro di Contabllita, ma su fogli allegati e sulle ipotesi in cui teale forma può ritenersi sufficiente. [G] Sulla giurisdizione in merito alla domanda dell'appaltatore di revisione prezzi o di prezzo chiuso, con particolare riferimento alla domanda attinente al solo quantum
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2012
[A] Sulla decadenza o meno dell’appaltatore dalla possibilità di far valere le proprie riserve allorquando non vengano rispettate dalla stazione appaltante le prescrizioni imposte dalla normative in tema di tenuta della contabilità. [B] Sulla legittimità o meno delle detrazioni operate dal DL sul conto finale ma relative a lavori già contabilizzati. [C] Sulla ammissibilità o meno della domanda avanzata dall'Impresa volta ad accertare la illegittimità delle operazioni di collaudo per illegittima nomina del collaudatore in violazione dell'art. 188 comma 12, d.p.r. 554 del 1999
Lodo Arbitrale, 28 gennaio 2011
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve e sui c.d. "fatti continuativi". [B] Sulla possibilità e sui termini di iscrizione di riserve sul certificato di collaudo delle opere
Lodo Arbitrale, 16 dicembre 2011
[A] Sulla sussistenza o meno della legittimazione processuale attiva e passiva delle singole imprese facenti parte dell'ATI appaltatrice. [B] Sulla efficacia del certificato di collaudo e sulla differenza tra certificato a carattere provvisorio e definitivo. [C] Sulla natura e sui limiti dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. secondo la più recente giurisprudenza
Lodo Arbitrale, 16 dicembre 2011
[A] Sulla sussistenza o meno della legittimazione processuale attiva e passiva delle singole imprese facenti parte dell'ATI appaltatrice. [B] Sulla efficacia del certificato di collaudo e sulla differenza tra certificato a carattere provvisorio e definitivo. [C] Sulla natura e sui limiti dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. secondo la più recente giurisprudenza
Corte d'Appello di Firenze, Sezione I, 25 luglio 2012
[A] Sulle ipotesi di nullità della citazione per omessa determinazione dell'oggetto, ai sensi dell'art. 163 cpc. [B] Sulla rilevanza o meno dell'approvazione del collaudo da parte della Stazione Appaltante ai fini della maturazione della decadenza dall'azione per decorso del termine per far valere le riserve. [C] Sulla possibilità o meno di liquidare in via equitativa, ex art. 1226 c.c., i maggiori oneri per costo del personale. [D] Sull'onere della prova necessario alla risarcibilità dell'equo compenso di cui all'art. 1664 c.c.. [E] Sull'onere della prova posto a carico delle parti nel caso di contestazione il ritardo nell'adempimento di una obbligazione di pagamento. [F] Sulla ammissibilità o meno della domanda di condanna al pagamento degli interessi moratori di cui agli artt. 35 e 36 del d.P.R. n. 1063/62 svolta in sede di precisazione delle conclusioni e sulla applicabilità dei medesimi
Lodo Arbitrale, 16 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che il certificato di collaudo costituisca prova dei vizi delle opere dedotti dalla Stazione Appaltante e sull'assolvimento o meno dell'onere della prova da parte del committente che abbia depositato il solo certificato di collaudo. [B] Sulla natura e sulla ammissibilità della Consulenza Tecnica (CTU) per svolgere accertamenti di fatti non provati dalle parti. [C] Sulla possibilità o meno per l'Impresa di ottenere il cumulo tra rivalutazione monetaria ed interessi compensativi sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 3 giugno 2011
[A] Sul’individuazione del momento in cui sorge l’onere di iscrizione della riserva in capo all’appaltatore. [B] Sulla natura dell’onere posto a carico della Stazione Appaltante di predisporre varianti in corso d’opera e sui tempi delle medesime. [C] Sui danni risarcibili in caso di illegittima sospensione dei lavori per responsabilità della Stazione Appaltante: Spese Generali. [D] Segue: sulla prova necessaria a quantificare il danno da ridotta utilizzazione del personale. [E] Segue: sulla prova necessaria a quantificare il costo improduttivo dei macchinari. [F] Segue: sulla spettanza o meno del risarcimento per maggiori spese direttive. [G] Segue: sulla spettanza o meno del risarcimento per i maggiori costi subiti per il prolungato vincolo delle polizze fideiussorie. [H] Segue: sulla spettanza o meno del risarcimento per i maggiori costi per spese di esercizio e gestione. [I] Sull’entità delle maggiori opere eseguite rispetto al contratto, affinché le stesse debbano necessariamente essere indennizzate e sulla misura dell’indennizzo dovuto all’Impresa. [L] Sulla risarcibilità o meno dei danni subiti dall’impresa a causa della la ritardata protrazione del collaudo, sull’onere della prova e sull’entità dei danni risarcibili
Lodo Arbitrale, 1 giugno 2011
[A] Sulla rilevanza o meno della consegna dei lavori per quanto attiene i termini di decadenza e prescrizione del committente dalla possibilità di far valere le difformità e vizi dell'opera, ai sensi dell’art. 1667 cod. civ.. [B] Sulla possibilità o meno che il superamento da parte della Stazione Appaltante del termine semestrale per la conclusione del collaudo consenta il decorso dei termini di decadenza e prescrizione per far valere le difformità e i vizi dell’opera
Lodo Arbitrale, 28 maggio 2010
[A] Sulla necessità o meno di impugnare dinanzi al TAR, a pena di decadenza, i vizi relativi alla procedura di nomina degli arbitri. [B] Sul momento in cui deve essere formulata la riserva di maggiori compensi o indennizzi rispetto al corrispettivo pattuito e sugli atti sui quali la riserva deve essere iscritta. [C] Sulla fondatezza o meno delle riserve iscritte dall’Impresa in cui si contestano i maggiori costi derivanti dalla indeterminatezza del progetto esecutivo, dimostrata dai continui ordini di servizio. [D] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali per ritardato collaudo e sulla misura del loro risarcimento
Lodo Arbitrale, 8 febbraio 2010
[A] Le sfavorevoli (non provate) condizioni climatiche non possono costituire idonea giustificazione per un rallentamento dei lavori, anche in considerazione della mancata formalizzazione, ad opera della Stazione Appaltante. [B] Sulla spettanza e sulla determinazione del mancato utile di impresa in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori. [C] Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa in caso di ritardato collaudo
Corte di Cassazione, Sezione I, 26 maggio 2010
[A] I compiti e le funzioni dei collaudatori di un'opera pubblica non possono qualificarsi come prestazione d'opera professionale cosicché per il conferimento dell’incarico non è necessario un contratto. [B] E’ soltanto con l’approvazione del collaudo da parte dell’amministrazione che si ha l’accettazione dell’opera
Lodo Arbitrale, 30 marzo 2010
Scaduto il termine per il collaudo all’Appaltatore spetta il diritto a vedersi ristorato dei maggiori oneri sostenuti per la manutenzione dell’opera
Lodo Arbitrale, 19 gennaio 2010
[A] Sulla mancata previsione in progetto dei costi necessaria a mantenere in asciuto gli scavi con l’utilizzo di pompe durante l'esecuzione delle murature o di altre opere in fondazione. [B] Sulla differenza tra l’istituto della “revisione prezzi” ed risarcimento del danno derivante dall'anomalo andamento dell'appalto imputabile alla committente. [C] Gli oneri della sicurezza seguono un regime a sé in occasione dell'erogazione dei pagamenti, conseguentemente il credito per le spese relative non rientra nel regime delle riserve. [D] Sulla richiesta di indennizzo avanzata dall’impresa per la lavorazione prevista nel capitolato speciale d’appalto ma sottostimata economicamente nell’elenco prezzi di gara. [E] Sull’andamento frazionato delle attività e sulle modalità esecutive del tutto straordinarie che incidono sull’onere di tempestiva iscrizione delle riserve da parte delle imprese. [E] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale d’appalto che impone all’impresa il pagamento degli onorari per il collaudo. [F] Sul Piano della Sicurezza e Coordinamento che pur prevedendo tra le opere provvisionali anche la viabilità interna ed esterna al cantiere ha omesso di procedere alla stima del relativo onere
Lodo Arbitrale, 17 giugno 2009
[A] È improprio parlare di nullità del collaudo perché il collaudo non è un atto negoziale. [B] Sui principi di specificità, sinteticità e precisione delle riserve apposte dall’impresa sul registro di contabilità e sul certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2009
[A] Sui casi in cui è pronunziare la risoluzione del contratto in caso di parziale inadempimento della prestazione della controparte. [B] Sulla mancata esecuzione del collaudo e sulla possibilità o meno di poter disporre la risoluzione contrattuale. [C] Sul caso in cui il registro di contabilità non venga sottoposto alla firma dell' appaltatore. [D] Sulla rinuncia alle riserve espressa dall’impresa in un atto di sottomissione. [E] La stipulazione di un contratto "a forfait" o "a corpo" non impedisce all'impresa di rivendicare maggiori prezzi o indennizzi e compensi. [F] Sulla sussistenza o meno di un obbligo a carico della stazione appaltante di avviare il procedimento dell’accordo bonario e sulla possibilità da parte dell’impresa di richiedere il risarcimento del danno in caso di omissione
Lodo Arbitrale, 23 febbraio 2009
[A] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla valutazione presuntiva del danno trattandosi l'impresa di soggetto che opera istituzionalmente nel settore degli appalti pubblici. [B] Sul mantenimento improduttivo nel cantiere dei macchinari e del personale, oltre che al mantenimento delle polizze fideiussorie prestate e le spese connesse alla sicurezza. [C] Sui maggiori oneri connessi all'incremento dei prezzi dei lavori eseguiti dopo la data di ultimazione contrattualmente pattuita. [D] Sul risarcimento del danno da ritardo nell'ultimazione del collaudo. [E] Sul danno cagionato all’impresa dalla ritardata emissione del certificato di esecuzione a seguito delle operazioni di collaudo
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2009
[A] Sulla clausola contrattuale che subordina la devoluzione alla cognizione arbitrale di ogni controversia ad un previo tentativo di amichevole composizione tra stazione appaltante ed impresa. [B] Sugli effetti della transazione riguardo ai danni successivi ed imprevedibili. [C] Sui limiti all’onere di apporre le riserve sul certificato di collaudo e sulla differenza rispetto alle riserve da iscrivere nel conto finale. [D] Sul danno per ridotto utilizzo dei materiali cagionato dall’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrato, 23 gennaio 2009
[A] Sulle conseguenze derivanti dal ritardo nell’emissione del certificato di collaudo rispetto ai termini di legge e sulle azioni che comunque competono all’amministrazione in caso di vizi riscontrati nell’opera ancora non collaudata laddove sia già stato avviato il giudizio arbitrale. [B] L'appaltatore che agisca in giudizio per il pagamento del corrispettivo convenuto ha l'onere di provare di avere esattamente adempiuto la propria obbligazione. [C] Nell'appalto di opera pubblica, rispetto alla denuncia di eventuali vizi, rimane estraneo il momento della "consegna" dell'opera
Lodo Arbitrale, 4 giugno 2009
[A] Sul caso in cui l’ente appaltante abbia omesso di contestare la mancata tempestiva iscrizione delle riserve formulate dall'appaltatore e di eccepirne così la decadenza. [B] Sul valore del verbale redatto ai sensi dell’art. 71, comma 3, del D.P.R. 554 del 1999 riguardo alle successive eccezioni mosse dall’appaltatore. [C] Sull'art. 1664, secondo comma, c.c. relativamente all’equo compenso spettante all’appaltatore per le riscontrate difficoltà di esecuzione dell'opera derivanti da cause geologiche, idriche e simili. [D] In caso di anomalo andamento dei lavori all’appaltatore non spetta il risarcimento del danno per mancato utile. [E] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria relativamente all’equo compenso conseguente alla cosiddetta sorpresa geologica. [F] Sul risarcimento del danno conseguente alla tardiva emissione del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 4 dicembre 2008
L'intervenuto collaudo delle opere eseguite dalla precedente impresa non assume rilevanza ai fini della soluzione della controversia con la nuova impresa appaltatrice
Lodo Arbitrale, 4 dicembre 2008
L'intervenuto Collaudo delle opere eseguite dalla precedente impresa non assume rilevanza ai fini della soluzione della controversia con la nuova impresa appaltatrice
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno cagionato all’appaltatore per anomalo andamento dei lavori. [B] Sul risarcimento del danno subito dall'appaltatore in ragione del colpevole ritardo accumulato dall’amministrazione nella redazione del conto finale e nell’espletamento delle operazioni di collaudo
Corte dei Conti, Sezione Lazio, 15 giugno 2009
[A] La figura del collaudatore risponde alla necessità di monitorare la corretta esecuzione dell’opera, intervenendo a dirimere le eventuali divergenze tra la direzione lavori e la ditta appaltatrice. [B] La contabilizzazione in partita provvisoria deve ritenersi procedura eccezionale che in caso di abuso dà luogo a precise responsabilità
Lodo Arbitrale, 27 luglio 2008 n. 105
[A] Sulla mancata definizione dell’accordo bonario e sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di attivare comunque il procedimento arbitrale. [B] Sulla ritardata emissione del certificato di collaudo e sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di attivare comunque il procedimento arbitrale. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva e sulla c.d. “teoria del controllo della spesa”. [C] Sulla tripartizione delle fasi di contabilizzazione dei lavori e sulla rilevanza di soltanto alcune di esse nei confronti dell’appaltatore. [D] Sui documenti contabili o amministrativi sottoscrivibili dall’appaltatore. [E] Sugli effetti della mancanza di una regolare tenuta degli atti di contabilità da parte del direttore lavori. [F] Sugli atti di appalto “idonei a ricevere riserve” ai sensi dell’art. 31, comma 2, del DM 145/2000. [G] Sulle carenze del progetto esecutivo e sul dovere di cooperazione da parte della stazione appaltante. [H] Sulle indagini geognostiche che devono precedere la progettazione esecutiva. [I] Sulle iniziative da assumere qualora si rilevi un deficit derivante dalle originarie sottostime delle quantità di lavorazioni in fase progettuale. [L] Sulla concessione di una proroga contrattuale in presenza di un anomalo andamento dei lavori prodotto dalla committente. [M] Sull’omessa esposizione nelle riserve dei criteri e dei calcoli che ad esse conducono. [N] Sul mancato completamento di lavorazioni marginali. [O] Sulla dilazionabilità o meno dei termini per la disposizione dei pagamenti
Lodo Arbitrale, 9 luglio 2008 n. 95
[A] Sulla sussistenza o meno di una differenza tra quantificazione degli importi dovuti dall’appaltatore per i singoli vizi dell’opera nel caso di appalto “a corpo”, rispetto a quanto il CTU dovrebbe determinare nel caso l’appalto fosse “a misura”. [B] Sulla sussistenza o meno di un concorso colposo della stazione appaltante per i vizi delle opere non tempestivamente contestati dalla direzione lavori all’appaltatore attraverso ordini di servizio
Lodo Arbitrale, 16 giugno 2008 n. 74
[A] Sul meccanismo (automatico) di adeguamento e incremento del prezzo del contratto introdotto dal comma 4 dell'art. 26 L. 109/94, sull’istituto della revisione prezzi previgente alla legge Merloni e sulla compromettibilità o meno ad arbitri di questi due istituti. [B] Sul ritardo o l’omissione del collaudo dell’opera da parte della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 6 giugno 2008 n. 70
[A] Sugli orientamenti giurisprudenziali riguardo all’onere a carico dell’appaltatore di iscrivere tempestiva riserva negli atti contabili. [B] Sulle tre teorie che si sono succedute nel tempo a giustificazione dell’onere di iscrivere tempestiva riserva. [C] Sulla c.d. teoria del “controllo di spesa”. [D] Sui fatti comunque producenti spesa che per giurisprudenza costante non sono soggetti all’onere di tempestiva riserva. [E] Sulle formalità a cui l’appaltatore deve attenersi per non incorrere nella decadenza per tardiva iscrizione delle riserve. [F] Sulla nozione di “atti idonei a ricevere la riserva” ulteriori rispetto al registro di contabilità. [G] Sulla rinunzia esplicita o implicita alle riserve già formulate da parte dell’appaltatore. [H] Sulla rinunzia a far valere la tardività delle riserve da parte della stazione appaltante e sulla possibilità o meno che tale rinunzia provenga dai soggetti da quest’ultima incaricati: RUP, direttore lavori e collaudatore. [I] Sulla differenza tra i c.d. “fatti istantanei” ed i “fatti continuativi” ai fini della tempestiva iscrizione della riserva e sui differenti orientamenti giurisprudenziali al riguardo. [L] Sulle c.d. “riserve generali” esenti dall’onere della tempestiva iscrizione negli atti contabili. [M] Sulle tre fasi nelle quali si articola il procedimento di collaudo di un’opera pubblica. [N] Sulla responsabilità a carico dell’appaltatore dopo l’approvazione, espressa o tacita, del certificato di collaudo. [O] Sugli oneri di custodia e manutenzione dell’opera a carico dell’appaltatore dopo il collaudo, qualora l’amministrazione proceda alla "presa in consegna anticipata"