Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 76 (Varianti progettuali in sede di offerta)
Corte d’Appello di Genova, 15 febbraio 2021
[A] Sull’acquisizione in appello dei documenti prodotti in primo grado dall’appellato e da quest’ultimo non depositati in secondo grado. [B] Sul regime di decadenza delle contestazioni inerenti la C.T.U.. [C] Sul vizio motivazionale della sentenza che abbia aderito adesivamente alle conclusioni del C.T.U.. [D] Sui termini per l’iscrizione della riserva per i fatti produttivi di danno continuativo in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’onere per l’Appaltatore di verificare preventivamente le caratteristiche del suolo su cui l’opera deve sorgere e sul soggetto tenuto a sopportare i maggiori oneri che derivino dalle condizioni geologiche del terreno. [F] Sul termine per l’apposizione delle riserve in mancanza del registro di contabilità in materia di Appalto pubblico. [G] Sul criterio della soccombenza processuale. [H] Sulla condanna alle spese nei confronti del successore a titolo particolare del diritto controverso.
Lodo Arbitrale, 10 dicembre 2013
[A] Sulla definizione di "project financing". [B] Sugli accertamenti necessari da parte del Giudice in caso di diffida ad adempiere ex art. 1454 cod. civ.. [C] Sulle differenze tra progetto esecutivo e progetto definitivo e sulla possibilità o meno di sopperire alle lacune del progetto definitivo con il progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 16 maggio 2010
[A] La responsabilità per le varianti progettuali introdotte dall’impresa in sede di gara, aggiudicata con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rimane in capo alla stazione appaltante. [B] Sul risarcimento del danno all’utile per mancato espletamento di diverse commesse quale conseguenza dell’illegittima sospensione lavori o di anomalo andamento. [C] Sul periodo dal quale calcolare la rivalutazione monetaria sulla somma dovuta a titolo di risarcimento danni all’impresa. [D] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sull’equo compenso qualora le quantità derivanti dalle modifiche singolarmente considerate superino il quinto in più o in meno delle corrispondenti quantità originarie. [F] Sulla problematica concernente l'applicabilità deI disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di "imputazione del pagamento" nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione. [G] Sulla posizione soggettiva dell'appaltatore e sulla giurisdizione competente a decidere in ordine alla facoltà dell'Amministrazione di accordare la revisione dei prezzi
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
Le varianti progettuali migliorative riguardanti le modalità esecutive dell'opera o del servizio sono ammesse, purché non si traducano in una diversa ideazione dell'oggetto del contratto
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 1 dicembre 2009
Sulla possibilità di presentare varianti progettuali in sede di offerta, oggi generalizzata dall'art. 76, del d.lgs. n. 163 del 2006 per qualsivoglia appalto
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 16 novembre 2009
Sui limiti alle varianti migliorative che possono essere ammesse ove la gara venga espletata secondo il criterio di selezione dell’offerta economicamente più vantaggiosa
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 9 ottobre 2009
[A] L’appalto integrato può creare situazioni in cui un’impresa si accorga della presenza di lavorazioni inutili o eccessive ovvero omesse, proprio perché la gara viene svolta sulla base del solo progetto definitivo. [B] E’ onere non eludibile da parte della stazione appaltante curare con particolare attenzione la predisposizione del progetto definitivo. [C] Il progetto definitivo, proprio perché costituisce la base del confronto concorrenziale, deve restare inalterato durante e dopo lo svolgimento della gara. [D] Nell’appalto integrato resta preclusa all’offerente la possibilità di apportare modifiche, alla lista delle lavorazioni e forniture previste per l’esecuzione dell’opera. [E] La procedura “ibrida” seguita dalla stazione appaltante (appalto integrato e aggiudicazione secondo lo schema dell’offerta economicamente più vantaggiosa) richiede una particolare attenzione nel limitare la possibilità di modifica del progetto definitivo
Lodo Arbitrale, 27 agosto 2008 n. 120
[A] La contabilizzazione "a misura" rispetto a quella "a corpo" facilita la "visualizzazione dell'andamento dell'appalto”. [B] Sul contrasto giurisprudenziale riguardo alla mancata contestazione circa la tardività delle riserve da parte del direttore lavori e della stazione appaltante. [C] Sull’aggiudicazione dei lavori mediante la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa e sui rapporti di tale metodo con la natura esecutiva del progetto. [D] Sull’ammissibilità o meno delle rivalutazione monetaria riguardo alle somme da riconoscersi per revisione prezzi. [D] Sulla natura delle riserve, sulla possibilità o meno di assimilarle alla costituzione in mora di origine civilistica e sulla decorrenza degli interessi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 22 giugno 2009
[A] Ai fini della legittima valutazione delle offerte presentate in occasione di una gara di appalto è sufficiente l'attribuzione di un punteggio numerico. [B] Sull’art. 76 del D.lgs. 163 del 2006 riguardo alla presentazione di varianti in sede di gara
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 21 maggio 2009
Sulla natura e sui limiti delle varianti progettuali ammesse in sede di gara ai sensi dell’art. 76 del D.lgs 163 del 2006