Tribunale di Ancona, 10 giugno 2024
[A] Premessa la disamina dell’istituto dell’accordo bonario per i lavori nella vigenza dell’art. 205 del d.lgs. 50/2016, sulla (in)sussistenza di automatismi che vincolino le parti all’instaurazione del procedimento di accordo bonario ove le riserve apposte dall’appaltatore determinino una possibile variazione dell’importo economico dell’opera pubblica oltre le soglie percentuali predeterminate dalla norma. [B] Sulla natura sostanziale dell’obbligo di sopralluogo posto in capo all’appaltatore di opere pubbliche. [C] Sulle conseguenze, anche in punto di responsabilità, e sulla portata della dichiarazione dell'appaltatore di opere pubbliche di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull'esecuzione dell'opera. [D] Premesso l’obbligo dell’appaltatore di opere pubbliche di verificare la validità tecnica del progetto fornito dalla committenza, sui casi in cui la c.d. “sorpresa geologica” o le difficoltà geologiche occulte scoperte durante l’esecuzione dell’opera debbano ritenersi prevedibili e conoscibili dall’appaltatore, pertanto insuscettibili di fondare una richiesta di indennizzo, ovvero debbano ritenersi idonee ad escludere ogni responsabilità dell’appaltatore.
Tribunale di Napoli, 28 febbraio 2024
[A] Sull’obbligo dell’appaltatore di segnalare al committente le situazioni o le carenze progettuali che rendono l’opera non utilizzabile ai fini contrattualmente pattuiti. [B] Sull’obbligo della p.a. committente di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile e sulle conseguenze della mancata osservanza di tale obbligo anche nel caso in cui l’appaltatore abbia dichiarato l’esecutività di un progetto incompleto. [C] Sulle conseguenze, in punto di responsabilità contrattuale dell’appaltatore, della dichiarazione di conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali resa dall’impresa ai sensi dell’art. 106 del d.p.r. 207/2010. [D] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore o al danneggiato che agiscano per il risarcimento del danno ai sensi dell’art. 1223 c.c..
Tribunale di Torre Annunziata, 15 dicembre 2023
[A] Sui limiti dell’indagine del Giudice circa la legittimità della risoluzione del contratto d’appalto pubblico disposta dalla p.a. committente per grave inadempimento ai sensi dell’art. 136 del s.lgs. 163/2006. [B] Sulla valutazione cui è tenuto il giudice in caso di inadempimenti contrattuali reciproci. [C] Sulle conseguenze della mancata contestazione, da parte dell’appaltatore, dell’illegittimità della disposizione o protrazione della sospensione dei lavori con particolare riguardo alla valutazione della gravità dell’inadempimento della stazione appaltante in tema di risoluzione di contratto d’appalto pubblico. [D] Sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto, a pena di decadenza, a formulare richieste di maggiori compensi o indennizzi o risarcimento di danni a qualunque titolo in materia di appalto pubblico. [E] Sull’onere dell’appaltatore di verificare la fattibilità del progetto di un appalto pubblico.
Tribunale di Busto Arsizio, 19 dicembre 2023
[A] Sulla responsabilità che l’art. 106 del d.p.r. 207/2010 pone in capo all’impresa che presenti un’offerta per l’affidamento di un appalto o di una concessione di lavori pubblici e sull’onere dell’appaltatore di analizzare gli elaborati predisposti dalla p.a. [B] Sull’obbligo dell’appaltatore di verificare le caratteristiche del suolo sul quale devono eseguirsi i lavori di un appalto di lavori pubblici e di eventualmente correggere il progetto fornitogli dal committente. [C] Sulla (im)possibilità per il contraente di risolvere il contratto d’appalto qualora, a fronte dell’inadempimento dell’altro, abbia dato comunque esecuzione al contratto.
Tribunale di Potenza, 9 ottobre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico da parte della p.a. per grave inadempimento e grave ritardo dell’appaltatore ai sensi dell'art. 119 del d.p.r. 554/1999. [B] Sulla portata della clausola contrattuale con cui, ai sensi dell’art. 1 del d.P.R. 1063/1962 e poi dell’art. 71 del d.P.R. 554/1999, l’impresa dichiara di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull’esecuzione dell’opera in tema di appalto pubblico, con particolare riguardo alle carenze progettuali la cui rilevabilità presuppone un’approfondita conoscenza dell’area. [C] Sull’obbligo della p.a. committente, nella vigenza della l. 109/1994, di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile in tema di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Venezia, 2 maggio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in materia di inammissibilità dell’appello. [B] Sull’onere di analizzare gli elaborati predisposti dalla p.a. e sulla responsabilità che l’art. 106, co. 2 d.p.r. 207/2010 pone in capo all’impresa che presenti un’offerta per l’affidamento di un appalto o di una concessione di lavori pubblici. [C] Sul contenuto dell’onere motivazionale posto in capo al Giudice che aderisca alle conclusioni del CTU con particolare riferimento ai rilievi dei CTP.
Tribunale di Catanzaro, 13 febbraio 2023
[A] Sul rapporto tra azione di responsabilità per danno erariale ed azione di responsabilità per danno civile derivanti dai medesimi fatti materiali. [B] Sulla trasmissibilità agli eredi dell’obbligazione civile risarcitoria. [C] Sulla rilevabilità della decadenza prevista al co. 2 dell’art. 167 c.p.c.. [D] Sulla legittimazione del danneggiato ad agire nei confronti dell’assicuratore del responsabile civile del danno. [E] Sulla valutazione comparativa cui è tenuto il Giudice in caso di inadempienze reciproche in tema di contratti a prestazioni corrispettive. [F] Sull’(in)idoneità della mancata redazione del verbale di cantierabilità di cui all’art. 106 del d.p.r. 207/2010 a dar luogo, di per sé, alla nullità del contratto d’Appalto pubblico. [G] Sulla sorte, a seguito di risoluzione di un contratto per inadempimento, delle somme corrisposte nell’esecuzione del medesimo. [H] Sui limiti in cui può essere ottenuta la rivalutazione delle somme che devono essere restituite alla parte adempiente in caso di risoluzione di un contratto per inadempimento. [I] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore ai fini della risarcibilità del danno per l’inadempimento o per il ritardo ai sensi dell’art. 1223 c.c.. [L] Sulla (im)possibilità per la CTU di colmare le lacune probatorie in cui sia incorsa una delle parti.
Corte d’Appello di Roma, 4 aprile 2022
Sull’imputabilità, quale inadempimento posto a carico della Stazione Appaltante, delle carenze progettuali nel caso in cui l’Appaltatore abbia sottoscritto la Dichiarazione di conoscenza dei luoghi in sede di partecipazione di gara ai sensi dell’art. 71 del d.p.r. 554/1999.
Corte d’Appello di Venezia, 26 luglio 2021
[A] Sui termini che la Stazione Appaltante deve rispettare per sollevare eccezione di decadenza del diritto dell’Appaltatore di formulare riserve in materia di Appalti pubblici. [B] Sulla possibilità che la pendenza di trattative tra Stazione Appaltante e Appaltatore possano impedire la decadenza per l’Appaltatore della facoltà di formulare riserve ai sensi dell’art. 2966 c.c.. [C] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore di esaminare e riscontrare la correttezza degli elaborati progettuali cui è tenuta la Stazione Appaltante in materia di Appalti pubblici. [D] Sull’ammissibilità o meno della prova testimoniale nel caso dell’insorgere di ostacoli alla progressione dei lavori asseritamente dovuti a carenze progettuali da parte dell’Appaltatrice in materia di Appalti pubblici. [E] Sul termine e sulle modalità per l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore.
Tribunale di Crotone, 5 giugno 2020
[A] Sull’onere per la Stazione Appaltante di attivare l’accordo bonario, ex art. 240 d.lgs. 163/2006 anche nell’ipotesi di risoluzione in danno ex art. 136. [B] Sulle valutazioni rimesse al Giudice nel caso in cui l’appaltatore contesti il provvedimento di risoluzione in danno e formuli domanda di risoluzione del contratto ex art. 1453 c.c., per inadempimento della Stazione Appaltante. [C] Sulle caratteristiche del progetto esecutivo posto a base di gara. [D] Sulla rilevanza della dichiarazione dell'impresa di aver preso conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali ex art 106 DPR n. 207 del 2010. [E] Sull’onere di diligenza ex art. 1176, comma 2, c.c. posto a carico dell’impresa di dare corretta esecuzione ai lavori anche in caso di progettazione incompleta. [F] Sulle responsabilità dell’impresa laddove, nonostante abbia contestato l’inadeguatezza delle varianti progettuali, dia esecuzione alle stesse eseguendo i lavori. [G] Sui presupposti per la risarcibilità del danno richiesto dalla Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 1223 c.c. a seguito della risoluzione disposta in danno dell’appaltatore.
Corte d’Appello di Milano, 28 aprile 2020
Sull’onere di verifica del progetto da parte dell’appaltatore previsto dall’art. 106 del d.lgs. n. 50/2016 e sui limiti alla possibilità dell’appaltatore stesso di iscrivere riserve per difetti del progetto.
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2015
[A] Sullo scopo e sulle funzioni della normativa e delle decadenze imposte dal regime delle riserve. [B] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per domande finalizzate alla risoluzione del contratto. [C] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione da parte dell'impresa della dichiarazione con cui prende cognizione del progetto dando atto dell'esecutività dello stesso (di cui all'art. 106, comma 3 del d.P.R. n. 207/2010) possa costituire validazione e accettazione dello stesso ed escludere la possibilità di contestarne le lacune. [D] Sulla possibilità o meno per l'appaltatore aggiudicatario di procedere all'integrazione del progetto esecutivo predisposto dalla Stazione Appaltante. [E] Sulla rilevanza della verifica della progettazione da parte della Stazione Appaltante, prevista dall'art. 112 del d.P.R. n. 163 del 2006 e sulle conseguenze derivanti dall'omissione. [F] Sulla possibilità o meno che l'incompletezza del progetto esecutivo possa costituire grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno per l'Impresa di ottenere la risoluzione di diritto attraverso la diffida ad adempiere ex art. 1454 cod. civ.. [G] Sulla legittimità o meno della clausola contrattuale che trasferisca all'Impresa la responsabilità circa la corretta redazione del progetto e/o l'onere di colmare le lacune del progetto. [H] Sulla possibilità o meno di individuare una responsabilità dell'Impresa per i vizi dell'opera laddove esegua l'opera senza segnalare eventuali carenze od errori. [I] Sul risarcimento del danno conseguente a sospensione illegittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante: spese generali. [L] Segue: ritardata percezione dell'utile. [M] Segue: mancato ammortamento attrezzature e inutilizzo personale. [N] Sul danno conseguente alla risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appalatante: mancato utile e danno curriculare
Lodo Arbitrale, 21 febbraio 2014
[A] Sulla necessità o meno di iscrivere le riserve a pena di decadenza sugli ordini di servizio. [B] Sui limiti alla necessità di iscrivere tempestiva riserva sul verbale di consegna dei lavori: in particolare in caso di indisponibilità giuridica delle aree. [C] Sulla necessità o meno di contestare fin dalla consegna dei lavori la presenza di interferenze non segnalate: sottoservizi, ritrovamenti rocciosi, ordigni bellici. [D] Sugli effetti prodotti dalla dichiarazione resa in sede di gara dall'Impresa di presa di coscienza del progetto e dei lavori da eseguire possa costituire preclusione per successive contestazioni. [E] Sul contenuto della diffida ad adempiere ex art. 1454, affinché la stessa possa generare l'effetto risolutorio. [F] Sulle valutazioni necessarie in caso di reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento, avanzate ai sensi dell'art. 1453 c.c.. [G] Sulle caratteristiche necessarie alla qualificazione del progetto come "progetto esecutivo" ai sensi dell'art. 93 del codice e sulla rilevanza di eventuali pattuizioni che spostano sull'impresa gli oneri progettuali incombenti sulla committenza. [H] Sulla efficacia o meno della clausola del contratto o del capitolato speciale in cui si preveda l'onere per l'Appaltatore di predisporre il Piano Operativo di Sicurezza, anche con riguardo alle interferenze aeree, stradali, sotterranee, ordigni esplosivi. [I] Sulle modalità di calcolo dei danni risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamento lavori per cause imputabili alla Stazione Appaltante: Spese generali. [L] Segue: mancato utile e onere della prova. [M] Segue: improduttivi oneri per attrezzature. [N] Segue: improduttivo costo della manodopera. [O] Sugli effetti prodotti sulle obbligazioni contrattuali dalla risoluzione del contratto d'appalto per inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 28 novembre 2014
[A] Sui requisiti necessari affinché la sospensione dei lavori possa ritenersi legittima. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di rallentamenti dei lavori dovuti alla necessità di apportare modifiche al progetto. [C] Sulla rilevanza o meno, ai fini dell'attribuzione delle responsabilità in caso di lacune progettuali, delle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara. [D] Sulla possibilità o meno per l'appaltatore di svolgere contestazioni laddove abbia sottoscritto senza riserve del verbale consegna lavori. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di eccessiva durata dei procedimenti finalizzati a garantire il regolare svolgimento dei lavori (per es. per l'approvazione di una perizia di variante). [F] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata rimozione di interferenze e sottoservizi. [G] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo risarcitorio per illegittima sospensione e per anomalo andamento dei lavori. [H] Sulla disciplina in merito ai ritardati pagamenti o alla ritardata emissione dei certificati di pagamento e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [I] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta in calce all'Ordine di Servizio e richiamata solo genericamente nel Conto Finale, senza essere ivi ritrascritta
Lodo Arbitrale, 20 dicembre 2012
[A] Sulla giurisdizione del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda volta a contestare il provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto d'appalto resa dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 136 del Codice dei Contratti pubblici. [B] Sulla natura dell'alea ricadente sull'Appaltatore nei contratti in cui è previsto un corrispettivo "a corpo" e sugli eventi che possono giustificare un aumento del prezzo originariamente pattuito. [C] Sulla facoltà della Stazione Appaltante di adottare varianti in corso d'opera prevista dall'art. 132 del d.lgs. n. 163 del 2006. [D] Sulle ipotesi in cui l'adozione di varianti costituisce un obbligo per la stazione appaltante nel rispetto dei principi di correttezza, buona fede e collaborazione. [E] Sugli orientamenti dell'Autorità di Vigilanza in merito alle ipotesi in cui la inadeguata valutazione dello stato di fatto può costituire errore di progettazione. [F] Sulla valenza delle dichiarazioni rese dall'Appaltatore in sede di gara (art. 71 d.P.R. n. 554/1999), nonché al momento della consegna lavori (art. 131 d.P.R. n. 554/1999), per omissioni progettuali rilevabili con l'effettuazione di sondaggi o scavi. [G] Sulla liceità o meno della sospensione dei lavori disposta unilateralmente dall'Impresa, in ragione della violazione degli obblighi di collaborazione da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità delle spese generali variabili in caso di anomalo andamento dei lavori. [I] Sulla risarcibilità del lucro cessante per le ipotesi di illegittima interruzione del rapporto contrattuale per colpa del committente e sulla misura del risarcimento
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulle responsabilità di Stazione Appaltante, Appaltatore, progettista e direttore dei lavori in caso di erronea o difettosa progettazione dell'opera appaltata e sugli effetti prodotti in capo all'Appaltatore dalla sottoscrizione del verbale di consegna ai sensi dell'art. 71, comma 3 del D.P.R. n. 554/99. [B] Sulla posizione della giurisprudenza in merito alle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara e in sede di consegna lavori. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso venga contestato l'"anomalo andamento" dei lavori. [D] Sull'idoneità o meno degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi a costituire sede per l'iscrizione di riserve. [E] Sulle modalità e sui tempi affinché la Stazione Appaltante possa sollevare l'eccezione di decadenza delle riserve iscritte per tardività. [F] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di mancata predisposizione di una progettazione sostanzialmente esecutiva e sui doveri/poteri di progettista e del direttore dei lavori di disporre modifiche in corso di esecuzione. [G] Sui criteri di quantificazione dei danni subiti dall'appaltatore in ragione dell'anomalo andamento dei lavori. [H] Segue: sul mancato utile, in particolare sull'onere della prova del danno e sulla sua quantificazione. [I] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito alla data di decorrenza degli interessi da calcolare sulla somma liquidata a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale. [L] Sui limiti alla possibilità dell'Appaltatore di ottenere il rimborso per maggiori oneri di sicurezza
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2012
[A] Sugli obblighi tipici di committente e appaltatore e sulle verifiche che il Collegio deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento. [B] Sulle caratteristiche del progetto esecutivo e sulla gravità o meno dell'inadempimento della Stazione Appaltante laddove non consegni un progetto rispondente ai criteri di legge, nonché sulla possibilità o meno che il progetto esecutivo sia affidato all'appaltatore. [C] Sul dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla incidenza di tale obbligo sulla necessità di predisporre varianti in corso d'opera. [D] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione di presa visione del progetto da parte dell'Appaltatore possa costituire accettazione del progetto e sulla conseguente ripartizione delle responsabilità in caso di lacune progettuali. [E] Sulle valutazioni che il Collegio deve svolgere in caso di pluralità di inadempimenti per verificare la sussistenza del requisito della "gravità" necessario per pronunciare la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1455 c.c.. [F] Sulla risarcibilità del c.d. danno curriculare richiesto dall'appaltatore in caso di dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulla quantificazione dello stesso. [G] Sui casi in cui è necessaria la sottoscrizione con riserva del verbale di consegna lavori. [H] Sulla ammissibilità o meno della riserva esplicata nei quindici giorni a mezzo lettera raccomandata laddove la Stazione Appaltante non abbia costituito il registro di contabilità e sull'eventuale onere di ripetizione della riserva sul registro di contabilità
Lodo Arbitrale, 24 gennaio 2012
[A] Sulla possibilità o meno per il Collegio giudicante di disapplicare il provvedimento di risoluzione del contratto adottato dalla Stazione Appaltante, nel caso di opposta domanda di risoluzione per inadempimento avanzata dall'Impresa. [B] Sulla efficacia o meno della diffida ad adempiere trasmessa dall'appaltatore alla Stazione Appaltante recante un termine inferiore a quello di 15 giorni previsto dall'art. 1454 cod. civ.. [C] Sulla nullità o meno della previsione del contratto che sposti sull'impresa appaltatrice il compito di predisporre e/o modificare il progetto esecutivo assumentosi la responsabilità circa la corretta redazione del progetto e sulla operatività o meno del meccanismo della sostituzione automatica di clausola, ex art. 1339 c.c.. [D] Sulla possibilità o meno che il collegio dichiari la nullità di una disposizione contrattuale in assenza di specifica domanda nell'ipotesi di azione finalizzata alla risoluzione del contratto. [E] Sui limiti alla consegna frazionata dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla configurabilità o meno di un inadempimento della Stazione Appaltante per non avere ultimato le procedure espropriative dei terreni interessati dall'appalto, prima di dar corso alla consegna dei lavori, e sulla possibilità che tale inadempimento possa giustificare la risoluzione ex art. 1453 c.c.. [G] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione ai sensi dell'art. 71 comma 2 del DPR 554/1999 resa dall'Appaltatore in sede di gara, circa la conoscenza dello stato dei luoghi, possa attutire e/o escludere la responsabilità della Stazione Appaltante nell'ipotesi di consegna parziale. [H] Sulle conseguenze dell'attestazione di rischio derivante dal ritrovamento di ordigni bellici nelle aree di intervento. [I] Sulla modalità di reintegrazione del patrimonio dell'appaltatore adempiente in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione appaltante e sul calcolo degli importi spettanti per i lavori già eseguiti. [L] Sulla spettanza o meno del risarcimento per i lavori ancora non eseguiti in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla quantificazione del danno. [M] Sui danni risarcibili in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante: spese generali. [N] Segue: costi per polizze fideiussorie. [O] Sull'esonero per il Collegio arbitrale dall'esame della tempestività delle riserve in caso di risoluzione del contratto per colpa del Committente. [P] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere tempestiva riserva in calce agli ordini di servisio oggetto di contestazione. [Q] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [R] Segue: Maggior vincolo dei macchinari ed attrezzature. [S] Segue: Maggior costo del personale. [T] Segue: Mancato utile. [U] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti a causa del ritardo nel collaudo dell'opera. [V] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme riconosciute a titolo di indennizzo dei danni e maggiori oneri patiti dall'impresa in conseguenza della sottoproduzione dovuta all'anomalo andamento dei lavori per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 5 aprile 2011
[A] Sul computo del termine per il deposito di memorie nel procedimento arbitrale, nel caso di deposito a mezzo posta: vale l'invio o la ricezione del plico? [B] Sulla natura inderogabile o meno dei prezzari formati dalla stazione appaltante, ai quali fa riferimento l'art. 34 del d.P.R. n. 554 del 1999 e oggi l'art. 133 del Codice dei contratti. [C] Sulla possibilità o meno di configurare la responsabilità precontrattuale di un contraente anche nell'ipotesi in cui il contratto venga effettivamente stipulato, sulla misura del risarcimento eventualmente liquidabile e sulla natura contrattuale o extracontrattuale di tale forma di responsabilità. [D] Sulla necessità o meno che l'appaltatore di opera pubblica controlli anche la regolarità geologica del suolo poiché la validità di un progetto di una costruzione edilizia è condizionata dalla sua rispondenza alle caratteristiche geologiche del suolo su cui essa deve sorgere. [E] Sul concetto di "cantierizzazione" elaborato dall'Autorità di Vigilanza e sulle differenze con la progettazione esecutiva. [F] Sulla valenza della dichiarazione di avere preso conoscenza dello stato dei luoghi resa dall'appaltatore in sede di sottoscrizione del contratto e sugli eventuali limitazioni per future contestazioni. [G] Sulla liquidazione del risarcimento del danno precontrattuale
Lodo Arbitrale, 27 dicembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che le parti declinino la competenza arbitrale e sulla rilevanza o meno del comportamento tenuto nel corso del procedimento. [B] Sulle modalità di calcolo di interessi e rivalutazione nel caso di ritardato pagamento di s.a.l.. [C] Sulla rilevanza o meno della dichiarazione resa dall'Impresa in sede di partecipazione alla gara ai sensi dell'art. 71 d.P.R. n. 554/1999 ai fini dell'accettazione dello stato dei luoghi. [D] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità della Stazione Appaltante per il ritardo dovuto a consegne parziali anche se previste nel capitolato speciale. [E] Sui danni risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamaento dei lavori dovuto alle consegne parziali effettuate dalla Stazione Appaltante: le spese generali. [F] Segue: i maggiori oneri e danni relativi al mancato ammortamento dei mezzi d'opera ed ai costi del personale. [G] Segue: i maggiori oneri per improduttivo o protratto vincolo delle attrezzatura e dei mezzi d'opera. [H] Segue: il mancato utile. [I] Segue: i maggiori oneri per l'amento dei prezzi di mercato. [L] Segue: la rivalutazione monetaria e gli interessi sulle somme liquidate dal Collegio
Lodo Arbitrale, 30 giugno 2011
[A] Sugli obblighi dell'Impresa di verificare il progetto esecutivo e sulle eventuali corresponsabilità della stessa nel caso vengano riscontrate lacune progettuali in corso di lavori, nonché sugli obblighi del RUP nella stessa materia. [B] Sulla possibilità o meno di configurare un grave inadempimento della Stazione Appaltante nel caso in cui le mancanze progettuali riguardino la mancata segnalazione di sottoservizi e la necessità di alcune variazioni esecutive. [C] Sull'obbligo di cooperazione in capo alla Stazione Appaltante e sulle responsabilità nei confronti dell'appaltatore in caso di difficoltà riscontrate nel corso dell'esecuzione del contratto. [D] Sulla possibilità o meno che l'Impresa possa eseguire le lavorazioni necessarie a colmare le lacune progettuali, senza l'approvazione di una specifica perizia di variante da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla valutazione del comportamento delle parti da parte del Collegio al fine di determinare la rilevanza dei reciproci inadempimenti e decidere sulle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla possibilità o meno che l'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione possa determinare la risoluzione del contratto, ai sensi dell'art. 1467 c.c.. [G] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda avanzata dall'Impresa di declaratoria di illegittimità della escussione della polizza fideiussoria da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi alle varie voci di danno risarcibili dal Collegio Arbitrale: mancato utile. [I] Segue: somme dovute per lavori realizzati. [L] Sulla possibilità o meno che l'Impresa ottenga a titolo di risarcimento del danno, derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante, il valore di mercato dell'opera eseguita e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [M] Sui presupposti necessari alla risarcibilità del c.s. danno curriculare e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [N] Sulla tipologia di danni risarcibili in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori, della ridotta produttività e dell'incremento dei costi e sulla loro quantificazione: Spese Generali. [O] Segue: Immobilizzo di attrezzature e mezzi d'opera. [P] Segue: Personale fisso di cantiere. [Q] Segue: Spese fisse di cantiere. [R] Segue: Ritardata percezione dell'utile. [S] Segue: Calcolo di rivalutazione e interessi sulla somma complessivamente dovuta dalla Stazione appaltante. [T] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi, in particolare sulla individuazione delle date iniziali e finali dei vari calcoli. [U] Sulla possibilità o meno di richiedere il risarcimento in via equitativa del danno derivante dalla perdita di chance conseguente alla ritardata consegna dei lavori alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 marzo 2011
[A] Sulla procedibilità o meno del giudizio arbitrale svolto prima del decorso dei termini di cui all’art. 33 del capitolato generale d'appalto approvato con il DM 145/2000 e sul momento in cui il giudizio arbitrale possa dirsi in “svolgimento”. [B] Sulla possibilità o meno che l’avvenuta accettazione del progetto da parte dell’Impresa comporti un assunzione del rischio su eventuali future mancanze o inesattezze progettuali. [C] Sulla sussistenza o meno di un obbligo della Stazione Appaltante di mettere a disposizione le aree di cantiere, laddove le procedure espropriative siano delegate all’Impresa. [D] Sulle modalità di calcolo del danno risarcibile per anomalo andamento dei lavori, laddove vi siano rallentamenti ma non interruzione. [E] Segue: risarcimento del mancato utile. [F] Sulla necessità o meno di iscrivere immediata riserva per gli interessi derivanti dai ritardati pagamenti e sull’onere della prova posto a carico dell’Impresa. [G] Sulla spettanza o meno degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’Impresa dal Collegio per l’anomalo andamento dei lavori, sulla decorrenza degli interessi e sul maggior danno
Lodo Arbitrale, 14 dicembre 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui nel progetto esecutivo non sia stato considerato in modo completo lo stato dei luoghi e sui limiti di detta responsabilità. [B] Sulla configurabilità o meno di una violazione del dovere di cooperazione della Stazione Appaltante nel caso di ritardo nell’adeguamento del progetto esecutivo. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti dall’Impresa in dipendenza del prolungamento della durata contrattuale causato dalla necessità di operare una variante al progetto esecutivo. [D] Sulla possibilità o meno che l’Impresa ottenga la risoluzione del contratto in danno della Stazione Appaltante nel caso di paralisi dei lavori dovuta a ritardo nell’approntamento della necessaria perizia di variante. [E] Sulla tempestività o meno delle riserve formulate dall’Impresa in sede di esame della perizia di variante e sulla definizione di “primo atto dell’appalto idoneo a fungere da sede delle domande stesse”. [F]Sulla possibilità o meno di considerare sede idonea alla iscrizione delle riserve gli ordini di servizio redatti dalla Direzione Lavori. [G] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti dall’impresa appaltatrice in conseguenza di errori e/o omissioni nelle indagini geologiche compiute dalla stazione appaltante. [H] Sulla risarcibilità o meno dei danni subiti dall’Impresa per l’inutile mantenimento del cantiere per i ritardi dovuti alla Stazione Appaltante e sulle tipologie di danni eventualmente risarcibili. [I] In particolare: sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri per macchinari e attrezzature, compresi i macchinari non direttamente ed esclusivamente utilizzabili per la produzione (automobili, furgoni e simili). [L] In particolare: sulla risarcibilità o meno dei danni subiti dall’Impresa in ragione dell’aumento del prezzo del petrolio e dei suoi derivati verificatosi nel periodo di esecuzione delle opere conseguente al ritardo imputabile alla Stazione Appaltante. [M] In particolare: sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi sopportati dall’Impresa in relazione alle polizze fideiussorie prestate a causa del prolungato vincolo contrattuale. [N] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali conseguenti alla ridotta produttività conseguente alla illegittima sospensione dei lavori imputabile alla Stazione Appaltante. [O] In particolare: sulla risarcibilità o meno del mancato utile per il periodo di anomalo andamento dell’appalto. [P] In particolare: sulla prova necessaria e sulla quantificazione del mancato utile d’impresa per il periodo di anomalo andamento dei lavori. [Q] Sulla rilevanza o meno, ai fini della risarcibilità dei danni subiti, della circostanza che l’Impresa abbia accettato e fatto proprio, con le rituali dichiarazioni richieste in fase di gara dalla Stazione Appaltante, il progetto originario, la cui erroneità costituisce uno degli elementi causali dei danni lamentati
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2010
[A] In caso di dubbio alla interpretazione della portata della clausola compromissoria deve preferirsi un’interpretazione restrittiva di essa e affermativa della giurisdizione statuale. [B] Sulla clausola compromissoria contenuta nel contratto ma esclusa da bando di gara. [C] Il rispetto del fondamentale principio della par condicio tra i concorrenti non impedisce all’Amministrazione committente di effettuare scelte diverse rispetto a quelle effettuate in un primo momento. Affermare il contrario significa “ingessare” l’appalto. [D] La par condicio tra i concorrenti si esaurisce al momento della gara. [E] Sull’impugnazione dell’atto di nomina del presidente del Collegio da parte della Camera arbitrale dei lavori pubblici. [F] Sulla clausola del capitolato speciale che prevede la formalizzazione della riserva mediante raccomandata. [G] Sul registro di contabilità costituito da fogli separati solo spillati tra loro, non sottoscritti né vidimati. [H] Sugli allibramenti generici e del tutto “indeterminati” - anche sui libretti delle misure - effettuati sulla base di macro-aliquote percentuali, non suffragate da analitici e circostanziati conteggi. [I] Un registro di contabilità deve lasciare disponibili numerose pagine per l’esplicazione delle riserve. [L] Sulla dichiarazione dell’impresa ex. art. 71 del D.P.R. 554 del 1999. [M] Sulla necessità o meno di far sottoscrivere all’appaltatore gli stati di avanzamento lavori ed i relativi certificati di pagamento. [N] La sottoscrizione dell’atto di sottomissione relativo ad una variante non ha natura né transattiva né abdicativa di pretese future. [O] Sull’entità del risarcimento del danno per la risoluzione del contratto per inadempimento della committente. [P] Sulla quantificazione del danno relativamente al mancato utile. [Q] Sul danno costituito dal mancato ammortamento dei macchinari e mezzi d’opera
Lodo Arbitrale, 14 giugno 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di un diritto dell’impresa al pagamento dei lavori eseguiti in difformità dal progetto qualora vi siano state variazioni in corso d’opera ordinate dalla Stazione Appaltante, ma mai formalizzate. [B] Le dichiarazioni di gara e la sottoscrizione dell’art. 71 del DPR 554/99 costituiscono dichiarazioni di scienza che non possono in alcun modo limitare la responsabilità dell’Amministrazione rispetto all’obbligo di corretta ed esaustiva redazione del progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Sul caso in cui i termini per la conclusione dell’accordo bonario scadano dopo la notifica della domanda di arbitrato ma prima della conclusione del procedimento arbitrale. [B] Prima della indizione della gara la stazione appaltante è tenuta a ad impiegare ogni cura volta ad eliminare il rischio di impedimenti alla realizzazione dell'opera come progettata. [C] Sulla dichiarazione ex. Art. 71 del D.P.R. 554 del 1999 resa dall’appaltatore, in sede di gara. [D] Sul caso in cui se in un momento successivo alla sottoscrizione dell'atto di sottomissione, e quindi nella concreta fase di esecuzione dei lavori, la variante progettuale introdotta dall'Amministrazione non si riveli idonea a consentire il regolare andamento dell'appalto. [E] Sull’art. 26 della Legge n. 109/1994 secondo il quale l’appaltatore può avvalersi della eccezione di inadempimento e sulle altre ipotesi di risoluzione contrattuale. [F] Sulla risoluzione contrattuale per mutuo dissenso. [G] Sulla la sospensione, ancorché di fatto, dei lavori per lunghi periodi di tempo per esigenze connesse all’approvazione di una variante. [G] Sul risarcimento del danno per mancato ammortamento dei macchinari e delle attrezzature stimabile in una media ponderale del 10% annuo
Lodo Arbitrale, 12 febbraio 2009
[A] Sul valore delle dichiarazioni rese dall’impresa in sede di gara. [B] Sull’utilizzo della Tabella 6 del D.M. 11.12.1978 per quantificare l’incidenza della manodopera ed il costo dei macchinari sull’importo dei lavori. [C] Sul danno da anomalo andamento dei lavori per quanto attiene agli oneri della sicurezza
Lodo Arbitrale, 6 febbraio 2009
[A] La riserva costituisce onere-dovere dell'appaltatore, quale parte contrattuale partecipante ad attività di pubblico interesse. [B] La conoscenza dello stato dei luoghi deve ritenersi rientrare fra gli oneri dell'Impresa già nella fase prodromica di accesso alla procedura di appalto. [C] Nella disciplina dei pubblici appalti la documentazione redatta dal Direttore dei Lavori costituisce in ogni sua parte atto pubblico, agli effetti dell'art. 2699 del codice civile. [D] Sull’omessa previsione degli oneri per la sicurezza nel contesto della progettazione di varianti
Lodo Arbitrale, 20 gennaio 2009
[A] Sulle verifiche di fattibilità in relazione al territorio, al sottosuolo ed alle preesistenze che la stazione appaltante deve effettuare prima di avviare il procedimento di scelta del contraente. [B] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante per la necessità di acquisire l’autorizzazione paesaggistica. [C] Sul ritardato perfezionamento del'iter burocratico occorrente per ottenere il finanziamento e sui danni causati all’impresa in conseguenza di ciò. [D] Sugli oneri sostenuti dall’impresa per la sorveglianza del cantiere in zone con frequenti episodi di criminalità. [E] Ai fini del ristoro del mancato utile, non occorre una prova specifica sulla perdita di diverse occasioni di impiego. [F] Sul riparto di giurisdizione riguardo all’istituto della revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 4 settembre 2009
[A] Sul modo in cui la committente è tenuta a prestare comunque la propria collaborazione nel caso in cui il progetto esecutivo posto a base di gara presenti carenze. [B] Sulla dichiarazione di presa visione dei luoghi e del progetto resa dall’impresa ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 554 del 1999. [C] Sulle voci che compongono il risarcimento del danno da risarcire all’impresa per sconvolgimento dei tempi contrattuali. [D] L'improduttivo vincolo delle spese fisse di cantiere costituisce una voce delle spese generali fisse. [E] Sugli oneri sopportati dall'appaltatore per la protrazione del vincolo delle polizze fideiussorie. [F] Sulla fondatezza o meno della pretesa di riconoscimento del mancato utile per l'ipotesi di andamento patologico dei lavori. [G] Sulla richiesta di risarcimento del danno per l’incremento dei costi dei mezzi di produzione da anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 4 giugno 2009
[A] Sul caso in cui l’ente appaltante abbia omesso di contestare la mancata tempestiva iscrizione delle riserve formulate dall'appaltatore e di eccepirne così la decadenza. [B] Sul valore del verbale redatto ai sensi dell’art. 71, comma 3, del D.P.R. 554 del 1999 riguardo alle successive eccezioni mosse dall’appaltatore. [C] Sull'art. 1664, secondo comma, c.c. relativamente all’equo compenso spettante all’appaltatore per le riscontrate difficoltà di esecuzione dell'opera derivanti da cause geologiche, idriche e simili. [D] In caso di anomalo andamento dei lavori all’appaltatore non spetta il risarcimento del danno per mancato utile. [E] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria relativamente all’equo compenso conseguente alla cosiddetta sorpresa geologica. [F] Sul risarcimento del danno conseguente alla tardiva emissione del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2009
[A] Sulla validità o meno della clausola arbitrale contenuta del capitolato speciale d’appalto qualora la stessa non sia stata espressamente approvata per iscritto ai sensi dell’art. 1341 c.c. [B] Sul contratto di appalto stipulato nella forma “pubblico amministrativa” e sulla necessità o meno che talune clausole siano espressamente approvate per iscritto ai sensi dell’art. 1341 c.c. [C] Sul termine di 20 giorni di cui all'articolo 810, 1 comma, c.p.c. per la nomina dell’arbitro da parte del convenuto. [D] Sugli oneri che gravano sulle parti riguardo all’esperimento del tentativo di accordo bonario ai sensi dell’art. 240 del codice. [E] Sulla necessità o meno di accertare se l'Impresa abbia o meno sottoscritto con riserva lo stato finale ed esplicato le relative riserve, nei termini di legge, laddove il conto finale sia stato redatto dopo che l'Impresa aveva già proposto il giudizio arbitrale. [F] Sul valore della dichiarazione resa dall’appaltatore ai sensi dell’art. 71, comma 2, del D.P.R. 554 del 1999. [G] Sulla relazione tra la sorpresa geologica di cui al comma 2 dell’art. 1664 c.c. e le indagini geognostiche che l’amministrazione deve effettuare per la redazione del progetto esecutivo. [H] Rientra tra gli oneri dell'appaltatore esercitare il controllo della validità tecnica del progetto fornito dal committente, anche in relazione alle caratteristiche del suolo. [I] Sulla quantificazione dell’equo compenso che spetta all’appaltatore in caso di sorpresa geologica ai sensi del secondo comma dell’art. 1664 c.c. [L] Qualora le parti di un contratto ne invochino la risoluzione per inadempimento, senza che nessuna riesca a provare l'inadempimento dell'altra, il contratto deve ritenersi risolto per mutuo dissenso
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2008
[A] La dichiarazione dell'impresa resa in sede di gara ex art. 71 del D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554 non costituisce una mera clausola di stile. [B] Sull'equo compenso sulle opere in diminuzione in percentuale superiore al 20% del prezzo contrattuale
Lodo Arbitrale, 17 giugno 2008
[A] Sulle responsabilità della stazione appaltanti per le numerose carenze progettuali, l’indisponibilità delle aree, le maggiori lavorazioni non pagate e la mancata tempestiva redazione di una variante. [B] Sulle formule utilizzate in sede di gara mediante le quali l’impresa riconosce ed accetta l’esecutività del progetto. [C] Sull’istituto della “consegna frazionata” delle aree e sulla sufficienza o meno di una clausola del capitolato speciale che preveda tale modalità di consegna come mera “eventualità”. [D] Anche per il risarcimento del danno conseguente alla risoluzione contrattuale deve tenersi conto del ribasso d’asta offerto dall’impresa. [E] Sul risarcimento del danno per il rincaro dei prodotti siderurgici. [F] Sull’irrilevanza del computo metrico nell’appalto “a corpo”. [G] Sulle modalità per la contabilizzazione degli stati di avanzamento nell’appalto “a corpo” e sulla doppia percentuale a cui occorre fare riferimento. [H] Sulla possibilità di esplicare la riserva anche in sedi diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità, ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [I] Sulla mancata conferma delle riserve nello stato finale
Lodo Arbitrale, 6 agosto 2008 n. 117
[A] Sulla clausola del Capitolato speciale secondo la quale “tutte le controversie, nessuna esclusa, sono disciplinate dalla legge n. 109/94, come modificata dalla legge n. 415/98”. [B] Sulla sussistenza o meno della competenza arbitrale qualora il contratto d’appalto, in contrasto con il capitolato speciale, sancisca la competenza del giudice ordinario. [C] Sulla possibilità o meno di dichiarare la risoluzione contrattuale in danno della stazione appaltante per prolungamento dei lavori, sospensioni di fatto dei lavori, presenza di interferenze, redazione di perizia di variante, esecuzione di lavori non previsti nel contratto e nel progetto esecutivo. [D] Sulla risoluzione del contratto per mutuo consenso espresso dalle parti in sede arbitrale. [E] Non può riconoscersi all’attrice il pagamento del valore venale dell'opera realizzata stante l'operatività ex nunc della risoluzione per mutuo consenso. [F] Il committente deve assicurare la disponibilità effettiva dell' area non solo al momento della consegna ma durante tutta l'esecuzione dell'opera. [G] Sulla possibilità o meno di invocare l’applicazione dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di andamento patologico della commessa. [F] Sulla presunzione circa il riconoscimento del danno da mancato utile per anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 4 giugno 2009 n. 80
[A] Sulla discordanza tra le clausole del contratto d’appalto e quelle del capitolato speciale riguardo alla competenza arbitrale e su quale tra le due debba ritenersi prevalente. [B] Sull’ipotesi in cui il direttore lavori contesti nel merito la fondatezza delle riserve omettendo di rilevarne l’intempestività ed in giudizio l’Amministrazione non formuli tempestivamente l’eccezione di decadenza. [C] Sulla valenza del verbale ex. art. 71, comma 3, del D.P.R. 554 del 1999. [D] Sulle condizioni che devono sussistere affinché all’appaltatore possa essere riconosciuto l’equo compenso ai sensi del comma 2 dell'art. 1664 c.c.
Lodo Arbitrale, 20 aprile 2009 n. 49
[A] Le eventuali carenze del progetto esecutivo non possono indurre l’impresa a rifiutare la consegna lavori. [B] Le dichiarazioni con le quali in sede di gara l’appaltatore ha riconosciuto che gli elaborati progettuali sono stati da lui esaminati e giudicati realizzabili non assurgono a mere clausole di stile. [C] Il rifiuto opposto dall’impresa rispetto alla consegna lavori giustifica il provvedimento di risoluzione contrattuale e l’incameramento della cauzione. [D] Sulla particolare valenza della cauzione definitiva qualora si proceda alla sua escussione non già nel corso dell’esecuzione bensì in seguito all’inadempimento dell’obbligo di presa in consegna dei lavori. [F] Sul potere riduttivo delle penali esercitabile d’ufficio dal giudice
Lodo Arbitrale, 28 maggio 2008 n. 63
[A] Sul soggetto che può effettuare il sopralluogo di cui all’art. 71, comma 3, del D.P.R. 554 del 1999. [B] Sulla verificazione del progetto, in relazione al terreno, al tracciamento, al sottosuolo ed a quant'altro occorra per l'esecuzione dell'opera. [C] Sulla dichiarazione di conoscenza dei luoghi fatta dall'appaltatore. [D] Sulla clausola del capitolato speciale mediante la quale viene rimessa all’impresa la predisposizione di particolari costruttivi la cui progettazione viene rinviata alla fase esecutiva
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2008 n. 9
[A] Sulle dichiarazioni in merito allo stato dei luoghi rilasciate dall’appaltatore in sede di gara. [B] Sulla clausola contrattuale che pone a carico dell’impresa appaltatrice l’obbligo di svolgere le necessarie pratiche per la rimozione dei sottoservizi interferenti. [C] Sul mancato utile causato dall’anomalo andamento dei lavori. [D] Sulle "ragioni di pubblico interesse o necessità" in virtù delle quali è possibile sospendere i lavori. [E] Sulle varianti in corso d’opera e sulla diligenza e perizia cui è tenuta l’amministrazione