Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Organismo di diritto pubblico
Tribunale di Roma, 5 febbraio 2021
[A] Sulle fonti normative e le caratteristiche degli enti pubblici autonomi creati dalle Università sulla base del DPR 382/1980: articolazioni interne alla P.A. o veri e propri soggetti giuridici? Il caso del CIRPS. [B] Sull’onere della prova nell’opposizione a Decreto Ingiuntivo. [C] Sul differente valore probatorio dell’estratto autentico delle scritture contabili, rispettivamente, nel procedimento monitorio e nel procedimento di opposizione a Decreto Ingiuntivo. [D] Sulle spese processuali all’esito di procedimento di opposizione a Decreto Ingiuntivo in caso di accertamento di un quantum del credito largamente minore rispetto alla pretesa da cui ha tratto origine il ricorso
Tribunale di Palermo, 28 giugno 2017
[A] Sulla natura giuridica delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche. [B] Sulla nozione di “Organismo di diritto pubblico”. [C] Sui presupposti di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento di cui all’art. 2041 c.c.
Lodo Arbitrale, 22 luglio 2014
[A] Sulla definizione e sulle caratteristiche qualificanti dell'organismo di diritto pubblico. [B] Sulla giurisdizione del giudice ordinario in merito alla verifica dell'osservanza da parte dei contraenti delle norme in materia di evidenza pubblica e agli effetti prodotti sul contratto da eventuali violazioni. [C] Sugli effetti prodotti sul contratto dalla mancanza della determinazione a contrarre da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulle conseguenze prodotte sul contratto d'appalto dall'accertata violazione delle disposizioni in materia di procedimenti di evidenza pubblica durante le operazioni di gara per la scelta del contraente. [E] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria in caso di dichiarata nullità del contratto d'appalto per violazione di norme imperative. [F] Sulla nullità o meno del contratto nel caso in cui i lavori in progetto non possano essere realizzati per violazione di norme urbanistiche
Cassazione Civile, Sez. Un., 25 maggio 2012
[A] Sulla distinzione di derivazione comunitaria tra "imprese pubbliche" e "organismi di diritto pubblico" e la diversa disciplina tra le due tipologie di soggetti riguardo alla applicabilità o meno delle norme vigenti per le "amministrazioni aggiudicatrici" di appalti nei settori ordinari e nei settori speciali. [B] Sulla disciplina contenuta nel codice in materia di assoggettamento o meno dell'Ente Postale al codice stesso per i servizi postali e per gli "altri servizi diversi dai servizi postali", di cui all'art. 211 del codice. [C] Sulla applicabilità o meno del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 alle attività svolte da Poste Italiane S.p.A. di: a) raccolta del risparmio tramite i conti correnti; b) prestiti per conto di banche e altri intermediari finanziari abilitati; c) servizi e attività di investimento; d) servizi di pagamento e trasferimento di denaro. [D] Sulla possibilità di considerare Poste Italiane S.p.A. come "organismo di diritto pubblico" ai fini dell'assoggettabilità della stessa alle regole di cui al codice dei contratti pubblici. [E] Sull'orientamento della giurisprudenza comunitaria in base al quale l'assoggettamento al regime dell'evidenza pubblica per l'affidamento degli appalti riguarda tutte ovvero l'insieme delle attività svolte dall'organismo di diritto pubblico (cd. teoria del contagio) e sulla applicabilità dello stesso a Poste Italiane S.p.A.. [F] Sull'orientamento delle Sezioni Unite della Cassazione in merito alla qualificazione di un ente come organismo di diritto pubblico. [G] Sulla possibilità di ritenere applicabili i principi di cui all'art. 27 del codice dei contratti pubblici a Poste S.p.A. per le attività diverse dai servizi postali. [H] Sulla possibilità o meno di individuare la giurisdizione del giudice amministrativo laddove un ente non soggetto alla disciplina degli appalti pubblici abbia volontariamente fatto ricorso ad alcune delle regole previste dal codice
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 29 gennaio 2010
Sulla società costituita dal Comune per l’affidamento della gestione del servizio di pubblica illuminazione e sulla nozione di organismo di diritto pubblico