[A] Sulla facoltà dell’interveniente volontario in un giudizio di formulare domande nei confronti delle altre parti in ogni fase del processo. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda aderire alle conclusioni del CTU. [C] Sui presupposti della compensazione legale e giudiziale dei debiti ed in particolare su quelli che concernono la compensazione impropria. [D] Sul momento a partire dal quale decorrono gli interessi relativi alle somme dovute all’Appaltatore e riferibili alla vicenda contrattuale di un Appalto pubblico: in particolare, l’(in)idoneità delle riserve regolarmente iscritte dall’Appaltatore a costituire in mora la Stazione Appaltante.
SENTENZA N. ****
[A] Secondo il più recente orientamento della Corte di Cassazione, “chi interviene volontariamente in un processo ha sempre la facoltà di formulare domande nei confronti delle altre parti, quand’anche sia spirato il termine di cui all'art. 183 c.p.c. per la fissazione del “thema decidendum”; né tale interpretazione d...