[A] Sulla ratio dell’istituto delle riserve negli appalti pubblici, sulle pretese dell’appaltatore che ne devono essere oggetto, sui documenti e tempi nei quali le riserve devono essere apposte e sulla loro rilevabilità in giudizio. [B] Sull’obbligo della stazione appaltante di consegnare all’appaltatore l’area destinata all’esecuzione di lavori pubblici libera da impedimenti alla sua piena utilizzabilità e di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile. [C] Sull’obbligo del committente pubblico di verificare la presenza nel sottosuolo di reperti archeologici da cui possa derivare il rifiuto del nulla osta dalla Soprintendenza all’esecuzione di lavori pubblici e sulla (il)legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante a seguito del rinvenimento di reperti archeologici sotto l’area di cantiere. [D] Sulla (im)possibilità di qualificare come domanda di revisione dei prezzi quella proposta dall’appaltatore di opere pubbliche contenente una richiesta di risarcimento del danno. [E] Sulla (in)operatività della presunzione di accettazione del conto finale non sottoscritto dall’appaltatore di opere pubbliche ove questi abbia agito in via giudiziaria prima della formazione dello stesso conto finale. [F] Sull’(in)idoneità delle riserve apposte nella contabilità dall’appaltatore di opere pubbliche, anche con riguardo a quelle relative alle pretese che sorgono in dipendenza dello svolgimento del collaudo, a costituire formale messa in mora ai fini della decorrenza della rivalutazione e degli interessi.
[A] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione di tempestiva riserva in caso di richiesta risarcitoria fondata sulla illegittima sospensione dei lavori, ovvero sulla sospensione legittima divenuta illegittima per fatti sopravvenuti. [B] Sugli obblighi posti in capo alla Stazione Appaltante nell’ipotesi in cui nell’area oggetto dei lavori vi sia il rischio concreto di ritrovamenti archeologici e sulla diligenza imposta dal criterio di “prevedibilità”.
Regolamento concernente la disciplina dei criteri per la tutela e il funzionamento dell'elenco previsto dall'articolo 95, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163