[A] Sul momento e sulle modalità con cui deve essere iscritta e quantificata la riserva per le circostanze di non immediata portata onerosa nella vigenza del r.d. 350/1985. [B] Sulla (im)possibilità di ricondurre l’eccezione di tardività delle riserve apposte dall’appaltatore nel novero delle decadenze previste dall’art. 167, co. 2 c.p.c. in caso di tardiva costituzione in giudizio della p.a. committente. [C] Sulle conseguenze della dichiarazione con cui l’appaltatore definisca adeguato un progetto esecutivo di lavori pubblici presentato dalla committenza pubblica in relazione ad un appalto di opere pubbliche. [D] Sui tempi e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere, qunatificare e successivamente confermare le riserve relative ai fatti continuativi.
SENTENZA N. ****
[A] L’art. 54 del R.D. n. 350 del 1985, in tema di appalti assoggettati a disciplina pubblicistica, prevede che l'appaltatore che, in relazione a situazioni sopravvenute, voglia far valere pretese relative a compensi o indennizzi aggiuntivi rispetto al prezzo contrattualmente pattuito, ha l'onere di inserire nella contabilit�...