[A] Premessa l’applicabilità della disciplina di cui al d.lgs. 231/2002 alla materia degli appalti pubblici, sull’automatica decorrenza degli interessi dovuti all’appaltatore per il mancato pagamento dei compensi da parte della stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità al cottimo fiduciario dei principi in tema di procedure di affidamento ed esecuzione previste per i contratti pubblici. [C] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti degli enti pubblici diversi dagli enti locali ove un funzionario abbia impegnato l’ente nei confronti di un privato in violazione delle regole contabili. [D] Sull’(in)ammissbilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti degli enti locali ove un funzionario abbia impegnato l’ente in violazione delle regole contabili e sulla (im)possibilità di desumere il riconoscimento del debito fuori bilancio dal comportamento concludente tenuto dagli organi rappresentativi dell’ente.
SENTENZA N. ****
[A] Deve trovare applicazione il principio giurisprudenziale per cui «anche negli appalti pubblici il creditore ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori, nella misura stabilita dal D.Lgs. n. 231 del 2002, salvo che il debitore dimostri che il ritardo nel pagamento del prezzo è stato determinato dall’impossibi...