[A] Sull’interpretazione dell’art. 240 bis del d.lgs. 163/2006 in tema di ammissibilità della domanda dell’appaltatore volta a far valere, nei confronti della stazione appaltante pubblica, pretese relative a riserve che superino il 20% dell’importo previsto in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla rilevabilità dell’intempestività delle riserve ai fini della declaratoria di decadenza dell’appaltatore dal diritto di farle valere in giudizio. [C] Sull’esigibilità dei crediti dell’appaltatore in mancanza di collaudo ove essa sia dipesa dall’inerzia della p.a. appaltante in materia di appalto pubblico.
SENTENZA N. ****
[A] Va innanzi tutto esaminata l’eccezione di inammissibilità della domanda, sollevata dalla convenuta e fondata sulla previsione dell’art. 240-bis d. lgs. n. 163/2006, nel testo modificato dall’art. 4, comma 2, lett. hh), n. 1), d.l. 13.5.2011 n. 70, convertito, con modificazioni, nella l. 12.7.2011, n. 106. Tale dispos...