[A] Sulla fondatezza o meno delle pretese del prestatore d’opera vantate nei confronti del committente pubblico, laddove il contratto non sia stato stipulato in forma scritta, ma l’Ente abbia riconosciuto il debito in bilancio. [B] Sulla possibilità o meno per il committente pubblico di sanare la mancata attestazione di copertura finanziaria attraverso la ricognizione postuma di debito e sulla possibilità o meno di sanare la mancanza di forma scritta. [C] Sui limiti alla possibilità della parte di produrre solo nel giudizio d’appello la prova dell’esistenza di un contratto scritto tra professionista e Ente pubblico