[A] Sulla funzione della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) nel giudizio in materia di esecuzione degli appalti pubblici e sui criteri di ammissibilità. [B] Sui limiti al potere delle parti sulla scelta dei quesiti da sottoporre al Consulente Tecnico. [C] Sui limiti alla ammissibilità della Consulenza Tecnica d’Ufficio nella valutazione dei fatti che hanno generato il ritardo nell’esecuzione dei lavori. [D] Sulla ammissibilità o meno della prova per testimoni atta a dimostrare la presenza e la consistenza numerica di manodopera impiegata dall’impresa appaltatrice nel cantiere. [E] Sul momento a partire dal quale sorge l’onere per l’Appaltatore di iscrivere formale riserva e sulla decorrenza di tale obbligo in caso di c.d. “fatti continuativi”. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Appaltatore di completare il progetto esecutivo. [G] Sulla derogabilità o meno, per comune volontà delle parti del contratto d’appalto, dell’obbligo del Committente di redigere un progetto immediatamente cantierabile. [H] Sui danni risarcibili all’Impresa in caso di anomalo andamento lavori: maggior onere della manodopera. [I] Segue: improduttivo o protratto vincolo delle attrezzature e dei mezzi d’opera. [L] Segue: aumento dei costi dei fattori impiegati nella produzione di una commessa. [M] Sulla fondatezza o meno della domanda di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno da anomalo andamento lavori
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