T.A.R. Lazio Roma, Sezione III, 10 febbraio 2011
Autore: francesco - Pubblicato il 17 marzo 2011
[A] Sulla necessaria sussistenza o meno dei requisiti morali e professionali anche in capo al «procuratore» dell’impresa partecipante e non solo all’«amministratore» della stessa. [B] Sul contrasto giurisprudenziale esistente sull’interpretazione dell’art. 38, comma 1, lett. c), del d.lgs. n. 163/2006, con riferimento ai soggetti per i quali deve essere resa la dichiarazione di sussistenza dei requisiti di moralità e professionalità. [C] Sulla recente interpretazione dell’art. 38, comma 1, lett. c), del d.lgs. n. 163/2006, nella parte in cui limita l’obbligo di rendere la dichiarazione di sussistenza dei requisiti di moralità e professionalità agli "amministratori muniti di potere di rappresentanza"
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