Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Settembre 2010 (19)
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2010
Sul soggetto competente a depositare il progetto presso il genio civile, tra committenza ed impresa
Lodo Arbitrale, 29 marzo 2010
[A] In caso di dubbio alla interpretazione della portata della clausola compromissoria deve preferirsi un’interpretazione restrittiva di essa e affermativa della giurisdizione statuale. [B] Sulla clausola compromissoria contenuta nel contratto ma esclusa da bando di gara. [C] Il rispetto del fondamentale principio della par condicio tra i concorrenti non impedisce all’Amministrazione committente di effettuare scelte diverse rispetto a quelle effettuate in un primo momento. Affermare il contrario significa “ingessare” l’appalto. [D] La par condicio tra i concorrenti si esaurisce al momento della gara. [E] Sull’impugnazione dell’atto di nomina del presidente del Collegio da parte della Camera arbitrale dei lavori pubblici. [F] Sulla clausola del capitolato speciale che prevede la formalizzazione della riserva mediante raccomandata. [G] Sul registro di contabilità costituito da fogli separati solo spillati tra loro, non sottoscritti né vidimati. [H] Sugli allibramenti generici e del tutto “indeterminati” - anche sui libretti delle misure - effettuati sulla base di macro-aliquote percentuali, non suffragate da analitici e circostanziati conteggi. [I] Un registro di contabilità deve lasciare disponibili numerose pagine per l’esplicazione delle riserve. [L] Sulla dichiarazione dell’impresa ex. art. 71 del D.P.R. 554 del 1999. [M] Sulla necessità o meno di far sottoscrivere all’appaltatore gli stati di avanzamento lavori ed i relativi certificati di pagamento. [N] La sottoscrizione dell’atto di sottomissione relativo ad una variante non ha natura né transattiva né abdicativa di pretese future. [O] Sull’entità del risarcimento del danno per la risoluzione del contratto per inadempimento della committente. [P] Sulla quantificazione del danno relativamente al mancato utile. [Q] Sul danno costituito dal mancato ammortamento dei macchinari e mezzi d’opera
Lodo Arbitrale, 8 giugno 2010
[A] Il concetto di appalto a forfait chiuso non debba essere inteso nel senso della assoluta immodificabilità del sinallagma contrattuale e della impossibilità di addivenire a modifiche dell'opus posto a base di gara. [B] Sulla sospensione lavori disposta dalla stazione appaltante in caso di ritrovamenti archeologici
Lodo Arbitrale, 20 aprile 2010
[A] Sul diritto dell'impresa a vedersi liquidati tutti i lavori eseguiti valutati ai prezzi di mercato in caso di risoluzione del contratto per inadempimento del committente. [B] Il mancato utile quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori può essere riconosciuto anche in assenza di specifica prova. [C] L'incidenza dei macchinari e delle attrezzature può essere riconosciuta nella misura prevista dal decreto del Ministro delle Finanze 29 ottobre 1974
Lodo Arbitrale, 8 aprile 2010
[A] Negli appalti di opere pubbliche la Stazione appaltante ha il dovere specifico di diligenza e puntualità nell’approntare una progettazione esaustiva. [B] Sulla differenza tra il risarcimento del danno cagionato all’impresa in caso di risoluzione contrattuale per inadempimento della stazione appaltante rispetto all’indennizzo per il recesso esercitato ai sensi dell’art. 122 del D.P.R. 554 del 1999. [C] Il risarcimento del danno per mancato utile derivante dall’andamento anomalo dei lavori non può essere riconosciuto in via presuntiva, ma richiede la prova rigorosa del danno patito
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2010
La reiezione per infondatezza ex art. 109 r.d. n. 350 del 1895 delle riserve formulate dall'appaltatore senza alcun riferimento alla loro tardiva iscrizione nel registro di contabilità comporta tacita rinuncia dell'amministrazione committente a valersi della decadenza prevista dall'art. 54 del citato decreto
Lodo Arbitrale, 8 marzo 2010
[A] Sul danno all’appaltatore per illegittima sospensione lavori relativo all’inutilizzo di mezzi e attrezzature qualora questi siano stati presi a noleggio. [B] Sui macchinari da non considerare utili e direttamente utilizzabili per la produzione (automobili, furgoni e simili), nonché sulle attrezzature minute (strumentazioni topografiche, attrezzature di misura, ecc.) [C] Sui costi improduttivi connessi agli immobili presi in locazione a servizio del cantiere
Lodo Arbitrale, 20 maggio 2010
L’impresa è tenuta a cooperare al superamento delle difficoltà, anche di fronte alle incertezze del progetto, del tutto spiegabili in un Comune di ridotte dimensioni
Lodo Arbitrale, 8 febbraio 2010
[A] Le sfavorevoli (non provate) condizioni climatiche non possono costituire idonea giustificazione per un rallentamento dei lavori, anche in considerazione della mancata formalizzazione, ad opera della Stazione Appaltante. [B] Sulla spettanza e sulla determinazione del mancato utile di impresa in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori. [C] Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa in caso di ritardato collaudo
Lodo Arbitrale, 14 giugno 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di un diritto dell’impresa al pagamento dei lavori eseguiti in difformità dal progetto qualora vi siano state variazioni in corso d’opera ordinate dalla Stazione Appaltante, ma mai formalizzate. [B] Le dichiarazioni di gara e la sottoscrizione dell’art. 71 del DPR 554/99 costituiscono dichiarazioni di scienza che non possono in alcun modo limitare la responsabilità dell’Amministrazione rispetto all’obbligo di corretta ed esaustiva redazione del progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sulla possibilità o meno di qualificare come recesso la risoluzione contrattuale illegittimamente deliberata dalla committente. [B] Sul progetto lacunoso che necessità di varianti in sede esecutiva e sulla possibilità o meno di giustificare una risoluzione contrattuale da parte dell’impresa. [C] In caso di fallimento dell'appaltatore, è inammissibile la domanda riconvenzionale spiegata nel procedimento arbitrale dalla committente. [D] Sull’onere di iscrivere tempestiva riserva riguardo ai c.d. fatti continuativi
Lodo Arbitrale, 7 luglio 2010
[A] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta nel solo verbale di ripresa lavori relativa alla sospensione illegittima degli stessi. [B] Sulla sospensione dei lavori determinata dall'esaurimento della prima tranche del finanziamento statale dell'opera appaltata. [C] Sulla determinazione dell'importo dovuto per il risarcimento del danno conseguente l’illegittima sospensione dei lavori, per quanto attiene ai mezzi ed alle attrezzature
Lodo Arbitrale, 23 giugno 2010
[A] Nel nostro sistema non possono trovare ingresso varianti disposte per "opportunità o convenienza" dell'impresa appaltatrice. [B] Le varianti progettuali non possono essere introdotte dal direttore lavori con un ordine di servizio. [C] La sottoscrizione "senza alcuna eccezione" dell'atto di sottomissione comporta la rinunzia a contestare solo il contenuto dell'atto. [D] La sola sottoscrizione del verbale di concordamento di nuovi prezzi da parte dell'impresa non fa sorgere in capo alla stessa l'obbligo di eseguire le opere
Lodo Arbitrale, 17 giugno 2010
[A] Sulla la contabilità tenuta con l’ausilio di strumenti informatici. [B] Sul registro di contabilità consistente in un numero imprecisato di fogli bianchi senza l’indicazione di alcun sommario né dicitura, cui è obbiettivamente difficile attribuire una precisa fisionomia giuridica. [C] Sulle modalità di redazione ed ubicazione del giornale dei lavori. [D] Sul luogo in cui deve essere conservato il registro di contabilità. [E] Sulla possibilità o meno che l’onere della riserva possa essere sostituito da atti equipollenti, quali diffide ed atti di costituzione in mora. [F] Sulla riserva espressa in modo generico. [G] Sulle riserve consegnate al direttore lavori su di un supporto informatico. [H] Sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di avere libero accesso al registro di contabilità senza previamente concordare con il Direttore dei Lavori le modalità ed i tempi. [I] Sulla violazione dell’obbligo di preventiva vidimazione e sulle conseguenze in ordine al valore probatorio delle annotazioni. [L] Sullo stravolgimento dell’appalto, derivato dalla eterogeneità degli accadimenti interessanti aree più o meno estese dei luoghi di intervento, la ripetitività delle problematiche via via denunciate, spesso derivanti da micro-cause che solo ove complessivamente considerate, assumono la valenza ostativa del regolare andamento dei lavori. [M] Sulla possibilità o meno di applicare i criteri di risarcimento del danno ex art. 25 del D.M. 19 aprile 2000, n. 145 alla fattispecie dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 16 maggio 2010
[A] La responsabilità per le varianti progettuali introdotte dall’impresa in sede di gara, aggiudicata con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rimane in capo alla stazione appaltante. [B] Sul risarcimento del danno all’utile per mancato espletamento di diverse commesse quale conseguenza dell’illegittima sospensione lavori o di anomalo andamento. [C] Sul periodo dal quale calcolare la rivalutazione monetaria sulla somma dovuta a titolo di risarcimento danni all’impresa. [D] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sull’equo compenso qualora le quantità derivanti dalle modifiche singolarmente considerate superino il quinto in più o in meno delle corrispondenti quantità originarie. [F] Sulla problematica concernente l'applicabilità deI disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di "imputazione del pagamento" nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione. [G] Sulla posizione soggettiva dell'appaltatore e sulla giurisdizione competente a decidere in ordine alla facoltà dell'Amministrazione di accordare la revisione dei prezzi
Lodo Arbitrale, 14 maggio 2010
[A] Sulla sospensione dei lavori disposta per carenza di fondi da parte della stazione appaltante. [B] L’onere della riserva non investe quelle pretese che toccano la sorte del contratto (risoluzione del contratto, nullità del medesimo). [C] Anche nel caso in cui la sospensione dei lavori sia legittima all’impresa può spettare il diritto all’equo compenso, secondo la disposizione di cui all’art. 1664, co. 2. del cod. civ.. [D] I criteri per il risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori di cui alle lett. da a) a d) dell’art. 25 comma 2, d.m. 19 aprile 2000, n. 145, hanno una funzione di guida. [E] Sulla risoluzione contrattuale per colpa della stazione appaltante e sul risarcimento del danno per mancato utile dovuto all’impresa. [F] Sul comportamento che deve tenere l’impresa in caso di sospensione dei lavori illegittima la fine di ridurre il danno
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Sul caso in cui i termini per la conclusione dell’accordo bonario scadano dopo la notifica della domanda di arbitrato ma prima della conclusione del procedimento arbitrale. [B] Prima della indizione della gara la stazione appaltante è tenuta a ad impiegare ogni cura volta ad eliminare il rischio di impedimenti alla realizzazione dell'opera come progettata. [C] Sulla dichiarazione ex. Art. 71 del D.P.R. 554 del 1999 resa dall’appaltatore, in sede di gara. [D] Sul caso in cui se in un momento successivo alla sottoscrizione dell'atto di sottomissione, e quindi nella concreta fase di esecuzione dei lavori, la variante progettuale introdotta dall'Amministrazione non si riveli idonea a consentire il regolare andamento dell'appalto. [E] Sull’art. 26 della Legge n. 109/1994 secondo il quale l’appaltatore può avvalersi della eccezione di inadempimento e sulle altre ipotesi di risoluzione contrattuale. [F] Sulla risoluzione contrattuale per mutuo dissenso. [G] Sulla la sospensione, ancorché di fatto, dei lavori per lunghi periodi di tempo per esigenze connesse all’approvazione di una variante. [G] Sul risarcimento del danno per mancato ammortamento dei macchinari e delle attrezzature stimabile in una media ponderale del 10% annuo
Lodo Arbitrale, 30 marzo 2010
[A] Sulle conseguenze della mancata esibizione da parte della p.a. del registro di contabilità dei lavori all’impresa. [B] Sulla richiesta di ristoro dei maggiori costi asseritamente sostenuti dall’impresa per l’utilizzo di un miniescavatore sottodimensionato. [C] Sulla richiesta di equo compenso avanzata dall’impresa che ha sottoscritto l’atto di sottomissione senza eccezioni. [D] Sulle reciproche azioni di risoluzione del contratto, fondate da ciascuna parte sull'inadempimento dell'altra rilevatosi insussistente in sede giudiziale