Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Settembre 2009 (59)
C.G.A.R.S., 14 settembre 2009
[A] Sul regolamento comunale che introducendo un regime concessorio prevede l’assegnazione con pubblica gara della possibilità di esercitare l’attività di gestione degli impianti pubblicitari su area pubblica, in luogo del regime autorizzatorio contemplato dal codice della strada. [B] Sul provvedimento soggetto a preventivo parere e privo di formule del tipo, “Visto il parere” o “sentito”
Lodo Arbitrale, 4 settembre 2009
[A] Sul modo in cui la committente è tenuta a prestare comunque la propria collaborazione nel caso in cui il progetto esecutivo posto a base di gara presenti carenze. [B] Sulla dichiarazione di presa visione dei luoghi e del progetto resa dall’impresa ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 554 del 1999. [C] Sulle voci che compongono il risarcimento del danno da risarcire all’impresa per sconvolgimento dei tempi contrattuali. [D] L'improduttivo vincolo delle spese fisse di cantiere costituisce una voce delle spese generali fisse. [E] Sugli oneri sopportati dall'appaltatore per la protrazione del vincolo delle polizze fideiussorie. [F] Sulla fondatezza o meno della pretesa di riconoscimento del mancato utile per l'ipotesi di andamento patologico dei lavori. [G] Sulla richiesta di risarcimento del danno per l’incremento dei costi dei mezzi di produzione da anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 24 luglio 2009
[A] Sul dovere della stazione appaltante di approntare una progettazione esaustiva, sia sotto il profilo tecnico che normativo. [B] Sull’omessa adozione di una perizia di variante da parte della stazione appaltante. [C] Sulla domanda di risoluzione per grave inadempimento della stazione appaltante nell'ipotesi in cui i lavori da eseguire non siano stati adeguatamente progettati. [D] Sulla sospensione dei lavori per la redazione di una perizia di variante che si riveli eccessivamente lunga. [E] Sulla risoluzione contrattuale e sul risarcimento del danno all’impresa per il mancato guadagno. [F] Sull’efficacia retroattiva della risoluzione contrattuale per colpa della stazione appaltante, riguardo al valore venale delle opere eseguite. [G] Sull’equo compenso
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2009
[A] Sul valore da attribuire agli atti atipici definiti “verbali di ricognizione” sottoscritti tra il Comune di Firenze e Firenze Mobilità nell’ambito del Project Financing avente ad oggetto la progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di un sistema di parcheggi in varie zone del territorio comunale, nonché per la progettazione ed esecuzione di altre opere di interesse pubblico. [B] Sulla necessità o meno di sospendere il giudizio arbitrale ai sensi dell’art. 295 c.p.c. qualora vi sia stata la trasmissione di una notizia criminis nei confronti dei soggetti che hanno sottoscritto i “verbali di ricognizione” aventi ad oggetto il riequilibrio economico finanziaria della convenzione di “Project Financing”
Lodo Arbitrale, 4 giugno 2009
[A] Sul caso in cui l’ente appaltante abbia omesso di contestare la mancata tempestiva iscrizione delle riserve formulate dall'appaltatore e di eccepirne così la decadenza. [B] Sul valore del verbale redatto ai sensi dell’art. 71, comma 3, del D.P.R. 554 del 1999 riguardo alle successive eccezioni mosse dall’appaltatore. [C] Sull'art. 1664, secondo comma, c.c. relativamente all’equo compenso spettante all’appaltatore per le riscontrate difficoltà di esecuzione dell'opera derivanti da cause geologiche, idriche e simili. [D] In caso di anomalo andamento dei lavori all’appaltatore non spetta il risarcimento del danno per mancato utile. [E] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria relativamente all’equo compenso conseguente alla cosiddetta sorpresa geologica. [F] Sul risarcimento del danno conseguente alla tardiva emissione del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 4 giugno 2009
[A] Sulla delibera di risoluzione del contratto di appalto adottata all’esito di un iter procedurale viziato dal mancato rispetto delle relative prescrizioni di legge. [B] Sugli effetti retroattivi della risoluzione del contratto per colpa della stazione appaltante. [C] Sui casi in cui nell’appalto “a corpo” l’impresa ha comunque diritto ad un compenso per le maggiori opere seguite. [D] Sul risarcimento all’impresa per il danno all’immagine conseguente all’illegittima risoluzione contrattuale
Lodo Arbitrale, 19 maggio 2009
In materia di revisione prezzi non è invocabile il principio della tempestiva iscrizione delle riserve
Lodo Arbitrale, 19 maggio 2009
[A] Gli atti aggiuntivi non autonomi sono assoggettabili al regime revisionale prezzi del contratto principale. [B] Nelle ipotesi di maggior durata dei lavori per fatti imputabili all'amministrazione, l'appaltatore ha diritto alla revisione prezzi senza alcuna detrazione di alea
Consiglio di Stato, Sezione V, 7 settembre 2009
[A] Sull’azienda sanitaria che prima aggiudichi in via definitiva un appalto di servizi e successivamente revochi l’aggiudicazione per una diversa valutazione degli interessi pubblici. [B] Sulla clausola della lettera di invito che riserva all’amministrazione l’insindacabile facoltà di non procedere all’aggiudicazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 10 settembre 2009
Sulla valutazione dell’anomalia dell’offerta relativamente al costo della manodopera determinato in base alla “Tabella Ministeriale costo orario del lavoro per i dipendenti da Aziende del settore turismo. Comparto pubblici esercizi Ristorazione Collettiva”
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 9 settembre 2009
Sulle entità collettive accomunate dall’unico fine dello scopo non lucrativo definite “terzo settore”
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 9 settembre 2009
E’ illegittimo il bando di gara che prevede sub-criteri, ciascuno dei quali costituito da plurimi elementi di valutazione di cui non è specificato il peso relativo
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2008
[A] Il potere di designazione degli Arbitri è riservato esclusivamente alle parti. [B] Sulla differenza tra l’art. 46 del D.P.R. 1063 del 1962 e l’art. 33 del D.M. 145 del 2000 riguardo al termine decadenziale per introdurre l’arbitrato in seguito alla definizione della controversia in via amministrativa. [C] Sulla decorrenza del termine decadenziale di cui art. 33 del D.M. 145 del 2000 e sulla necessità della notifica mediante ufficiale giudiziario ovvero sulla sufficienza di una mera comunicazione. [D] Sulla corretta lettura dell’art. 193 del D.P.R. n. 554 del 1999 riguardo agli “Oneri dell’appaltatore nelle operazioni di collaudo”
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2008
[A] Non rientrano tra le cause che legittimano il ricorso alla sospensione dei lavori le ipotesi in cui la necessità di redazione della perizia di variante dipenda da errori od omissioni del progetto esecutivo. [B] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” si può addivenire alla determinazione di un sovrapprezzo
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2008
[A] Sulla disciplina contrattuale in ordine alla rilevazione ed ai tempi di rimozione dei sottoservizi da parte dell’appaltare. [B] La consulenza tecnica d'ufficio comprende non solo l'accertamento tecnico oggettivo, ma anche quello critico soggettivo. [C] Sulle incertezze giurisprudenziali riguardo al riconoscimento del risarcimento del danno per il “mancato utile” in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2008
[A] Sulla funzione dei SAL nell’appalto di lavoro “a corpo”. [B] Sulle modalità di regolarizzazione delle lavorazioni extracontrattuali eseguite dall’impresa in un appalto di lavori “a corpo”. [C] Sulla contabilizzazione delle lavorazioni extracontrattuali e sulla necessità di applicare o meno il ribasso d’asta. [D] L'art. 6 della l. 1086/71 obbliga il Direttore dei lavori, e non l'appaltatore, a depositare al Genio Civile una relazione sull'adempimento degli obblighi di cui all’art. 4 della medesima legge
Lodo Arbitrale, 10 dicembre 2008
[A] Sulle circostanze che possono giustificare l’abbandono del cantiere da parte dell’impresa. [B] La risoluzione del contratto di appalto per colpa dell'Amministrazione grava quest'ultima dell'obbligo di risarcire il danno patito dall'appaltatore anche in base ai criteri dettati dall'art. 345 della L. 20 marzo 1865 n. 2248 all. F, in materia di recesso unilaterale. [C] Sulla richiesta con la quale l’impresa, in seguito alla risoluzione del contratto per colpa dell’amministrazione, richiede il pagamento del valore venale dei lavori, pari all’importo contrattuale al lordo del ribasso d’asta. [D] Sulla risoluzione del contratto per colpa dell’amministrazione e sulla richiesta dell’impresa quanto al risarcimento del danno per perdita di chance e per danno all’immagine. [E] Sugli effetti del procedimento per responsabilità erariale incardinato dinanzi alla Corte dei Conti – nei confronti del responsabile dell'Ufficio Legale, del dirigente, del responsabile del procedimento e del direttore dei lavori - ed avente ad oggetto la sottoscrizione di un accordo bonario con l’impresa
Corte di Cassazione, Sezione III, 9 luglio 2009
[A] Sulla differenza tra il contratto autonomo di garanzia rispetto alla fideiussione. [B] Sulla differenza tra le clausole "a prima richiesta" e "senza eccezioni" contenute nella garanzia fideiussoria
Corte di Cassazione, Sezione I, 30 luglio 2009
Le norme che attribuiscono all'appaltatore il diritto alla corresponsione di interessi di mora si riferiscono esclusivamente ai pagamenti degli acconti e del saldo e non anche ai pagamenti delle somme liquidate in sede di revisione dei prezzi dell'appalto
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 4 settembre 2009
Deve essere disapplicato l’art. 32, comma 7 bis, del d.l. n. 185/2008, per violazione e falsa applicazione delle direttive comunitarie in tema di appalti pubblici, laddove esonera le società a prevalente partecipazione pubblica dalla misura minima di capitale di 10 milioni di euro e limita di fatto l’impegno di ricapitalizzazione richiesto per l’affidamento dei servizi di riscossione dei tributi e delle altre entrate degli enti locali agli operatori privati del settore
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 4 settembre 2009
Sulla necessità o meno di tener conto del costo della mano d’opera per le prestazioni svolte direttamente da familiari dell’imprenditore ai fini della valutazione dell’anomalia dell’offerta
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione II, 4 settembre 2009
Sui limiti entro i quali può essere riconosciuto il risarcimento del danno conseguenziale alla sentenza che ha dichiarato l’illegittimo annullamento dell’aggiudicazione provvisoria in favore dell’impresa ricorrente
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 3 settembre 2009
Alle procedure in economia non si applica il principio di pubblicità delle sedute di gara espresso dall’art. 2, comma 1, del D.lgs. 2006 n. 163
Corte di Cassazione, Sezione I, 21 luglio 2009
Sull’art. 103 del R.D. 25 maggio 1895, n. 350, art. 103, abrogato dal D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554, che consente al collaudatore di ammettere in contabilità lavori o parti di lavori, meritevoli di collaudo, anche se non preventivamente autorizzati
Corte di Cassazione, Sezione I, 29 luglio 2009
Affinché un atto possa assumere la “forma scritta” ad substantiam ed essere pertanto validamente opposto alla Pubblica Amministrazione, è necessario che lo stesso consista in un documento unitario sottoscritto dal privato e dal rappresentante dell'ente legittimato ad esprimere la volontà all'esterno, non essendo ammissibile la stipula mediante atti separati
Consiglio di Stato, Sezione VI, 3 settembre 2009
I provvedimenti di diniego dell'autorizzazione di polizia all'esercizio dell'attività di vigilanza privata non possono essere motivati soltanto in base al numero degli istituti, delle guardie e dei sistemi di vigilanza esistenti
Consiglio di Stato, Sezione V, 1 settembre 2009
La competenza sugli atti di un “project financing” è del Consiglio comunale e dei dirigenti
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 4 settembre 2009
Il rapporto tra l'impresa e il geologo iscritto all'albo, indicato come consulente esterno contrattualmente impegnato, non può essere inquadrato di per sé nell'ambito del contratto di appalto - e perciò di subappalto – in assenza di specifici elementi idonei a dimostrare i caratteri tipici di tale istituto
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 2 settembre 2009
Mentre per l’impresa singola la qualificazione richiesta va, inevitabilmente, riferita al numero ordinale (I, II, III, etc.) della classifica dalla stessa posseduta, per le imprese raggruppate l’unico criterio che può funzionare è quello del cumulo delle singole classifiche, che non deve necessariamente raggiungere l’importo massimo della classifica astrattamente richiesta dal bando
Corte dei Conti, Sezione Abruzzo, 2 aprile 2009
Sulla corretta modalità di conferimento di un incarico legale di patrocinio in giudizio, quanto ad impegno di spesa, sottoscrizione della convenzione ed impegno pluriennale, al fine di evitare il formarsi di sopravvenienze passive sprovviste di copertura finanziaria
Corte dei Conti, Sezione Veneto, 19 giugno 2009
Sulle restrizioni al mantenimento ed alla costituzione di società partecipate da enti locali, introdotte dall’art. 3, comma 27, della legge finanziaria per il 2008 e dall’art. 13 del D.L. 223 del 2006, c.d. “Decreto Bersani”
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2009
[A] Sull’eccezione mossa dall’amministrazione circa il difetto di una procura da parte dell’impresa al geometra che ha iscritto le riserve in contabilità. [B] Sul diritto della stazione appaltante di stralciare parte dei lavori contrattualizzati nei limiti di un quinto e sulla mancata osservanza del termine di cui al comma 2 dell'articolo 12 del D.M. n. 145/2000 a mente del quale "L'intenzione di avvalersi della facoltà di diminuzione deve essere tempestivamente comunicata all'appaltatore". [C] Sul momento da cui decorre l’onere di iscrivere riserva in presenza di un fatto continuativo. [D] Sull’ammissibilità o meno di una riserva priva di una quantificazione del danno subito. [E] Sull’anomalo andamento dei lavori causato dalla necessità di eseguire una bonifica degli ordigni bellici. [F] La determinazione a corpo del corrispettivo non comporta l'obbligo dell'appaltatrice di eseguire qualunque tipo di lavorazione
Lodo Arbitrale, 4 dicembre 2008
L'intervenuto collaudo delle opere eseguite dalla precedente impresa non assume rilevanza ai fini della soluzione della controversia con la nuova impresa appaltatrice
Lodo Arbitrale, 4 dicembre 2008
L'intervenuto Collaudo delle opere eseguite dalla precedente impresa non assume rilevanza ai fini della soluzione della controversia con la nuova impresa appaltatrice
Ministero dello Sviluppo Economico. Decreto del 23 luglio 2009
Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE - GU n. 189 del 17-8-2009
Lodo Arbitrale, 27 luglio 2009
[A] Sulla fondatezza o meno della richiesta di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori riferita ai maggiori costi sopportati per il direttore tecnico, per la guardiania notturna e per il capo cantiere. [B] Sulla possibilità o meno di quantificare il risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori secondo i criteri dettati dall’art. 25 del D.M. 145 del 2000 per l’illegittima sospensione
Lodo Arbitrale, 24 luglio 2009
[A] Sull'art. 340 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. E, e sul diritto dell'amministrazione di rescindere il contratto. [B] Sull’ipotesi particolare di risoluzione del contratto in danno dell'appaltatore prevista dall'art. 340 legge ll.pp. per il caso di frode. [C] Sugli inadempimenti dell’appaltatore ritenuti dalla giurisprudenza come cause legittime di risoluzione contrattuale. [D] Il provvedimento di rescissione (risoluzione) contrattuale può considerarsi viziato sia per illegittimità di carattere formale, sia di carattere sostanziale. [E] Concedendo la proroga l’amministrazione riconosce implicitamente la non imputabilità del ritardo all’appaltatore. [F] Sui provvedimenti che deve assumere il direttore dei lavori in caso di abbandono del cantiere da parte dell’impresa. [G] In caso di illegittima risoluzione del contratto trova applicazione l’art. 345 legge ll.pp.
Lodo Arbitrale, 23 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno quanto alle spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sulla diversa quantificazione del risarcimento del danno per mancato o ritardato utile di impresa da anomalo andamento lavori, rispetto a quanto previsto dall’art. 25 del D.M. 145 del 2000 relativamente ai casi di illegittima sospensione. [C] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale con la quale i “particolari costruttivi” del progetto vengono rinviati alla fase esecutiva e rimessi a carico dell'appaltatore. [D] Sull’incremento dei prezzi dei materiali cagionato dall’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 22 luglio 2009
Sul risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori quanto alle spese generali ed all’utile di impresa
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno cagionato all’appaltatore per anomalo andamento dei lavori. [B] Sul risarcimento del danno subito dall'appaltatore in ragione del colpevole ritardo accumulato dall’amministrazione nella redazione del conto finale e nell’espletamento delle operazioni di collaudo
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2009
[A] Sulla validità o meno della clausola arbitrale contenuta del capitolato speciale d’appalto qualora la stessa non sia stata espressamente approvata per iscritto ai sensi dell’art. 1341 c.c. [B] Sul contratto di appalto stipulato nella forma “pubblico amministrativa” e sulla necessità o meno che talune clausole siano espressamente approvate per iscritto ai sensi dell’art. 1341 c.c. [C] Sul termine di 20 giorni di cui all'articolo 810, 1 comma, c.p.c. per la nomina dell’arbitro da parte del convenuto. [D] Sugli oneri che gravano sulle parti riguardo all’esperimento del tentativo di accordo bonario ai sensi dell’art. 240 del codice. [E] Sulla necessità o meno di accertare se l'Impresa abbia o meno sottoscritto con riserva lo stato finale ed esplicato le relative riserve, nei termini di legge, laddove il conto finale sia stato redatto dopo che l'Impresa aveva già proposto il giudizio arbitrale. [F] Sul valore della dichiarazione resa dall’appaltatore ai sensi dell’art. 71, comma 2, del D.P.R. 554 del 1999. [G] Sulla relazione tra la sorpresa geologica di cui al comma 2 dell’art. 1664 c.c. e le indagini geognostiche che l’amministrazione deve effettuare per la redazione del progetto esecutivo. [H] Rientra tra gli oneri dell'appaltatore esercitare il controllo della validità tecnica del progetto fornito dal committente, anche in relazione alle caratteristiche del suolo. [I] Sulla quantificazione dell’equo compenso che spetta all’appaltatore in caso di sorpresa geologica ai sensi del secondo comma dell’art. 1664 c.c. [L] Qualora le parti di un contratto ne invochino la risoluzione per inadempimento, senza che nessuna riesca a provare l'inadempimento dell'altra, il contratto deve ritenersi risolto per mutuo dissenso
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2009
[A] Sulla natura perentoria o meno del termine di novanta giorni dalla apposizione dell'ultima riserva entro il quale il responsabile del procedimento deve formulare alla stazione appaltante una proposta di accordo bonario. [B] Sulle finalità della disciplina dell’accordo bonario. [C] Su talune prese di posizione dottrinali e giurisprudenziali che sanciscono l'improponibilità del ricorso all’arbitrato senza che sia stato iniziato e portato a termine il procedimento per l'accordo bonario. [D] Sugli oneri di conferimento in discarica, dovuti a titolo di tributo regionale ex art. 3 l. 549 del 1995, e sulla possibilità o meno di ritenerli compresi nel prezzo per il trasporto. [E] Sulla questione degli interventi attuati dall'appaltatore senza le previste autorizzazioni, che ha diviso giurisprudenza e dottrina del recente passato
Lodo Arbitrale, 5 dicembre 2008
Ai fini della tempestiva iscrizione della riserva per fatti continuativi si deve distinguere il momento nel quale il danno sia obiettivamente ma presumibilmente configurabile da quello in cui esso sia precisamente quantificabile
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Quater, 26 agosto 2009
Sulla normativa e sulla natura del contratto di “global service”
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 29 agosto 2009
Sulla disciplina delle informative prefettizie, nella ricostruzione della stessa operata dalla giurisprudenza
Consiglio di Stato, Sezione V, 28 agosto 2009
[A] Sul divieto di commistione fra i criteri soggettivi di pre-qualificazione e quelli oggettivi afferenti alla valutazione dell’offerta ai fini dell’aggiudicazione. [B] Sulla possibilità o meno di attribuire un punteggio ai profili soggettivi diretti a riverberarsi in modo specifico sull’espletamento dell’attività appaltata, con riferimento precipuo alle caratteristiche del personale e delle attrezzature da adibire alle prestazioni interessate dell’appalto
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Quater, 27 agosto 2009
[A] A fronte dell'impugnativa proposta contro l'esclusione da una gara ad evidenza pubblica non vi sono, in linea di massima, controinteressati ai quali occorre notificare il ricorso. [B] Anche le sentenze di condanna con il beneficio della non menzione nel certificato del Casellario giudiziale possono incidere sulla moralità professionale e costituire ostacolo all’ammissione ad un procedimento di evidenza pubblica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 28 agosto 2009
Sulla sussistenza o meno di un’incompatibilità tra le funzioni di Presidente della Commissione di gara e quella di responsabile del procedimento
Consiglio di Stato, Sezione V, 21 agosto 2009
Sull'omissione del parere di regolarità tecnica previsto dall’art. 49 del T.U.E.L. e sulla validità o meno della deliberazione
Consiglio di Stato, Sezione V, 21 agosto 2009
Sulla quantificazione del risarcimento del danno in seguito alla non eseguibilità in forma specifica della decisione di annullamento degli atti di gara, per effetto dell’ormai integrale esecuzione del contratto
T.A.R. Toscana, Sezione II, 24 agosto 2009
Il concorrente non aggiudicatario ha non l’onere, bensì la mera facoltà di impugnare immediatamente l’aggiudicazione provvisoria
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 24 agosto 2009
Sul soggetto competente all'adozione dei provvedimenti di ritiro in autotutela degli atti di gara ritenuti invalidi
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione IV, 21 agosto 2009
I reati in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro vanno ricompresi tra i reati “relativi a fatti la cui natura e contenuto sono idonei ad incidere negativamente sul rapporto fiduciario con la stazione appaltante"
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, 9 luglio 2009
[A] Non esiste un obbligo del committente di intervenire in supplenza dell'appaltatore tutte le volte in cui costui ometta, per qualsiasi ragione, di adottare le misure di prevenzione prescritte a tutela soltanto dei suoi lavoratori. [B] Il dovere del committente è limitato all'attuazione delle misure prevenzionali rivolte ad eliminare i pericoli che, per effetto dell'esecuzione delle opere appaltate, vanno ad incidere sia sui dipendenti dell'appaltante sia su quelli dell'appaltatore
Agenzia delle Enrate. Risoluzione 27 agosto 2009 n. 242/E
Le prestazioni rese dai consorziati al consorzio non possono essere equiparate, dal punto di vista della fatturazione con esigibilità differita di cui all’articolo 6, quinto comma citato, a quelle rese dal consorzio all’ente pubblico
Ministero del Lavoro. Interpello del 31 luglio 2009 n. 64
Problematiche relative al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
Ministero delle Infrastrutture. Circolare del 5 agosto 2009
Nuove norme tecniche per le costruzioni approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture 14 gennaio 2008 - Cessazione del regime transitorio di cui all'articolo 20, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 - G.U. 13/8/2009 n. 187